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(RC),
Aggiungere alcune gocce di acqua di cloro.
Agitare fortemente: in presenza di ioduri la fase organica si
colorerà di rosso/viola.
4) Ossidazione con ipoclorito:
Procedere come nel caso precedente con la differenza che è
necessario aggiungere una soluzione di ipoclorito di sodio
(NaClO, RC) anziché l’acqua di cloro.
RICONOSCIMENTO DEGLI IODATI
1) Ossidazione dello ioduro:
Preparare una soluzione acquosa del sale incognito.
Acidificare con alcune gocce di HCl dil. (2M, RP).
Aggiungere alcune gocce di soluzione di (KI,
ioduro di potassio
RC).
In presenza di iodato, si forma una colorazione bruna dovuta allo
iodio.
2) Precipitazione con nitrato d’argento:
Preparare una soluzione acquosa del sale incognito.
Acidificare con alcune gocce HNO dil. (2M, RP).
3
Aggiungere qualche goccia di soluzione di AgNO (RC).
3
In presenza di iodato, si forma un precipitato bianco caseoso di
AgIO solubile in NH dil. (2M, RP).
3 3
3) Precipitazione con cloruro di bario:
Preparare una soluzione acquosa del sale incognito.
Aggiungere alcune gocce di soluzione di BaCl (RC).
2
In presenza di iodato, si forma un precipitato bianco di Ba(IO ) ,
3 2
che in HCl 6M (RC) si colora di giallo pallido.
RICONOSCIMENTO DEI SOLFITI
Procedimento:
Preparare il bagnomaria ben caldo (= bollente).
Preparare la (non la cartina indicatrice):
cartina al bicromato
Tagliare una strisciolina di carta da filtro.
Bagnarla con qualche goccia di soluzione K Cr O (RC).
2 2 7
In una provetta, mettere una piccola quantità di sale ed
aggiungere 1-2 pipettate di HCl dil. (RP).
Scaldare a bagnomaria per qualche minuto, ponendo
sull’imboccatura della provetta la cartina al bicromato.
In presenza di solfiti, si sviluppa SO che farà cambiare il colore
2
della cartina imbevuta di bicromato di potassio da giallo a verde.
L’anidride solforosa è anche riconoscibile per il pungente odore.
A questo riconoscimento sono positivi: (SO ),
32-
solfiti tiosolfati
(S O ) e (S O ).
32- 52-
metabisolfiti
2 2
RICONOSCIMENTO DEI TIOSOLFATI
1) Decomposizione con HCl
Preparare il bagnomaria ben caldo (= bollente).
Preparare la cartina al bicromato:
In una provetta, mettere una piccola quantità di sale ed
aggiungere HCl dil. (RP). Notate la soluzione che diventa
lattiginosa (bianco-giallastra) per via della formazione di zolfo.
Scaldare a bagnomaria per qualche minuto ponendo
sull’imboccatura della provetta la cartina al bicromato.
In presenza di tiosolfati, si sviluppa di SO che rende verde la
2
cartina imbevuta di bicromato di potassio (giallo).
L’anidride solforosa è anche riconoscibile per l’odore pungente.
2) Precipitazione con AgNO
3
Procedere come nel caso degli alogenuri.
In breve tempo il precipitato, dapprima bianco, diventa bruno e
poi nero.
3) Misurazione del pH
Il pH di una soluzione di tiosolfato è neutro o leggermente basico.
RICONOSCIMENTO DEI SOLFATI
1) Precipitazione con BaCl
2
Preparare una soluzione acquosa del sale incognito.
Acidificare con HCl dil. (RP, pH = 0).
Aggiungere qualche goccia di soluzione di (RC).
cloruro di bario
In presenza di solfati, si forma un precipitato bianco insolubile in
acidi e in basi.
2) Precipitazione con acetato di piombo
Preparare una soluzione acquosa del sale incognito.
Acidificare con alcune gocce di diluito (CH COOH,
acido acetico 3
RP).
Aggiungere alcune gocce di soluzione di acetato di piombo
(CH COO) Pb (RC). Esso ha la duplice funzione di fornire la base
3 2
coniugata per il tampone a pH = 5 e lo ione Pb per la
++
precipitazione del solfato.
In presenza di solfato, precipita il bianco.
solfato di piombo
Per conferma, si può verificare la solubilità del precipitato (che va
preventivamente separato dalle acque di precipitazione) in
(NaOH, RP).
idrossido di sodio