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Requisiti minimi: prescrizioni
Allegato 1, punto 2.3
Tipologie di intervento: tutte
Gli edifici e gli impianti non di processo devono essere progettati per assicurare, in relazione al progresso della tecnica e tenendo conto del principio di efficacia sotto il profilo dei costi, il massimo contenimento dei consumi di energia non rinnovabile e totale.
Direttiva 2010/31/UE (EPBD2)
Articolo 1
Oggetto
La presente direttiva promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici all'interno dell'Unione, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all'efficacia sotto il profilo dei costi.
Direttiva 2010/31/UE (EPBD2)
Articolo 1
Oggetto
La presente direttiva promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici all'interno dell'Unione, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne.
nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e dell'efficacia sotto il profilo dei costi. Ci deve essere efficacia sotto il profilo dei costi (quindi non ci devono essere sprechi), altrimenti non va incentivato. Ogni volta che l'energia elettrica transita per i contatori, si pagano gli oneri di sistema, cioè quelli relativi al trasporto dell'energia sulla rete e, se l'energia entra nella rete e poi ritorna (quindi la recuperiamo), allora la paghiamo 2 volte. This Directive promotes the improvement of the energy performance of buildings within the Union, taking into account outdoor climatic and local conditions, as well as indoor climate requirements and cost-effectiveness. DM «Requisitiminimi»: prescrizioniAllegato 1, punto 2.3Tipologie di intervento: tutte2. Nel caso di intervento che riguardi le strutture opache delimitanti il volumeclimatizzato verso l’esterno, si procede in conformità alla normativa tecnicavigente (UNI EN ISO 13788), alla verifica dell’assenza:- di rischio di formazione di muffe, con particolare attenzione ai ponti termicima anche in quelli esistenti sottoposti anegli edifici di nuova costruzione [interventi di risanamento energetico! ]; Si usa il Glaser per le superfici verticali. Suiponti termini, il Glaser però non basta: vanno- di condensazioni interstiziali. fatti degli studi bi o tri dimensionali: si devecalcolare puntualmente sul ponte termico qual èla minima T possibile e verificare che questanon scenda mai sotto la T di rugiada prevista.Il ponte termico va verificato ed il progettista, nella relazione tecnica, deve dichiarare di aver fatto una verifica delrischio di condensa superficiale einterstiziale su TUTTE le superfici dell'edificio: il Glaser non basta (ad esempio nell'angolo delle pareti esterne, in quanto la muffa si inizia a formare solitamente negli angoli e negli spigoli).
Ovviamente, tutti i conti e le verifiche vanno fatte PRIMA della compilazione della relazione tecnica, quindi prima che l'intervento venga eseguito (tutti i calcoli vanno allegati). Spesso può venir chiesto di fare una certificazione energetica ex ante (ovvero una pre-certificazione energetica) che non ha validità legale ma che ci permette di far venir fuori eventuali problematiche ancor prima di effettuare gli interventi.
SUGGERIMENTO: Scaricare software Therm. Si tratta di un software che ci permette di calcolare i ponti termici (solo bidimensionali)
Ponti termici: determinazione
La UNI EN ISO 14683 (valori di progetto dei ponti termici non può essere più usata)
Ponti termici: determinazione
La tabella delle maggiorazioni percentuali presente nella UNI/TS
11300-1:2008 è stata eliminata nella UNI/TS 11300-1:2014
Ponti termici: analisi
I ponti termici possono essere studiati con abachi dettagliati o, più preferibilmente, mediante simulazione numerica 2D o anche 3D, che consente di valutare sia la trasmittanza di ponte termico (lineica o puntuale) che il rischio di condensa
DM "Requisiti minimi": prescrizioni
Allegato 1, punto 2.3 Gli edifici di nuova costruzione tendono a consumare di più per condizionamento che
Tipologie di intervento: tutte per riscaldamento.
ci dice che è obbligatorio solo verificare che i limiti siano efficaci sotto il profilo dei costi
3. Al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nonché di limitare il surriscaldamento a scala urbana, per le strutture di copertura degli edifici è obbligatoria la verifica dell'efficacia, in termini di rapporto costi-benefici, dell'utilizzo di: sono
tetti ad altà riflettanza solare) materiali a elevata riflettanza solare per le coperture (cool roof), assumendo per questi ultimi un valore di riflettanza solare non inferiore a:
- 0,65 nel caso di coperture piane;
- 0,30 nel caso di copertura a falde;
b) tecnologie di climatizzazione passiva (a titolo esemplificativo e non esaustivo: ventilazione, coperture a verde).
Cosa significa «verificare»?
"Verificare" significa che bisogna andare a completare la sezione specifica della relazione tecnica. Ci sono 3 decreti:
- Decreto dei requisiti minimi;
- Decreto relazione tecnica;
- Decreto riqualificazione energetica.
Il decreto relazione tecnica dice come deve essere fatta una relazione tecnica. Qui scopriamo che dobbiamo giustificare il perché non si scelga di utilizzare queste superfici, e la risposta DEVE essere di natura tecnica o economica. Una motivazione tecnica può essere, ad esempio, il fatto di essere in centro storico, per cui non ce li fanno fare.
motivazione economica deve prevedere un calcolo che dimostri che l'impiego di queste superfici non sia efficace sotto il profilo dei costi. Se, invece, le superfici le adottiamo, allora nella relazione non dobbiamo giustificare nulla. I Requisiti Minimi dicono che bisogna guardare la relazione tecnica. Qui scopriamo che deve spiegare perché non li usa e la giustificazione deve essere tecnica o economica.parte assorbita può essere accumulata dalla struttura orilasciata all'esterno per convezione o per irraggiamentotermico verso la volta celeste.
3. Stabilità delle proprietà superficiali
4. Bassa tendenza allo sporcamento
Stabilità delle proprietàper non avere macchie scure superficiali NEL TEMPOe interferire col colore
Dal punto di vista dell'irraggiamento termico, il parametro chiave è l'emissività. Fortunatamente, la maggior parte dei materiali edilizi sonotermica: rapporto tra potenza termica emessa per irraggiamento e la massima alto-emissivi. Quelli basso-emissivi invece sono solitamentepotenza teorica che può essere emessa da una superficie alla stessa T. materiali metallici non trattati.
Tetto verde (green roof)
Sono molto difficili da fare e spesso non vengono nemmeno fattiper avere risparmio energetico ma solo per estetica. Ci vuole unterriccio permeabile ma non troppo, sotto il terreno bisognarealizzare uno
strato drenante con una membrana che lascia passare l'acqua ma NON le particelle di terriccio. L'acqua deve essere raccolta attraverso percorsi di raccolta sotto la membrana, impiegando delle pendenze precisissime (2 o 4 %). Le piante da piantare, inoltre, devono essere quelle giuste: non vanno tutte bene (quelle grasse, ad esempio, non evapotraspirano, quindi non vanno bene). Bisogna poi adottare un adeguato sistema di irrigazione. Morale: sono troppo costosi sia da realizzare che da mantenere.
La ventilazione avviene creando un'intercapedine fra lo strato di copertura (tegole ed il sottostante laminato in legno) e il piano di copertura vero e proprio (che può integrare anche l'isolante). Si deve poi avere un'apertura in corrispondenza della gronda (dove l'aria entra) ed una in corrispondenza del colmo (dove l'aria esce): l'aria dentro allo strato di ventilazione si surriscalda rispetto a quella esterna, subendo una spinta verso l'alto.
Il problema è che, solitamente, questa soluzione non tira abbastanza vento: lo spessore dell'intercapedine dovrebbe essere fra i 7 ed i 10 cm, ma di solito è tra i 3 e 4 cm. Può comunque aiutare a smaltire l'umidità interstiziale. Vedi appunti scritti a mano Muscio. La Norma dice che le soluzioni per mitigare il carico estivo DM "Relazione tecnica" vanno documentate nella relazione tecnica. Come si vede dall'esempio sotto, viene chiesto se determinate soluzioni o materiali sono stati adottati o meno. In pratica, viene invertito l'onere della prova: bisogna specificare perché NON si utilizzano in copertura materiali ad elevata riflettanza solare DM "Requisiti minimi": prescrizioni Allegato 1, punto 2.3.