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K
attraverso la membrana in funzione del V imposto. Si ammetta inizialmente che non esista un
m
gradiente di [K ] a cavallo della membrana. Si iniettino cariche negative (entranti) nella cellula
+
grazie all’amplificatore, che iperpolarizzano il V . Questo crea un gradiente elettrico che attrae il
m
K verso l’interno, generando una I entrante. Poi con un amplificatore si iniettano cariche positive
K
nella cellula, che depolarizzano il V . Questo crea un gradiente elettrico che spinge il K verso
m
l’esterno, generando una I uscente
K
Quindi in una situazione sperimentale in cui non esiste un gradiente chimico (E = 0mV) la
K
relazione corrente-voltaggio (I/V) viene descritta dalla relazione: I = g V
K K m
Caso simile alla realtà: esiste un gradiente chimico per il K a cavallo della membrana la I viene
+ → K
descritta dalla Legge di Ohm modificata. In particolare, si consideri una differenza di
concentrazioni [K ] >> [K] tale per cui esiste si ha E = -80mV. Si immagini di iniettare cariche
+ i o K
negative nella cellula in modo da iperpolarizzare la membrana e spostare il V = -80mV. Allora,
m
la I in base alla Legge di Ohm Modificata risulta: I = g (-80V – (-80V ) = 0pA
K K K m m)
È possibile capire se una corrente è depolarizzante, quindi eccitatoria o iperpolarizzante, quindi
inibitoria, a seconda del V .
m
La permeabilità di una membrana nei confronti di uno ione, per i quali esistono canali ionici
selettivi, può essere rappresentato dal punto di vista elettrico da un resistore di una certa
conduttanza collegato in serie con una batteria a rappresentarne il
gradiente di concentrazione dello ione stesso. Tuttavia, è noto che
sulla membrana plasmatica esistono più canali ionici in grado di far
fluire diversi ioni (Na , K , Cl ).
+ + -
La corrente I che fluisce all’interno di ogni maglia del circuito viene
descritta grazie alla Legge di Ohm modificata. In base alla Prima legge
di Kirchhoff, la corrente netta circolante è la somma algebrica delle
singole correnti ioniche.
Conduttanze variabili: prima erano conduttanze costanti, dovute alla presenza di canali ionici
sempre aperti (leakage), che variano in funzione del voltaggio (V ).
m
Tenendo conto che il potenziale di diffusione è caratterizzato dal fatto che in ogni istante, esiste
un equilibrio elettrico, tale per cui flusso ionico netto è nullo, + = 0, così si ottiene
un’equazione che consente di risalire al V della cellula in funzione delle conduttanze e dei
m
potenziali di equilibrio delle singole specie ioniche permeanti la membrana.
Equazione indipendente dalla permeabilità ionica, ma dipendente dalle conduttanze ioniche:
Circuito elettrico equivalente della Membrana
La membrana plasmatica è costituita da un doppio strato fosfolipidico
elettricamente isolante che separa due mezzi conduttori ossia le
soluzioni ioniche intra- ed extracellulari rende la membrana plasmatica
equiparabile ad un elemento circuitale elettrico ben specifico:
Il bilayer lipidico come un condensatore
Il bilayer lipidico è elettricamente equiparabile ad un condensatore piano, solitamente formato
da due piastre parallele, ciascuna con un'area (A) separate da una distanza (a) in cui si trova un
mezzo isolante (dielettrico) e che ha la proprietà di separare e accumulare una quantità di cariche
elettriche (Q) sulle piastre metalliche in funzione della differenza di potenziale (ΔV).
La capacità C [F] del condensatore è una misura della quantità di carica Q presente sulle piastre
in corrispondenza di una certa differenza di potenziale elettrico.
a) Dipende da caratteristiche geometriche e strutturali del condensatore. Sulla base
delle caratteristiche geometriche, un condensatore piano, la capacità C è descritta
dall’equazione con costante dielettrica relativa, che quantifica la
= ℇ ℇ
tendenza di un materiale a contrastare l’intensità del campo elettrico interno;
b) Il caricamento delle piastre del condensatore, conseguente all’applicazione di una
differenza di potenziale (ΔV) ai suoi capi induce una corrente capacitiva (I ), che
C
dipende dalle variazioni del voltaggio in funzione del tempo: =
Quindi, la I scorre solo quando esiste una variazione del potenziale(dV) tra le due piastre del
c
condensatore, mentre se non esiste una variazione del potenziale nel tempo allora I = 0.
c
Sia dato un circuito elettrico contenente un condensatore, grazie ad un generatore di tensione V 0
si applica una tensione V , che induce l’insorgenza di una corrente capacitiva I che carica il
c c
condensatore. Il passaggio della corrente capacitiva I è però transiente e limitata nel tempo alla
c
fase di caricamento del condensatore.
In particolare, la variazione nel tempo della corrente capacitiva I segue cinetiche di tipo mono-
c
−
esponenziali: Analogamente, il potenziale cresce esponenzialmente nel tempo
= ( ).
−
durante il caricamento del condensatore: = (1 − )
() 0
Circuito elettrico equivalente della membrana completo
Tenendo conto delle sue caratteristiche strutturali,
la membrana plasmatica è correttamente
rappresentata come un circuito RC, costituito da un
resistore R dotato di conduttanza data dai i canali
ionici (componente resistiva), e un condensatore C
con una capacità data dal doppio strato
fosfolipidico (componente capacitiva).
La corrente I che fluisce è descrivibile con la legge
m
di Kirchhoff:
= + ( − )
Effetti: la presenza della componente capacitiva nel circuito RC introduce una tempo-dipendenza
della variazione del V , in quanto la corrente iniettata nel circuito RC fluisce prima nel ramo
m
capacitivo e poi in quello resistivo determinando il cambiamento di V .
m
−
Valore di V (t): con , ovvero il tempo necessario affinchè
= + ( − )(1 − ) =
m 0 0
l’aumento di V sia uguale al 63% di V – V
m f 0
Potenziale d’azione
Fino ad ora si è considerato il comportamento bioelettrico di cellule non eccitabili (eritrociti), nelle
quali qualsiasi variazione del V indotta da uno stimolo tende ad essere smorzata. Il V ritorna
m m
spontaneamente al valore di equilibrio o di riposo (V ) dopo che la perturbazione che l’ha
rest
prodotta viene meno.
Uno stimolo (corrente uscente/positiva la cellula) che cambia il V in direzione negativa si
• m
dice iperpolarizzante. La deflessione del V viene detta iperpolarizzazione;
m
Uno stimolo (corrente entrante/negativa la cellula) che cambia il V in direzione positiva si
• m
dice depolarizzante. La deflessione del V viene detta depolarizzazione.
m
NB: il ritorno da una depolarizzazione al V è definita ripolarizzazione del V .
rest m
Invece, nelle cellule eccitabili, se la membrana viene depolarizzata oltre un certo potenziale
(potenziale soglia) la cellula eccitabile genera un’ampia e transitoria escursione del suo V →
m
superata la soglia, la variazione del V si manifesta in tutta la sua ampiezza e durata indipendente
m
dalla persistenza dello stimolo scatenante: fenomeni Tutto o Nulla.
Questa escursione del V in risposta ad uno stimolo depolarizzante soprasoglia prende il nome
m
di potenziale d’azione.
Vantaggi del generare un fenomeno bioelettrico come iI potenziale d’azione, evento tutto-o-nulla
che si riproduce sempre uguale a stesso una volta evocato da uno stimolo soprasoglia:
a) Trasferire l’informazione lungo le reti neurali senza perdere parte di questa
informazione durante il trasferimento (natura digitale dell’informazione neurale);
b) Promuovere e modulare rapidamente importanti funzioni cellulari, come il
potenziale d’azione cardiaco accoppiato alla contrazione e al rilasciamento del
miocardio.
Caratteristiche generali del Potenziale d’Azione
Il PA è descrivibile come un’ampia e transitoria depolarizzazione del V ed è caratterizzato da una
m
serie di fasi sequenziali:
• Una fase iniziale di rapida depolarizzazione;
• Seguita da un’inversione di polarità (Overshoot);
• Seguita da una ripolarizzazione verso il V .
rest
La diversa durata del PA, in base al tipo di cellula, rispecchia anche la diversa funzione del PA nei
segnali elettrici.
1° Base o Piede
Il PA insorge solo quando il V raggiunge un valore soglia, depolarizzato rispetto al V , si tratta
m rest
della fase di depolarizzazione che porta il V alla soglia e viene indotta da due meccanismi:
m
1. Input Sperimentale durante l’esperimento, lo sperimentato può iniettare correnti
→
depolarizzanti nel neurone in grado di depolarizzarlo a soglia;
2. Input Sinaptico all’interno delle reti neurali la depolarizzazione del piede può insorgere
→
come effetto dei processi di trasmissione dell’informazione nervosa che hanno luogo a
livello delle sinapsi, cioè i punti di contatto tra neuroni differenti;
3. Input Endogeno, in alcune cellule, la corrente depolarizzante corrente è generata
automaticamente e ciclicamente dalla cellula stessa.
2° La soglia
La soglia è un valore preciso del V che, se superato, innesca il PA.
m
Una corrente depolarizzante sotto-liminare o sottosoglia è una corrente incapace di
• innescare un PA; che induce variazioni di V monoesponenziali, che si estinguono quando
m
lo stimolo viene meno;
Una corrente depolarizzante liminare o a soglia è una corrente in grado di portare il V alla
• m
soglia e indurre il PA;
Una corrente depolarizzante sovra-liminare o soprasoglia è uno stimolo eccedente quello
• richiesto per raggiungere la soglia, ma genera un PA identico a quello indotto da uno
stimolo liminare.
3° Fase di Depolarizzazione Rapida
Una volta raggiunta o superata la soglia, si innescano nella membrana meccanismi molecolari
auto-rigenerativi che inducono una depolarizzazione rapida. Questa prosegue in modo
indipendente dallo stimolo fino ad annullarne la polarità (0 mV) e ad invertirla (eccedenza).
L’eccedenza prosegue fino a un valore di picco, raggiunto il quale la traiettoria del PA si inverte.
4° Fase di Ripolarizzazione
La ripolarizzazione riporta il V verso il V da cui il PA era partito ed è la fase più diversificata nei
m rest
diversi tipi cellulari: nei