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Il sistema parasimpatico

Il sistema simpatico si attiva in situazione di pericolo, aumenta la pressione arteriosa, entra in circolo l'adrenalina aumentando il battito cardiaco, in modo da poter affrontare un attacco o una fuga.

Il sistema parasimpatico, invece, aumenta le riserve energetiche dell'organismo, aumenta la salivazione e l'attività gastrica ed intestinale.

Il diencefalo, situato nel terzo ventricolo, si compone di due strutture, il talamo e l'ipotalamo.

Il talamo ha una funzione di "centro di smistamento" degli input provenienti dai sistemi sensoriali per poi essere trasferiti nelle varie cortecce. Esso è costituito da nuclei, uno dei più importanti è il nucleo genicolato laterale, che trasferisce gli input visivi alla corteccia visiva primaria, o come il nucleo ventrolaterale che trasferisce i messaggi provenienti dal cervelletto alla corteccia primaria motoria.

L'ipotalamo è una struttura piccola ma con una grande funzione per l'uomo, esso...

controlla il sistema nervoso autonomo ed il sistema endocrino alla base per la sopravvivenza, infatti organizza comportamenti relativi all'alimentazione, al combattimento, all'accoppiamento. Il sistema endocrino è regolato da una ghiandola chiamata ipofisi che stimolata produce specifici ormoni quali gonadotropici che stimolano testicoli ed ovaie a rilasciare ormoni sessuali. L'ipofisi posteriore produce altri ormoni quali l'ossitocina e la vasopressina, regolatori della produzione di latte e urine. IL MESENCEFALO comprende due strutture: il tetto ed il tegmento. Il tetto comprende i collicoli superiori e i collicoli inferiori importanti per il sistema visivo e quello uditivo. Il tegmento comprende la formazione reticolare, la sostanza paracquadutale, il nucleo rosso, substantia nigra e l'area tegmentale ventrale. La formazione reticolare controlla il ritmo sonno-veglia, la sostanza grigia paracquaduttale ha la funzione di modulare i comportamenti tipici per.La sopravvivenza. Il nucleo rosso e la sostanza nera sono basilari per il sistema motorio. Il ROMBENCEFALO situato nel quarto ventricolo, comprende il metencefalo ed il miencefalo. Nel metencefalo troviamo il ponte, che contiene parte della formazione reticolare che regolano il sonno-veglia, ed il cervelletto, di forma simile al cervello dal punto di vista anatomico e con una corteccia chiamata cerebellare, esso è importante nella coordinazione motoria rendendoli fluidi e precisi, una lesione al cervelletto provocherebbe movimenti rapidi e poco coordinati. Nel miencefalo vi è il bulbo o midollo allungato, esso comprende parte della formazione reticolare che controllano la respirazione, il sistema cardiovascolare ed il tono muscolare. IL MIDOLLO SPINALE presente all'interno della colonna vertebrale, ha la funzione di smistare le fibre motorie e ricevere e distribuire l'informazione somatosensitiva proveniente dall'esterno, diretta ai centri cerebrali superiori. Anche il

Il midollo, come la corteccia, possiede la materia grigia e la sostanza bianca, con la differenza che sono posizionate in maniera inversa.

IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO è formato dai nervi spinali e dai nervi cranici. I nervi spinali sono formati da lunghi fasci di assoni afferenti, chiamati così perché ricevono informazioni e li portano al SNC. Mentre nel caso contrario gli assoni vengono chiamati efferenti. I nervi cranici controllano la muscolatura di tutto il capo, il viso ed il collo, ricevendo informazioni propriocettive e dolorifiche.

IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO, chiamato così perché è omeostatico e coinvolge la muscolatura liscia, cardiaca e ghiandolare. Esso ha la funzione di regolazione dei processi vegetativi dell'organismo. Il SNA è formato da due sistemi: il SIMPATICO ed il PARASIMPATICO.

IL SISTEMA SIMPATICO si attiva in situazione di pericolo, aumenta la pressione arteriosa, entra in circolo l'adrenalina aumentando il battito cardiaco.

In modo da poter affrontare un attacco o una fuga. Il sistema parasimpatico, invece, aumenta le riserve energetiche dell'organismo, aumenta la salivazione e l'attività gastrica ed intestinale.

MODULO 2 PSICOFARMACOLOGIA

Si definisce farmaco un composto chimico esogeno, che dopo la somministrazione provoca gli stessi effetti dei messaggeri prodotti dal nostro corpo. Quando il farmaco modifica il comportamento a livello del sistema cerebrale, viene chiamato psicofarmaco. Ogni farmaco per funzionare deve possedere i siti d'azione, ovvero quei punti specifici dove il farmaco agisce.

La somministrazione farmacologica può avvenire in vari modi, per iniezione, per os, per via rettale, cutanea, ecc...

Per iniezione, può avvenire secondo ulteriori distinzioni, abbiamo la somministrazione endovenosa, mediante immissione del farmaco in vena, rapido assorbimento, questo potrebbe creare maggiore difficoltà per il medico di risomministrare un antidoto in caso di shock anafilattico.

poi abbiamo la via intramuscolare, che avviene attraverso il tessuto muscolare, iniezione intraperitoneale, ovvero tra la cavità intraperitoneale e gli organi interni, anche questo sistema risulterebbe veloce. Iniezione sottocutanea, in questo caso il farmaco somministrato deve essere una minima parte. Un altro tipo di iniezione è quella intracerebrale, usata in rarissimi casi e in extrema ratio, operazione eseguita da medici con molta cura, nei casi di non assorbimento del farmaco, ostacolo causato dalla barriera encefalica. La somministrazione orale invece possiamo distinguerla per ingestione mediante capsule o pillole e venire digerite, o sublinguale, fatte sciogliere sotto la lingua e fatte assorbire attraverso i capillari situati nella bocca. Ma per la psicofarmacologia non sempre può essere valida, per via della barriera encefalica che ne potrebbe bloccare l'assorbimento. Per quanto riguarda la via rettale, invece il farmaco, chiamato supposta, viene assorbito dalle.

mucose intestinali.Il farmaco introdotto nel corpo deve potere superare la barriera encefalica, come già sappiamo lamolecole deve essere liposolubile, altrimenti la barriera farebbe da filtro. Il farmaco dopo avereespletato la sua funzione deve potere essere escreto e ciò avviene dai reni o dal fegato.Il farmaco per potere agire deve avere un giusto dosaggio, infatti si calcola in rapporto al pesocorporeo dell'individuo al quale viene somministrato, es. maggiore è il peso maggiore sarà ildosaggio farmacologico. Molta attenzione deve porre il medico, infatti se prendiamo come es. lamorfina, dobbiamo tenere conto degli effetti collaterali, infatti spesso questi farmaci oltre cheplacare il dolore abbassano anche la respirazione ed il battito cardiaco, quindi necessita rispettare ilmargine di sicurezza. Alcuni farmaci quali i barbiturici hanno un margine di sicurezza moltobasso, quindi una dose maggiore o anche la associazione con l'alcol, potrebbe

Essere letale. La somministrazione a lungo termine, fa si che diminuisce la sua efficacia, tale fenomeno viene chiamato assuefazione o anche detto tolleranza. A volte può accadere l'effetto contrario, aumentando l'efficacia, quindi una sensibilizzazione. Ma attenzione nel caso in cui si interrompe il circuito della somministrazione dopo un lungo periodo, quindi dopo una assuefazione, si potrebbe presentare un altro tipo di evento chiamato astinenza.

Un altro tipo di psicofarmaco e il placebo. Il placebo è un NON farmaco, spesso viene somministrato in pazienti ansiosi o con problemi psicologici e paradossalmente migliorano, questo perché il solo pensiero della cura migliora e aumenta l'effetto endogeno dei neurotrasmettitori. Non ha effetti collaterali, spesso è acqua e zucchero, viene usato nella ricerca come paragone al farmaco studiato.

La psicofarmacologia agisce grazie alle sinapsi nel SNC, essi si dividono in farmaci ANTAGONISTI e farmaci AGONISTI.

Gli antagonisti inibiscono gli effetti postsinaptici, mentre gli agonisti ne favoriscono gli effetti. A tal proposito bisogna precisare che il tutto avviene grazie ai precursori. NEUROTRASMETTITORI Si definisce neurotrasmettitore un messaggero chimico con la funzione di comunicare tra i neuroni e di influenzarne altri. I neurotrasmettitori sono sintetizzati nel soma di ogni neurone e vengono immagazzinati nelle vescicole sinaptiche, che a loro volta vanno verso la membrana sinaptica dove avviene l'aggancio. Il neurotrasmettitore viene rilasciato nella fessura sinaptica e si lega ai recettori postsinaptici, generando potenziali di azione eccitatori o inibitori. Infine, il neurotrasmettitore viene metabolizzato grazie agli enzimi o riassorbito dalla membrana presinaptica. Nel sistema nervoso centrale ci sono circa 30 neurotrasmettitori a carattere modulatorio, mentre i due principali sono il GLUTAMMATO con funzione eccitatoria ed il GABA con effetti inibitori.

Il glutammato è prodotto dalle attività metaboliche delle cellule che si trovano nel cervello. I recettori con cui si lega sono: NMDA - AMPA - CAINATO e METABOTROPICO. Il recettore AMPA controlla i canali sodio della membrana, provocandone un potenziale d'azione postsinaptico, ogni volta che vi si lega. I recettori NMDA ha la capacità di modificare le caratteristiche della sinapsi. Gli altri due recettori hanno caratteristiche simili.

Il GABA è il neurotrasmettitore inibitorio, esso ha come recettori il GABA a ed il GABA b. Il GABA ha una funzione basilare quella di sotto controllo le connessioni che potrebbero provocare reazioni violente di scariche neurali provocandone l'epilessia. I recettori del GABA sono complessi, ogni recettore comprende cinque siti di legame. I farmaci come i barbiturici e le benzodiazepine hanno l'effetto di amplificare gli effetti del GABA e quindi, si può dire che hanno la caratteristica di sedare o calmare.

I barbiturici in particolare hanno effetti calmanti in piccole dosi, un'eccessiva dose potrebbe causare sei problemi all'apparato cardiovascolare, sopprimendo i centri della respirazione situati nel tronco encefalico, fino ad arrivare alla morte. Le sostanze fino ad ora commentate sono chimiche, non vi sono sostanze naturali, ad esclusione del GABA che possono legarsi a questi siti. Di recente si è scoperto un composto opposto alle benzodiazepine il B-CCm che viene rilasciato in caso di pericolo per attivare l'ansia e la paura, per favorirne una maggiore attenzione per utilizzarla per la fuga o attacco.

ACETILCOLINA Ach. L'acetilcolina è uno dei più importanti neurotrasmettitori secreto dagli assoni efferenti, ha la funzione del movimento dei muscoli. Le sinapsi che rilasciano Ach vengono chiamate acetilcolinergiche. Le aree del cervello dove troviamo maggiore concentrazione di neuroni Ach sono, il ponte dorsolaterale importante nella fase del sonno REM, il...

Il setto mediale ha il compito di memorizzare, e il mesencefalo è coinvolto nell'apprendimento.

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A.A. 2022-2023
19 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuse.nucera di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia del comportamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Valente Luca.