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CONDRY

“Comunicazione “cattiva

televisiva” di Karl Popper nel 1994 maestra televisione”

Condry contribuisce con il suo lavoro dando due definizioni della televisione:

- ladra di tempo

- bugiarda

I due attributi sono LADRA e BUGIARDA.

LADRA DI TEMPO: fenomeno della sovraesposizione ai media in particolare dei minori. Bambini

‘94

abbandonati davanti agli schermi, nel ancora solo televisivi, ora vale per tutti.

FINESTRA VS PORTA

• Fenomenologia dello schermo: rappresenta un filtro, radice della parola “schermarsi”

proteggersi scherma come disciplina sportiva. Gli schermi sono delle barriere, de filtri che

L’emblema

poniamo tra noi e il mondo esterno. dello schermo prima di ogni tecnologia

digitale è la FINESTRA. Come uno schermo guardiamo attraverso e vediamo una porzione

Cartesio diceva: “guardando

di mondo. fuori dalla finestra non vedo uomini, ma vedo mantelli

in quanto si vede solo la sagoma, non è possibile osservare la vita che c’è sotto e

e cappelli”,

la vita all’interno degli individui.

dentro, Vediamo porzioni di mondo, il problema è guardare

attraverso più finestre possibili.

• Un’apertura sul mondo diversa è quella della porta. un’apertura più

La PORTA rappresenta

Un’operazione più insicura in

insicura al mondo, rispetto alla finestra. quanto sorpassandola,

© A.B. ci inseriamo nel mondo senza poter essere precedentemente spettatori di ciò che avviene. La

porta non permette di guardare fuori in generale, ma chiude e nello stesso tempo apre.

Attraverso la porta interagiamo e usciamo dal luogo sicuro cioè casa ed esploriamo il mondo.

Attraverso le finestre possiamo osservare l’atteggiamento degli altri nel mondo. La finestra ci

protegge, noi siamo riparati anche se fuori piove.

Quindi idea dello schermo trasversale, non solo la tv. Lo schermo sono tutte le cornici attraverso cui

noi guardiamo e siamo spettatori. In posizione di passività guardiamo gli altri fuori, lo SPETTATORE

è un essere passivo, guardare gli altri e ciò che accade sullo schermo, noi siamo fermi dentro. Allora

è chiaro che il tema di Condry non vale solo per la tv.

LADRA DI TEMPO perché abbandonare bambini davanti agli schermi è una sottrazione di tempo

rispetto alle altre attività. Si crea una sorta di DICOTOMIA attività contro passività (potrei fare

dell’altro, uscire e agire). Sottrae del tempo dalla mia attività creativa che così vengono meno

dell’arte e narrazione

(importanza Malknecht).

BUGIARDA: la tv è bugiarda perché si tratta di una costruzione della realtà. La realtà fornita non

corrisponde a quella lì fuori o a quella di cui possiamo fare esperienze dirette. Non necessariamente

corrisponde alla realtà. Sappiamo che già la parola è una bugia. Ogni racconto è già una distanza

dall’esperienza, ogni distanza, mistificazione o sofisticazione, per quanto ingenua e innocente, è

bugia. Contenuto offerto bugiardo. I bambini crescono con la TV, che diventa maggiormente ladra di

tempo e bugiarda quando diventa un social network.

Ne conseguono/emergono alcuni fenomeni negativi:

• ATOMIZZAZIONE: gli individui che si trovano da soli di fronte agli schermi diventano

solitudine dell’individuo.

atomizzati,

L’individuo dinnanzi allo schermo tende ad essere isolato/atomizzato. Condizione tipica della

contemporaneità e vita urbana, diventa una vita di solitudine. Si manifesta il paradosso/ossimoro della

FOLLA SOLITARIA. Ad esempio, in una METROPOLITANA ci sono tanti individui isolati, nelle

C’è l’idea

grandi città, o un vagone affollato di individui ognuno con le sue cuffie o un libro. di dover

fare per forza qualcosa e non poter concepire il momento in cui non si è produttivi. Un vagone

affollato di gente in silenzio in cui non c’era occasione di conversare. L’idea dell’importanza del non

del lasciarsi un’occasione fuori dalle pianificazioni.

pianificato, Individui soli davanti agli schermi.

Esempio della casa case tutte connesse tra loro, villaggio globale ma ognuno da solo davanti al proprio

a una solitudine dell’individuo non solo fisicamente,

schermo. Il rimando ma una solitudine

relazionale. La comunicazione ha bisogno di relazionalità, se manca il legame con gli altri manca il

presupposto/paradigma della relazionalità.

• LIQUEFAZIONE: la realtà oltre che/a essere costruita, deve essere offerta/fornita nelle

modalità più efficienti possibili, in modo tale che sia immediatamente recepibile.

La realtà è liquefatta perché non è necessario alcun lavoro di elaborazione del contenuto, in quanto

ci viene fornito un quadro costruito e preconfezionato. Nessuno prepara più un frullato perché è già

non sappiamo più cosa c’è dentro

pronto per uso e consumo, tutto centrifugato, e non siamo in grado

di distinguere ingredienti, è richiesto solo di mandarlo giù. Non è richiesto nessun lavoro di analisi

il tutto è totalmente pronto all’uso.

del contenuto, ma già

• l’individuo ha l’idea di conoscere tutto, in quanto tutto gli viene

PASSIVIZZAZIONE:

presentato come preconfezionato, si configura quindi un effetto narcotico.

© A.B.

L’individuo non è votato all’azione, non solo perché nella condizione di spettatore passivo, ma perché

Si fa l’idea

attraverso lo sguardo riesce ad avere informazioni su tutto il mondo. di essere

Questo amplifica l’effetto

assolutamente aggiornato e in grado conoscere tutto mentre non fa nulla.

narcotico, un senso di passività da parte dell’individuo.

Capitolo 1 Paragrafo 1.5.1 pag. 31

“Non l’immagine

sperimentando il mondo direttamente, ma attraverso (Debord immagine riassunto

semplificato del mondo) sotto forma di apparenza e fantasma, come oggetto di consumo fornito a

domicilio (non devo fare nulla, pronto per uso e consumo) veniamo defraudati (ladra) della capacità

di concepire ed esperire la cosa stessa e di prendere una posizione nei suoi confronti.”

l’immagine

Nel momento in cui viene fornita confezionata in un determinato modo ci viene veicolato

anche il posizionamento attorno ad essa, quale tipo di atteggiamento avere. Quindi il contenuto e

anche l’aspetto più critico.

“Chi ha consumato un’esplosione atomica sotto forma di un’immagine fornita a domicilio, costui

assocerà tale drammatico e immane evento all’immagine domestica di piccole dimensioni.”

Spettacolarizzazione di un evento: effetto narcotico. Tragedia della guerra (oggi 1 mese di guerra).

“L’uomo è antiquato”

Anders pag.32

“Ciò che viene fornito allo stato liquido, cioè a dire, tale che può essere immediatamente inghiottito,

personale.”

rende impossibile, perché superfluo, un confronto

Se è liquido deve essere inghiottito e quindi non ho bisogno di nessuna elaborazione. Mangiare (in

spagnolo da “consumare”) viene da masticare, cioè mangiare è il contrario della liquefazione, del

bere. E implica una trasformazione del cibo prima con la fase produttiva e poi con una trasformazione.

Noi mastichiamo il mondo, ma questa operazione la perdiamo se non mastichiamo più. I bambini di

c’era il

ora hanno problemi dai dentisti, non più abituati, perché prima pane duro, non mastichiamo

giù, non intervengo in alcun modo sul mondo. L’immagine

più il mondo. Mando fornisce anche una

Applauso “spontaneo”.

presa di posizione, invita a scandalizzarsi, schierarsi ecc.

Tutto questo diventa un problema evidente quando si ha a che fare con i minori.

• ADULTIZZAZIONE: i fenomeni precedentemente elencati sono maggiormente percepiti

dai bambini, ne consegue l’adultizzazione.

L’adultizzazione è il fenomeno col quale si descrivono le conseguenze legate a una esposizione o

sovra esposizione da parte dei minori a contenuti, inizialmente solo televisivi, non adatti ai minori,

nei confronti dei quali i minori non hanno sufficiente maturità per provare a elaborare un contenuto

che poi alla fine va mandato giù. I contenuti non adatti ai minori non sono solo quelli spinti, ma anche

un litigio in tv, una violenza verbale, urla, uno scontro dialettico, immagini forti, un missile, un ferito

dalla guerra. Un minore non è in grado di dare il giusto significato, ma esposto a contenuti che

L’esistenza delle

richiedono una maturità diversa che si pensa abbiano gli adulti. fasce protette non

garantisce che il fenomeno non avvenga, spesso non vengono rispettate. Bombardamento di

C’è

pubblicità: ci sono pubblicità dirette a loro, i bambini sono esposti a questi contenuti non adatti.

enorme legato all’adultizzazione,

quindi un problema che si riversa anche in altri aspetti, come le

ai bambini. Però nonostante questo l’invito

pubblicità di cibo rivolte direttamente è a non tirare facili

conclusioni.

© A.B.

In soccorso ci arriva SLABY che esegue uno studio sugli effetti possibili sui minori, legati

all’esposizione a contenuti non adatti. Egli identifica tre possibili effetti. Non necessariamente il

bambino diventa violento, se esposto a contenuti violenti, molto probabilmente era già predisposto

per altre variabili a una situazione comportamentale aggressiva. Quel contenuto non fa altro che

attecchire sul terreno fertile.

1. EFFETTO AGGRESSORE: il bambino tende a imitare/emulare ciò che ha visto

2. EFFETTO VITTIMA: il bambino si impaurisce e si immedesima con la vittima

3. EFFETTO INDIFFERENTE: il bambino non viene particolarmente colpito dal contenuto.

L’esposizione a uno stesso contenuto può produrre effetti diversi, addirittura opposti. Ci sono 3

varianti possibili e rispecchiano lo scenario a 360gradi, a dimostrazione del fatto che si parla di

correlazione non di causalità.

LIFECASTING: è il fenomeno diffuso di ribaltare la realtà esperita (di cui non abbiamo più

esperienza diretta) in iperreale. Costruzione della realtà a partire dalle immagini che io fornisco.

Lo troveremo nel testo anche di Fabris. Intendiamo un fenomeno ampio di ribaltare la realtà esperita

direttamente, di cui abbiamo esperienza filtrata attraverso le immagini. La costruzione della realtà

supera la realtà stessa. Ad essa posso partecipare anche io con le immagini che io fornisco, in generale

o nello specifico documentando determinati episodi. Se di un incidente scatto foto e video è una forma

di lif

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
102 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Skyeyes24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etica della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Aria Massimo.