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N.B. IL RICAVO MEDIO NON È IL PREZZO DI VENDITA DI OGNI TRANSAZIONE

COMMERCIALE.

Esempio numerico. Calcolo del Margine di Contribuzione di Primo Livello

Calcolare il MdC di I° livello (basandosi sull’esempio precedente):

P1 P2

Ricavi Totali 155.000 96.000

CV Totali 17.000 40.000

MdC I° livello 138.000 56.000

MdC I° livello 138.000/500 = 56.000/600 =

unitario 276€/pz 93,33€/pz

Generalmente, dovendo scegliere tra i due prodotti, si sceglie quello con il MdC

maggiore, quindi in questo caso P1.

A preventivo si ragiona sui valori di MdC Unitario.

A consuntivo si ragiona sui valori di MdC Totale.

In questo caso, ragionando sia a preventivo che a consuntivo, si sceglierebbe il caso

P1 perché il margine di contribuzione (sia unitario che totale) del prodotto P1 è

maggiore rispetto a quelli del prodotto P2.

Ipotesi sui Costi Fissi Specifici

Si supponga di aver ottenuto ulteriori informazioni sulle seguenti voci di costo:

Ammortamento: è relativo all’impianto dedicato esclusivamente a P1;

 Personale: si impiegano 4 operai per la produzione di P1 e un operaio per la

 produzione di P2. La produzione di P2 è totalmente automatizzata, il costo di un

operaio è pari a 15.000€;

Costi Commerciali: l’intero importo è relativo ad una campagna pubblicitaria

 di P1.

In questo casi sono stati persi diversi costi fissi e si sta cercando di capire quali sono

specifici di P1 e quali sono specifici di P2 e questo porta a dire che:

COSTI FISSI CF P1 CF P2 TOTALE

Ammortamenti 20.000€ 20.000€

Industriali

Costi personale 4*15.000€ = 1*15.000€ = 75.000€

60.000€ 15.000€

Costi Commerciali 30.000€ 30.000

ed Amministrativi

TOTALE CF 110.000€ 15.000€ 125.000€

SPECIFICI

Margine di Contribuzione di II° livello P1 P2

Ricavi Totali 155.000€ 96.000€

CV Totali 17.000€ 40.000€

MdC I° livello 138.000€ 56.000€

Totale

Costi Fissi 110.000€ 15.000€

Specifici

MdC II° livello 28.000€ 41.000€

Totale

Approfondendo l’analisi e calcolando il MdC di II° livello, si vede come, rispetto a

quanto emerso con il solo calcolo del MdC di I° livello, la scelta deve invece ricadere

sul prodotto P2 in quanto:

MdC II° livello P2 > MdC II° livello P1

Calcolo dei Costi Fissi Comuni

Ricordando che CF Totali = CF Comuni + CF Specifici, poiché si hanno già i costi fissi.

Adesso, si può arrivare ai Costi Fissi Specifici in due modi, entrambi ugualmente

corretti, ipotizziamo innanzitutto che dal Conto Economico dell’azienda si abbiano

questi dati: Ammortam 20.000,0

enti 0€

Industriali

Costi 100.000,

Personale 00€

Costo 10.000,0

Energia 0€

Costi 30.000,0

Commercial 0€

i ed

Amministrat

ivi

TOTALE CF 160.000,

00€

Dai dati ottenuti precedentemente riguardo i Costi Fissi Specifici si è possono dividere

questi costi totali tra il prodotto P1 ed il prodotto P2:

CF P1 CF P2 Tot. CF Comuni

Ammortam 20.000,0 20.000 0 20.000 0

enti 0

Industriali

Costi 100.000, 60.000 15.000 75.000 100.000-75.000 =

Personale 00 25.000

Costo 10.000,0 0 0 0 10.000

Energia 0

Costi 30.000,0 30.000 0 30.000 0

Commercial 0

i ed

Amministrat

ivi

TOTALE CF 160.00 110.00 15.000 125.00 35.000

0 0 0

I 35.000,00€ di Costi Fissi Comuni si possono ottenere in due modi, sommando tra di

loro tutti i costi fissi comuni (in questo caso 25.000 e 10.000) oppure prendendo i

costi totali e sottraendo la somma tra costi fissi di P1 e costi fissi di P2 (in

questo caso 160.000 e 125.000), come si può notare il risultato è sempre lo stesso,

ovvero 35.000€.

Il calcolo del Reddito Operativo P1 P2 Totale

Ricavi 155.000,00 96.000,00 251.000,00

Costi variabili 17.000,00 40.000,00 57.000,00€

MdC I° livello 138.000,0 56.000,0 194.000,0

0 0 0€

Costi fissi 110.000,00 15.000,00 125.000,00

specifici €

MdC II° livello 28.000,00 41.000,0 69.000,00

0 €

Costi fissi 35.000,00€

comuni

Reddito 34.000,00

Operativo €

Situazioni multiprodotto-Break Even Point multiprodotto

In un’azienda multiprodotto il punto di pareggio, in cui il reddito operativo è pari a 0, è

dato dal bilanciamento dei singoli redditi operativi di ciascun prodotto.

Come si può notare, se si producessero solo 40 pezzi di B, allora si avrebbe un

margine di contribuzione di 2.000€ (40 pezzi di B moltiplicato per 50€, il margine di

contribuzione unitario di B), che andrebbero a coprire interamente i costi fissi.

Per cui, producendo 40 pezzi di B e nessun pezzo di A si avrebbe un margine di

contribuzione totale di 2.000€ e di conseguenza un reddito operativo (R.O.) pari a

0, si tratta quindi di un punto di pareggio.

Allo stesso modo, se si producessero solo 25 pezzi di A si avrebbe un margine di

contribuzione totale di 2.000€ (25 pezzi moltiplicati per 80€, ossia il margine di

contribuzione unitario di A), che andrebbero anch’essi a coprire interamente i costi

fissi.

Così come visto precedentemente, anche in questo caso, producendo solo 25 pezzi di

A e nessun pezzo di B si avrebbe un R.O. pari a 0 e di conseguenza un altro punto di

pareggio.

Esiste una zona detta zona IsoRisultato che ha sempre reddito operativo pari a 0,

per cui se si fanno meno di 40 pezzi di B e se ne fanno un po’ di A si hanno diverse

combinazioni che portano il reddito operativo pari a zero.

In generale, si possono diminuire o aumentare le quantità, a seconda di quello che

permette di fare il mercato ed avere di conseguenza un reddito operativo positivo

oppure un reddito operativo negativo.

Situazione grafica in situazioni multiprodotto

Risultato

Operativo

Questo schema permette di capire quale prodotto fa guadagnare di più.

Modello grafico CVP in situazioni multiprodotto

Considerando il Prodotto A, se si produce questo prodotto si comincia a creare un

margine che servirà per coprire i costi fissi complessivi, alla fine producendo i prodotti

A, B e C si arriva ad un certo utile lordo.

È possibile “inventarsi” il prodotto equivalente che è un mix dei tre prodotti.

Si immagini che l’azienda decida il mix produttivo, essa produce 20.000 pezzi

complessivi e decide produrre il 25% di A, il 40% di B e il 35% di C, producendo 5.000

pezzi di A, 8.000 pezzi di B e 7.000 pezzi di C e di avere dei costi variabili unitari

pari a 50€ per A, 30€ per B e 15€ per C ed un prezzo di vendita unitario di 80€ per

A, 50€ per B e 20€ per C, grazie al quale si può ricavare il margine di contribuzione

unitario (30€ per A, 20€ per B e 5€ per C), si hanno anche dei costi fissi specifici

per ogni prodotto (65.000€ per A, 35.000€ per B e 40.000€ per C) e dei costi fissi

comuni di 25.000€.

Mettendo tutto in una tabella: Prodott Prodott Prodott Totale

o A o B o C Impresa

Quantità totali vendute e 20.000

prodotte

Mix di vendita (%) 25% 40% 35%

Quantità vendute e prodotte 5.000 8.000 7.000 20.000

Costo variabile unitario 50 30 15

Prezzo di vendita unitario 80 50 20

Margine di contribuzione 30 20 5

unitario

Costi fissi diretti di prodotto 65.000 35.000 40.000 140.000

Costi fissi comuni 25.000

Rispetto al solito vengono aggiunte solo le percentuali, molto importanti in un’azienda

perché sono loro ad essere consultate per poter capire chi incide di più e chi incide di

meno. Prodotto Prodott Prodott Totale

A o B o C Impres

a

Ricavi* 400.000 100% 400.000 100% 140.000 100 940.00 100%

% 0

Costi 250.000 62,5 240.000 60% 105.000 75% 595.00 63,3%

variabili 0

2

*

MdC I° 150.000 37,5 160.00 40% 35.000 25% 345.00 36,7%

livello % 0 0

Costi 65.000 16,25 35.000 8,75 40.000 28,6 140.00 14,9%

fissi % % % 0

diretti

di

prodott

o

MdC II° 85.000 21,25 125.00 31,25 -5.000 - 205.00 21,8%

livello % 0 % 3,6% 0

Costi 25.000 2,7%

fissi

indiretti

(comuni

)

Risultat 180.00 19,1%

o 0

Operati

vo

*Ricavi = Quantità prodotta x Prezzo di vendita unitario.

2

* Costi variabili = Quantità prodotta x Costo variabile unitario

Il margine di contribuzione del prodotto equivalente si ottiene moltiplicando il

margine di contribuzione unitario di ogni prodotto per il mix di vendita, ossia la loro

percentuale, quindi:

margine di contribuzione equivalente = (80-50)x25% + (50-30)x40% + (20-

15)x35% = 17,25

Il punto di pareggio in termini di quantità di prodotto equivalente si ottiene

sommando tutti i costi fissi aziendali, ossia 65.000€, 35.000€ e 40.000€, ed in più i

costi comuni, e dividendo tutto per il margine di contribuzione equivalente:

punto di pareggio = (65.000+35.000+40.000+25.000)/17,25 = 165.000/17,25 =

9.565,21

Questa quantità serve per confrontarla poi con un’altra situazione, in questo caso si

aveva 25% di A, 40% di B e 35% di C, quindi in generale si ha un’incidenza maggiore

di A e di B, per cui ci si chiede cosa succederebbe se si privilegiasse il prodotto C,

portandola, ad esempio, al 70%.

Ragionando in termini di margine di contribuzione si può notare che il prodotto A dà un

margine di contribuzione di 30€/pz, il prodotto B di 20€/pz e il prodotto C di 5€/pz,

quindi il più basso ed inoltre ha dei costi fissi specifici abbastanza alti (40.000€), per

cui è difficile che il reddito operativo aumenti se aumenta la quantità prodotta di C e

diminuiscono le altre due, per provare ipotizziamo di produrre sempre 20.000 pezzi,

ma con mix diversi. Prodott Prodott Prodott Totale

o A o B o C Impresa

Quantità totali vendute e 20.000

prodotte

Mix di vendita (%) 5% 25% 70%

Quantità vendute e prodotte 1.000 5.000 14.000 20.000

Costo variabile unitario 50 30 15

Prezzo di vendita unitario 80 50 20

Margine di contribuzione 30 20 5

unitario

Costi fissi diretti di prodotto 65.000 35.000 40.000 140.000

Costi fissi comuni 25.000

Rispetto al solito vengono aggiunte solo le percentuali, molto importanti in un’azienda

perché sono loro ad essere consultate per poter capire chi incide di più e chi incide di

meno. Prodotto Prodott Prodott Totale

A o B o C Impres

a

Ricavi 80.000 100% 250.000 100% 280.000 100 610.00 100%

% 0

Costi 50.000 62,5% 150.000 60% 210.000 75% 410.00 67,2%

variabi 0

li

MdC I° 30.000 37,5% 100.00 40% 70.000 25% 200.00 32,8%

livello 0 0

Costi 65.000 81,25 35.000 14% 40.000 14,3 140.00 23%

fissi % % 0

diretti

di

pr

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alexxxx__ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti decisionali per l'economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Verteramo Severino.