Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 63
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 1 Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione sostenibile delle risorse naturali Pag. 61
1 su 63
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La protezione della biodiversità e le aree protette

(LPI)2. La dinamica della distribuzione delle specie: Species Habitat Index (SHI) indica la distribuzione geografica delle specie, evidenziando le perdite di habitat.

3. Il tasso delle estinzioni a livello globale: la misura in cui le specie sono minacciate dal rischio di estinzione è stimata dall'indice della Lista Rossa dell'IUCN (RLI).

4. I cambiamenti nella biodiversità locale: i cambiamenti nello stato di salute degli ecosistemi possono essere stimati comparando le situazioni attuali con quelle precedenti presenti negli stessi luoghi, utilizzando indicatori come il Biodiversity Intactness Index (BII).

La protezione della biodiversità è il primario obiettivo delle aree protette.

Aree protette

Definizione di "zona Tutela" della convenzione sulla diversità Biologica (1992)

Art. 2:

  • Un'area geograficamente delimitata, designata o regolamentata e gestita in modo tale da conseguire obiettivi di conservazione specifica.

Troppo frammentate e necessitano di una gestione particolare ben precisa. (1992)

Gli obiettivi di lungo termine sono i servizi eco sistemici, valori/servizi culturali e la conservazione della natura. Si da un' enfasi a ciò che fa parte di quell' area (2008).

Perché le aree protette sono importanti? A livello globale, c'è sempre una continua pressione sull' ecosistema e sulla biodiversità. Le aree protette, quando governate e gestite in maniera ottimale e inserite in strategie di sviluppo, possono fornire soluzioni nature-based per tale pressione, e prendono parte come componenti integranti dello sviluppo sostenibile.

Le aree protette sono importanti perché sono punti caldi della biodiversità, ad esempio possono fornire un ambiente migliore per la fauna selvatica.

Funzioni delle aree protette: contribuiscono a:

  • Protezione biodiversità
  • Preservazione delle specie in pericolo
  • Contribuiscono al mantenimento
delle popolazioni locali (si dà la possibilità di svolgere turismo sostenibile all'interno di una particolare area, con lo sviluppo di attività economiche che sostengono le popolazioni) • La conservazione della natura e dei servizi che ci fornisce: - alimenti - fornitura di acqua potabile - medicinali - protezione dagli impatti delle calamità naturali - contribuire a mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici (si stima che la rete globale di aree protette conservi almeno il 15% del carbonio terrestre) • Queste aree possono porre limiti molto diversi all'attività umana bisogna gestirli in maniera appropriata Benefici delle aree naturali protette: Il turismo nelle aree protette è un settore sempre in crescita, fa parte dei vantaggi economici materiali. L'area protetta è una meta isolata e il turismo risulta essere molto significativo (in alcune situazioni predomina il turismo classico). Si ricordi l'uso

Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.

ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;

sostenibile delle risorse. Ad esempio: l'allevamento è legato all'aspetto economico ma anche all'aspetto paesaggistico; tutti questi aspetti, insieme ai prodotti tipici, costruiscono quella che è l'offerta turistica e ciò che il turista vuole.

Benefici economici nell'area protetta (settore turistico)

Il beneficio in questo settore è veramente alto.

Un recente studio della Commissione europea ha stimato che i benefici della rete Natura 2000 sono 3-7 volte superiori al costo di realizzazione.

Le valutazioni finanziarie stimano che i benefici totali derivanti dalla rete Natura 2000 siano nell'ordine di 200-300 miliardi di euro/anno, il che supera significativamente i costi stimati di gestione e ripristino di circa 5,8 miliardi di euro/anno.

Le esigenze di investimento della rete dovrebbero sostenere fino a 500.000 posti di lavoro aggiuntivi (quadri d'azione prioritari degli Stati membri per il 2020.

Studi sui sistemi marini stimano

protette. La collaborazione tra governi, comunità locali, organizzazioni non governative e settore privato è fondamentale per garantire la sostenibilità e il successo delle aree protette. Le aree marine protette sono particolarmente importanti per la conservazione degli ecosistemi marini e la protezione delle specie marine. Queste aree offrono rifugio e riproduzione per molte specie di pesci, mammiferi marini e tartarughe marine. Inoltre, contribuiscono alla conservazione delle barriere coralline, delle praterie di alghe marine e di altri habitat marini vitali. Le aree protette terrestri sono altrettanto importanti per la conservazione della biodiversità. Queste aree ospitano una vasta gamma di habitat, tra cui foreste, praterie, deserti e zone umide, che forniscono rifugio per molte specie di piante e animali. Inoltre, le aree protette terrestri svolgono un ruolo cruciale nel mitigare i cambiamenti climatici, assorbendo e immagazzinando grandi quantità di carbonio. Investire nelle aree protette è quindi un investimento non solo per la conservazione della natura, ma anche per l'economia. Le aree protette attraggono turisti da tutto il mondo, che contribuiscono all'economia locale attraverso il turismo sostenibile. Inoltre, la conservazione degli ecosistemi naturali nelle aree protette fornisce servizi ecosistemici essenziali, come la purificazione dell'acqua, la regolazione del clima e la protezione dalle catastrofi naturali. In conclusione, le aree marine e terrestri protette sono fondamentali per la conservazione della biodiversità e per il benessere dell'umanità. Investire in queste aree è un investimento redditizio sia dal punto di vista ambientale che economico.

Nel tentativo di descrivere e classificare i diversi approcci di gestione nei singoli siti, l'IUCN ha identificato sette diverse categorie di aree protette in base agli obiettivi di gestione.

Le AP fanno parte di una rete ecologica. Le reti di aree protette consentono una gestione più efficace e armonizzata del patrimonio naturale condiviso.

Il concetto di promuovere la cooperazione internazionale per la conservazione e l'uso saggio del patrimonio naturale ha guadagnato apprezzamento dagli anni '70, dando origine a aree protette internazionali e reti come le zone umide di importanza internazionale di Ramsar.

L'ultimo secolo ha visto un forte aumento sia del numero di aree protette che della superficie totale che ha ricevuto lo status di protezione.

Crescita del numero e dell'estensione territoriale delle aree protette nel mondo (1873-2003)

Crescita in percentuale delle aree protette nel mondo (1990-2018)

Vi è stato un incremento soprattutto in Europa,

Come si nota dal grafico in alto. In Europa, 15% circa del territorio è protetto (senza considerare Natura 2000, che invece riporta una percentuale del 25%).

"Tuttavia, nonostante un'enorme crescita delle aree protette negli ultimi anni, molte specie europee devono ancora affrontare un futuro incerto. L'Europa nel suo complesso ha visto più frammentazione degli habitat di qualsiasi altro continente. Quindi dobbiamo lavorare di più per conservare le specie in campagna." - Biodiversità sotto pressione in Europa

Il paesaggio europeo è sempre più frammentato da strade, ferrovie e città, bloccando la migrazione e dividendo le specie in popolazioni insostenibilmente piccole. Tra il 1990 e il 2006 l'area in Europa coperta da superfici artificiali è aumentata di circa l'8%.

Anche l'agricoltura si è intensificata in molte parti d'Europa, portando a un aumento dell'inquinamento.

danitrati e altre sostanze in alcune regioni. Ciò colpisce molte specie di piante e animali che dipendono dall'agricoltura a bassa intensità. Altri cambiamenti ambientali derivano dai cambiamenti climatici, dalle specie esotiche invasive, dalla pesca eccessiva e dall'inquinamento. Tutte queste pressioni possono avere un effetto cumulativo, nei casi peggiori spingendo le specie e gli ecosistemi verso un declino irreversibile.

Aree protette - Livello Europeo

  • Politica europea sulle aree protette

La politica europea in materia di aree protette è principalmente il prodotto di iniziative provenienti da due fonti principali: la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica e la stessa Unione europea. Diversi strumenti hanno promosso la creazione di aree protette attraverso disposizioni specifiche come la Convenzione di Ramsar, la Convenzione del Patrimonio Mondiale, il Programma UNESCO Uomo e Biosfera. A livello paneuropeo, anche la

Convenzione sulla conservazione della fauna e degli habitat naturali europei (Convenzione di Berna) ha portato alla designazione di aree protette (rete Emerald). A livello comunitario, diverse direttive sono state particolarmente importanti per la creazione di aree protette: la Direttiva Uccelli e la Direttiva Habitat. Poiché l'Unione europea è anche firmataria della Convenzione di Berna, la rete Natura 2000 è in pratica il contributo dell'UE alla rete Emerald.

  • Emerald Network

È una rete ecologica composta da Aree di Speciale Interesse Conservativo. La sua attuazione è stata avviata dal Consiglio d'Europa nell'ambito del suo lavoro nell'ambito della Convenzione di Berna. Il suo obiettivo è la sopravvivenza a lungo termine delle specie e degli habitat della Convenzione di Berna che richiedono misure di protezione specifiche. La rete deve essere istituita in ciascuna parte contraente o Stato osservatore della convenzione.

Coinvolge quindi tutti gli Stati membri dell'Unione Europea, alcuni Stati extracomunitari e alcuni Stati africani.…

Dall'Emerald Network a Natura 2000

Per adempiere agli obblighi derivanti dalla Convenzione di Berna, in particolare per quanto riguarda la protezione dell'habitat, l'UE ha prodotto la direttiva Habitat nel 1992 e successivamente ha istituito la rete Natura 2000.

I siti Natura 2000 sono quindi considerati come il contributo degli Stati membri dell'UE all'Emerald Network.

Natura 2000

A livello UE, attraverso le direttive Uccelli e Habitat, è stata istituita la rete Natura 2000.

Il suo scopo è principalmente quello di garantire la conservazione delle specie e degli habitat di interesse europeo.

La Rete Emerald e Natura 2000 si basano sugli stessi principi e sono quindi pienamente compatibili tra loro, contribuendo a sviluppare un approccio coerente alla protezione degli habitat naturali e delle specie nel continente.

europeo.Costituiscono le due reti europee di aree protette più importanti e la più grande rete coordinata di aree protette al mondo. La rete Natura 2000 si prefigge di proteggere la biodiversità e di perseguire obiettivi di sviluppo economico, sociale, culturale delle aree. Quindi, è una protezione della biodiversità non in senso stretto, poiché tiene in considerazione anche dell'aspetto economico. A chi spetta questo compito? Non all'UE, ma agli Stati membri. È un network ecologicamente coerente, gestito in modo tale da creare dei collegamenti tra i diversi habitat e le diverse specie. La direttiva Habitat stabilisce che zone speciali di conservazione (ZSC), e zone di protezione speciale (ZPS) costituiscano una rete ecologica organica a livello europeo denominata Natura 2000. La Comunità ha preferito: non classificare le aree di conservazione (come parchi e riserve) affidando questa specificazione alla regolamentazione.

Nazionale per non portare ad identificare le ZSC con una particolare tipologia

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
63 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SRS5901 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione sostenibile delle risorse naturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Notaro Sandra.