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Fitochimica
Studio dei metaboliti di origine vegetale
Metabolismo
Ciclo di reazioni chimiche che servono a trasformare materia ed energia
- Catabolismo
- Reazioni di demolizione
- Molecole complesse → molecole semplici
- Reazioni di demolizione
- Anabolismo
- Molecole semplici → complesse
- → sintesi
- Molecole semplici → complesse
1° - 2°
Vie metaboliche
- Sequenze di reazioni coinvolte in uno o più processi metabolici
- Sono catalizzate da enzimi (ogni reazione)
Metaboliti
- Prodotti del metabolismo
- 1° presenti in tutte le cellule
- Indispensabili per il funzionamento del metabolismo cellulare
- Proteine, grassi, carboidrati
Intermedi
Non sono 1° né 2°
- Derivano dal 1° e servono per la formazione di quelli 2°
- Derivano dal carbone ed esano
- Vita molto breve e rapida (trasformazione in secondari)
- Basso peso molecolare
- Alto peso molecolare
2° (o speciali)
- Derivano dal 1°
- Elementi specifici della famiglia, specie, genere...
- Non sono sempre presenti e non sono indispensabili
Ricerca (1950): Isolato il primo vero metabolita 2° → morfina
Storia
Struttura chimica
- Gli studi fitochimici bisognano di comprendere i composti puriRiuscire a separare composti presenti in un estratto(1950) si separò la clorofillina (da un estratto clorofillaceo)
- Anni 60-70 migliaia di composti vengono isolati
Teorie biogenetiche
- Come si sono formati questi composti?
- Ipotesi di un possibile percorso biogenetico
- Precursore → Prodotto finale
Ruzicka dice che tutti i terpeni derivano dalla condensazione testa-coda di un'unica variabile, di un'unica isopreneide (1953)
- Tecniche traccianti
- Utilizzavano radio nuclidi
- Si scoprirono moltissimi metaboliti 2°
- Il precursore mette in evidenza il percorso
- Le cellule introducono o sintetizzano il metabolita
- Incorporato
- Riuscì a vedere il percorso
Risonanza magnetica nucleare
Insulina che permette di osservare gli isotopi del prodotto finale
Riassunto:
Teorie biogenetiche
- Ipotesi sul possibile percorso biosintetico di un precursore verso un prodotto finale
- Processi biochimici che compiono un precursore verso un prodotto finale
Sintesi biomimetiche
Si cerca
- UTILIZZO COMPOSITI MARCATI
- anche x studi di interesse fisiologico
- identificare se l’organo specifico di sintesi di composti 2°
- scoprire se il composto è escusivamente accumulato all'interno della pianta
- ottenere info riguardo ad un possibile turnover o ad una degradazione dei metaboliti
- anche x studi di interesse fisiologico
- ANNI 80-50 primi studi sulla produzione (ENZIMI)
- enzimi coinvolti nel met. 2°, po sono spesso presenti in basse conc.
- gli enzimi del 1° hanno un'attività maggiore
- enzimi del met. 2° mancano di regolazione a feedback
- ISOLAMENTO ENZIMI → localizzazione cellulare specifica delle vie 2° (terpeni)
- METÀ ANNI 80 → si inizia a caratterizzare geni tra organismi differenti (tra piante)
- introd. g. nella piante → modificando gli enzimi di alcune vie metaboliche → pianta grandi quantità di metaboliti 2°
- sono le sostanze a rendere una pianta →
- METABOLITI 2º
- cambiamenti nel prodotto con ruolo della pianta
- PROCESSO FOTOSINTETICO
- MET. 1º
- MET. 2º
- FUNZIONI
- difesa da stress di tipo biotico e abiotico
- allelopatiche → bloccano la crescita di altre piante
- evocazione insetti
- crescita e sviluppo
- differ. in:
- interrogativi, conservativo, comport.
- difesa verso l'ambiente
- 1°- 3º
- c'è degli cavetti metaboliti 2° che subiscono anche funz. 1º
- 1°- 3º
- cambiamenti nel prodotto con ruolo della pianta
- 3 MODI DI DIFENDERSI
- la piante producono sempre metaboliti 2º
- ACCMULO COSTITUTIVO
- accumulo successivo dei composti di difesa preformate; ad un segnale di attesa ben separati, tramite compartimentazione spaziale
- ESEGGGDI LIGNANOGENETICI
- formazione indotta dei composti di difesa in risposta ad un insulto, biotico e/o abiotico
- la piante producono sempre metaboliti 2º
- FITOANTICIPINE
- composti preformati
- hanno funzione sia strutturale, sia di difesa
- composti preformati
- FITOALESSINE - composti inducibili → si formano solo dopo insulto
- FENOLI - composti presentati in realtà quella pianta a livello funzionale
- con profilo strutture diverse → funzioni diverse
- TERPENI
- monoterpeni
- sesquiterpeni
- diterpeni
- tetraterpeni
- ALCALOIDI
- legano a elicità farmacologica → solo come composti isolati
- es. erpomfina, vinblastina
- una cellula vegetale può avere una o tutte queste composti disposte nella cellulosa in diversi compartimenti
- compartimentazione che protegge dai raggi UV
- vacuolo e composti idrofili, cistoni
- tessuto della pianta: resine, fiori, cromoni, cellule oleifere, cuticola
- sinfeos, quelli di accumulo sono spesso solo in luoghi diversi
- legano a elicità farmacologica → solo come composti isolati
eluente: va a competere con la fase stazionaria
trascina via i componenti della fase stazionaria
carico di sostanza: quanta sostanza c’è nel sistema cromatografico
CROMATOGRAFIA DI RIPARTIZIONE
- il movimento di una componente ha un rapporto di solvente in movimento e solvente fermo (liquido che riveste)
- ripartizione: fen. che avviene in solvente liquido in cui soluto tende a suddividersi tra 2 solventi immiscibili in un rapporto costante di equilibrio fra le once.
- fase normale: si adoperano come fasi stazionarie e polare e fase mobile e relativamente polare
- inversa: " "
ALTRI TIPI DI CROMATOGRAFIA
- a scambio ionico:
- a x sostanze ioniche
- le fasi stazionarie usa composti, ioni, basi, acidi che si legano ai componenti della fase stazionaria certa sostanze
- in soluzione solventi acqua, componenti
- ad esclusione molecolare:
- fase stazionaria è costituita da materiale che presenta una porosità di piccola dimensione (cristalli ecc.) creando vincoli, separandosi in base alle dimensioni molecolari
- no legami covalenti e ionici
- di affinità:
- fase stazionaria è funzionalizzata con un ligando specifico
- il legando specificamente selle molecole (es. anticorpo-antigene)
- planare:
- su strato sottile (TLC):
- fase stazionaria solida < 2 sepossi, su strado sottile
- si immerge la lastra co n solvente per capillarità
- concilione il cesepro li sulla capillorità.
- immergere la lastra con il solvente
- il solvente sale e avvolgere il campaam
- il solvente esce e vapoliveri e divide le varie sostanze facisionandole
- aluni composti non si vedono, bisogna irradiarli con luce uv (fluorescenza), oppure utilizzano reattivi
- fatore R: il lontano che un il percorso
- su carta:
- st. f. carta (cellulosa)
- il concetto è il fesso della TLC, è una cromatografia di ripartenza
- su colonna:
- funzione a gravità il solvente scenderà a gravito
- HPLC: (alto p.) cromatografia liquida ad alte prestazioni
- isfano: iniet.
- arrivando ad un rivelatore (cromatografia compuoez)
- s'ad ales proessionali
- su strato sottile (TLC):
- gascromatografia:
- a x composti volatili e g.
- fase mobile di un gas
METODI SPETTROSCOPICI
nella caratterizzazione flocciodiscizia
s.spettroscopia: studio dell'interazione della radiazione elettromagnetica CdD la materia
- UV-vis, IR, NMR
- spettrometria di massa