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MUTANTI NUTRIZIONALI
La maggior parte dei batteri sono PROTOTOFI: crescono in terreni minimi, è facile coltivarli, anche per
questo vengono scelti. Terreni minimi hanno un gene di glucosio e sali inorganici.
AUXOTROFI: Non crescono in un terreno minimo, devono essere aggiunti i nutrienti specifici
(amminoacidi, proteine) che non sono in grado di sintetizzare da soli, e che sono necessarie per la loro
crescita
Abbiamo parlato degli auxotrofici all’inizio dell’esperimento di Beadle e Tatum su neurospora crassa e
abbiamo dimostrato che gli auxotrofici quando s’incrociano selvatici danno rapporto di 1:1 e quindi è un
singolo gene che è mutato.
Anche nei batteri c’è lo stesso concetto, l’assenza di un metabolita è complementata per far crescere
quel batterio, ecco perché si utilizzano gli auxotrofici.
I fenotipi nutrizionali sono facilmente analizzabili perché i mutanti vengono, appunto, individuati
mediante l’uso di terreni SELETTIVI, perché selezionano, cioè che mancano di una determinata
sostanza.
Nel caso di Coli lo facciamo crescere su un terreno privo di triptofano, nel caso di Salmonella mutante,
quindi Salmonella, auxotrofa la facciamo crescere in un terreno selettivo per istidina.
TEST DI MUTAGENESI sono molto importanti questi test che permettono di selezionare le sostanze
mutanti. 11
GENETICA 10 22/04 Questi test nel tempo
vengono sempre più
raffinati anche perché le
nuove sostanze che
vengono messe in
commercio sono sempre di
più, per cui è importante
avere questi test per fare
in modo di adottare dei
piani per diminuire il più
possibile l’esposizione
dell’uomo a queste
sostanze.
Quindi parliamo di
diminuire e non eliminare
alcune sostanze necessarie, sappiamo che esiste l’EFFETTO DOSE.
EFFETTO DOSE: a concentrazioni crescenti del farmaco o del mutageno notiamo un effetto di “picco di
mutazioni”
Quindi se dobbiamo dare un’ascissa e un’ordinata a questo saggio più diamo farmaco, più c’è
mutazione, meno farmaco meno mutazione.
Questo nel tempo ci elimina del farmaco, del farmaco che ha per esempio 24 ore di vita, cioè che il 50%
del farmaco è distrutto allora questo saggio che ci informa riguardo a quant’ è la dose che genera la
mutazione, deve essere fatto dentro alla finestra di tempo di vita del farmaco stesso, farmaco o
mutagenico, che generano mutazioni. Lo chiamiamo farmaco in qualunque modo.
È importante mettere a punto questi test per selezionare sostanze mutagene, il fine è adottare dei piani
per diminuire l’esposizione dell’uomo a queste sostanze.
Il concetto di sostanza mutagena non è il concetto tutto o niente, questo significa che certe sostanze per
diventare pericolose devono arrivare ad un certo livello, ad una certa dose.
Per esempio esistono delle tabelle per quanto riguarda i coloranti alimentari, alcune volte i coloranti
vengono banditi perché, attraverso gli studi, si è visto che quel livello dose, quantità che era stato
stabilito con i test che diventano sempre più fini non era più idoneo e quindi la sostanza può essere
bandita oppure viene abbassato la quantità di livello di sostanza che può essere aggiunta per esempio
agli alimenti.
Più sono sensibili i metodi di rilevazione della mutazione o dell’effetto del farmaco, più queste soglie
verranno abbassate. Se diventa più sensibile il test devono abbassare le soglie di pericolosità. 10 anni fa
era mutageno dose di farmaco picogrammi/microlitro adesso è mutageno femtogrammi/microlitro.
12
GENETICA 10 22/04
L’effetto dose vale anche per le radiazioni, non solo per i mutageni fisici, il concetto è lo stesso.
Questi test possono essere realizzati su vari organismi, possono essere a breve o a lungo termine.
I batteri vengono utilizzati per verificare se una sostanza è mutagena o no, i batteri certamente non
sono l’uomo quindi ci chiediamo QUANTO È VALIDO UN TEST EFFETTUATO SUI BATTERI?
In realtà questi test servono per dedurre un probabile meccanismo causa- effetto anche sull’uomo.
TEST DI AMES IN SALMONELLA .
È uno dei test più utilizzati ed utili per determinare la mutagenesi di una determinata sostanza o di un
determinato composto, è un saggio di screening, vengono utilizzati diversi tipi di batteri mutageni, cioè
che hanno diverse mutazioni, cioè mutazioni frameshift, mutazioni di singole basi, mutazioni indel.
Ciò è utile ad individuare il picco di effetto di mutazione che provoca la sostanza utilizzata.
Se una sostanza reverte il fenotipo del mutante frameshift significa che quella sostanza provoca
delezioni, è un modo indiretto per capire l’effetto della sostanza.
Anche per Coli vengono utilizzati due ceppi diversi, esistono anche ceppi con mutazioni particolari.
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GENETICA 10 22/04
TEST DI AIMES NEL LIQUIDO
• Vengono utilizzati ceppi di Salmonella His –
• Si fanno crescere in terreno liquido
• Questi esperimenti in genere vengono fatti in grandi quantità in quanto si fanno esperimenti con
quantità crescenti di sostanza sospetta
Quando eseguiamo l’esperimento è fondamentale portare un CONTROLLO. Negli esperimenti vanno
SEMPRE PORTATI controlli positivi e controlli negativi. In questo caso portiamo il controllo negativo che
serve per fare un confronto tra le mutazioni spontanee, e quindi il numero di colonie che crescono
sulla piastra dove non c’è la sostanza e si confrontano con quelle che ci sono sulla piastra in cui è
presente il farmaco.
Nella coltura di controllo c’è o acqua o la sostanza che viene utilizzata per la diluzione del mutageno.
Viene piastrata la piastra di batteri insieme alla sostanza mutagena. Nel nostro terreno di coltura è
sempre presente un po’ di istidina, in quantità di mutante per dare la spinta alla crescita batterica,
dopodiché quelle che His - non crescono più ma se nel frattempo si sono creati dei mutanti His +
cresceranno ecco perché si aggiunge un po’ di istidina nel hagar che serve da innesco per la crescita
batterica. 14
GENETICA 10 22/04
Le piastre vengono incubate a testa in giù per circa 48 ore a 37 gradi.
Cosa è successo? Piastra di controllo ci sono alcune colonie, ma dato che la mutazione spontanea esiste
non ci meravigliamo che ci siano.
I risultati possono essere di due tipi: sulle piastre in cui è stato messo la nostra sostanza mutagena può
capitare ci sia un numero di colonie limitato oppure un numero elevato di colonie.
Che cosa significa questo ? supponiamo che sulle piastre del test ci siano alcune colonie His +.
Innanzitutto faccio il confronto con il controllo e conto le colonie che ci sono:
• se il numero di colonie è paragonabile deduco che quella non è una sostanza mutagena.
• se invece ho tante colonie, questo mi dice che la sostanza è un mutageno perché mi ha
provocato la regressione di molti batteri.
Non tutte le sostanze sono mutagene di per sé ma lo possono diventare: in questo caso si parla di
PROMUTAGENI, TRAMUTAGENI.
Quando diventano mutageni? Quando metabolizzano soprattutto a livello epatico.
È chiaro che il test di Aimes non mi evidenzia le sostanze promutagene.
Non tutte le sostanze sono mutagene, ma lo possono diventare, in questo caso si parla di promutageni.
Quando diventano mutageni? Per esercitare la loro attività necessitano dell'attivazione metabolica, soprattutto a
livello epatico all'interno di tessuti di organismi superiori.
In questo caso il test classico di Ames non smaschera i promutageni, dunque è servita una modifica
all’esperimento: Tale modifica è stata apportata aggiungendo nel
medium di coltura dei batteri anche l’estratto di
fegato di ratto S9, un estratto di enzimi epatici che
simulano il metabolismo dei mammiferi responsabili
dell'attivazione di molti procancerogeni.
Esiste anche un’attivazione metabolica extraepatica:
fondamentalmente quando parliamo di attivazione
metabolica è molto più usato l’esperimento con il
fegato. Tuttavia esiste anche una serie di mutageni
che hanno un'attivazione extraepatica, un esempio è
al livello dello stomaco o al livello delle vesciche: un
esempio pratico lo possiamo osservare se prendiamo
in osservazione i nitriti, che non sono altro che dei
conservanti messi nei prodotti alimentari. Questi
reagiscono con le ammine, derivanti dalla degradazione del cibo, che nello stomaco che in presenza di acidità
gastrica formano delle microsammine elettrofile che vanno ad interagire con il DNA, per la precisione il DNA delle
cellule della mucosa gastrica.
Qual è la conseguenza di tutto questo? L’insorgenza del carcinoma gastrico.
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GENETICA 10 22/04 Osserviamo ora il test di Ames di un solido:
Notiamo due piastre: sulla piastra di sinistra
abbiamo una serie di colonie cresciute,
mentre sulla piastra destra osserviamo un
qualcosa al centro, poi uno spazio vuoto e
alla fine tante colonie che man mano che si
allontanano dal centro diminuiscono. Cosa
significa ciò?
Questo rappresentato è proprio
l’esperimento di Ames di un solido:
Si seminano i batteri su una piastra di
terreno solido di agar più una piccola
quantità di istidina (per permettere la
formazione delle colonie iniziali, dunque per favorire la creazione di mutanti, e per svelare le mutazioni che
necessitano di più cicli di riproduzione cellulare prima di manifestarsi a livello fenotipico: per esempio le
mutazioni puntiformi). In seguito al centro del terreno di coltura si colloca un disco di carta da filtro contenente la
sostanza oggetto d’esame (campione), che si diffonde nel terreno
generando così un gradiente di concentrazione. Il vuoto intorno si crea
poiché una volta messo questo dischetto di carta è talmente alta la sua
concentrazione che non c'è crescita batterica e dunque risulta letale, ma
man mano che ci allontaniamo si crea un gradiente di crescita: si crea
dapprima una grande presenza di colonie batteriche e più ci avviciniamo
alla periferia più ci avviciniamo allo stesso numero di colonie del
controllo (cioè lo stesso numero di colonie presente nella piastra di
sinistra):
Questo cosa significa? Significa che nella piastra di destra inizialmente
c’è stata una grandissima quantità di cellule retromutate mentre più ci
avviciniamo alla periferia più ci avviciniamo al numero di colonie che si creerebbero spontaneamente.
Ci sono però dei limiti al test di Ames, quali sono?
Uno dei primi limiti l&rsqu