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Metodi di disinfestazione
La disinfestazione è un processo che richiede parecchie ore ed è utilizzato per i materiali termolabili che non possono essere sterilizzati in autoclave. Inoltre, può essere utilizzato per prodotti e disinfestanti.
Lo scopo della disinfestazione è eliminare i vettori, ma anche insetti o animali malati che non rientrano nella problematica della trasmissione delle malattie infettive. Per raggiungere questo obiettivo, sono disponibili vari mezzi:
- Mezzi fisici: il calore a secco è molto usato per il trattamento dei tessuti perché non li danneggia. Si utilizzano stufe ad aria riscaldata a 80°C per 2 ore o a 90°C per un'ora.
- Mezzi chimici: si distinguono in 2 gruppi. I disinfettanti integrali sono in grado di agire sia contro insetti che contro i ratti, tra cui l'anidride solforosa che si ottiene dalla combustione dello zolfo. La combustione avviene nell'ambiente che deve essere trattato, bruciando lo zolfo in quantità differenti a seconda dell'agente e trattando l'ambiente per almeno 6 ore.
L'acido cianidrico, gas velenoso maneggiato da personale munito di patente di abilitazione e maschere antigas, si ottiene facendo reagire l'acido solforico con il cloruro di potassio e l'ambiente deve essere trattato per almeno 2 ore.
Insetticidi tra cui le piretrine naturali e di sintesi, carbammati, tiocianati, composti organici clorurati e composti organici fosforati, disponibili in diverse formulazioni come in concentrati emulsionabili a cui vengono aggiunte sostanze tensioattive, hanno un'azione per contatto su insetti che si posano sulle superfici trattabili. Altri insetticidi si possono trovare in soluzione quindi in solventi organici che permettono di trattare lo spazio agendo su insetti in volo e si possono avere insetticidi in polvere mescolati al talco che permettono di trattare l'uomo e gli animali. Le piretrine agiscono sul SNC e abbattano per contatto gli agenti, hanno il vantaggio di essere innocui per l'uomo e animali e si possono usare anche.
influenzato la sua diffusione e persistenza nell'ambiente. Tuttavia, l'uso indiscriminato di composti organici clorurati ha portato a gravi conseguenze per l'ambiente e la salute umana. Questi composti sono stati associati a problemi neurologici, danni al sistema riproduttivo e al sistema immunitario, nonché a effetti cancerogeni. Pertanto, è fondamentale adottare misure di controllo e limitare l'uso di tali sostanze per preservare l'ambiente e la salute umana.provocato una contaminazione ambientale e l'accumulo del prodotto nei tessuti di animali compreso l'uomo. È tossica per l'uomo per ingestione, contatto e inalazione e persiste nell'ambiente e poi riesce ad arrivare fino all'uomo, gli insetti possono acquisire resistenza. Al fine di contrastare il fenomeno vengono usati altri cloroderivati. Gli esteri fosforici agiscono per contatto ingestione, inibiscono la colinesterasi provocando l'accumulo di acetilcolina. I vantaggi sono che trovano impiego nella lotta contro insetti nocivi per l'uomo e hanno uno scarso effetto residuo. Inoltre, ci sono i ratticidi e rodenticidi, ne esistono di quelli ad azione acuta tra cui fosforo di zinco, solfato di tallio che uccidono i ratti grigi, ma non sono tossiche per l'uomo. Ci sono anche i rodenticidi ad azione cumulativa che agiscono sia su ratti che su topi, fanno parte di tale categoria il cumarolo che haazione anticoagulante inibendo la protrombina.- Mezzi meccanici;
- Mezzi biologici, disinfestazione avviene principalmente attraverso l'uso di dispositivi meccanici elettrici attraverso predatori specifici, come il dissuasore meccanico per volatili o il dissuasore elettrostatico.
Risposta immunitaria
Risposta immunitaria primaria: la 1° interazione fra la cellula B e l'antigene, le cellule B che rispondono all'antigene vanno incontro a differenziamento e proliferazione, alcune diventano cellule della memoria altre plasmacellule mature sintetizzanti anticorpi. Le caratteristiche di tale risposta sono la presenza di un periodo di latenza prima della comparsa degli anticorpi, produzione di una piccola quantità di anticorpi IgM e successivamente IgG e ciò porta alla generazione di un gran numero di cellule di memoria in grado di rispondere in futuro al medesimo anticorpo.
Risposta immunitaria secondaria: ha luogo in
successivi contatti con lo stesso antigene, le caratteristiche sono rapida proliferazione di cellule B, rapido differenziamento in plasmacellule mature e la produzione di grandi quantità di anticorpi soprattutto IgG che vengono liberate nel sangue e altri tessuti dove possono venire a contatto con l'antigene in condizioni ottimali reagire efficacemente con esso.
immunoprolassi passiva la somministrazione di Ig umane (sieri omologhi) o sieri immuni animali (sieri eterologhi), il massimo è della risposta anticorpale e quindi protezione si ha entro 2-4 giorni, ciò consente il loro uso in situazioni nelle quali i soggetti non vaccinati siano sottoposti a un grave rischio di infezione. Ha breve durata e deve essere considerata un intervento da fare in emergenza o affiancare alla vaccinazione post-esposizione per permettere una copertura immunitaria anche a breve termine. Il siero eterologo proviene da animali di grossa taglia sottoposto ad immunizzazione attiva, produce un
siero con elevato contenuto di anticorpi specifici e si usa solo se non c'è un siero omologo mentre il siero omologo di uso sempre più frequente è e si dividono in immuni (specifici) da soggetti sottoposti a vaccinazione e standard (aspecifici) da pool di almeno 1000 donatori provenienti da aree geografiche dopo determinata malattia molto frequente si ha una copertura anticorpale non omogenea.
Vie di somministrazione:
- Intramuscolo: la più frequente, l'unica per le Ig omologhe specifiche, dopo 24 h si riscontra il 50% della stessa concentrazione di anticorpi somministrati per via endovenosa;
- Endovenosa: richiesta immediata di anticorpi ad elevato titolo, anticorpi immediatamente disponibili in circolo e si usa in casi molto gravi quando l'intervento tardivo è;
- Sottocutanea: se si desidera uno strumento più lento nei soggetti più sensibili, dopo 24h in circolo si trova 1-200 della stessa quantità.
somministrata per via endovenosa.fi fi fi fi fi fi fifi fivaccini
Preparati biologici con elevato potere antigienico somministrati per indurre uno stato di immunità attiva nei confronti di microrganismi patogeni per proteggere dalle infezioni o manifestazione della malattia. Nel 1880 Pasteur dà origine all'era scientifica dell'immunizzazione contro le malattie infettive, credeva che i microrganismi potessero essere attenuati nella virulenza in modo da non produrre un danno apprezzabile nell'ospite e mantenendo la capacità di indurre immunità.
vaccinopro lassi
Consiste nell'introdurre nell'organismo degli antigeni, sostanze estranee in grado di produrre reazione immunitaria, stimolando lo sviluppo di cellule immunocompetenti e anticorpi protettivi contro gli antigeni naturali di un'infezione, la protezione avviene dopo ~ 15 giorni. La vaccinazione per molte malattie ha rappresentato e rappresenta l'intervento di elezione per il
controllo e l'eventuale eliminazione della formamorbosa, molto importante vaccinare non solo per il singolo e la collettività ma anche in veterinaria gli animali che fanno parte della nostra catena alimentare.
Requisiti di un vaccino:
- Immunogenicità: capacità di indurre una valida risposta immunitaria verso il microrganismo;
- Sicurezza: incapacità di causare la malattia al 100%.
Obiettivi della vaccinazione:
- Controllo della malattia nei soggetti più a rischio;
- Riduzione assoluta del numero dei malati in una popolazione;
- Eliminazione della malattia a livello nazionale;
- Eradicazione ovvero eliminazione della malattia a livello mondiale.
La durata dell'immunità variabile e può andare da 1 anno per il vaccino antinfluenzale a 10-20 anni, si può fare un richiamo che darà aumento di protezione immediato per presenza di memoria immunitaria, le controindicazioni ai vaccini
valgono soprattutto per i vaccini vivi e riguardano persone con dei deficit immunitari, sottoposti a terapie immunosoppressive, donne in gravidanza, soggetti con stati febbrili acuti, soggetti allergici a proteine dell'uovo e allergici a neomicina per vaccini che contengono tale antibiotico. Le reazioni avverse sono molto rare e possono essere locali (gonfiore, arrossamento) e legate perlopiù ad adiuvanti o generali come reazioni allergiche o complicanze neurologiche (paralisi flaccida, encefaliti). Tipologie di vaccini: - Vaccini vivi attenuati: l'agente eziologico vitale ma attenuato nella sua attitudine a dare la malattia è ottenuto perdendo virulenza. Il microrganismo viene coltivato in modo che perda virulenza e patogenicità ma mantenga inalterate le proprietà immunogeniche, inducendo un'infezione simile a quella naturale senza causare la malattia o una forma lieve di malattia. - Vaccini inattivati: prodotti uccidendo il microrganismo responsabile.della malattia con metodi chimici osici, il vantaggio che sono stabili e sicuri come l'antinfluenzale, l'anticolerico e antiepatite A; è• Vaccini composti da subunità: a volte i vaccini con frammenti antigienici sono in grado di evocare una valida risposta immunitaria spesso con meno effetti collaterali rispetto a quelli provocati da vaccini con l'intero microrganismo come l'antinfluenzale; • Vaccini preparati con anatossine: costituiti da esotossine batteriche detossicate con formolo allo 0,4% per 40 giorni a 40°C per migliorare il potere antigienico vengono aggiunti adiuvanti quali sali di alluminio che rallentano la diffusione come l'antitetanico e antidifterico; • Vaccini coniugati: alcuni batteri sono dotati di un rivestimento esterno il quale è in grado di mascherare la struttura antigienica il sistema immunitario diventa incapace di riconoscerli e di contrastarli in modo efficace, in un vaccino coniugato parte delle attraverso la sua forma e il suo colore. Questo microrganismo si attacca al rivestimento e inizia a proliferare, causando danni e alterazioni alla superficie.