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Estratto del documento

Organo, che da gli strumenti attraverso i quali fare filosofia. Novum Organon,

dato da Francis. (metto appunto gli strumenti per la conoscenza).

A noi interessa parlare di idola= sono queste idee e concetti che ci impediscono di

vedere la realtà. Sono molto simili ai Bias

Ci sono 4 tipi di idola

1. tribù= fondati sulla natura umana stessa, modo in cui noi uomini percepiamo

il mondo che ci circonda. “si asserisce che l’uomo è misura di tutte le cose”, dice

lui, ma non è vero perché tutte le percezioni che abbiamo è dato dal modo in cui

l’umano è fatto soggettivamente e non da come sia fatto l’universo. “L’intelletto

umano è simile a uno specchio che riflette irregolarmente i raggi delle cose, che

mescola la sua propria natura a quella delle cose e le deforma e le travisa.” Caso

particolare che Bacon coglie che nelle cose vi sia un ordine e una regolarità

maggiore rispetto a quelli che si riscontrano in natura, il nostro cervello è fatto

per creare connessioni tra eventi. È stato es fondamentale scappare dal fruscio

della savana, perché so che si sta avvicinando un giaguaro, per la sopravvivenza.

Idea e pensiero diverso da quello scientifico. Il pensiero complottista è un

pensiero pre scientifico, uniscono fatti che non c’entrano e gli creano un

collegamento. Succede anche nella vita quotidiana

2. spelonca= riporta a Platone, che usa questa metafora per raccontare il modo in

cui gli uomini conosco la realtà, gli uomini sono in una taverna dove loro

incatenati possono vedere quello che vi è fuori ma solo le ombre, dunque secondo

Platone l’uomo non sa la realtà ma vede solo le ombre. Secondo Bacone, gli idoli

di spelonca sono quelli connessi al singolo individuo e dipendono dalla sua

educazione dal contesto in cui è cresciuto da una serie di cause accidentali. Dice

che nascono dall’eccesso ****

3. fori (piazza)= gli idoli che derivano da un contratto e dalle reciproche relazioni

che gli uomini hanno tra di loro. Infatti essi si associano per mezzo dei discorsi,

linguaggio ha una funzione fondamentale, ma i nomi vengono imposti secondo la

comprensione del volgo, cioè i termini con cui descriviamo il mondo sono

imprecisi, perché sono imposti dalle persone che non capiscono la reale ragione

della realtà. Una cosa detta male è probabilmente una cosa sbagliata, o

perlomeno imprecisa. Ce qui un'altra idea, quella di poter ripulire il linguaggio

ordinario, secondo Locke, perché secondo lui non è abbastanza preciso e quindi

sorgono le dispute. (per poi oggi capire che non si può, il linguaggio ordinario è

quello che è e il nostro intervento è e può essere minimo)

4. teatro= quelli contro qui, Bacone si scaglia velocemente, penetrati nell’animo

degli uomini dai vari sistemi filosofi e dalle errate leggi sulla dimostrazione.

Secondo lui sono presentati sulla scene e recitate, producendo mondi fittizi da

palcoscenico. Come vediamo l’idea in qualche modo, la maniera che gli umani

hanno abitualmente di pensare sia viziata, nel suo stesso prodursi, idea che

vediamo prima di Caiman inzia con Bacone 1625, che però si spegnerà

600, anno della ragione, sistemo filosofici che pensano di spiegare il mondo, come

Cartesio, il 600 è il secolo della rivoluzione scientifica, Galielo (muore 1642) anno

in cui nasce Newton. (ne parla nei Sepolcri sua opera). Principale invenzione di

Newton la gattaiola, porticina per fare entrare i gatti in casa.

bias

Vediamo alcuni (difetti che abbiamo, inevitabilmente, nel modo di pensare).

bias

Il primo è il di conferma, che ci porta ad essere d’accordo con le persone che

la pensano come noi, oppure ci porta ad adattare le nostre idee a determinate

persone. Tendiamo ad evitare quella che Skinner (che ha studiato l’inaffidabilità

dei testimoni) chiamava dissonanza cognitiva.

di ancoraggio,

bias

Il secondo è il che ci porta a prendere una decisione in base

ad un numero limitato di elementi ai quali ci ancoriamo.

di proiezione,

bias

Il terzo è il che ci porta a pensare che la maggior parte delle

persone la pensi come noi.

del pavone,

bias

Il quarto è il che ci induce a condividere maggiormente i

successi rispetto ai fallimenti.

dell’illusione della frequenza,

bias

Il quarto è il che ci induce a selezionare le

informazioni che ci inducono piacere.

del presente,

bias

Il quinto è il che ci induce a prendere decisioni in grado di

fornire una gratificazione immediata.

dell’ottimismo,

bias

Il sesto è il che ci induce a pensare in maniera più ottimista

che realista. Le teorie del diritto

Il giusnaturalismo

Cenni introduttivi

Il giusnaturalismo privilegia il punto di vista della giustizia.

Nel 1518, in seguito alla pubblicazione delle tesi luterane, per la prima volta dopo

molti secoli, in Europa, non si condivide più la stessa idea di divinità.

Tipicamente, il potere del sovrano trovava fondamento nella diretta emanazione

della divinità, che, da quando, nell’800, Carlo Magno si convertì al cristianesimo,

si manifestava tramite il riconoscimento dalla Chiesa. Per il sovrano, fino a

questo momento, la scomunica rappresentava il male supremo. Si deve trovare

un fondamento diverso al potere del sovrano. In quello che era il giusnaturalismo

antico si dava quasi per scontato che la sovranità derivasse dalla divinità. Ma

senza divinità condivisa, si doveva ricercare il fondamento nella razionalità. La

razionalità forma il diritto.

Le teorie giusnaturalistiche sono molte e molto diverse tra loro. Bobbio, però,

individua una serie di caratteristiche comuni a tutte le correnti giusnaturalistiche

del Seicento. La prima è un’antropologia filosofica, ossia il considerare l’uomo

tendenzialmente buono (Locke) o tendenzialmente cattivo (Hobbes). La seconda è

l’esistenza di uno stato di natura, ossia uno stato in cui non esiste nessuna

istituzione di tipo giuridico-politico. La terza è che lo stato di natura e lo stato

politico sono tra loro in contrapposizione (o c’è uno o c’è l’altro). La quarta è che

lo stato di natura è composto da individui. La quinta è che nello stato di natura

tutti gli individui sono liberi e uguali. La sesta è che il passaggio da stato di

natura a stato politico avviene attraverso un contratto che spezza la causalità

naturale, è espressione della volontà dei singoli individui frutto del libero arbitrio.

La settima è la legittimazione del potere politico data dal consenso dei consociati.

Il giusnaturalismo moderno nasce in Olanda, dove, tra la fine del Cinquecento e

l’inizio del Seicento, si colloca la principale potenza mondiale, caratterizzata da

una società, a differenza delle altre, estremamente tollerante.

Ugo Grozio, Samuel Pufendorf, il contratto sociale e i diritti soggettivi

Ugo Grozio, De iure belli ac

Il primo autore rilevante è la cui opera principale è

pacis, dove l’idea è andare a ricercare regole così radicate nella natura umana da

valere anche in contesti caratterizzati dall’esistenza di vere e proprie norme.

Grozio riprende la tesi di Aristotele per cui l’uomo è naturalmente socievole e,

quindi, incline ad associarsi, in maniera razionale (pacifica e ordinata), con altri

individui. La socialità è parte costitutiva della natura umana e lo scopo del diritto

(inteso come diritto naturale) è la conservazione della società. Per Grozio, le regole

di diritto naturale sono l’astenersi dalle cose altrui, la restituzione di cose altrui,

l’obbligo di rispettare i patti (unico aspetto comune a tutti gli autori), il rimediare

alle proprie azioni negative e il sottostare ad una pena. Grozio afferma che il

diritto naturale sussisterebbe, in qualche modo, ugualmente anche se

ammettessimo, cosa che non può farsi senza empietà gravissima, che Dio non

esistesse o che egli non si occupa di umanità.

Samuel Pufendorf,

Il secondo autore rilevante è successivo a Grozio, la cui opera

Principi di diritto naturale,

più celebre è che distingue tra legge umana e legge

divina, nonché tra legge naturale e legge positiva. Le leggi naturali sono quelli che

è necessario rispettare affinché vi sia una società positiva; le leggi positive, invece,

non sono necessarie e sono determinate dalla volontà del legislatore. Le leggi

naturali fondano la loro obbligatorietà sul fatto che sono state poste da Dio. Per

Pufendorf gli uomini non sono per natura socievoli (amichevoli), diventano

socievoli (o quanto meno sociali) per via del principio di autoconservazione. Lo

stato naturale degli uomini, per Pufendorf, non è uno stato di guerra, ma di

piace, che si fonda su regole per le quali nessuno deve offendere a meno che non

provocato e a ciascuno deve essere permesso di godere dei propri beni.

Il contratto sociale è il contratto tra consociati che fonda il potere. Abbiamo già

visto come l’idea di contratto implichi una rottura della catena di causa effetto

che deriva dagli eventi naturali. Quindi, lo stato è un’idea artificiale; è un

prodotto dell’uomo. Lo stato nasce perché i consociati lo realizzano sottoscrivendo

un contratto. Nello stato di natura gli uomini parlano ed è proprio per questo che

possono stipulare degli accordi complessi. Gli esseri umani rinunciano a parte del

potere che hanno nello stato di natura per concederlo ad un sovrano. Il

linguaggio è fondamentale; il fatto che gli uomini parlino è essenziale che rende

possibile per la stesura del contratto sociale e, quindi, per la costruzione

artificiale dello stato. La differenza fondamentale fra Grozio e Pufendorf sta nel

fatto che per Grozio gli uomini sono socievoli e tendono così, spontaneamente, a

stare con gli altri; per Pufendorf, incece, ciò che spinge gli uomini ad associarsi è

l'istinto di sopravvivenza: gli uomini si associano unicamente per procurarsi

sicurezza. Parliamo di sicurezza in senso fisico, cioè l’idea di passeggiare per

strada senza che mi rapinino.

L’Olanda del XVI secolo era una società estremamente tollerante, in cui gli unici

non ammessi erano gli atei, i quali non erano ammessi al consenso sociale perché

non credere in dio significava non credere ad una punizione dopo la morte e,

quindi, che non ci sia niente in vita in grado di indurre l’individuo a comportarsi

positivamente. È qui che nasce il diritto soggettivo, e quella appena analizzata no

è la struttura logica, per la quale ad ogn

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Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher amaddaloni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Rossetti Andrea.