POTENZIALE D’AZIONE
Nell’immagine osserviamo:
Figura in alto: variazione della corrente di membrana (Im) in funzione
del tempo.
0 prima dello stimolo mentre raggiunge il valore Im nel momento in
cui applichiamo lo stimolo se spegnamo va giù istantaneamente. Si
osserva la corrente che attraversa la membrana in 15ms di stimolo;
Figura sotto: scorporiamo in Ic e Ir.
Ic ->applico corrente e subito va su poi pian piano decade nel tempo;
Ir-> applico corrente e si carica piano piano e andrà giù
successivamente rimanendo costante.
Quindi appena si applica corrente ad una membrana si carica istantaneamente il condensatore,
questo si scarica pian piano nel tempo mentre la corrente resistiva è più lenta ma più stabile nel
tempo.
Quindi se in una membrana biologica ci fosse solamente la membrana ma non i canali saremmo in
grado di registrare delle variazioni di corrente istantanee ma che decadono rapidamente nel
tempo. Se ci fossero solamente resistenze registreremmo una variazione di corrente attraverso
quel canale che aumenta pian piano nel tempo e poi rimane stabile.
Applichiamo uno stimolo (linea rossa) e registriamo una
variazione di potenziale a livello della membrana (liea blu). Il
contribuito della corrente resistiva alla variazione di potenziale -
> aumenta piano nel tempo e poi si stabilizza e rimane così fino a
che non cessa lo stimolo. Quando cessa lo stimolo qualcosa si
muove comunque attraverso la membrana e quindi si vede “la
coda” che rappresenta il caricatore che deve scaricarsi (sarà
l’ultimo) e portare il potenziale di membrana a potenziale di
riposo. V=I*R V=Q*C
Se non ci fosse il condensatore, V salirebbe velocemente.
Se non ci fosse R, V si manterrebbe.
Per avereV si devono attivare dei canali voltaggio-dipendenti.V si associa solitamente al
potenziale d’azione, ma non è sempre così perché dipende dai protagonisti e dall’entità
diV. Il potenziale d’azione ha valori più negativi rispetto a quelli del potenziale di riposo.
VARIAZIONI SPERIMENTALI DEL POTENZIALE DI MEMBRANA
2 cellule, ognuna con 2 elettrodi: uno che fa passare
corrente all’interno della cellula e un altro che misura la
variazione di potenziale nella cellula.
CELLULA DI SX = Se inietto cariche negative nella cellula,
rendo più negativo il potenziale di riposo di quella
cellula e quindi iperpolarizzo la membrana (rendo più
negativo il lato interno della membrana). Cariche
positive si muoveranno dell’esterno verso l’interno
(vengono attratte) e misurerò una corrente entrante.
CELLULA DI DX = Se aggiungono cariche positive rendo meno negativo il potenziale di riposo di
quella cellula e quindi depolimerizzo la membrana (rendo meno negativo il lato interno della
membrana). Cariche positive si muoveranno dall’interno verso l’esterno e quindi misurerò una
corrente uscente.
La corrente è entrante o uscente in base alla direzione della cariche positive
A riposo siamo a zero poi applico un gradino di
corrente negativo (da 0 a -2). Quindi probabilmente
sto iperpolarizzando. Il secondo gradino è più lungo
iperpolarizzo di più. Gradini successivi vanno da 0 a 2 e
quindi depolarizzo, ovvero aggiungo cariche positive.
Cosa succede al potenziale quando aggiungo cariche
positive o negative all’interno della cellula.
In X-> tempo, In Y-> variazioni del potenziale di
membrana che vanno da -100mV a +40mV.
Nella cellula il potenziale di riposo è -65mV-> linea
tratteggiata mentre il potenziale soglia è -50mV.
Valori più positivi del potenziale di membrana -> la
cellula li raggiungerà quando stiamo depolarizzando.
L’inserimento dell’elettrodo genera di per sé una
variazione del potenziale di membrana anche se non
applico corrente.
Primo gradino di corrente negativo -> misuro una variazione negativa del potenziale di membrana
(il potenziale di membrana passa da -65 a -75mV).
Secondo gradino-> iperpolarizazzione maggiore (si arriva a -90).
Quando depolarizziamo registriamo variazioni positive del potenziale di membrana ovvero
diventa meno negativo rispetto al suo potenziale di riposo (passa da -65 a -50mV).
Fino a che l’intensità di corrente che applichiamo al sistema non è in grado di indurre variazioni di
potenziale tali da superare la linea rossa che è la soglia, quella cellula non risponderà con un
potenziale di azione. Quindi fino a quel momento registreremo solo delle variazioni di potenziale
di membrana (negativo o positivo) senza produrre un potenziale di azione. Queste fluttuazioni del
potenziale di membrana sono dovuti a movimenti di ioni attraverso canali ionici. Quando lo
stimolo è tale da superare il valore soglia, si attivano i canali ionici voltaggio-dipendenti ovvero
quelli che rispondono a variazioni sostanziali del potenziale di membrana. Il movimento
attraverso quei canali è rapido tale da produrre un potenziale di azione.
I =I + g (V –E ) Corrente totale
m c x m x
I = corrente di membrana
m
I = corrente capacitiva
c
I = corrente portata da una specie ionica
x
g = conduttanza (n° di canali aperti per ione x)
x
V = potenziale di membrana
m
E = potenziale d’equilibrio dello ione x
x
(V - E ) = forza elettromotrice (f.e.m.) che agisce sullo ione x (tanto maggiore quanto più ci
m x
si allontana dal potenziale di equilibrio)
Stimolo depolarizzante -> Depolarizzazione della membrana -> Più canali per il sodio aperti e
quindi aumenta la permeabilità al sodio -> Il sodio entra nella cellula e porta cariche positive, per
cui si depolarizza la membrana e riparte questo ciclo. Questo perché il sodio che entra non fa
altro che amplificare la depolarizzazione portata dallo stimolo. Meccanismo a feedback positivo.
Per studiare quali sono le correnti portate da uno stimolo iperpolarizzante o depolarizzante si
deve bloccare uno di questi step.
Per studiare le singole correnti ioniche e responsabili del potenziale di membrana, si usa la
tecnica VOLTAGE-CLAMP (blocco del voltaggio). È
una tecnica elettrofisiologica che ha permesso di
capire quali sono le correnti responsabili del
potenziale d'azione. Quindi blocco il potenziale di
membrana al valore desiderato sperimentale e
conosco quali sono le correnti ioniche associate a
quel valore del potenziale di membrana che ho
deciso sperimentalmente.
Quindi ho una piastra petri all’interno della quale
ho una soluzione fisiologica, all’interno della quale
è immerso un assone gigante di calamaro.
All’interno dell’assone inseriamo l’elettrodo di
registrazione che inietta corrente. Abbiamo un
altro elettrodo ovvero elettrodo di riferimento
immerso nella soluzione salina. Entrambi gli elettrodi
arrivano ad un misuratore del voltaggio. Questo è
collegato ad un amplificazione differenziale. Al meno
arriva il valore de l potenziale di membrana registrato
lungo l’assone rispetto all’elettrodo di riferimento (è lo
0 sperimentale). Quindi il sistema fa la differenza tra
quello che misuro nella cellula rispetto all’elettrodo
immerso nel liquido.
Nell’amplificatore differenziale c’è un comando di
voltaggio che permette di definire quale è il voltaggio
sperimentale.
Quindi inietta tanta corrente nel sistema tale da raggiungere il potenziale di membrana
sperimentale.
Bloccando il voltaggio (blocco il ciclo) ad un valore fisso obbligo la cellula a rimanere a quel
voltaggio e quindi posso studiare tutte le correnti ioniche che determinano quella variazione di
voltaggio che rimane stabile.
Il comando Vc in questo caso è pari a 0, quindi il sistema ha registrato all’interno della cellula un
valore di potenziale di membrana = -65mV tenendo come riferimento l’elettrodo esterno. Noi
impostiamo la Vc =0 quindi imponiamo al nostro sistema di passare da -65 a 0. Quindi il
potenziale di membrana nella cellula cambierà di +65 mV. Arrivati a 0 il valore del potenziale di
membrana rimarrà 0 per tutto il tempo della registrazione. In questo modo posso calcolare tutte
le correnti ioniche che permettono al potenziale di passare da -65 a 0mV. Ovvero permette di
studiare quei meccanismi (la corrente ionica) che determina la depolarizzazione di questa cellula.
Attraverso gli elettrodi di riferimento vado a registrare le
correnti ioniche che attraversano la membrana a quel valore
di potenziale. Le correnti che vanno verso il basso sono
correnti entranti, mentre quelle che vanno verso l’alto sono
uscenti. Quando avviene la variazione del potenziale di
membrana registro un picco di corrente che è la corrente che
passa attraverso la capacità della membrana cellulare. Si
carica il condensatore e poi misuro una corrente transiente
entrante e una corrente ritardante uscente.
Il grafico con la linea nera rappresenta l’andamento di tutte
le correnti ioniche (Na + K) responsabili della variazione di
potenziale rappresentata dal grafico sovrastante.
Sperimentalmente per capire quale è il contributo di ciascuna specie
ionica a quella corrente si usano dei bloccanti (TTX = tossina che
blocca) per andare a bloccare i canali ionici voltaggio-dipendenti per
il sodio e il potassio per andare a registrare il contributo di quello
ione nel determinare questa corrente. Bloccando la corrente del
sodio, individuo la corrente del potassio (flusso degli ione del K
attraverso i canali ionici selettivi per il K) che sale lentamente, è
stabile nel tempo ed è una corrente uscente. Blocco la corrente del
potassio con TEA e misuro solo la corrente portata dal sodio che è
entrante rapida e poi nell’arco di pochi millisecondi torna a 0.
Se per tutto il tempo della registrazione sono in grado di mantenere
stabile la corrente portata dal K ma non quella portata dal Na vuol
dire che i canali hanno caratteristiche diverse.
Questi canali se non passa più corrente vanno incontro ad
riguarda i inattivazione ovvero che dopo un po che rimangono aperti, questi si
canali del inattivano e nonostante il canale sia aperto ostruisce il canale del
sodio -> passaggio degli ioni. Per arrivare alla corrente nera si fa una differenza
per ogni punto tra la curva rossa (portata dal sodio) e la curva verde
(portata dal potassio).
ESPERIMENTO CARDINE SU VOLTAGE-CLAMP E POTENZIALE D’AZIONE
Gli amplificatori differenziali utilizzati erano dei residui bellici. Hanno utilizzato l’assone
gigante di calamaro. Nel calamaro ci sono 2 nervi che percorrono tutta la struttura del
mantello e sono quei nervi che permettono la propulsione per l’attacco e la fuga. Il
vantaggio è che è un assone GIGAN
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