Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 22
Igiene ed educazione sanitaria Pag. 1 Igiene ed educazione sanitaria Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene ed educazione sanitaria Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene ed educazione sanitaria Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene ed educazione sanitaria Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene ed educazione sanitaria Pag. 21
1 su 22
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ATTIVITÀ FISICA

Prevenzione primaria. Determinante della salute: stili di vita.

Per attività fisica si intende ogni movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che comporti un dispendio energetico - anche lavorare, giocare, dedicarsi alle faccende domestiche.

Non bisogna confondere l'attività fisica con l'esercizio, che è invece una sottocategoria dell'attività fisica, caratterizzata dal fatto di essere pianificata, strutturata, ripetitiva e volta a migliorare o mantenere più aspetti della forma fisica.

L'attività fisica può essere classificata in base a diversi parametri.

Tipo di attività: aerobico, di forza, flessibilità, equilibrio.

  • Intensità:
  • - media intensità: eseguita a 3,0-5,9 volte dell'intensità a riposo (in base a una scala assoluta) o a 5-6 su una scala da 0 a 10 (relativa alla capacità personale)
  • - alta intensità: eseguita a >

6,0 volte dell'intensità a riposo (in basa a una scala assoluta) o a 7-8 su una scala da 0 a 10 (relativa alla capacità personale)

Durata: espressa in minuti

Frequenza: numero di volte in cui un'attività viene eseguita, espressa in sessioni a settimana.

L'attività fisica è un fattore protettivo: riduce la mortalità del 20-35% - l'inattività è il quarto fattore di rischio per mortalità globale.

Benefici fisici:

  • Aumento del benessere cardiovascolare e respiratorio
  • Miglioramento della salute ossea
  • Riduzione del rischio cardiovascolare e di ipertensione
  • Riduzione del rischio di sviluppare il diabete
  • Riduzione del rischio di sviluppare tumori (mammella e colon)
  • Ottimizzazione dell'equilibrio energetico
  • Controllo del peso corporeo

Benefici psicosociali - evidenti quanto si sceglie uno sport di squadra; la scelta di un'attività che piace

  • Unità al divertimento porta un miglioramento della salute:
    • Meno stress, ansia, depressione
    • Più vitalità
    • Aumentate salute mentale ed emozionalità
    • Sviluppo del senso di appartenenza e della comunità
  • Stando alle indicazioni dell'OMS, gli adulti di età compresa fra i 18 e i 64 anni devono svolgere:
    • Almeno 150 min/settimana di attività aerobica di media intensità; ancora meglio se sono 300 min/settimana
    • Almeno 75 min/settimana di attività aerobica di elevata intensità; ancora meglio se sono 150 min/settimana
  • Si possono identificare tre profili di individui sulla base della quantità di attività fisica svolta:
    1. Persona fisicamente attiva: aderisce alle linee guida dell'OMS e svolge un lavoro che richiede notevole sforzo fisico
    2. Persona parzialmente attiva: pratica attività fisica senza raggiungere i livelli indicati dall'OMS
    3. Persona sedentaria: non svolge attività fisica

Attività fisica e non fa un lavoro fisicamente pesante. Attività fisica nel mondo:

Il 28% degli adulti non svolge sufficiente attività fisica

  • Percentuali più alte in America Latina e Caraibi (39%) e nei Paesi Occidentali ad alto reddito (37%); percentuali più basse in Asia Orientale e Sudorientale (17%) e in Oceania (16%)

Le donne sono meno attive (32% di inattive) degli uomini (23% di inattivi), tranne che in Asia Orientale e Sudorientale

L'OMS identifica nell'inattività fisica uno dei principali fattori di mortalità globale:

  • Morte per malattie coronariche e diabete (6-7%) e per cancro al seno e al colon (10%)

Attività fisica in Europa:

4 persone su 10 svolgono esercizio fisico almeno una volta a settimana

  • Il 46% delle persone non fa esercizio o sport
  • 1 su 4 degli adulti e degli adolescenti non sono sufficientemente attivi
  • 4 su 5 solo il 7% è fisicamente attivo

L'inattività aumenta con l'aumentare dell'età (nella fascia 15-24 anni il 62% è attivo mentre negli over 55 è attivo il 30%)

Gli uomini sono più attivi delle donne

Più alto è il livello di educazione, più alto è il livello di attività fisica

L'inattività genera oltre 500.000 decessi in Europa

Tra i Paesi con la più alta percentuale di persone inattive ci sono Italia, Portogallo ed Europa dell'Est

Attività fisica in Italia:

Il 39,2% della popolazione è sedentario, mentre il 25,1% è regolarmente attivo

Le donne sono più inattive degli uomini

Il picco massimo delle persone attive si ha nella fascia dai 6 ai 17 anni

Con l'avanzare dell'età, aumenta l'inattività

Ci sono differenze a livello regionale: al sud sono più inattivi che al nord

10

  1. Norme comportamentali e sociali: promuovere l'informazione e la consapevolezza sui benefici dell'attività fisica praticata con costanza.
  2. Spazi e luoghi: realizzare e mantenere spazi e luoghi che permettano a tutti di accedervi, in base alle proprie capacità, per poter svolgere attività fisica regolarmente.
  3. Programmi e opportunità: proporre programmi e opportunità per incoraggiare l'attività fisica.
  4. Sistemi di governo: orientare i sistemi di governo alla promozione dell'attività fisica, anche attraverso investimenti.

OBESITÀ

Prevenzione primaria

Determinante della salute: stili di vita (alimentazione).

Fattore di rischio

L'obesità è una condizione multifattoriale. Si tratta

di un accumulo di tessuto adiposo derivante da un bilancio energetico positivo - intatte maggiore della spesa energetica.

L'obesità causa:

  • 2.8 milioni di morti all'anno per obesità e sovrappeso in Europa
  • 57.000 morti in Italia

Sovrappeso e obesità sono fattori di rischio per:

  • Malattie cardiovascolari
  • Diabete
  • Disturbi muscolo-scheletrici (osteoartrite)
  • Tumori (seno, colon, reni, ovaie, fegato)

L'obesità infantile comporta:

  • Maggiore probabilità di disabilità in età adulta
  • Difficoltà respiratorie
  • Aumento del rischio di fratture
  • Ipertensione
  • Insulino resistenza

L'obesità viene definita attraverso il BMI, che è un indicatore di massa corporea che mette in relazione il peso corporeo con l'altezza attraverso la formula peso (kg)/altezza (m^2).

CATEGORIA BMI
Sottopeso < 18,5
Normopeso 18,5 - 24,9
Sovrappeso 25 - 29,9
Obesità > 30

di 1° grado 30 - 34,9

Obesità di 2° grado 35 - 39,9

Obesità grave > o uguale 40

Il BMI non è sufficiente, perciò viene associato ad altre misure, come la circonferenza addominale e l’analisi della composizione corporea (individua acqua, massa magra e massa grassa).

Le classificazioni dell’obesità sono di diverso tipo:

Eziopatogenica

  • primaria: non è associata ad altre malattie
  • secondaria: è associata ad altre patologie (ad esempio, ovaio politeistico, ipotiroidismo, terapie farmacologiche con psicofarmaci o farmaci steroidei)

Patologica:

  • ipertrofica: aumento del numero degli adiposità
  • iperplastica: aumento del contenuto lipidico di ogni adiposità

Distribuzione del grasso:

  • androide: grasso viscerale, forma corporea "a mela", tipicamente maschile. Il grasso si localizza principalmente nelle regioni addominale, toracica, dorsale e cerviconucale; il grasso è in sede
soprattutto viscerale- ginoide: grasso sottocutaneo, forma "a pera", tipicamente femminile. Il grasso si localizza principalmente nella metà inferiore dell'addome, nei gluteo e nelle zone femorali; è associata a rischi ortopedici. In Italia l'obesità e il sovrappeso sono responsabili di: - Diabete (80%) - Ipertensione - Cardiopatia ischemica e tumori Sempre in Italia: - 1 adulto su 10 è obeso e 1 bambino su 3 è in sovrappeso - Più della metà degli uomini e delle donne è in sovrappeso Ci sono differenze regionali: al sud il sovrappeso è maggiore rispetto al valore nazionale, mentre il valore migliore si riscontra al nord, fatta eccezione per l'Emilia-Romagna. Iniziative per monitorare la situazione dei bambini: - Okkio alla salute: è un sistema di sorveglianza nazionale finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall'Istituto Superiore della

Sanità. Raccoglie informazioni sugli stili di vita dei bambini della scuola primaria, sullo stato ponderale e sulle iniziative della scuola riguardo all'alimentazione. Dal 2017 ha rilevanza nazionale e regionale. Ha realizzato raccolte dati che sono anche parte integrante della Regione Europea dell'OMS della Childhood Obesity Surveillance Initiative.

Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI): da oltre 10 anni monitora il sovrappeso e l'obesità tra i bambini in età scolare con misurazioni standardizzate di peso e di statura. Bambini coinvolti: in Europa 300.000, in Italia 40.000. L'Italia è il Paese con i valori più alti assieme a Cipro, Grecia e Spagna.

Iniziative per contrastare il fenomeno: Action Plan On Childhood Obesity 2014-2020: piano di azione di rilevanza europea. I Paesi dell'Europa hanno voluto contribuire a contrastare questo fenomeno del sovrappeso e dell'obesità. Questo piano si rivolge

Ai Paesi ed è una base per implementare le politiche nazionali di contrasto all'obesità. Tra le iniziative:

  • Promuovere ambienti sani
  • Informare e responsabilizzare le famiglie
  • Incoraggiare l'attività fisica
  • Limitare la commercializzazione e la pubblicità di alimenti non sani
  • Monitorare e valutare il fenomeno del sovrappeso e dell'obesità
  • Potenziare la ricerca

FUMO

Prevenzione primaria

Determinante della salute: stili di vita

Fattore di rischio

Idrocarburi policiclici (IPA): hanno mostrato tossicità evidente in alcuni organismi, possibili cancerogeni per l'uomo.

Benzo(a)pirene e Benzo(a)antracene sono tossici per l'uomo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
22 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ErikaLaNicto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene ed educazione sanitaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Gaeta Maddalena.