I RISCHI DELL'ATTIVITÀ BANCARIA
tutta l’attività bancaria porta all'interno del bilancio una serie di rischi: rischi finanziari, puri e
nuovi rischi. Tutti i rischi consumano il capitale della banca, quindi bisogna dare una misura di
perdita dei rischi e stimare la quantità di capitale a sostegno dell’operazione. Le regole
prudenziali sono pervasive per la banca perche quando si verifica una perdita e non si ha
capacità le sufficiente per coprila, a perdere sono i depositanti che hanno una tutela
costituzionale.
LA RELAZIONE TRA RISCHI, PATRIMONIO E STABILITÀ DELLA BANCA
Il capitale viene alimentato da un ricorso al mercato collocando azioni oppure può essere
generato internamente. L’utile dopo le imposte non distribuito può essere portato a capitale.
Quando il supervisore si rende conto che il capitale non è sufficiente per far fronte ai rischi, esso
può impedire alla banca di distribuire i dividendi.
la prima regola per garantire l’equilibrio patrimoniale è fare utili perché questi generano nuovo
capitale.
In quale modo i rischi rodono il capitale della banca?
il capitale può essere eroso da perdita di valore patrimoniale di alcune classi dell’attivo di
bilancio o anche da perdite di esercizio nel momento in cui i ricavi non coprono i costi.
Caso a: emersione di una posizione in sofferenza nel portafoglio crediti e riduzione del valore
dell’attivo per perdite su crediti. Conseguente riduzione del capitale
Devo definire la struttura del passivo per poter essere in grado di rimborsare col valore di
realizzo delle attività le passività e quindi mantenere una condizione di capitale proprio
maggiore di 0. La regolamentazione mi chiede in realtà di avere un capitale minimo in grado di
coprire eventuali rischi che a loro volta potranno tradursi in perdite.
L’equilibrio patrimoniale sta nella capacità di costruire un portafoglio di investimenti che
contenga dei rischi misurabili e sostenibili in termini di capitale.
-La combinazione dei rischi dipende dal business mix che la banca sceglie e quindi dal suo
modello di business.
-valutare correttamente i rischi consente di effettuare scelte di gestione efficienti nell’ambito dei
rispettivi modelli di business
-la corretta valutazione e il corretto pricing dei rischi consentono di garantire la generazione di
valore e di preservare il valore del patrimonio e la stabilità della banca.
-La regolamentazione è finalizzata a preservare la stabilità della banca e la fiducia del pubblico
traverso la supervisione del modo in cui le banche assumono rischi nelle proprie scelte di
gestione, li misurano e li prezzano per realizzare un profitto.
-un’efficienza attività di risk management e una dotazione di patrimonio adeguata a copertura
dei rischi sono prerequisiti qualunque sia il business mix (il modello di business) prescelto dalla
banca
POLITICHE DI RACCOLTA
Il cliente è l’elemento più importante. La gestione della raccolta e quindi il volano che mette in
moto la banca
Il primo modo con cui un intermediario penetra il mercato è quello di acquisire nuovi clienti
dall’attività di finanziamenti, ma questo implica rischi.
La raccolta è una risorsa scarsa perchè esiste forte concorrenza sul mercato del deposito di
risparmio ed esiste anche una rete molto ampia di operatori finanziari che possono offrire
opzioni di investimento.
Aprire un rapporto di conto corrente è il primo passo per massimizzare la redditività del cliente.
Le politiche di raccolta e l'offerta di prodotti di raccolta hanno due fondamentali obiettivi: da un
lato quello di ottenere del funding, delle risorse a titolo di debito attraverso i depositi di varia
natura, e l'emissione di obbligazioni al dettaglio per finanziare l'attivo bancario vale a dire
prevalentemente l'attività di prestito.
Nello stesso tempo l'offerta di servizi di conto corrente, che di fatto poi si configurano come
strumenti di raccolta, rappresenta la modalità per costruire una relazione di clientela con le
controparti retail e da cui canalizzare sul rapporto di conto corrente una serie di servizi
accessori che, in qualche misura, configurano il servizio di conto e possono differenziare per
segmenti il rapporto di depositi. Questi servizi accessori consentono di elevare il rendimento
della relazione di cliente.
RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA: LE LEVE GESTIONALI
Tra raccolta diretta e indiretta c’è una differenza fondamentale:
-la raccolta diretta è un debito e genera dei costi e viene iscritta in bilancio tra le passività,
svolge la funzione economica di trasferimento della moneta.
-la raccolta indiretta non è iscritta in bilancio tra le passività e genera attività di servizio ossia
ricavi.
La raccolta diretta costituisce l’attività tradizionale della banca commerciale, detta anche “di
deposito”.
La raccolta diretta offre prevalentemente trasferimento di liquidità ma anche soluzioni di
investimento (in questo caso la banca entra sul mercato obbligazionario con soluzioni
competitive nei confronti del tesoro).
Normalmente la quota maggiore delle passività di una banca è fatta da raccolta a vista: la
raccolta a vista o il conto corrente offrono al cliente la possibilità di trasferire potere d'acquisto
attraverso servizi di pagamento diversi. Il debito è costituzionalmente protetto. La raccolta a
vista ha forme di tutele:
Ad esempio i depositi inferiori a 100.000 euro sono completamente rimborsati se la banca
fallisce
RACCOLTA DIRETTA:strumenti e servizi
Le operazioni di raccolta diretta si sintetizzano in una matrice di strumenti e servizi.
Si parla di depositi di conto corrente quando la forma tecnica del deposito non offre servizi di
pagamento.
Si parla di raccolta cartolarizzata (con strumenti di mercato) quando l’operazione di raccolta si
configura con un debito, è rappresentata da un titolo che è collocato sul mercato e può essere
negoziato su un mercato secondario . In questo caso la banca offre una forma di investimento
che ha un mercato secondario su cui può essere liquidata.
La raccolta diretta si fonda su depositi a vista e depositi vincolati, ed è il risultato di un’attività di
funding ovvero di indebitamento nei confronti della clientela, iscrivendo ciò a bilancio nel
passivo bancario.
Di fatto, la banca attraverso la raccolta diretta prende a prestito risorse finanziarie, che utilizza
per effettuare attività di investimento in prestiti, ovvero per finanziare soggetti in debito a fronte
di un interesse che deve essere maggiore di quello offerto al depositante.
Differenza tra raccolta a vista e raccolta a tempo con strumenti obbligazionari.
La raccolta a vista e la raccolta a tempo sono due modalità di raccolta di risorse finanziarie da
parte degli istituti di credito. Ecco le differenze principali:
Raccolta a vista:
-Disponibilità immediata: Gli investitori possono ritirare i loro fondi in qualsiasi momento senza
vincoli temporali.
-Basso rendimento: A causa della maggiore flessibilità per il risparmiatore, il rendimento degli
strumenti a vista è generalmente inferiore.
-Strumenti tipici: Conti correnti bancari, depositi a vista
Raccolta a tempo:
-Vincolo temporale: Gli investitori accettano di lasciare i propri fondi vincolati per un certo
periodo (mesi o anni), durante il quale non possono ritirarli senza penali o perdite di rendimento.
-Maggiore rendimento: In cambio dell’impegno temporale, i risparmiatori ricevono un
rendimento superiore rispetto agli strumenti a vista.
-Strumenti tipici: Obbligazioni a scadenza, depositi vincolati, certificati di deposito e altri
strumenti di investimento con scadenze prestabilite.
In sintesi, la raccolta a vista offre liquidità immediata ma a un rendimento inferiore, mentre la
raccolta a tempo richiede il mantenimento dei fondi per un periodo definito, compensato però da
un rendimento maggiore.
La scelta è anche una questione di costi finanziari (per interessi). Se la banca attraverso la
raccolta vuole fare mutui, ha convenienza ad avere una raccolta stabile per non essere
stressata da flussi finanziari in entrata e uscita.
La componente stabile della raccolta a vista può risentire di shock. Situazioni di sfiducia o
episodi di insolvenza o rialzi dei tassi di interesse possono generare una fuoriuscita strutturale
di liquidità che modifica la stima statistica della componente stabile.
RACCOLTA INDIRETTA
Parliamo di raccolta indiretta quando offriamo al cliente correntista una serie di strumenti o
servizi che hanno due elementi di interesse dal punto di vista della banca:
-generano ricavi, ovvero reddito da commissioni risk free
-gli strumenti di raccolta indiretta dal punto di vista del cliente sono investimenti finanziari e
quindi la banca ha interesse a orientare il cliente da investimenti in cc a investimenti in titoli o
obbligazioni bancarie (attraverso il controllo degli AUM può switchare da raccolta diretta a
indiretta e viceversa)
La raccolta indiretta è una attività di servizio in cui la banca gestisce un aggregato di
disponibilità liquide che non costituiscono passività( non entrano nel circuito di intermediazione)
ma consentono alla banca di offrire al cliente servizi di investimento. Entra in gioco anche qui la
relazione con il cliente e la capacità della banca di offrire al cliente una serie di prodotti costruiti
all’interno del gruppo.
-La banca ha il dovere e la responsabilità di custodire e amministrare e gestire secondo
mandato
-Fuori bilancio della banca
-La banca ha obblighi di documentazione di questa attività in nota integrativa
Si tratta di obbligazioni relative alla custodia, amministrazione, gestione di attività finanziarie
secondo le modalità contrattualmente definite.
La raccolta indiretta ha sempre delle obbligazioni per la banca nei confronti del cliente, ma sono
obbligazioni prevalentemente legate all’attività d'investimento delle disponibilità finanziarie sul
mercato dei titoli, in varie forme che possono andare dalle azioni ai fondi comuni di investimento
ai titoli di stato. Di fatto, è un contratto che configura un’attività di custodia, amministrazione o
gestione di strumenti e di attività finanziarie di proprietà del cliente risparmiatore, secondo
schemi contrattualmente definiti. La banca quindi normalmente custodisce e amministra un
portafoglio o degli investimenti in titoli all'interno di un conto titoli o di un dossier titoli, e può
impegnarsi ad alcune attività di servizio, come ad esempio provvedere ad acquisire i fondi a
fronte del rimborso di un titolo in scadenza o allo stacco periodico del
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