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CICLO CARDIACO
Fasi del ciclo cardiaco: Il ciclo cardiaco è una serie di eventi elettrici, biochimici e
meccanici che porta al battito cardiaco.
Un battito, ciclo cardiaco, dura circa 0,8 sec (0,3 sistole + 0,5 diastole) quindi circa 75
battiti al minuto.
• Fase 1: durante la breve DIASTOLE TARDIVA gli atri si stanno riempiendo di sangue
dalle vene, i ventricoli hanno appena concluso di contrarsi.
Le valvole atrio-ventricolari iniziano ad aprirsi in risposta alla pressione del sangue
nell’atrio, i ventricoli iniziano a riempirsi passivamente di sangue.
Durante la SISTOLE ATRIALE arriva l’onda di depolarizzazione del PdA generato dalle
pacemaker, si verifica contrazione degli atri che aumenta la pressione del sangue che
apre ancora di più le valvole ed aumenta il passaggio nei ventricoli.
Nel nodo atrio-ventricolare il PdA rallenta permettendo prima la contrazione atriale e
dopo quella ventricolare.
I ventricoli si riempiono fino al volume massimo (telediastoico) di 130ml.
• Fase 2: nella SISTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA il PdA attraversa il fascio di His e
55
raggiunge i cardiomiociti all’apice del cuore e avviene la prima fase della contrazione
isovolumetrica che aumenta la pressione del sangue, determinando la chiusura delle
valvole atrio-ventricolari.
• Fase 3: l’EIEZIONE VENTRICOLARE avviene quando la depolarizzazione sale attraverso
le fibre del Purkinje, la contrazione aumenta e la pressione ventricolare del sangue
supera quella nelle arterie, quindi le valvole semilunari si aprono e il sangue viene
pompato alle arterie.
• Fase 4: con la DIASTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA, i ventricoli svuotati si
rilasciano e la pressione diminuisce, quindi il sangue nelle arterie tende a refluire verso i
lembi delle valvole semilunari provocandone la chiusura. Si raggiunge il volume minimo
(telesistolico) di 60mL nei ventricoli.
Eventi nei ventricoli durante il ciclo cardiaco:
- Durante la breve DIASTOLE TARDIVA i ventricoli, che hanno appena concluso di
contrarsi, iniziano a riempirsi passivamente di sangue in risposta alla pressione
del sangue nell’atrio
- Durante la SISTOLE ATRIALE la pressione del sangue aumenta, e quindi
aumenta il passaggio di sangue nei ventricoli fino al volume massimo
(telediastoico) di 130ml.
- Cessa l’ingresso di sangue durante SISTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA
- Durante l’EIEZIONE VENTRICOLARE i ventricoli si svuotano perché il sangue e
viene pompato alle arterie
- Durante la DIASTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA i ventricoli raggiungono
volume minimo (telesistolico) di 60mL.
Posizioni delle valvole nelle fasi:
- Le valvole atrioventricolari (bicuspide e tricuspide) sono aperte solo nella fase
di DIASTOLE TARDIVA e SISTOLE ATRIALE quando la pressione del sangue negli
atri supera quella dei ventricoli
Si chiudono nella fase di SISTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA sotto la
pressione del sangue
- Le valvole semilunari aortica e polmonare, invece, si aprono solo nella fase di
EIEZIONE VENTRICOLARE, quando la pressione ventricolare supera quella
aortica e dell’arteria polmonare
Si chiudono nella fase di DIASTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA, quando la
pressione diminuisce, quindi il sangue nelle arterie tende a refluire verso i lembi
delle valvole provocandone la chiusura 56
Andamento delle pressioni ventricolari nelle fasi del ciclo:
- DIASTOLE TARDIVA e SISTOLE ATRIALE: la pressione ventricolare è minore di
quella atriale
- SISTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA: la pressione supera quella degli atri
- EIEZIONE VENTRICOLARE: la pressione supera anche quella dei vasi uscenti
- DIASTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA: la pressione si riduce rapidamente
prima sotto quella dei vasi uscenti e poi sotto quella degli atri ricominciando il ciclo
Andamento dei volumi ventricolari nelle fasi:
- DIASTOLE TARDIVA: il volume inizia a salire
- SISTOLE ATRIALE: il ventricolo si riempie completamente raggiungendo volume
telediastolico massimo di 130 mL
- SISTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA: il volume rimane uguale
- EIEZIONE VENTRICOLARE: il volume scende rapidamente
- DIASTOLE VENTRICOLARE ISOVOLUMICA: c’è il volume telesistolico minimo di
60 mL
Definizioni di volume telediastolico, telesistolico, volume di eiezione, frazione di
eiezione, gittata cardiaca
- Volume telediastolico = 130 mL, è il volume lontano (tèle-) dalla diastole, quindi
il volume massimo ventricolare quando viene riempito dagli altri con la SISTOLE
ATRIALE
- Volume telesistolico = 60 mL, è il volume lontano (tèle-) dalla sistole, quindi il
volume minimo raggiunto durante rilassamento il volumetrico nella DIASTOLE
VENTRICOLARE ISOVOLUMICA
- Volume di eiezione = 70 mL, (130-60) è il sangue pompato nell’arteria dal
ventricolo sinistro
- Frazione di eiezione = 0,54, è il rapporto tra il volume di eiezione (70 mL) e il
volume di partenza massimo ventricolare (130 mL), che corrisponde al 54% del
volume telediastolico massimo del ventricolo
- Gittata cardiaca = 500 mL al minuto (5 litri), è la quantità di sangue pompata da
ogni ventricolo in un minuto = frequenza cardiaca 70 battiti/min x volume eiezione
70 ml/battito
Che cosa controlla la gittata cardiaca?
Fattori che regolano la gittata cardiaca
Regolazione simpatica e parasimpatica della gittata 57
La gittata cardiaca è influenzata da:
• SISTEMA SIMPATICO (aumento):
Frequenza cardiaca e volume di eiezione sono fattori entrambi della gittata cardiaca
(gittata = frequenza x volume), e il sistema simpatico aumenta entrambi:
- aumento frequenza cardiaca:
1. stimola una più rapida entrata di calcio nelle cellule peacemaker favorendo
depolarizzazione
2. adrenalina
3. noradrenalina
- volume di eiezione (aumento la forza contrattile del miocardio ventricolare)
1. stimola maggior apertura dei canali del calcio L, dei canali sul reticolo
sarcoplasmatico e maggiore attività della pompa SERCA, quindi velocizza il ciclo
di contrazione
2. stimola la contrazione delle vene, aumentando il volume di ritorno venoso e
quindi il volume telediastolico, che permette ai sarcomeri del miocardio di
allinearsi in modo ottimale per aumentare la loro contrattilità
3. adrenalina che aumenta la contrazione ventricolare
• SISTEMA PARASIMPATICO (rallentamento): rallenta la frequenza cardiaca delle cellule
autoritmiche con acetilcolina
• ORMONI: anche ormoni tiroidei ed insulina aumentano la gitatta
Effetto di volume, tempo di riempimento ventricolare, sulla gittata:
Regolazione nervosa del volume di eiezione
Effetto del Ca sulla gittata
Regolazione nervosa della frequenza cardiaca
PRESSIONI
Pressione nei vari distretti dell’albero vascolare:
• Per un individuo sano la media della pressione nei vari distretti dell’circolo
sistemico è:
- aorta: 85 mmHg
- arteriole: 75-80 mmHg
- capillari: 35-40 mmHg
- dopo i capillari la: 20 mmHg 58
- vene: 2-8 mmHg
- quando il sangue torna all’atrio destro attraverso le vene cave ha esaurito quasi
tutta la pressione che tende a 0 mmHg
• Nel circolo polmonare avviene la stessa diminuzione di pressione, ma mediamente la
pressione è 15 mmHg (molto più bassa perché deve fare meno strada ed andare ad un
unico organo): la pressione venosa polmonare, come la pressione venosa centrale, è
vicina a 0 mmHg
Come avviene lo scambio idrico a livello dei capillari
Pressione idrostatica e osmotica nel letto capillare:
- Nelle arteriole la pressione idrostatica è 38 mmHg e sarà maggiore della
pressione osmotica (che dipende dalle proteine plasmatiche) che è 25 mmHg,
quindi prevale la fuoriuscita di fluidi verso l’esterno (filtrazione)
- Nelle venule la pressione idrostatica scende a 16 mmHg, quindi prevale quella
osmotica 25 mmHg che richiama fluidi all'interno dei vasi (riassorbimento)
- Le contro-pressioni idrostatica (1
mmHg) e osmotica (0 mmHg) dell’interstizio
sono così basse da essere trascurabili
VENE E CAPILLARI
Struttura dei vasi sanguigni: in generale i vasi sanguigni sono formati da tre strati di
tessuto:
- tonaca avventizia connettivale esterna,
- tonaca media formata da muscolo liscio e/o tessuto elastico,
- tonaca intima di endotelio a contatto con il sangue
Confronto tra arterie, vene e capillari:
- Vene e arterie sono impermeabili perché hanno la funzione di trasportare il
sangue,
i capillari sono permeabili perché hanno la funzione di permettere lo scambio di
gas, soluti e nutrienti con i tessuti
- Le arterie hanno uno strato muscolare più spesso, perché devono resistere alle
pressioni del sangue pompato e quindi hanno una forma definita,
le vene hanno una muscolatura liscia meno spessa e non hanno una forma
propria
i capillari sono molto sottili e formati da solo endotelio
- L'endotelio delle vene forma delle valvole che impediscono il reflusso di sangue
verso il basso secondo la gravità e quindi aiutano il ritorno venoso
Meccanismi di ritorno venoso: il sangue risale al cuore contro gravità grazie a 59
- pompa muscolare: se si contrae la muscolatura si comprimono le vene e il
sangue risalirà seguendo l’orientamento delle valvole che si aprono verso l’alto
- il SNA simpatico può agire sulla vasocostrizione delle vene favorendone il
ritorno venoso
- pompa respiratoria: con inspirazione si abbassa il diaframma e aumenta il
volume toracico, mentre diminuisce la pressione toracica e aumenta la
pressione nell’addome
Questo permette la risalita del sangue da zone di alta pressione (zona
addominale) verso zone di bassa (vena cava inferiore a livello del torace),
favorendo il ritorno venoso al cuore
Funzione degli sfinteri precapillari: gli sfinteri precapillari sono fibre muscolari lisce
che circondano le arteriole poco prima dei letti capillari e hanno la funzione di
creare vasocostrizione o vaso dilatazione per modificare le resistenze.
Questa regolazione però non ha nessuna influenza sulla pressione arteriosa, ma
semplicemente sulla disponibilità di nutrienti e gas per i tessuti.
Regolazione degli sfinteri precapillari: si aprono o chiudono in risposta ad ossigeno,
anidride carbonica, pH, temperatura, glucosio
Autoregolazione del flusso ematico nei tessuti: le arteriole rispondono sia alle
condizioni metaboliche del tessuto, sia alle variazioni di pressione.
Un aumento di pressione di perfusione crea un aumento dello stiramento della
muscolatura liscia arteriolare, il che determinerà una risposta vasocostrittiva con
aumento resistenze e riduzione del flusso per evitare che i capillari vengano danneggiati.
PRESSIONE SANGUIGNA
Definizione pressione sanguigna: la pressione sanguigna è la forza esercitata dal
sangue in uscita dal ventricolo sinistro che entra nell’aorta, quindi è la pressione