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ENDOCANNABINOIDI
Sono sostanze di tipo lipidico.
Gli endocannabinoidi al momento conosciuti sono i seguenti:
N-arachidonoiletanolamide (anandamide, AEA)
• 2-arachidonoilglicerolo (2-AG)
• 2- arachidonil gliceril etere (noladina, 2-AGE)
• Virodamina (O-arachidonoil etanolamina)
• N-arachidonoil-dopamina (NADA)
•
I recettori per gli endocannabinoidi sono metabotropici e sono:
Recettore CB1
Si trova nel cervello, soprattutto nella corteccia frontale, nel cervelletto, ipotalamo e
ippocampo.
Iperpolarizzano la cellula presinaptica riducendo il rilascio di neurotrasmettitori.
Recettore CB2
Si trova fuori dal SN, soprattutto nelle cellule del sistema immunitario. Hanno un’azione
immunomodulatoria.
2-arachidonoilglicerolo
L’anandamide e il sono molecole lipidiche sintetizzare direttamente
nei neuroni a partire da fosfolipidi di membrana e non contenute in vescicole sinaptiche.
ORMONI
ormoni
Gli sono messaggeri chimici secreti nel sangue da tessuti specializzati, ovvero da
ghiandole endocrine, e trasportate nelle parti del corpo in cui ci sono i bersagli sui quali
agiscono.
La comunicazione sinaptica avviene quando il segnale chimico dopo essere stato rilasciato
diffonde nella fessura sinaptica che si trova tra i due neuroni, quello di segnalazione,
l’elemento presinaptico, e quello ricevente, l’elemento postsinaptico.
La comunicazione autocrina si verifica quando la cellula bersaglio è la stessa cellula di
segnalazione che automodula propria attività.
La comunicazione paracrina si verifica quando la molecola di segnalazione agisce su cellule
bersaglio situate in prossimità della cellula di segnalazione. In questo caso il segnale chimico
è rilasciato nello spazio extracellulare.
La comunicazione endocrina si verifica quando la molecola di segnalazione, spesso
trasportata dal sangue, agisce su una cellula bersaglio posta a grande distanza. Tale
molecola è spesso un ormone. È un tipo di segnalazione relativamente lenta, la cui velocità
dipende dal flusso sanguigno o del fluido in cui è contenuta la molecola (un’alternativa
potrebbe essere il liquido cefalorachidiano).
La comunicazione feromonale avviene mediante il rilascio di sostanze all’esterno del corpo
per comunicare altri individui della stessa specie situati in quell’ambiente.
La comunicazione con allomoni avviene mediante il rilascio di sostanze all’esterno del corpo
per comunicare altri individui di un’altra specie situati in quell’ambiente.
Il rilascio di ormoni è determinato da stimoli ambientali. I livelli di ormoni variano secondo i
ritmi stabiliti dall’orologio circadiano.
Gli ormoni non determinano il verificarsi di un comportamento, ma ne aumentano la
probabilità e l’intensità.
Uno stesso ormone ha spesso effetti multipli su molte cellule bersaglio diverse.
Gli ormoni possono essere classificati in:
Ormoni proteici:
- composti da una sequenza da aa
Ormoni aminoacidici:
- costituiti dalla modificazione di un singolo aa
Ormoni steroidei:
- derivati dal colesterolo
ormoni peptidici e amminici
Gli sono idrosolubili e producono i loro effetti grazie all’azione
di un secondo messaggero intracellulare (es. cAMP). Hanno un’azione rapida, dell’ordine di
secondi o minuti, perché agiscono modificando l’attività di enzimi già presenti nelle cellule.
ormoni steroidei
Gli sono lipofili. Agiscono sul metabolismo energetico, sulla crescita e la
riproduzione. Viaggiano nel torrente circolatorio grazie a proteine carrier chiamate SBP.
Giunti alle cellule bersaglio entrano e formano il complesso ormone-recettore, che si lega al
DNA promuovendo la sintesi di alcune proteine.
cofattori per i recettori steroidei
Queste cellule hanno anche i che servono per garantire la
risposta della cellula in presenza dell’ormone. I cofattori sono fattori di trascrizione.
I sistemi ormonali sono in grado di controllare e valutare gli effetti degli ormoni attraverso
sistema a feedback negativo.
un
Feedback autocrino: una ghiandola endocrina rilascia un ormone che agisce sulle cellule
bersaglio ed ha anche un’azione retroattiva che inibisce la ghiandola che lo rilascia.
Feedback attraverso le cellule: l’ormone agisce su una cellula bersaglio producendo una
specifica serie di effetti biologici, le cui conseguenze sono rilevate dalla ghiandola endocrina
che inibisce l’ulteriore rilascio di ormone.
Feedback cerebrale: l’ipotalamo controlla la ghiandola endocrina attraverso segnali sia
ormonali che nervosi.
Regolazione cerebrale e ipofisaria: i meccanismi a feedback più complessi coinvolgono
l’ipotalamo e l’ipofisi anteriore nonché le ghiandole endocrine da essi influenzati. Gli ormoni
ipofisari sono detti tropici in quanto influenzano il rilascio di altri ormoni da parte delle
ghiandole endocrine. Gli ormoni ipotalamici sono detti rilascianti poiché influenzano il
rilascio di ormoni tropici.
IPOTALAMO
Situato nella zona centrale interna ai due emisferi cerebrali. Controlla i meccanismi
autonomici periferici, l’attività endocrina e molte funzioni quali la termoregolazione, il
sonno, il bilancio idro-salino e l’assunzione del cibo.
Gruppo anteriore: comprende nucleo sopraottico e paraventricolare
Gruppo intermedio: divisibile in regione mediale (nucleo ventromediale, dorsomediale,
perifornicale e arcuato) e regione laterale (nucleo ipotalamico laterale e tuberali laterali).
Gruppo posteriore: comprende i corpi mamillari nei quali si distinguono i nuclei mamillari
mediale, laterale e intermedio e i nuclei ipotalamici posteriori.
IPOFISI POSTERIORE ossitocina ormone antidiuretico ADH
Contiene principalmente due ormoni: e
(vasopressina). Questi due ormoni vengono sintetizzati nei nuclei ipotalamici sopraottico e
sopraventricolare e poi rilasciati nei capillari dell’ipofisi posteriore.
L’ossitocina induce il riflesso dell’emissione del latte, per contrazione delle cellule della
ghiandola mammaria.
ADH
La secrezione di è regolata da stimoli osmotici e volemici: le variazioni di osmolarità dei
liquidi corporei sono rilevate dagli osmocettori dell’ipotalamo, mentre le variazioni di
volume dei liquidi corporei sono rilevate dai barocettori dell’atrio cardiaco.
Regolazione osmotica: la deprivazione idrica aumenta l’osmolarità plasmatica, rilevata dagli
osmocettori che stimolano il rilascio di ADH
Regolazione volemica:la variazione di volume è rilevata dai barocettori
La vasopressina è rilasciata nel cervello con ritmo circadiano dai neuroni dell’ipotalamo.
IPOFISI ANTERIORE
Qui arrivano gli ormoni rilascianti prodotti nell’ipotalamo, che stimolano cellule che iniziano
ormoni tropici,
a produrre gli i quali circolano nel sistema sanguigno e regolano le ghiandole
endocrine in tutto il corpo.
Ormone Ormone tropico Bersaglio principale Ormone secreto dal
ipotalamico influenzato dell’ormone tropico bersaglio
rialsciante
Ormone per il Ormone tireotropo Tiroide Ormoni tiroidei
rilascio della (TSH) (tiroxina e
tireotropina (TRH) triiodotironina)
Ormone per il Ormone follicolo- Testicoli Testosterone
rilascio delle stimolante (FSH) Ovaie Estrogeni
donadotropine
(GnRH) Ormone Testicoli Testosterone
luteinizzante (LH) Ovaie Progesterone
Ormone per il Ormone Corticale surrenale Glucocorticoidi
rilascio della adrenocorticotropo Mineralcorticoidi
corticotropina (CRH) (ACTH)
Somatocrinina Ormone della L’intero organismo Somatomedine
(stimola) crescita (GH) peptidiche dal
Somatostatina fegato
(inibisce)
Fattore inibitorio Prolattina Ghiandole Non identificato
della prolattina mammarie
(forse la dopamina)
Peptide per il
rilascio della
prolattina
Somatotropina GH (ormone somatotropo) è un ormone peptidico secreto dall’adenoipofisi.
Ha la funzione di stimolare lo sviluppo dell’organismo umano, promuovendo
l’accrescimento e la divisione mitotica delle cellule di vari tessuti.
somatocrinina somatostatina
La sua produzione è controllata da (stimolante) e (inibente).
Il GH nell’età prepubere e pubere stimola l’accrescimento mediante il mediatore
somatomedina insulin growth factor 1 IGF-1
o prodotto a livello epatico.
Regolazione nervosa della secrezione di GH
Fattori che favoriscono il rilascio di somatotropina:
1) Somatocrinina o ormone rilasciante la somatotropina stimola sia la trascrizione del
gene del GH, sia la sintesi e la secrezione dell’ormone
2) Neurotrasmettitori (feedback positivo su GHRH e GH)
- Dopamina
- Agonisti alfa-adrenergici
- Acetilcolina
- Serotonina
Fattori che inibiscono il rilascio di somatotropina:
1) Somatostatina: riduce la secrezione del GH, ma non la sua sintesi, e la capacità delle
cellule somatrope di rispondere agli stimoli secretori
2) Neurotrasmettitori (feedback negativo su GHRH e GH)
- Agonisti beta adrenergici
Regolazione metabolica e comportamentale della secrezione di GH
Fattori che favoriscono il rilascio di somatotropina:
1) Grelina: oligopeptide secreto principalmente dalle cellule neuroendocrine della
mucosa gastrica. Agisce sia a livello delle cellule somatotrope sia dell’ipotalamo,
stimolando la secrezione di GH e GHRH
2) Leptina (feedback negativo su GHRH e GH)
3) Sonno profondo
4) Esercizio fisico
5) Ipoglicemia
6) Steroidi sessuali
Fattori che inibiscono il rilascio di somatotropina:
1) Iperglicemia
2) Dieta ricca di grassi
3) Glucocorticoidi
4) Diidrotestosterone
5) Somatomedina
☆ Sindromi da eccesso di GH: sono sempre dovute alla presenza di Adenomi ipofisari GH-
secernenti. Quando ciò si verifica il quadro clinico che ne deriva nell’adulto è
l’ACROMEGALIA, mentre nei giovani è il GIGANTISMO.
Questa condizione porta a modificazioni della fisionomia (mani e piedi, lingua e labbra più
grandi...), modificazioni cutanee (pelle spessa e unta), visceromegalia (aumento volume
degli organi), alterazioni articolari, turbe neuro-muscolari, turbe metaboliche e
ipogonadismo (inadeguata secrezione degli ormoni sessuali).
NANISMO IPOFISARIO:dovuto ad un deficit di secrezione del GH in età giovanile.
L’accrescimento corporeo è ridotto, ma vengono rispettate le proporzioni del corpo. Una
forma particolare di nanismo è il nanismo da stress (bambini molestati o in isolamento
sociale).
GHIANDOLE SURRENALI
Si trovano sul polo superiore dei reni e sono costituite da:
mineralcorticoidi androgeni
- corticale surrenale: secerne e sotto il controllo
dell’ormone adrenocorticotropo
noradrenalina adrenalina
- midollare surrenale: secerne e sotto controllo del SN
ortosimpatico.
TIROIDE
È un