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CAPSIDE

• È una struttura formata da proteine codificate da geni virali

• È costituito da subunità proteiche disposte in modo regolare.

• Protegge il materiale genetico virale nei confronti delle nucleasi presenti nei fluidi.

• Nei virus nudi sono in grado di interagire con i componenti sulla superficie cellulare (recettori) fungendo da

antirecettori.

Le proteine destinate a formare il capside sono capaci di autocombinarsi (assemblaggio) seguendo 2 tipi di

schemi fondamentali, definiti:

- simmetria ICOSAEDRICA

- simmetria ELICOIDALE

La simmetria virale è dovuta all’interazione genoma-proteine.

Simmetria icosaedrica:

Può’ essere costituito da 2 tipi di capsomero (pentone, esone = aggregati strutturali) disposti a formare un

icosaedro (solido regolare a 20 facce triangolari e 12 vertici). Il genoma virale è impacchettato nel capsìde

con cui non prende diretto contatto.

I pentoni o pentameri possiedono 5 subunità e sono disposti ai vertici dell’icosaedro (provvisti di fibra in

Adenovirus);

Gli esoni o esameri hanno 6 subunità e sono localizzati sulle facce.

5 capsidi= 1 capsomero 12 capsomeri= capside completo

I virus con questa simmetria si differenziano per numero e distribuzione dei capsomeri.

Il capside è composto da 60 unità asimmetriche costituite da 1 proteina (T=1), per un totale di 60 proteine

capside.

Il capside è composto da 60 unità asimmetriche costituite da 1 proteina (T=4), per un totale di 240 proteine

capside.

Virioni icosaedrici via via più grandi si ottengono aggiungendo esameri al capside (esoni)

Virus nudo a simmetria elicoidale: Virus del mosaico del tabacco

Disposizione di componenti asimmetriche identiche intorno a una circonferenza per ottenere una struttura

simmetrica. La dimensione del genoma determina la lunghezza del virione.

Nucleocapside (core): Capside + acido nucleico

ENVELOPE:

• Doppio strato lipidico derivante dalla membrana cellulare infettata che riveste il capside. Ancorate

all’envelope ci sono proteine virali, di solito glicosilate (glicoproteine virali)

• Le glicoproteine protrudono all’esterno (“spike”) e fungono da antirecettore virale nei confronti delle cellule

bersaglio.

• Le glicoproteine virali sono la maggiore sorgente antigenica dei virus.

• La presenza dell’envelope rende i virus sensibili ai disinfettanti organici (eteri, alcooli) in grado di sciogliere

i lipidi.

Proteine dell’envelope:

• Aggancio, fusione ed entrata (es. HA-INFLUENZA VIRUS)

• Attività enzimatica (es. NA-INFLUENZA VIRUS)

• Canale ionico (es. M2-INFLUENZA VIRUS)

• Antigeni principali (es. GP120- HIV)

Struttura del virione: Virus nudi

¤ Resistenti a detergenti, essicamento e acidi – resistenti nell’ambiente intestinale

¤ Spesso trasmessi per via oro-fecale

¤ Possono mantenere il potere infettante nelle acque reflue

¤ Uscita per lisi cellulare

Virus con membrana:

¤ Sensibile ai detergenti, essicamento, acidi, solventi – inattivati nel tratto gastrointestinale

¤ Spesso trasmessi tramite contatto diretto

¤ Fuoriuscita non necessita di lisi/morte cellulare

¤ Possibilità di infezioni croniche

Definizioni:

• Capside: guscio proteico che circonda il genoma

- Protomeri (unità strutturale, fatta da una o più subunità proteiche)

- Capsomeri: esoni e pentoni

• Nucleocapside (core): Capside + acido nucleico

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher siri00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia dei Sistemi Integrati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Testino Mario.