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L'OGGETTO DEL CONTRATTO
L'oggetto di un contratto è ciò su cui il contratto si basa, ovvero tutte le
disposizioni contrattuali come la specifica del bene, il prezzo, il termine di
pagamento o di recesso, eccetera. L'oggetto deve avere alcune
caratteristiche importanti:
1) POSSIBILITÀ: Deve essere realizzabile con la normale diligenza. Ad
esempio, se riguarda una prestazione, deve essere eseguibile; se riguarda un
bene materiale, il bene deve esistere materialmente, anche se può essere un
bene futuro, come una casa da costruire. Se l'impossibilità è originaria, il
contratto è nullo; se è sopravvenuta, il contratto viene risolto.
2) LICEITÀ: NON DEVE ESSERE CONTRARIO A NORME OBBLIGATORIE,
ALL'ORDINE PUBBLICO O AL BUON COSTUME.
3) DETERMINATEZZA: L'oggetto deve essere specifico o almeno
determinabile secondo criteri stabiliti dalla legge, come ad esempio facendo
riferimento a prezzi di listino o tariffe professionali, o secondo criteri stabiliti
dalle parti, come ad esempio con riferimenti all'indice ISTAT. In alternativa,
può essere affidato a un arbitro, un terzo chiamato arbitratore, che prende
decisioni basate su un equo giudizio detto "arbitrium boni viri". Questa
decisione può essere impugnata se è palesemente ingiusta e sarà il
giudice a decidere. Esiste anche il "merum arbitrium", in cui le parti
accettano le decisioni dell'arbitro senza possibilità di impugnazione,
a meno che non si dimostri la malafede del terzo.
LA FORMA
è il modo in cui si manifesta la volontà delle persone coinvolte, ovvero come
comunicano la loro decisione alla comunità. In generale, questa
manifestazione può essere libera e può avvenire attraverso espressioni
verbali, scritte, gesti o anche tacitamente, come nel caso di un silenzio che
ha un significato specifico.
Le parti coinvolte, ad esempio in un accordo preliminare di vendita, possono
scegliere liberamente la forma che preferiscono utilizzare, detta "forma
convenzionale".
Tuttavia, in alcuni casi, la legge impone una forma specifica, chiamata
"NEGOZI FORMALI", senza la quale il contratto è considerato nullo (forma
ad substantiam). La forma scritta è richiesta per:
Atto pubblico (pena per la nullità), come nei contratti di donazione e
nella creazione di società o fondazioni.
Scrittura privata: come la vendita di proprietà immobiliari, contratti di
locazione per abitazioni e accordi legati a operazioni bancarie o di
intermediazione mobiliare. (SIM)
Da notare che, anche se la compravendita di immobili può essere formalizzata
con una scrittura privata, spesso si preferisce utilizzare un atto pubblico a
causa dei noti problemi legati alla registrazione e alla possibilità di opposizione
da parte di terzi (vedi modulo 1).
I CONTRATTI A PROVA FORMALE sono quelli per i quali la legge prescrive la
forma scritta solo al fine di provare la sua esistenza in caso di contestazioni
(forma ad probationem): un esempio sono i contratti assicurativi per la cui
efficacia basterebbe anche la stipula verbale, ma in caso di contestazioni, se
non c'è la prova scritta, non bastano le prove ordinarie es i testimoni, ma
occorre o la confessione o il giuramento.
Infine i DOCUMENTI INFORMATICI sono equiparati in tutto e per tutto a quelli
cartacei, compresa la sottoscrizione con firma digitale CAP.34
LE CLAUSOLE ACCIDENTALI DEL CONTRATTO
I contraenti possono migliorare un contratto aggiungendo clausole specifiche,
anche se vanno contro alcune leggi non obbligatorie, per soddisfare bisogni e
interessi particolari. Queste clausole extra sono chiamate elementi accidentali,
a differenza di quelli essenziali, la cui assenza rende il contratto non valido.
Senza gli elementi accidentali, il contratto rimane perfettamente valido. Le
clausole accessorie + frequenti sono condizioni, termini e modo.
La condizione è una clausola che collega gli effetti di un contratto a un evento
futuro e incerto. Ci sono due tipi di condizioni:
1) Condizione Sospensiva: In questo caso, l'efficacia del contratto è messa in
attesa fino a quando l'evento futuro e incerto si verifica. Ad esempio, potrei
donarti un negozio di studio a condizione che tu ottenga una licenza. L'effetto
del contratto si attiverà solo quando ottieni effettivamente la licenza.
2) Condizione Risolutiva: In questo caso, l'efficacia del contratto viene
annullata quando si verifica l'evento futuro e incerto. Ad esempio, se compro
un negozio con la condizione che il contratto sarà annullato se non ottengo la
licenza, divento subito proprietario, ma il contratto potrebbe essere annullato
se non riesco a ottenere la licenza.
La clausola condizionale attribuisce importanza giuridica a interessi
specifici e individuali, come discusso in precedenza. In generale, è
consentito inserire condizioni in tutti gli atti negoziali, ma ci sono situazioni in
cui la legge non lo permette, come ad esempio nei casi di atti puri o legittimi,
come le cambiali, i negozi familiari o il matrimonio. Al contrario, ci sono casi in
cui la legge impone le condizioni, come nel caso delle condizioni legali, ad
esempio la nascita di un neonato per rendere efficace una donazione.3
L'evento condizionale deve essere futuro e incerto, incertezza che può
derivare dal caso o dalla volontà di una delle parti (condizione
potestativa). Questa volontà può basarsi sugli interessi della parte coinvolta
(condizione potestativa semplice, ad esempio, la vendita di una casa se la
persona si trasferisce in un'altra città) o sull'arbitrio della stessa parte
(condizione meramente potestativa, ad esempio, la vendita di una casa
solo se la persona lo desidera, in tal caso, l'atto è nullo). Infine, l'evento
condizionale deve essere ovviamente possibile e legale.
Se la condizione nel contratto è impossibile (come costruire un
grattacielo in un giorno), rende il contratto nullo se è una condizione
sospensiva.
Se la condizione è risolutiva, la clausola viene considerata come se non
fosse stata inserita.
La condizione è illegale quando va contro leggi obbligatorie, il buon
comportamento o l'ordine pubblico, e quando costituisce una pressione
indebita sulla libertà individuale (come richiedere a qualcuno di
abbandonare la propria religione in cambio di un bene).
Se acquisti qualcosa con una condizione, ad esempio, se compro un negozio
con la condizione di ottenere una licenza, mi trovo in una situazione di
incertezza legale (chiamata pendenza della condizione). Anche se il negozio è
ora mio, potrebbe non esserlo in futuro. In questa situazione, la legge cerca di
garantire la possibilità dell'acquisto stabilendo che entrambe le parti devono
agire in buona fede, il che significa che devo mantenere e non danneggiare il
bene. Se una parte fa in modo che l'evento condizionante non si verifichi, il
giudice considererà che l'evento è avvenuto. Ad esempio, se prometto un
premio alla mia squadra a condizione che vinca 10 partite e poi cerco di
impedire che la squadra giochi 10 partite, la legge considererà comunque
avvenute 10 partite.
In questa situazione, posso prendere misure per proteggere il bene, come
chiedere il sequestro, o persino compiere atti come venderlo a terzi. Tuttavia,
se alla fine non ottengo la licenza e devo restituire il negozio al proprietario
originale, la seconda vendita sarà influenzata dalla risoluzione del primo
contratto.
Quando l'evento previsto nel contratto si verifica, l'incertezza si risolve e il
contratto diventa efficace (o inefficace nel caso di una condizione risolutiva).
Gli effetti sono retroattivi, il che significa che se, ad esempio, vendo la mia
attività commerciale a qualcun altro sotto la condizione di ottenere una licenza
e questa condizione si verifica, la vendita diventa valida fin dal momento della
firma del contratto. Tuttavia, la legge consente alle parti di escludere la
retroattività dalla loro volontà o dalla natura del rapporto, come nei contratti di
lavoro continuato che lasciano invariati i servizi già prestati.
IL TERMINE
Indica quando inizia o termina l'effetto del contratto o la durata della
relazione. Questo termine è fissato in relazione a un evento futuro e certo e
può essere una data specifica (chiamato termine determinato) o un qualsiasi
altro evento futuro ma certo (chiamato termine indeterminato). Si dice che il
termine è "certo se" quando è sicuro e "certo o incerto quando" quando è
sicuro, ma il momento preciso potrebbe essere noto (come il 1° maggio) o
sconosciuto (come il giorno delle prossime elezioni).
Come la condizione, anche il termine è utilizzato per adattare gli effetti del
contratto agli interessi specifici delle parti. Ci sono termini legittimi, come nel
caso del matrimonio, termini potestativi affidati alla scelta di una delle parti,
ma il termine non ha effetti retroattivi.
NOTA: Parlando di efficacia, perfezione e adempimento in un contratto di
locazione, stipulo l'accordo il 1° maggio (momento in cui diventa ufficiale),
stabilisco la durata da 1° maggio al 31 agosto (quando diventa valido) e il
pagamento è previsto entro il 31 luglio (quando deve essere completato).
IL MODO NEI NEGOZI GRATUITI
È una restrizione posta su un'attribuzione fatta gratuitamente. Ad esempio,
dono una casa al vescovo con l'intenzione che diventi un centro di accoglienza.
Questa restrizione è un peso o un obbligo che influisce sul beneficiario,
limitandone i vantaggi.
La clausola modale è un modo per dare importanza a motivi specifici in
questi tipi di accordi gratuiti, come donazioni, testamenti o comodati. L'obbligo
associato può essere di dare, fare o non fare qualcosa, ma in ogni caso
costituisce un impegno legale vincolante. Chiunque abbia interesse può
richiedere l'adempimento coattivo, mentre la risoluzione è possibile solo se è
stata prevista nel contratto.
LA CLAUSOLA PENALE E LA CAPARRA sono accordi che aiutano a
consolidare un contratto, semplificando la prova e il calcolo dei danni in caso di
mancato adempimento o annullamento.
LA CLAUSOLA PENALE è un accordo che stabilisce in anticipo l'importo fisso
del risarcimento in caso di mancato adempimento o ritardo. Ad esempio, in un
contratto di appalto, si potrebbe pattuire un importo fisso di 100 € per ogni
giorno di ritardo nella consegna. La parte beneficiaria della clausola non deve
dimostrare di aver subito danni né il loro ammontare, poiché la somma è già
stabilita. Tuttavia, il giudice può ridurre la penale s