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A
ORI-C : è l’origine della replicazione, costituita di sequenze ripetute (circa 250bp)
3 sequenze da 13 nucleotidi, ricche di A-T (sequenze tredicimere)
Dna A-box
4 siti di legame per la proteina DNA da 9bp ( )
A
La replicazione ha inizio con l’attacco delle DnaA (proteina iniziatore) all’origine
oriC
Tramite un legame cooperativo, le DNA si legano tra loro formando un
A
aggregato, attorno al quale si avvolge il DNA
I filamenti di DNA si separano a livello delle sequenze da 13 nucleotidi, grazie
alle elicasi
Si formano le forche di replicazione
Le proteine SSB stabilizzano i filamenti aperti
La primasi deposita il primer per la polimerasi 3, che inizia la sintesi
La polimerasi 1 sostituisce il primer di RNA con del DNA (digestione + sintesi)
La ligasi riunisce i frammenti di DNA sintetizzato dalla pol.1
DNA POL 3: olo-enzima (10 subunità); 10-20 molecole nella cellula
Core (3 subunità→ α, ε, θ)
Proteina τ
(dimerizza il core) : formazione pol.*
Subunità α (130 kd), attvità polimerasica 5’-3’
Subunità ε (25 kd) attvità esonucleasica 3’-5’
(correzione bozze)
9(
Subunità θ (10 kDa) necessaria per legame con τ
Complesso ϒ (caricatore della pinza)
Subunità che si lega al dimero formando la pol.’, questo complesso serve per
l’aggancio della pinza
Subunità β
(pinza)
Serve a legarsi al DNA, formata da 2 subunità
PROCESSIVITÀ : capacità di restare agganciato durante la sintesi, il core la ha di
10nucleotidi, la pol* di 60, la pol’ di 200 (in presenza di SSB), la pol3 più di 10.000
Quando la pinza carica il DNA, il complesso gamma
idrolizza ATP, c’è solo un complesso gamma per caricare
la pinza sul filamento lento (copia). La Pol III si stacca dal
filamento quando incontra un’incisione nel filamento
(avviene durante la sintesi dei frammenti di Okazaki) e si
attacca in un altro punto con un’altra pinza β
Il DNA forma un giro su se stesso, così la sintesi
prosegue nella stessa direzione, nonostante il
filamento ritardato vada da 3’-5’
TER-C : arresto della forca di replicazione, serie di regioni da 23bp, che fanno parte del
TER. Vengono riconosciute dalla proteina TUS, codificata dal gene tus. Le sequenze
TER funzionano solo in un senso (C e B per la forca 2; E, D, A per la forca 1), si evita la
perdita di informazioni poiché le forche si incontrano prima di terminare.
REPLICAZIONE DNA EUCARIOTI: la ridondanza di DNA (per le funzioni
fondamentali) sembra aver favorito la fase evolutiva, rendendo il sistema genetico più
stabile
Procarioti : circa 1000-1200bp per gene
Eucarioti 7 11
: a 10 a più di 10 , senza relazione con la complessità dell’organismo
geni codificanti per proteine in copia singola
geni codificanti per proteine organizzate in famiglie geniche
geni per rRNA, tRNA ed istoni organizzati in unità ripetute in tandem
geni per ncRNA
9(
Il cromosoma eucariotico è lineare, e i cromosomi hanno più repliconi (punti di origine
della replicazione). Ogni replicone è bidirezionale.
REPLICONE : regione replicata da un’origine, ogni punto si attiva solo 1 volta durante
la replicazione. Tutti i repliconi di un cromosoma devono essere attivati nel corso di un
ciclo cellulare, ma non simultaneamente
Replicatore : l’intero set di sequenze di DNA in grado di dirigere l’inizio della
replicazione. (lunghezza maggiore di 1000 bp)
Iniziatore : proteina che riconosce il replicatore e attiva l’inizio della
replicazione, reclutando le proteine necessarie
FASE S
La replicazione coincide con la : sintesi del DNA, usate le polimerasi α, δ, ε
1. Complesso ORC (iniziatore), si lega alla regione ARS (ORI-C)
2. Proteine MCM (elicasi)
3. Polimerasi α (primasi)
Ogni regione deve attivarsi solo una volta, man mano che si attivano, le forche di
replicazione si uniscono se sono vicine. Non è detto che ogni regione si attivi per conto
suo, l’ importante è che tutte le regioni siano replicate.
PRE-RC : si forma in fase G1( dopo la mitosi, c’è un periodo di riposo di durante il
quale non si attua la sintesi di DNA), pre replicazione, si attiva solo in fase S, è un
complesso richiamato da ORC.
L’iniziatore ORC si lega al replicatore, richiamando proteine per formare il pre-
RC, la fosforilazione di queste proteine avvia la replicazione.
La cromatina va dis-assemblata e poi ricostruita nelle cellule figlie
E’ probabile che i nucleosomi vengano disassemblati a monte della forca
replicativa e riassemblati sui filamenti figli
ISTONE H1 : sgancia il DNA dal nucleosoma (solo in eucarioti superiori), si forma una
struttura a zig zag della cromatina, che aumenta l’impacchettamento del DNA
RIMODELLAMENTO CROMATINA : due classi di complessi enzimatici
Acetilasi e deacetilasi : modificano la carica delle braccia degli istoni
introducendo o rimuovendo gruppi acetile sui residui di lisina. L’aumento
dell’acetilazione implica l’apertura della doppia elica per la trascrizione del gene
complessi enzimatici idrolizzando l’ATP modificando la cromatina
TELOMERI : terminazione del cromosoma, formato dalla ripetizione di poche basi. Non
contiene sequenze di sintesi (non codificanti). Impedisce che l’ultimo primer, che non
può essere sostituito dalla pol1, venga rimosso causando un accorciamento ad ogni
replicazione. TTAGGG (nell’uomo)
TELOMERASI : enzima (polimerasi RNA dipendente), che ha una parte proteica e una
di RNA (ricca in C e A), che corrisponde alla sequenza di un telomero. Si appaiano
senza necessità di aggancio, solo grazie al pezzo di filamento singolo non replicato
(telomero). 3 nucleotidi alla fine del telomero, sono complementari all’RNA della
telomerasi creando il complesso stampo-innesco, inizia così un processo di sintesi che
allunga il filamento e trasloca su di esso, fin quando la telomerasi si stacca e il nuovo
9(
pezzo non si ripiega su se stesso, che farà da innesco per la polimerasi. Completato il
filamento fino a colmare il vuoto, una ligasi riunisce il tutto.
Le telomerasi sono attive nelle cellule riproduttive per evitare che la progenie
erediti cromosomi già invecchiati
le sequenze telomeriche si accorciano fino a raggiungere una lunghezza critica,
oltre la quale, la mitosi si arresta e le cellule entrano in una fase conosciuta
come stato di “senescenza”
Le telomerasi rappresentano un bersaglio per la terapia antitumorale.
SISTEMI MODIFICAZIONE E RESTRIZIONE : il DNA interagisce con enzimi
RIPARAZIONE : riconosce il danno, sintetizza sequenze ed elimina il danno
RECUPERO : in seguito a danni, recupera sequenze (ricombinazione genetica)
(R)ESONUCLEASI : vanno da 5’-3’ o da 3’-5’, liberano singoli nucleotidi
(R)ENDONUCLEASI : colpiscono determinate sequenze di DNA, tagliano solo all’
interno della catena. Si legano ad una sequenza specifica di DNA (sito di
riconoscimento) e tagliano entrambi i filamenti di DNA.
(M)METILAZIONE : nei batteri è legato alla restrizione, le endonucleasi rimuovono il
DNA estraneo marcato dalla metilazione
E. coli contiene 6-metiladenina e 5-metilcitosina prodotte da tre metilasi:
SISTEMA HSD metilazione adenine (per identificazione dell’ospite) e a volte
citosine
SISTEMA DAM metilazione adenine del filamento DNA appena formato o del
filamento da riparare
SISTEMA DCM metilazione citosina, funzione sconosciuta
ENZIMI RESTRIZIONE :
TIPO 2
: 1 enzima che modifica e 1 di restrizione
Riconoscono una vasta gamma di sequenze bersaglio, il sito bersaglio sono sequenze
palindromiche di 4-6 bp
Eco RI : 2 subunità per restrizione (dimero) + 1 subunità per metilazione (monomero),
modifica citosina in pos. 5 e 4, adenina in pos. 6
Metilasi : agisce su DNA non metilato e emimetilato, competizione con restrizione per
sito non metilato
Ogni cellula ha la sua endonucleasi che marca il suo DNA
filamento metilato : non subisce metilazione, non subisce restrizione
filamento emimetilato : subisce metilazione, non subisce restrizione
Il DNA non metilato è estraneo, subisce restrizione e viene frammentato e degradato
dalle esonucleasi
Eco RI : taglia tra G e A, in modo sfalsato
(sticky ends)
Pst I : sempre sticky ends ma sequenza
diversa
9(
Sma I : taglia la doppia elica di netto (estremità piatte)
TIPO 1
: unico enzima con entrambe le funzioni
Eco K
: (R2M2S), sono mutualmente esclusivi
R restrizione
M metilazione
S riconoscimento sito bersaglio
Se ho mutazioni nei geni che producono questi enzimi, il DNA estraneo ha più
possibilità di integrarsi
Il sito di riconoscimento è bipartito in 2 pezzi
3bpNNNN4bp
L’enzima va attivato da un cofattore SAM
che cede gruppi metilici e consente il legame al DNA (modificando la subunità
S)
Se metilato, SAM si lega con uso di ATP e si stacca
Se emimetilato, SAM si lega e cede un gruppo metile
Se non metilato, SAM si lega, si stacca e la subunità R taglia dove manca la
metilazione
TIPO 3
: codificati da un plasmide: EcoP1, EcoP15 e Hinf
L’enzima è fatto da 2 subunità: MS
1. Metilazione (adenina) e riconoscimento ad opera della stessa subunità ( )
2. Restrizione a 24-26bp (poiché MS è grande 75kd ed R 108kd) su un lato con
R
tagli sfalsati ( )
Isolati circa 1.200 enzimi dai procarioti; Riconosciute circa 130 sequenze nucleotidiche
palindromiche
Usati di solito a 37°C; 1 unità di enzima degrada 1 μg di DNA in 1 ora
MAPPA GENETICA : fornisce la localizzazione dei geni in relazione alla posizione di
altri geni noti (si basano sulla ricombinazione)
MAPPA di RESTRIZIONE : identifica una serie lineare di siti bersaglio nel DNA
1. DNA di 5000bp, diviso in 2 da enzima A e B, ottengo frammenti diversi e li
carico in un gel per elettroforesi
2. A: 2100bp, 1400, 1000, 500
3. B: 2500bp, 1300, 1200
4. Ogni frammento di A viene fatto digerire da B (ottengo 1900 e 200), e viceversa
(ottengo 1900 e 600)
5. Il frammento da 1900bp è dato dalla digestione di entrambi gli enzimi, ha un
estremo con A e uno con B
6. Rimettendo in ordine i frammenti, confronto se la somma delle lunghezze mi da
le paia di basi del DNA originale
TRASCRIZIONE DNA : parte dal DNA per ottenere RNA, solo il filamento stampo viene
trascritto
9(
RNA : singola elica, ribosio (con gruppo -OH in pi&ug