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2023/2024
GENETICA GENERALE
La genetica studia le leggi dell’ereditarietà, la tendenza degli organismi ad assumere
caratteristiche simili a quelle dei genitori.
I genitori forniscono ai figli un certo genotipo attraverso molecole di DNA, i cromosomi nei
gameti. Con lo sviluppo del nuovo individuo ciò si manifesta col fenotipo, questo passa
anche attraverso le condizioni dell’ambiente, sia come spazio sia come tempo, lo sviluppo
prevede una dimensione temporale.
Nei gameti ci sono tutti i tipi di cromosomi, anche non sessuali, presenti in una sola copia (1
cromosoma 1,2, 3…X) I cromosomi si possono associare a due a due, tranne per i maschi
perché X e Y sono diversi. Infatti questi cromosomi sono omologhi, hanno le stesse
dimensioni, i geni hanno la stessa posizione lungo il cromosoma, uno è ereditato dal padre
l’altro dalla madre.
La diploidia è necessaria per la dose genica, il numero corretto di geni, molti geni sono
sensibili ad essa nella produzione della proteina, ci vuole il numero giusto di copie, negli
omologhi 2. Poi anche per la ridondanza funzionale, ripetitività.
Un allele è una forma alternativa di un gene (differenze nella sequenza), su due omologhi
potrei avere alleli uguali o diversi (lo sono anche se differiscono di 1 sola base azotata). Il
locus è la posizione del gene sul cromosoma, negli omologhi i loci sono corrispondenti (i
geni assumono la stessa posizione).
Il genoma umano e la trasmissione ereditaria deve tenere conto anche del DNA
mitocondriale. Esso è circolare e ha 16.569 coppie di basi (bp), guardiamo le coppie
perché nella doppia elica sono nella stessa posizione.
In 2 m abbiamo tutta l’informazione genetica che serve ad una cellula per vivere e svolgere
la sua funzione, ma è anche tutta l’informazione genetica che serve per costruire un nuovo
individuo.
INFO (informazioni aggiuntive)
GENOTIPO: in generale: costituzione genetica di un organismo; riferito ad un gene: i 2
alleli presenti per quel gene in loci corrispondenti di cromosomi omologhi
FENOTIPO: in generale: insieme delle caratteristiche osservabili di un organismo; riferito
ad un gene: tratto del carattere che si manifesta nell’individuo in base ai 2 alleli posseduti
per quel gene.
EREDITARIETÀ DEI CARATTERI
LA GENETICA MENDELIANA
I genitori di Mendel hanno una fattoria, conosce allevamento e agricoltura, va a scuola ed è
molto bravo, con dei sacrifici riesce a frequentare una specie di liceo, dove ha un prof di
fisica che lo mette in contatto con l’abate del monastero vicino e ci entra, egli è colpito dalla
sua volontà di capire la trasmissione dei caratteri che poteva essere una cosa curiosa ed
economicamente importante. Lo fa studiare a Vienna.
Studia i caratteri, caratteristiche osservabili dell’individuo, i quali possono essere ereditari,
trasmessi alle generazioni successive (per es. se ho un livido non lo trasmetto). Infine ciò
che studiò doveva essere un carattere monofattoriale, determinato da una solo gene, in
tu
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Scienze biologiche
BIO/18 Genetica
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vezz_jr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Vitale Lorenza.