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LA LIQUIDITA’ BANCARIA E I RISCHI DI LIQUIDITà

Liquidità significa capacità permanente di garantire i propri impegni:

-verso i depositanti e creditori (esercizio del diritto di rimborso a richiesta)

-verso i soggetti finanziati (obbligo contrattuale a garantire la liquidità attraverso il credito)

Il rischio di liquidità è intrinseco all’attività bancaria perché quando la banca costruisce operazioni da lati attivo

o passivo, offre un servizio di liquidità e trasferisce il rischio di liquidità delle controparti sul suo bilancio.

Conferisce alle controparti delle opzionalità: il depositante ha l’opzione di prendere i soldi quando vuole, il

debitore una volta conclusa l’operazione di finanziamento può utilizzare il finanziamento sulla base

dell’opzione che la banca gli da. La banca realizza l’attività di asset trasformer trasformando il risparmio

raccolto in finanziamenti conferendo un certo grado di opzionalità alle controparti e di fatto realizzando nel

bilancio un mismatch di comportamenti tra le controparti. Il mismatch tra attività e passività è tanto più

forte quanto piu rilevante è l’opzionalita che offro alle controparti (il confort).

Il rischio di liquidità dipende dal grado desiderato o subito di mismatch tra attività e passività (a causa delle

opzionali tra insite nei contratti)

Inoltre, il rischio di liquidità deriva:

-dalla discrezionalità dei comportamenti della banca (fattori individuali propri, idiosincratici), ad esempio il fatto

che la banca abbia deciso di raccogliere fondi a vista per impiegarli in mutui decennali. (la banca ha

esasperato il mismatch tra attivo e passivo facendo scelte subottimali ).

-da fattori sistemici in grado di esasperare il rischio di liquidità.Può dipendere anche dal fatto che il mercato

nel suo complesso sperimenta dei deficit di liquidità

●​ crisi sul mercato interbancario

●​ quando le controparti ritirano i loro depositi perché perdono fiducia nella capacità delle banche di

rimborsare le posizioni di deposito

●​ quando si creano delle crisi generalizzate sul debito sovrano Questo secondo caso si può risolvere

solo da un prestatore di ultima istanza cioè da una banca centrale che presta la liquidità che il mercato

non è in grado di scambiarsi autonomamente.

Rilevante per l’impatto sulla liquidità è il tema delle crisi di fiducia o delle possibilità di contagio

Lo snodo attraverso cui la banca può fare attività di intermediazione creditizia è mantenere delle ragionevoli

condizioni di liquidità della sua gestione. Gestire la liquidità significa minimizzare il rischio di liquidità.

Il tema della liquidità è centrale nelle banche:

• la banca «assicura» la liquidità degli altri operatori per i quali svolge un servizio di liquidità

• nel momento in cui deve assicurare il rimborso (la conversione in contanti) di un saldo di deposito o

l’erogazione di un prestito sulla base di un contratto di finanziamento deve mantenere in equilibrio i flussi

finanziari in entrata e in uscita

Siccome l’evoluzione di questi flussi non è completamente prevedibile a causa di una serie di opzioni in mano

alla controparte , dobbiamo concludere che necessariamente la banca avrà fisiologicamente una posizione di

squilibrio. L’obiettivo è rendere questo sostenibile e questo lo fa scaricando la situazione di squilibrio su una

posizione di liquidità chiamata posizione di riserva . Un intermediario non sperimenta squilibrio quando

consegue un matching perfetto tra struttura di scadenze dell’attivo e del passivo. Il perfetto matching

(bilanciamento) implica avere una struttura per scadenze ad albero di natale quindi avere un'esatta

corrispondenza tra la vita residua delle diverse asset class.

La banca in realtà non lavorerà mai con una struttura così disegnata perché deve tenere conto le esigenze

dei clienti e perché la banca guadagna sul miss matching: guadagna un premio di liquidità trasformando

passività a breve in attività a lungo che deriva dalla differente scadenza della raccolta rispetto al portafoglio

degli impieghi.

Esiste poi un duplice problema:

• il contenuto fiduciario della relazione bancaria: il depositante accetta di mantenere le disponibilità come

saldo di conto nella presunzione che sia sempre assicurata la conversione in contante; se questo non avviene

si innesca una «crisi di fiducia»

• La natura non negoziabile di parte degli attivi bancari: a fronte di massicce richieste di rimborso di passività

(depositi) la banca ha investimenti in attivo che nella maggior parte dei casi non possono essere liquidati prima

della scadenza (prestiti)

Quando si innesta una crisi di fiducia, la banca ha nell’attivo posizioni illiquide non vendibili sul mercato. Per

questo motivo la crisi di liquidità spesso si trasforma in crisi di insolvenza. La si ha quando in condizioni di

insolvenza non sono in condizione con la liquidazione dell’attivo di far fronte al rimborso del mio passivo. Se

l’attivo della banca non riesce a fronteggiare le richieste di rimborso, i depositanti vengono rimborsati con

capitale degli azionisti e se questo non basta vengono rimborsati con le obbligazioni subordinate (Meccanismo

di bay-lin per cui il soddisfacimento dei depositanti avviene a danno dei debitori cosiddetti subordinati cioè dei

debitori che hanno minori prerogative di rimborso. Questo meccanismo trasforma il debito subordinato in

capitale di rischio )

E’ molto probabile che a fronte della difficoltà di far fronte a richieste di rimborsi e quindi a squilibri di liquidità la

crisi di liquidità si trasformi in crisi di solvibilità

le definizioni di rischio di liquidità:

il rischio di liquidità è individuato sotto due prospettive:

• IL MARKET LIQUIDITY RISK: è la difficoltà a liquidare prima della scadenza un portafoglio di strumenti

(investimenti). In una situazione di emergenza, è possibile non trovare controparti interessate ad acquistare i

titoli, che si bloccano all’interno dell’attivo. Questo problema si verifica per due ragioni:

-un elemento esogeno: dipende dalle caratteristiche di mercato. Il mercato non ha liquidità sufficiente per

comprare quei titoli (perché il rischio di liquidità ha caratteristiche sistemiche)

-un elemento endogeno: dipende dalle caratteristiche dell’intermediario o da composizione e dimensione del

portafoglio

• IL FUNDING LIQUIDITY RISK = è l’incapacità della banca di rinnovare le passività in scadenza. Questo

accade nelle transazioni interbancarie dove non si trova nessuna controparte disponibile a rinnovare quel

deposito oppure disponibile a sostituirsi alla banca creditrice che ha ritirato il deposito o che ha portato in

scadenza il suo deposito.è l’impossibilità o difficoltà di fare il roll over ovvero il rinnovo delle passività in

scadenza.dipende:

-dalle caratteristiche dei mercati: non si trovano controparti sul mercato interbancario in grado di prestare

nuovi fondi perché il mercato è illiquido e sperimenta crisi di liquidità (le banche preferiscono detenere liquidità

in contropartita con la banca centrale perché quella liquidità è sicura)

-dipendente dalla percezione della rischiosità del debitore (banca): da oggi viene percepita come troppo

rischiosa e quindi c'è minore propensione a concedere nuovi crediti sul mercato interbancario.

(il problema e dal lato del passivo e la banca non riesce a raccogliere nuove disponibilità o rinnovare s

passività in scadenza)

Il rischio può trasformarsi in rischio sistemico in quanto le transazioni bancarie trasmettono da una banca

all’altra questa condizione di illiquidità

è più facile che si verifichi un funding risk perché l’impossibilità di accedere ai mercati di raccolta o di rinnovare

le passività di una banca si innesca sui mercati interbancari.

LA GESTIONE DELLA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ

l’intermediario lavorerà sempre con una posizione di missmatching perché dovrà conciliare l’inclinazione dei

depositanti a stare liquidi con l’inclinazione dei debitori a ottenere un consolidamento del proprio debito

(accettare finanziamenti stabili) . La banca dovrà sempre fare i conti con le opzionalità delle controparti .

Bisogna mantenere quindi una posizione di liquidità per far fronte al fatto che depositante o debitore possono

richiedere la liquidità

per posizione di liquidità intendiamo una situa in cui la banca precostituisce prevalentemente in attivo una

posizione di riserva che distingue in

-riserve primarie o di prima linea

-riserve secondarie o di seconda linea

La predisposizione di una posizione di liquidità presuppone il mantenimento in attivo di asset che proprio per il

fatto di essere molto liquidi corrispondono rendimenti molto bassi o negativi (in termini nominali o reali)

Le classi di attività che hanno funzione di riserva sono definite come investimenti a basso rischio e idonei a

generare liquidita per due motivi :

- scadenza molto breve o a vista (sono dotate di liquidità naturale, sono investimenti che si trasformano in

liquidità naturalmente)

-sono agevolmente negoziabili sul mercato secondario: hanno “marketability”(titoli di stato ad ampio mercato

come BPT) o in alcuni casi sono attività o strumenti finanziari “eligible” cioè di stanziabilità. (vale a dire

utilizzabili a garanzia di prestiti presso BCE-SEBC-eurosistema) l

Le attività eligible sono attività (normalmente titoli negoziabili o titoli azionari ) che la BC può usare a garanzia

di un prestito concesso alla banca. La BCE stabilisce quali sono quei titoli che può accettare come collateral a

una operazione di finanziamento. Quanto più la bc ha interesse a mantenere un rubinetto di liquidità per le

banche, tanto più tenderà ad aumentare la lista delle attività eligible, in modo che le banche abbiano attività di

alta liquidità da poter fornire in contropartita della liquidità ottenuta dalla BCE.

Il collaterale viene fornito dalla banca che lo ha in portafoglio per il tempo necessario a ottenere liquidità.

Questo può avvenire perché l’attività eligible può essere venduta dalla banca e poi riacquistata attraverso

attività di ripols o di pronti contro termine oppure perché quella attività viene usata come garanzia di

finanziamento.

La scelta di mantenere una posiz

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.benigni03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione bancaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Patarnello Arturo.
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