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Motivazioni ed emozioni

Le motivazioni sono lo stato interno che attiva, dirige e mantiene nel tempo il comportamento di un individuo verso una data meta o l'apprendimento.

Le motivazioni biologiche innate fanno riferimento a elementi fisiologici. Le motivazioni acquisite sono legate a bisogni come la sicurezza, l'appartenenza, la stima e l'autorealizzazione.

Gioia, piacere o dolore sono componenti emotive correlate ai benefici attesi o al grado di adattamento ottenuto o previsto. Questi possono attivare un'emozione.

Piacere e dispiacere dipendono non solo dalla qualità degli stimoli, ma anche dallo stato interno del soggetto che li percepisce. Ad esempio, la temperatura può stimolarci a coprirci o meno, e se abbiamo freddo o caldo, lo stimolo può dare o non dare piacere a seconda della situazione.

Queste reazioni emotive dipendono dalla valutazione di beneficio o danno che viene fatta dello stimolo, in funzione del mantenimento dell'omeostasi generale.

emozioni generano sono invece esperienze consapevoli e soggettive. Le emozioni sono parte integrante del comportamento adattativo dell'organismo e sono responsabili di risposte fisiologiche misurabili. Queste risposte coinvolgono il sistema nervoso e altri organi, e possono influenzare i processi cognitivi come l'attenzione, la memoria e la decisione. Le risposte emotive possono manifestarsi attraverso cambiamenti nello stato di attivazione del sistema nervoso, risposte endocrine e del sistema nervoso autonomo, nonché risposte motoriesomatiche. Le sensazioni e i sentimenti, invece, rappresentano la percezione soggettiva delle risposte fisiologiche generate dalle emozioni. Sono il risultato delle elaborazioni cerebrali che traducono le reazioni emotive in esperienze consapevoli. Le emozioni sono quindi risposte automatiche, adattative e cognitive che si originano inconsciamente in risposta a stimoli che hanno un significato positivo o negativo per noi. I sentimenti emotivi che ne derivano sono esperienze soggettive che possono variare da individuo a individuo.accompagnano e rappresentano la percezione consapevole di queste risposte comportamentali. Le emozioni implicano un'enorme quantità di stati diversi, coloriture che possono sempre essere suddivise in termini positivi e negativi, uno ci fa avvicinare alla soddisfazione, l'altro allontanare. Si associa piacere e dispiacere. Le manifestazioni emotive sono l'insieme di comportamenti stereotipati (risposte automatiche che solo in un secondo momento da un'intensa attività mentale e un alto grado diventano consapevoli) e relative percezioni in genere brevi, coscienti e caratterizzate di piacere o dispiacere. Sono stati mentali fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. In termini evolutivi o Darwiniani, la loro principale funzione consiste nel rendere bonifica ce la reazione dell'individuo a situazioni in cui si rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza, reazione che

non utilizzi cioè processi cognitivi ed elaborazione cosciente. Motivazioni emozioni implicano ricompense o punizioni come obiettivo che il cervello deve raggiungere, o evitare, interfacciando il sistema sensoriale al sistema motorio e al comportamento.

NB.: in questo caso come valore di riferimento si può inserire una motivazione più complessa. In questo caso non basta solo una valutazione sofisticata, servono informazioni non solo dal sistema sensoriale ma vere e proprie percezioni che vengono integrate ed elaborate per capire se gli obiettivi che ci prefiggiamo sono vicini al raggiungimento, soddisfatti o viceversa. Il centro regolatore diventa un centro motorio più complesso del riflesso che mette in opera dei comportamenti emotivi adeguati.

Output motorio in ambito emotivo è la produzione di ormoni che vanno in circolo e producono risposte vegetative o somatiche. La risposta di tipo emotivo implica sempre il sistema nervoso autonomo. L'omeostasi è

mantenuta grazie ad uno stato di equilibrio dinamico tra attività simpatica e parasimpatica.

preparazione all'azione → → → Input emozione risposta: serie di reazioni che coinvolgono il sistema vegetativo.

Contributo sistema piramidale ed extrapiramidale.

La situazione emotiva in genere si esprime con un'espressione mimica facciale. Duchenne utilizzò la stimolazione elettrica dei muscoli facciali (senza indurre dolore) per indurre espressioni diverse.

Aumentando lentamente lo stimolo elettrico si nota che le prime fibre ad essere eccitate sono quelle di grosso diametro (no nocicettive ma sensorialità somatica e controllo muscolare, motoneuroni alfa).

Ci sono muscoli che non sono volontari e servono per produrre espressioni facciali di piacere naturale (sorriso di Duchenne *), sotto controllo extrapiramidale involontario.

un'ameba → → → Es.: Parameci inglobati da recettori di percezione comportamento automatico dei parameci

strategia per cercare di sottrarsi alla situazione (emozione? No, indica la percezione del proprio stato, il paramecio non lo ha). Sentire quello che si trattava indica poter valutare quello che si prova per mettere in atto delle strategie adattative più complicate che comportano un certo livello di coscienza e consapevolezza. È un'azione raffinata. → I centri che danno luogo a risposte emotive. Studio di animali rudimentalmente ma di sicura efficacia esperimenti di lesione per verificare la funzione degli organi lesi, eliminati. Rimuovendo la corteccia celebrale, talamo e ipotalamo, l'animale può ancora vivere (funzioni vitali conservate).

  1. Il comportamento → se lesione fatta risparmiando l'ipotalamo di falsa rabbia (pseudo-rabbia)
  2. Se lesioni realizzate con un angolo diverso che eliminava l'ipotalamo, l'animale diventava estremamente docile.

La sezione che passa attraverso il mesencefalo scollega l'ipotalamo che è il

centro delle reazioni emotive e della falsa rabbia, quindi contiene dei pacemaker che se attivati promuovono il comportamento stereotipo della falsa rabbia. Ematomi, traumi, tumori al cervello variazioni complesse ma casi speciali in cui si hanno situazioni rilevatrici paralisi facciale volontaria (del sistema piramidale), emiparesi dove i muscoli di un lato non sono in grado di attivarsi (coinvolge il lato opposto del cervello). (Il sorriso di Duchenne * era invece prodotto dalla muscolatura con controllo involontario paralisi volontaria implica vie non utilizzate dal sistema nervoso emotivo.) impassibile a emozioni ma in grado se volontario l'atto, vie Paralisi di tipo emotivo piramidali integre ma sistema extra-piramidale usato dal sistema motorio emotivo leso. FIGURA 9.28 Sistema limbico e ipotalamo controllano emozioni, ricevono informazioni da aree associative corticali (info sensoriali da periferia, pensieri da aree associative prefrontali). Il sistema
  1. Il sistema limbico genera un output (emozioni), alla corteccia, quindi alle aree associative, che poi contribuisce a generare delle percezioni emotive.
  2. L'ipotalamo funge da sistema effettore che è in grado di realizzare cambiamenti ormonali.
  3. Il sistema limbico si avvale anche del controllo attraverso ormoni e del tronco encefalo che regola le risposte vegetative.
  4. Si possono anche avere risposte motorie somatiche.
  5. Comunica attraverso fibre che scendono all'ipotalamo che comunica con l'ipofisi e invia fibre al tronco celebrale.
  6. Nell'ipotalamo si trovano:
    • I nuclei cardiovascolari che si trovano nel tronco encefalo o mesencefalo.
    • I nuclei di controllo inspiratori ed espiratori che si trovano a livello del ponte e nel midollo allungato inducono il ritmo respiratorio.
  7. Tutti questi nuclei ricevono input dall'ipotalamo che modifica le loro attività.
  8. Funzioni ipotalamiche:
    • Controllo del flusso sanguigno (aggiustamenti in gittata cardiaca, tono vasomotorio,

osmolarità del sangue, e la clearance renale,e motivando il bere e il consumo di sale)- la regolazione del metabolismo energetico (monitorando i livelli di glucosio nel sangue, la a regolazione del comportamentoalimentare, le funzioni digestive, il ritmo metabolico e la temperatura)la regolazione dell'attività riproduttiva (influenzando l'identità di genere e il comportamento sessuale, l'accoppiamento e,- nellefemmine, governando i cicli mestruali, la gravidanza, e l'allattamento)- il coordinamento delle risposte a condizioni minacciose (regolando il rilascio degli ormoni dello stress, modulando l'equilibrio tratono simpatico e parasimpatico, e influenzando la distribuzione regionale del flusso sanguigno)APPRENDIMENTO E MEMORIAL'apprendimento è un cambiamento del comportamento che si suppone adattativo in seguito a specifiche esperienze. Dipende dalla.plasticità del sistema nervoso Si classificano vari tipi,

associativo e non-associativo. Alcune forme sono presenti solo in periodi critici ad es. imprinting, il linguaggio; è strettamente dipendente dalle motivazioni.

La memoria è parte del processo di apprendimento, attraverso il quale la conoscenza è codificata, immagazzinata e in seguito evocata, se ne distinguono vari tipi: memoria filogenetica, dichiarativa, non dichiarativa. Può essere a breve o lungo termine.

L'efficacia del processo di memorizzazione dipende dalle esperienze passate, e dall'importanza percepita.

L'abitudine (o assuefazione) è un tipo di apprendimento che mette in grado di ignorare gli stimoli irrilevanti. Quindi se un animale impara ad ignorarlo. Selezioniamo molto ciò che percepiamo, capiamo... questo vale viene sottoposto uno stimolo innocuo ripetuto solo per gli stimoli innocui non per quelli nocivi.

Sensitizzazione aumento della risposta a stimoli innocui. Se un soggetto subisce uno stimolo nocivo in

modo accentuato anche a successivi stimoli innocui. Ritrae ma dopo una serie di stimoli è meno automatico quest'azione, si abitua. Es.: quando si toccano le corna della lumaca all'inizio si rende conto che lo stimolo è innocuo. Candel. Aplisia (lumaca di mare). Stimolo tattile innocuo al sifone della lumaca che provoca la retrazione della branchia. Questo stimolo ripetuto dava origine ad abitudine. Dissezionando l'animale (sistema nervoso era molto semplice con molti neuroni grossi visibili quasi ad occhio nudo e molto costante nella struttura) si poterono individuare singoli neuroni e vedere che erano legati a specifici comportamenti. I neuroni vengono cablati nello stesso modo nei diversi esemplari. Lo scienziato vide che il riflesso implicava un neurone sensoriale e un motoneurone che provocava la contrazione della branchia. Esplorato l'intero circuito per vedere dove avveniva l'apprendimento. Mettendo degli elettrodi nel neurone sensoriale si poté

stabilire che l’eccitabilità del neurone persist

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Albumina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Formenti Alessandro.