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CAUSE DELLE MUTAZIONI SPONTANEE
- ERRORI DURANTE LA REPLICAZIONE
1) Appaiamento delle basi tautomeria chetoenolica→sostitizione di base
2) Scvivolamento e misappaiamento in sequenze ripetute→inserzioni/ delezioni
- CAMBIAMENTI CHIMICI SPONTANEI DEL DNA
1) Rimozione di gruppi chimici→sostituzione di base
APPAIAMENTO VACILLANTE (MUTAZIONI SPONTANEE)
Quando Watson e Crick descrissero la
stuttura della doppia elica del DNA e
proposero la sua replicazione
semiconservativa basata sull’appaiamento
specifico delle basi per spiegare la
trasmissione tanto accurata
dell’informazione genica, essi ipotizzarono
anche un meccanismo per dar conto delle
mutazioni spontanee.
Essi ipitizzarono che le strutture delle basi
non sono statiche. Gli atomi di idrogeno si
possono spostare dalla posizione che
occupano in una purina o in una pirimidina
a un’altra posizione, tali fluttuazioni sono
chiamate TRANSIZIONI TAUTOMERICHE.
Le più stabili forme chetoniche per la
timina e la guanina e quelle amminiche
della citosima e adenenina a volte
potrebbero subire transizione tautomerica,
rispettivamente nelle forme meno stabile
enoliche e imminiche. Ci si aspetterebbe
che queste basi stiano nella loro forma
meno stabile solo per poco tempo.
Tuttavia, se una base esiste nella forma rara
proprio nel momento in cui il DNA va
incontro a replicazione ed è incorporata in una catena nascente di DNA, può provocare una
mutazione.
Le mutazioni causate da transizioni tautomeriche nelle basi del DNA provocano la
sostituzione di una purina in un filamento di DNA con l’altra purina e la sostituzione di una
piramidina nel filamento complementare con l’altra pirimidina→ transizione
Può accadere a volte l’appaiamento tra due pirimidine e due purine→ancora meno stabile
perché la doppia elica viene distorta in quanto la lunghezzadi legame è maggiore o minore dal
normale
Appaiamento con il tautomero è stabile ma raro
Appaiamento errato→ mutazione per sostituzione
SCIVOLAMENTO E DISAPPAIAMENTO IN SEQUENZE RIPETUTE (MUTAZIONI SPONTANEE)
Avviene a causa di ripiegamenti anomali dei filamenti durante la duplicazione. Si forma una
protusione sul filamento e si stabilizza legame con base adiacenti.
- Capita sia sul filamento nuovo che quello stampo
- In porzioni con ripetizione di una stessa base
Se è sul nuovo filamento→ INSERZIONE nuova base
Se su stampo DELEZIONE base su nuova elica
→
DEPURINAZIONE Viene persa una purina per rottura legame con
desossiribosio. Si aggiunge un’altra base anche se errata
per evitare morte cellulare
DEAMINAZIONE Viene rimosso un gruppo amminico daC
che produce U, C→U ma U è solo un RNA
Viene riconosciuta come base estranea e
viene rimossa, quando non viene
riconosciuta come base estranea avviene
una transizione da C-G a T-A.
Se base modificate 5^mC localizzate al 5’
(promotore) di alcuni geni è maggiore il
numero di deaminazioni non corrette→
maggiore probabilità di transizione
Le regioni ricche di queste basi modificate (ricche in C e G) sono definiti punti caldi
mutazionali in cui avvengono il 30% delle sostituzioni
MUTAZIONI INDOTTE
- MUTAGENI FISICI
1) Raggi UV→ non ionizzanti (poco penetranti)
I raggi ultravioletti dissipano la loro energia distribuendola agli atomi che incontrano,
portando gli elettroni degli prbitali più esterni a livelli di energia più elevati, eccitazione.
Quetsi raggi inducono mutazioni puntiformi.
2) Raggi X→ ionizzanti (penetrano i tessuti viventi in profondità)
In questi processi, i raggi ad alta energia collidono con gli atomi e determinano il
rilascio di elettroni (si rompe legame), lasciando radicali liberi o ioni carichi
positivamente. Questi raggi inducono mutazioni letali.
Le molecole che contengono atomi nella loro forma eccitata o ionica sono
chimicamente più reattive, l’aumentata reattività degli atomi presenti nelle molecole di
DNA è responsabile di buona parte delle mutagenicità delle radiazioni ionizzanti e
della luce ultravioletta.
- CROMOSOMICHE Le radiazioni ioizzanti inducono anche grandi cambiamenti nella
→
struttura del cromosoma
- GENICHE mutazioni puntiformi
→
È stato studiato anche la relazione tra dose e frequenza di mutazione indotte e anche la
quantità di raggi X nel tempo perché c’è l’effetto cumulativo.
- MUTAGENI CHIMICI
1) AGENTI INTERCALANTI→ si iseriscono tra le basi del DNA (inserzioni/delezioni)
2) ANALOGHI DELLE BASI mutageni solo sul DNA in replicazione, purine e pirimidine
→
con strutture simili alle basi normali
3) MODIFICATORI DELLE BASI modificano la struttura delle basi
→
MUTAGENI CHIMICI ANAGLOGHI DELLE BASI
I mutageni detti analoghi delle basi hanno strutture simili alle basi normali e vengono
incorporate nel DNA durante la replicazione. Tuttavia, le loro strutture sono sufficientemente
diverse da quelle delle basi normali e aumentano la frequenza di appaiamento errati, e quindi
di mutazioni durante la replicazione. Avviene una sostituzione (transizione)
MUTAGENI CHIMICI MODIFICATORI DELLE BASI
Modificano la struttura chimica delle basi e agiscono su:
- Gruppi amminici
- Introducono gruppi idrossilici
- Introducono gruppi alchilici Nessuna mutazione
CG→TA
AT→ GC
CG→TA
GC→AT
MUTAGENI CHIMICI INTERCALANTI DELLE BASI
Intercalante occupa lo spazio, poi se ne va, delezione ,
frameshift, alterazione prodotto proteico.
AZT (AZITOMIDINA)
Il virus HIV-I è un retrovirus con un genoma a RNA, grazie alla trascrittasi inversa
RNA→DNA
Si è agito a livello della trascrittasi inversa, infatti hanno sviluppato una molecola analoga
della timidina AZT che blocca la trascrittasi inversa in quanto non viene usata come
substrato per la DNA polimerasi eucariotica. Nel momento in cui viene inserita la base
AZT viene impedito l’allungamento del DNA virale, grazie alla trascrittasi inversa.
AZT non è un buon substrato per la polimerasi quindi blocca trascrizione. Viene usato per
la cura dell’AIDS.
MUTAGENI FISICI RAGGI UV
Non hanno energia sufficiente per ionizzare, ad alte dosi possono uccidere la cellula,
infatti i raggi UV sono usati per sterilizzare. UV danneggia la cute non i tessuti interni
Le basi del DNA assorbono la lunghezza d’onda dei raggi UV (250-260nm), che passano ad
uno stato più eccitato. In particolare si è visto che il prodotti principali dell’assorbimento
dei raggi UV da parte delle pirimidine sono gli idrati e dimeri di pirimidine.
Quindi con i dimeri di pirimidine viene indotto da formazione di legami tra pirimidine dello
stesso filamento T-T.
i dimeri di timina causano mutazioni in due modi
- Perturbano la struttura a doppia elica del DNA e interferiscono con un’accurata
replicazione
- Si verificano errori durante i processi cellulari che riparano i difetti→ sostituzione
senza i meccanismi di riparazione ci sarebbe morte cellulare
MECCANISMI DI RIPARAZIONE DEL DNA
La molteplicità dei meccasmi di riparazione che si sono evuluti negli organismi viventi
documenta l’importanza di mantenere le mutazioni sia somatiche che germinali a livelli
tollerabili.
RIPARAZIONE DIRETTA: riconosce direttamente il danno e viene corretto
1) Correzione di bozze→ DNA polimerasi
2) Fotoriattivazione dimeri di timina→fotoliasi (rompe i dimeri di timina)
3) Riparazione alchilazione con rimozione gruppo metilico→ metiltransferasi
RIPARAZIONE DI UN DIMERO DI TIMINA PER FOTORIATTIVAZIONE
Questa riparazione è effettuata da un enzima attivato con la luce, chiamato, DNA fotoliasi.
Quando il DNA viene esposto alla luce UV, si producono dimeri di timina per formazione di
legami covalenti. La DNA fotoliasi si lega ai dimeri di timina e usa l’energia della luce (della
lunghezza d’onda 320-370nm) per per tagliare questi legami covalenti.
RIPARAZIONE PER EXCISIONE
La riparazione per excissione del DNA danneggiato coivolge almeno tre stadi.
1) Riconosce distorsione elica DNA→ endonucleasi di riparazione del DNA Uvr ABC
2) Riconoscimento appaiamenti arrati mediato da metilazione
→
3) Rileva “buchi” nell’elica non riempiti dalla DNA polimerasi sistema SOS (ricnosce
→
distorsione nella doppia elica e la ripara anche con una base sbagliata se no cellula
morirerebbe) 1) Uvr AB passa in rassegna ed individua i danni
del DNA
2) Uvr A viene rilasciata si lega UvrC
3) Taglia la 5’ e al 3’ del danno
4) UvrD si lega e svolge la regione tra i due tagli,
rilasciando il frammento danneggiato, la DNA
polimerasi I riempe il buco
5) La DNA ligasi unisce i segmenti di DNA
(riforma legame fosfodiesterico)
ERRORI APPAIAMENTO
Nelle cellule è presente l’attività esonucleasica 3’→5’ presente nel DNA polimerasi corregge
le eliche durante la loro sintesi, rimuovendo ogni nucleotide appaiato in modo errato
all’estremità 3’ del filamneto in crescita. La riparazione degli appaiamenti errati permette di
correggere i nucleotidi appaiati in modo errato lasciati nel DNA dal meccnismo di attività
esonucleasica 3’→5’.
Questo meccanismo avviene durante sintesi del DNA.
Il gene MutS riconosce la distorsione e si lega
ad esso per iniziare il processo di riparazione.
Il sistema di riparazione deve stabile quale
delle due basi è la mutata e quale invece è la
base corretta sui due filamenti. Il sistema di
riparazione effettua questa distinzione
riconoscendo il filamento stampo, che
contiene la base corretta, e il filamento
neosintetizzato, che contiene la base
incorporata in modo errato. Questa
distinzione può essere effettuata basandosi
sullo schema di metilazione del DNA appena
replicato. Vi è un intervallo di tempo durante il
quale il filamento stampo è metilato e quello
appena sintetizzato non lo è ancora.
MutH e MutL si legano al complesso. MutH
attività endonucleasica, che taglia il
filamento non metilato. Viene introdotta la
base giusta.
Sono coinvolti 3 geni nei procarioti: MutS, MutH e MutL
4 geni eucariotici: hMSH2, hMLH1, hPMS1, hPML2
RISPOSTA SOS
Quando il DNA delle cellule batteriche è pesantemente danneggiato,i batteri utilizzabo una
drastica strategia per sopravvivere la fase RISPOSTA SOS. I “buchi” vengono riempiti da basi
manon specifiche, quindi può causare una mutazione. SOS costituito da attività di 17 geni
regolati dai geni lexA e da recA .
Quando non è presente il danno→ proteina lexA legata al DNA reprime la trscrizione dei
17geni impl