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EMISSIVITÀ
All’equilibrio, dato che l’intensità della radiazione all’interno di un corpo cavo segue la legge di
Stefan-Boltzmann, allora si può definire emissività come il rapporto tra la vera emissione del
E
corpo (E e l’emissione di un corpo nero alla stessa temperatura ( T^4)
reale) -
=E T^4
reale /
S &
Quale superficie del pianeta è irraggiata
Esperimento con oggetto sferico mettere contro il muro e illuminare con una torcia e quella
proiettata sul muro sarà la shadow area, il resto della sfera è buio. Non è mezza sfera ma è un
cerchio, in un istante un quarto della terra e illuminato mentre i tre quarti sono al buio
Emette tutta la sfera onda lunga assorbe solo un quarto onda corta.
radiazione solare assorbita = S0 (1- ap) pi r^2. I fisici stimano ,a riflettività media dell’intero
pianeta che è funzione delle superficie riflettenti presenti, per la terra i ghiacci Marini, le nevi perenni
le nubi in atmosfera i ghiacci continentali. Per la terrra albedo pari al 30%, ossia il 30 della
radiazione solare non arriva alla superficie ma coalbedo sarà il 70% —> albedo 0,3 coalbedo 0,7.
CALCOLO DELLA TEMPERATURA DI EMISSIONE DELLA TERRA
Bilancio energetico terra-sole, conosco energia derivante dal sole, conosco la modalità con cui
la terra emette energia, ma non sappiamo la temperatura di emissione della terra —>
temperatura terra in funzione dell’energia radiante arrivata dal sole, non può essere minore,
più alta (in questo caso ci saranno altri fattori che scaldano la terra oltre il sole)
Temperatura che il pianeta deve avere, di minimo, in funzione dell’energia solare. Differenza
tra 255 e 288 troppo netta —> un altro fenomeno che insieme al sole portava energia al
pianeta. Si noti che la T di emissione è pari a 255 mentre la temperatura media superficiale è
288, la notevole differenza è da attribuirsi all’effetto serra.
EFFETTO SERRA
Per illustrare l’effetto serra si può utilizzare un semplice approccio basato sul modello di bilancio
energetico introdotto per calcolare la temperatura di emissione. Si consideri una teorica atmosfera
trasparente alla radiazione solare ma opaca (corpo nero) alla radiazione terrestre. Dall’equazione
di Wien abbiamo visto che la radiazione solare è per lo più nel visibile ed infrarosso vicino mentre
la radiazione terrestre è infrarosso termico (lontano), si evince quindi l’importanza
dell’atmosfera su queste due diverse radiazioni. Energia interna del nostro pianeta è trascurabile
nel modificare il bilancio di tutto il pianeta, poca rispetto al totale. L’atmosfera così sottile della
terra esclude il fatto che questa potesse avere un ruolo nel riscaldamento del pianeta. Se atmosfera
trasparente alla radiazione solare sarebbe stata trasparente anche quella terrestre, ma radiazione
solare (onda corta corpo che emette 6000 gradi) terrestre ( onda lunga corpo che emette è il nostro
pianeta, no temperature elevate) sono molto diverse. Atsmofera in parte opaca alla radiazione
terrestre. Se sole terrà avessero stessa lunghezza d’onda non ci sarebbe nulla di selettivo, ma
funziona proprio perché emettono differenti. La radiazione riflessa da nevi è a onda corta se ne va
via.
In questo semplice modello il bilancio energetico alla sommità dell’atmosfera è lo stesso di quello
utilizzato per il calcolo della temperatura di emissione. Dato che i livelli atmosferici assorbono
tutta l’energia emessa dalla superficie sottostante ed emettono come un corpo nero, la sola
radiazione emessa verso lo spazio in questo modello è quella dell’atmosfera. Il bilancio energetico
alla sommità dell’atmosfera è quindi
Quindi la T dell’atmosfera in equilibrio deve essere pari alla T di emissione necessaria per
raggiungere il bilancio energetico.
Dal diagramma sopra riportato emerge chiaramente che la temperatura superficiale è maggiore di
quella atmosferica perchè l’atmosfera non inibisce il flusso di energia solare alla superficie
(trasparente) ma agisce invece aumentando il riscaldamento solare della superficie con la
remissione verso il basso della radiazione ad onda-lunga che in questo caso è posta uguale al
riscaldamento solare.
L’effetto serra quindi riscalda la superficie grazie al fatto che l’atmosfera è relativamente
trasparente alla radiazione solare ed al contempo è in grado anche di assorbire ed emettere molto
efficacemente la radiazione solare.
Il flusso di energia verticale presente nell’atmosfera è uno dei piu importanti processi climatici. I
flusssi radiativi e non radiativi tra la superficie, lo spazio e l’atmosfera sono fattori chiave nel
determinare il clima. La facilità con la quale la radiazione solare penetra l’atmosfera e la difficoltà
con cui la radiazione terrestre viene trasmessa attraverso l’atmosfera determina l’efficacia
dell’effetto serra. I contributi dei processi radiativi al bilancio energetico della superficie, della
troposfera e della stratosfera sono illustrati nello schema sotto riportato.
I valori dello schema sono in percentuale sulla media globale della radiazione solare disponibile alla
sommità dell’atmosfera. Il pianeta assorbe circa il 70% dell’energia solare incidente e riflette il 30%
circa. Il 50% dell’ insolazione disponibile alla sommità dell’atmosfera raggiunge la superficie e
viene assorbito. Il 3% di energia assorbita alla stratosfera è dovuta per lo più all’ozono e all’ossigeno
molecolare qui presente, mentre anidride carbonica e vapor acqueo contribuiscono per il 0,5%.
Il 17 % dell’assorbimento di energia solare nella troposfera è dovuto principalmente al vapor acqueo
(13%), ale nubi (3%), mentre CO2, O3, e ossigeno contribuiscono insieme al rimanente 1%. Una
caratteristica importante dello schema è che gli scambi interni tra la superficie e l’atmosfera dovuti
a flussi radiativi ad onda-lunga sono i più intensi di tutti, maggiori anche dell’insolazione alla
sommità dell’atmosfera. Questo è dovuto all’effetto serra. I maggiori contributi nel bloccare la
radiazione ad onda-lunga nella troposfera vengono dal vapore acqueo, le nubi, la CO2, L’O3, i
diversi NOx, il CH4, e altri costituenti minori. In particolare il vapore acqueo e le nubi sono
responsabili dell’80% dell’attuale effetto serra. Un buon indicatore dell’efficienza dell’effetto serra
atmosferico è dato dalla lettura della colonna di sinistra nel blocco ‘ondalunga’ del diagramma. In
questa colonna di sinistra si illustra cge solo 10 su 110 unità emesse dal terreno sono poi perse
nello spazio (ossia non sono assorbite da tropo e stratosfera). La troposfera riceve 149 unità da parte
di sorgenti radiative e non (infatti l’ultima sezione del diagramma è relativo al trasferimento
latente e sensibile di calore, non radiativo):
• 17 sono da assorbimento di energia solare;
• 103 (98+5) sono poi assorbite come energia ad onda lunga;
• 24 per rilascio di calore latente;
• 5 per trasferimento di calore sensibile del terreno.
La troposfera riemette verso la superficie terrestre 89 unità e verso la stratosfera e lo spazio 60 unità.
L’intensa di-emissione verso la superficie terrestre della radiazione del pianeta è alla base delle
assai limitate variazioni diurne di temperatura superficiale. Se la radiazione ad onda lunga
rivolta verso il basso non fosse maggiore del riscaldamento solare della superficie la superficie
stessa si raffredderebbe rapidamente durante la notte e si riscalderebbe altrettanto rapidamente di
giorno. Un’altra importante conseguenza dell’effetto serra è quindi non solo il mantenimento di
una temperatura superficiale maggiore di quella di emissione ma anche ridotti cicli termici annui.
Alcuni gas possono assorbire pacchetti di onda lunga, assorbe solo e cedendola, quindi energia
termica ceduta va tutte le direzione tra cui la superficie. Questi gas vengono chiamati clima
alteranti. Salto di livello energetico pari al pacchetto di energia al pari della lunghezza d’onda
Effetto serra diventa un problema se aumentiamo i gas assorbenti e modifichiamo la composizione
dell’atmosfera facendo così divenire più caldo il pianeta. Ma l’effetto serra di per se non è un
problema in quanto questo riscaldamento prodotto dall’effetto favorisce la vita per la temperatura.
L’effetto serra pertanto riscalda la superficie grazie al fatto che l’atmosfera è relativamente
trasparente alla radiazione solare ed al contempo è in grado anche di assorbire ed emettere molto
efficacemente la radiazione terrestre. Nell’istante uno il pianeta riceve dal sole,a anche dall’
atmosfera e quindi la temperatura del pianeta non è più esclusa funzione della prima legge della
termodinamica, e anche dell’energia radiante dell’atmosfera che è riuscita ad assorbire parte
dell’energia termica dispersa nello spazio.
Efficacia di assorbimento dei gas clima alteranti, in stratosfera azono, vapore acqueo, e CO2 e
ossidi di azoto in troposfera.
Effetto serra ci spiega perché l’escursioni termiche sono minori rispetto a quelle che avremmo, in
quanto abbiamo un’atmosfera che continua a emettere onda lunga, quindi quando c’è meno vi è
un raffreddamento, ciclo termico smorzato, variazione tra momento di illuminazione e momento
di buio. Cambiamenti climatici
La temperatura di equilibrio è la temperatura MINIMA garantita
dall’energia che arriva grazia al sole, non di meno! Se trattiamo il Pianeta considerato come un corpo
nero:
pianeta come corpo nero l’energia che arriva dal sole e che colpisce il
cerchio di illuminazione è uguale a quella di tutto il pianeta. Non
tutta la radiazione che il pianeta riceve viene assorbita, questa
frazione è chiamata albedo, che significa riflettività, tra 0 e 1. Può
dipendere sia dalla riflessione alla superficie, foreste ghiacciai etc.
Oppure scattering in atmosfera, riflessione e fusione in atmosfera,
come le nubi. Se valutiamo albedo media del nostro pianeta è di circa
30%. Atmosfera gioca un ruolo chiave. La T di
emissione è molto diversa dalla reale T
superficiale media—>differenza di
Per la terra temperatura: di 33 K. Una spiegazione a
questa differenza: atmosfera che potrebbe
essere selettiva perché: quello che entra
(parte entrante) ha un’intensità massima
nella regione del visibile e quello che esce
(parte uscente) ha un’intensità massima
nella regione dell’ infrarosso. Se la
La nostra rad