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CLASSIFICAZIONE
Una classificazione può essere fatta tenendo conto del montaggio:
- a posto fisso
Tipicamente facciamo riferimento al primo filmato di Airbus in cui le varie parti dell'aeromobile venivano fatte arrivare in una postazione fissa nel quale avviene il montaggio. Quello che si viene ad avere è un assieme in crescita, che via via aumenta le sue dimensioni poiché vengono assemblate le varie parti. Il flusso è centripeto poiché tutte le risorse ruotano attorno ad esso. Le tre grandi risorse disponibili sono:
- Gli operatori
- Le attrezzature
- Le componenti
L'oggetto che si va ad assemblare è solitamente di grandi dimensioni, difficili da movimentare. L'unico metodo per velocizzare il sistema è il raddoppio delle postazioni fisse. Si presta bene per il montaggio di oggetti di grandi dimensioni e peso: non occorre infatti spostare l'assieme in crescita.
I principali vantaggi sono:
- assenza di una
strumentazione di material handling
ho una diversificazione delle mansioni degli operatori: svolgono molteplici operazioni, quindi che risulta essere specializzato e con una elevata qualifica
la postazione è unica quindi non è necessario un bilanciamento tra le postazioni
Gli svantaggi invece sono:
- la difficoltà nel far confluire tutti i componenti e le attrezzature in un unico posto
- la produzione tra due assiemi finiti corrisponde al tempo di assemblaggio: quindi per una maggior produttività è necessario avere due linee parallele. A questo proposito aumentano i costi di duplicazione e la complessità dei flussi per la convergenza dei materiali.
NB: in questo caso → il tempo ciclo corrisponde al tempo di assemblaggio
- Difficoltà di addestramento della manodopera e ingombro per aree stoccaggio e trasferimento parti 19
Per il dimensionamento, dobbiamo conoscere la sequenza di montaggio e avere a disposizione, in ogni postazione,
un pezzo e un operatore. Il numero di postazioni di montaggio richieste è dato dal rapporto tra tempo necessario e tempo disponibile. Per determinare, teniamo conto del tempo t necessario per eseguire la generica operazione di montaggio ij-esima sul generico oggetto i-esimo che deve essere montato e il numero di operazioni q di tipo j che devono essere effettuate sul generico oggetto i. Al denominatore il tempo disponibile T per la realizzazione delle operazioni di montaggio su ogni postazione. n = ● ad isola Nasce negli anni '70 un nuovo concetto, ossia quello di isola. E' stato intravisto nel video per il Boeing 737: in alcuni momenti avevamo che una squadra di operatori diventava solidale con l'oggetto, spostandosi con esso. In altre parole, è una via di mezzo tra le altre due modalità: cerca di prendere i vantaggi di entrambi. Il concetto fondamentale è che la squadra di montaggio segue il prodotto (completamente o in parte). Il bene siSpostaman mano in altre isole assieme agli operatori, i quali incontrano i componenti e le attrezzature necessarie per l'accrescimento. Una volta terminato, gli operatori abbandonano l'assieme e ritornano all'inizio.
NB: è una linea dal punto di vista delle risorse e dei componenti; è a posto fisso dal punto di vista degli operatori.
Le parti vengono distribuite spazialmente lungo le stazioni (vantaggioso per il flusso delle parti) periodicamente alimentate; gli assiemi di accrescimento sono lungo la linea; si adatta principalmente per assiemi di piccole dimensioni a montaggio manuale o meccanizzato.
Questi sistemi sono stati introdotti per cercare vantaggi operativi a scapito del costo della manodopera:
- Job Enlargement: allargamento delle mansioni, in cui l'operatore segue tutte le operazioni di montaggio
- Job Enrichment: l'operatore non esegue le mansioni meccanicamente ma in quanto consapevole del processo
- Job Rotation: l'operatore
non svolge sempre lo stesso compito ma vige il criterio della rotazione dei compiti. A queste condizioni si azzerano i costi attesi fuori linea; sono alti invece i costi per la qualifica del personale.
● in linea
Parte dal presupposto che vi è un elemento che si muove lungo la linea: gli operatori sono fissi e i componenti sono distribuiti lungo di essa.
La classificazione è per:
→ ritmo imposto: a cadenza
→ ritmo imposto: continuo
→ ritmo non imposto 20
Lezione 9 - 30/03/2021 - meglio su dispensa PDF
APPROFONDIMENTO SULLA STATISTICA
È la scienza che insegna come classificare una popolazione di N individui in relazione ad un attributo e come descriverla o rappresentarla attraverso una serie di indici significativi: l'attributo è una caratteristica della popolazione che si vuole studiare. Il sistema di studio deve essere omogeneo, quindi definito senza ambiguità.
Una popolazione è un insieme di individui che posseggono un determinato
attributo: esisterà quindi un confine attorno ad essi, ossia la legge di formazione, ossia una linea immaginaria che racchiude la popolazione. L'attributo è quindi una caratteristica che voglio andare a studiare che si manifesta con forme differenti (ad esempio, l'anno di fabbricazione); lo scopo infatti è esaminare come le forme dell'attributo si manifestano sugli individui della popolazione. L'attributo risulta essere l'elemento con il quale riesco a classificare la popolazione: importante sarà lo studio della numerosità di queste classi. L'attributo deve avere determinati requisiti:
- Una e una sola forma di attributo per ogni individuo - un individuo non può avere due forme dell'attributo in contrasto tra di loro, quindi incompatibili
- Più individui possono assumere la stessa forma dell'attributo - ogni individuo internamente a quella classe ha la medesima forma di quell'attributo
- Ogni
Può essere fatte con singole formedell'attributo oppure con classi di opportuna ampiezza. La classe viene rappresentata per valor medio. A questo punto possiamo inserire i valori nel diagramma delle frequenze che graficamente va ad individuare come una variabile si distribuisce negli intervalli: in ascissa le forme argomentali, in ordinata la frequenza.
Se la serie è molto numerosa allora passiamo da un diagramma ad istogramma di frequenza: questo quando la serie dei valori argomentali è molto numerosa e compresa in un intervallo vasto: il rettangolo è proporzionale al numero degli individui della popolazione in possesso di valore argomentale compreso entro ilimiti.
La variabile statistica cumulativa tiene conto le frequenze che si sono verificate prima: se il primo valore argomentale è f /N, il prossimo sarà (f +f )/N.1 1 2 Il diagramma delle cumulate è una curva crescente. (Probability Definity Function e CDF)
FAI RIFERIMENTO A DISPENSA
PDF “Fondamenti di Statistica e Calcolo delle Probabilità” 21→ Moda, Mediana, Quantili
La moda è il valore argomentale x alla quale corrisponde la massima frequenza. In funzione del numero di imode che si manifestano parleremo di distribuzione zero modale, oppure unimodali o plurimodali.
La mediana è quel valore argomentale la cui frequenza f soddisfa le condizioni seguenti:
- la somma delle frequenze che precedono f è minore della metà della frequenza totale
- la somma di f e di quelle frequenze che la precedono è uguale o maggiore della metà della frequenza totale
Il quantile è il concetto di mediana riferito non al 50% ma al 25%, ovvero, se la mediana andava a sottendere un valore pari al 50%, il quantile va a prendere un valore argomentale tale per cui l’area sottesa è pari al 25% dell’area totale.
→ Statistiche di una variabile
Le grandezze fondamentali le andiamo a definire come il momento
k-esimo rispetto al polo ө, di unadistribuzione di frequenza o variabile statistica a una dimensione, con la seguente espressione:
Momento pari a 1 e ө=1: → media
Momento pari a 2 e ө=2: → valore quadratico medio
Momento pari a 2 e ө=M → varianza
v → scarto, quanto il valore si scosta rispetto al valor medio
i → scarto quadratico medio
PROPRIETÀ
La media M è il valore del polo per cui è minimo il momento del secondo ordine (cerca il minimo)
La variabile statistica formata dagli scarti ha valore medio nullo
La media, il VQM e la varianza sono legati dalla relazione: ө = M - M2
Legge empirica del caso e teorema di Bernoulli
Abbiamo x classi e le relative f frequenze: individuata la popolazione, procedo alla classificazione. Uni iesperimento casuale è un esperimento i cui risultati non sono definiti a priori ma possono variare da unaosservazione all’altra in modo irregolare.
Lezione 10 - 12/04/2021
Conclusione parte sulla
Lezione 11 - 13/04/2021
Conclusione parte sulla statistica 22
Lezione 12 - 19/04/2021
Riprendiamo brevemente il discorso sul processo di montaggio manuale, ora che abbiamo concluso il capitolo non esaustivo sulla statistica. L'analisi dettagliata delle tre tipologie di linea di montaggio viene ora ripresa:
- Montaggio a posto fisso: tutte le risorse si dirigono verso il nucleo, rappresentato dall'assieme in crescita. Le risorse sono le componenti, gli operatori e le attrezzature.
- Montaggio ad isola: è un approccio che ci porta verso il concetto di linea di assemblaggio in cui in questo contesto se ne ha solo una parte, ossia quella legata alle attrezzature e ai componenti. Le risorse umane rimangono secondo un concetto di montaggio a posto fisso mentre quelle delle componentistiche seguono una logica in linea. L'assieme in crescita si muove secondo una vera e propria linea di produzione che si