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Estratto del documento

DIAGNOSI:

 all’esame vaginale il canale del parto risulta ristretto

 i sacchi fetali sono integri

 feto in posizione laterale o ventrale

 labbra vulvari edematose e stirate in senso obliquo

 pareti vaginali disposte a spirale che indicano la direzione della rotazione dell’utero

 cervice non facilmente palpabile

 l’esame rettale rivela torsione

Bisogna che ci sia una diagnosi precisa di torsione.

Esplorazione vaginale che si fa con la mano e già entrando con la mano si vede che il

canale del parto è più ristretto della norma. Fino a 270° la mano entra in cervice. Si verifica

che il feto non si trova in posizione di parto eutocico. Posizione laterale sx, dx o ventrale a

seconda del grado di torsione. Se la torsione è a 360°, torna a livello dorsale.

Pareti vaginali disposte a spirale: a seconda della torsione si formano spirali, e la mano è

deviata a seconda della torsione dell’utero si sposta la mano, viene spostata verso il lato

dove c’è torsione.

Presenza della plica dorsale mediana: può essere in una posizione che ci indica il verso

della torsione. Se la torsione è a destra, la plica ha la parte posteriore dorsalmente e la

parte anteriore è bassa ma verso destra e viceversa a sinistra. Viene tirata dal verso della

torsione la parte anteriore, bassa.

Se la torsione è verso sinistra, la plica va verso il basso ma verso sinistra.

Quando la torsione è superiore ai 360° e non riesci a passare in vagina, ovviamente non si

fa diagnosi solo attraverso l’esame vaginale e si ricorre all’esame rettale. Si va a vedere se

si sentono feto e placentomi. Se l’utero è detorto, diventa un unico blocco e non si sente

feto e placentomi, si sente un blocco. L’indicazione sul verso della torsione può darcelo

l’aspetto delle rime vulvari.

Se l’utero ha torsione a sinistra, i legamenti larghi di destra sono stirati sopra il corpo

dell’utero mentre quello di sinistra è stirato verso la parte ventrale.

Al contrario, se la torsione è destra, il legamento di sinistra è sopra il corpo dell’utero

mentre quello di dx è in modo teso sotto il corpo dell’utero.

Trattamento:

è importante nella torsione dell’utero, stabilire il verso della torsione. Solo così si riesce a

risolvere il problema di torsione.

Capito il verso della torsione, si deve detorcere l’utero al contrario di come si è girato.

Come si fa a capire se il feto è ancora vivo mettendo la mano in vagina?

O dai suoi movimenti o mettendo un dito in bocca se è longitudinale anteriore, ciuccia il dito,

se è longitudinale posteriore un dito nel retto e questo stringerà il dito.

Durante la manualità si deve evitare la lacerazione delle membrane fetali per non

compromettere la sopravvivenza del feto. Dipende dalla tempestività del feto.

Si fanno movimenti per riportare il feto nella posizione naturale. Quindi si fa uno, due e tre

con la botta finale.

Si fanno movimenti di ballottaggio, al terzo si gira il feto al contrario della torsione.

Fino a qui abbiamo parlato del movimento DIRETTO, con la bovina in piedi col posteriore

leggermente rialzato.

Quella indiretta di trattamento: quando la bovina è a terra. Se la cervice è beante e aperta,

con la mano blocco il feto con la mano, gli arti sono legati a due a due e si gira con la corda

il feto. Ci vogliono 3 operatori per questo.

Nella detorsione a terra su quale fianco viene messo il bovino?

Si mette a terra il lato della torsione, quindi se è a sinistra metti sul fianco sinistro e

viceversa il destro.

Si può usare anche una tavola di spessore medio. lunghezza di circa 3,5 metri, larghezza di

30 cm in modo da appoggiare la tavola sul fianco tra ultima costola e bacino.

Si blocca con la tavola l’utero col feto e si gira l’animale al lato opposto. Sempre tre

operatori ci vogliono: uno si mette sulla tavola e tiene fermo l’utero.

NELLA CAVALLA: è più rara la torsione.

Sia a termine della gravidanza che durante la gravidanza.

Torsione a sx: si può fare o con la tavola o con le mani. Tavola che abbiamo usato con

l’animale a terra, qui usata in piedi. Un operatore tiene fermo il feto, torsione a sinistra,

bisogna cercare di riportare dritto l’utero e a sx la tavola è bassa e man mano deve alzarsi

e rialzare. L’altro tiene schiacciato l’altro lato.

Torsione a destra: al posto della tavola due operatori. L’operatore di destra deve cercare di

sollevare l’utero per portarlo nella direzione corretta. Un operatore si mette sotto piegato a

90 gradi, man mano solleva la schiena e tende ad alzare verso l’alto.

L’utero arrivato a 180°, si cerca di abbassarlo e di portarlo nella posizione corretta.

La diretta si può fare fino a 270°, quindi è limitata.

Sospendere la bovina col posteriore sollevato: altra metodica. Il pacchetto intestinale

scende, si forma più spazio e questo è possibile farlo quando il feto è ancora vivo e il

movimento del feto stesso può portare il feto a muoversi e a rigirare l’utero stesso.

Altrimenti si interviene col metodo chirurgico.

Laparotomia: sempre sul fianco sinistro viene fatta perché c’è il rumine che tiene a bada i

visceri. Si può fare anche a dx ma ci può essere eviscerazione.

Anestesia o paravertebrale o epidurale o quella lungo la linea di taglio, detta T rovesciata.

L’epidurale: se l’animale è in piedi, si fa anestesia epidurale che si fa o a livello sacro

coccigeo o intercoccigeo tra 1 e 2 vertebra. La differenza tra le due, significa epidurale alta

e bassa? No, perché dipende dal volume che introduciamo. Se pariamo di 5 quintali, bastano

5 ml di base. Quella alta l’animale va giù, quella bassa l’animale rimane su.

Quella alta può arrivare anche a 15ml, 2,5 per quintale.

Paravertebrale: somministrazione lidocaina 2% nello spazio tra T13, L1, L2, processi

trasversi.

Si somministra lidocaina o verticale o orizzontale processi trasversi.

Taglio si fa sul fianco sx, ad altezza tra ultima costa toracica e ala dell’ileo, a distanza di 4

dita dai processi trasversi lombari.

I muscoli che incidiamo sono:

- Obliquo esterno

- Obliquo interno

- Trasverso

Dopodiché fatta la laparotomia, si vede l’utero e si constata, che c’è una torsione.

Non bisogna tagliare l’utero, si cerca di posizionare l’utero in posizione fisiologica. Se vedi

che la cervice rimane chiusa, allora si fa il taglio cesareo nello spazio tra una fila e l’altra.

Per riposizionare l’utero, taglio a sx, torsione a dx, si fa una detorsione con le mani verso

l’alto, ci si appiglia a qualche parte del feto e si tira l’utero verso di sé. Se è a dx vai dall’alto,

se è a sx, vai dal basso.

Si dà ossitocina se la cervice è aperta perché ci sono recettori di ossitocina, quindi

possiamo indurre le contrazioni.

Piccoli ruminanti come il bovino, raramente nei carnivori si può avere torsione a livello di

biforcazione.

All’esame chiede prettamente torsione della bovina.

Chiede all’esame in modo importante non la parte relativa al trattamento ma la parte

relativa alla definizione, eziopatogenesi.

5-5-2025

Ovaie collegate con utero, ipotalamo, ipofisi, metabolismo del soggetto.

Patologie divise con cause patogenetiche:

- Congenite: aplasia e ipoplasie

- Patologie funzionali: cisti quelle più importanti (domanda prettamente le cisti)

- Cause infiammatorie: ascessi, ooforiti e aderenze

- Varie

Ci soffermiamo sulle funzionali.

Aplasia:

patologia dell’ovaio congenita ed ereditaria.

La differenza sta nel fatto che congenita è presente alla nascita e può dipende dalla nascita,

mentre l’ereditaria dipende dal genoma.

Monolaterale o bilaterale: mancanza assoluta delle ovaie. Se è bilaterale c’è anche assenza

di tutto l’apparato genitale, compreso utero e salpinge.

Si può trovare prettamente nei Free Martin: gravidanza gemellare di sesso diverso. La

femmina di un gemello ha aplasia segmentale o aplasia totale di tutto l’apparato genitale

dovuto al fatto che c’è uno scambio, si creano anastomosi tra vescicola del maschio e della

femmina e si scambiano cellule.

Femmina ha un corredo cromosomico femmina, con xy però.

Il maschio ha un’alterazione cromosomica al contrario, più del 50% maschile con xx.

Essendo congenite ci se ne accorge al momento dell’arrivo della pubertà, quando non va in

calore.

Sfigatamente può succedere che sia monolaterale: va in ciclo come una bovina normale ma

per un fattore di igiene sanitaria non vanno incontro ad accoppiamento ma vengono

eliminati. Si ingrassano e si portano al macello.

Ipoplasia: si ha l’arresto dello sviluppo dell’ovaio. Ci sono le ovaie ma sono di piccole

dimensioni con assenza totale di strutture ovariche dove per strutture ovariche si

intendono follicoli e corpi lutei.

Patologia più ereditaria perché è stata trovata in una razza svedese dove può incorrere fino

al 20%, dove gli animali si mostrano come animali castrati con arti lunghi. Mancando il

follicolo, mancano gli estrogeni e se mancano questi non si chiudono le diafisi delle ossa

lunghe quindi se non c’è chiusura delle diafisi, tende a crescere di più.

Può essere in DD con la distrofia ovarica. Si può verificare anche in animali di una certa età,

dovuta a carenze.

Può essere confusa col silenzio ovarico: corrisponde al 2-4 giorno del ciclo, chiamato

anche buio, perché non si hanno le strutture, come una ipoplasia, non ci sono strutture in

questo periodo perché nell’immediato post ovulazione il follicolo è scoppiato (può arrivare a

2 cm e mezzo) ma neanche il corpo luteo che pian piano si sta formando.

Distrofia: è una patologia acquisita, cioè può essere presente in animali di una certa età; va

curata.

Specialmente in animali importati da altri allevamenti, per problemi di adattamento.

È sofferente la bovina, diventa una patologia di allevamento perché non colpisce un’unica

bovina.

La cosa che si può notare è l’aciclia: l’animale non va in calore per assenza di strutture

funzionanti. Si ha un dimagrimento perché è in carenza nutritiva.

DD= Ipoplasia= momento della pubertà, silenzio ovarico 2-4 giorno ovulazione.

Si misura il progesterone per capire questa problematica.

Se c’è stata ovulazione significa che c’era un follicolo.

Prima di fare terapie prettamente mirate a base di gonadotropine ipofisarie va fatto

un’analis

Dettagli
A.A. 2024-2025
77 pagine
SSD Scienze biologiche VET/03 Patologia generale e anatomia patologica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marghe_DiGio96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ostetricia, fisiopatologia della riproduzione e tecniche di riproduzione assistita e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Robbe Domenico.