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Alcuni concetti chiave

Il mezzo tramite cui i libri sono resi accessibili ai lettori sono storicamente i cataloghi che stanno evolvendo da catalogo come insieme di descrizione bibliografica e schede strumenti più agili e fluidi verso la gestione dei singoli dati.

Autore, opera e testo: Sono concetti quasi ovvi e sono gli elementi fondamentali per una descrizione testuale. L'opera è un concetto astratto e il testo è la sua attuazione in forma verbale sia orale che scritta.

Edizione, emissione, impressione e stato: Sono utilizzati in ambito di bibliografia storica per il libro antico. Edizione è un termine tecnico, legato al momento di produzione fisico del libro, è l'insieme di tutti gli esemplari che sono prodotti da un punto sostanzialmente identico della stessa composizione tipografica. Tutti i fogli formati con la stessa composizione anche se con piccole differenze vanno a formare un'edizione, finito il totale di copie da produrre in.

Una volta la forma viene composta per poter essere riutilizzata per altre riproduzioni. Se poi accade che lo stesso testo ha avuto molta fortuna e si vuole ripubblicare, si deve ricomporre la forma dando luogo a una seconda edizione anche se il testo è rimasto invariato. Per distinguere edizioni diverse è stata inventata una formula chiamata impronta che rileva una serie di caratteri da un numero fisso tra le pagine, con cui si evidenziano le differenze. In ambito moderno è l'atto stesso di mettere insieme le lettere necessarie per stampare un libro, cioè quel testo che viene riprodotto in quella stessa sequenza e con le stesse parole comprensivo di introduzione, note ecc.. da luogo ad un'edizione, a volte troviamo indicato "nuova edizione" anche se non ci sono interventi sostanziali perché visivamente se ne produce uno nuovo che comporta comunque un intervento complessivo. L'impressione è l'insieme degli

esemplari stampati in una sola volta. Per ragioni economiche, per il periodo della stampa manuale, edizione ed impressione tendono a coincidere perché le forme venivano scomposte per rimetterle in uso. Se quindi scompongo le forme e devo poi ricoprirle per lo stesso testo ho un'altra impressione ma anche un'altra edizione, se invece non scompongo le forme e ristampo successivamente il testo si ha la stessa edizione ma una seconda impressione. Nel nostro periodo il rapporto si capovolge cioè e si conservano gli stereotipi per ristampare lo stesso testo si ottiene un'edizione sostanzialmente identica alla prima, quindi avrò una sola edizione con diverse impressioni. L'emissione è un concetto che ha a che fare con la distribuzione del testo, sono tutti quegli esemplari che vengono distribuiti, offerti al pubblico in una volta sola. Una nuova emissione si ha quando ci sono 1000 copie, 500 distribuite nell'immediato, 500 messe in

magazzino perché invendute poi si pone occasione di distribuire nuovamente dando di solito una rinfrescatura sostituendo il frontespizio con una nuova data anche se il resto del testo è lo stesso; è stato messo nuovamente in circolazione ma è la stessa impressione ed edizione di quella precedente. Vi sono oltre alle emissioni successive le emissioni simultanee, si ha lo stesso testo con minimi cambiamenti come loghi di fondazioni finanziatrici.

Questi concetti sono riportati e utilizzati nelle Regole Italiane di Catalogazione (REICAT) pubblicate nel 2009. Nel REICAT si dice che per emissione si intende un insieme di esemplari di una stessa pubblicazione, di solito di una sua particolare impressione, che vengono presentati esplicitamente come un gruppo di distinto o una forma particolare dell'edizione, in genere con un nuovo frontespizio e differenze nel contenuto. Diverse emissioni di una stessa pubblicazione, con un nuovo frontespizio o elementi d'identificazione differenzi,

Sono di norma oggetto di una distinta descrizione bibliografica, se è possibile si indica in nota la relazione con l'edizione di base. Si trattano però preferibilmente come varianti i casi di mutamento della sola data di pubblicazione o correzione o variazione testuale del frontespizio, realizzati tramite una semplice modifica della composizione durante la stampa.

Opera, manifestazione, espressione e esemplare:

Sono le quattro entità fondamentali messe in chiaro nell'FRBR.

L'esemplare è il singolo oggetto, l'edizione è l'insieme dei vari esemplari/copie. Rispetto a questi concetti nel 1997 Serrai aveva già scritto qualcosa, prima del documento FRBR, riporta alcuni concetti di fondo ovvero che il libro è fatto di testo e le essenze ontologiche del libro sono riguardo:

  1. il testo: è l'espressione di un'opera, mentre l'opera è un concetto astratto ed è quindi la creazione

Intellettuale di uno o più autori che diviene comunicante attraverso un testo che può essere scritto, registrato ma anche orale. I rapporti del testo con l'opera sono di natura casuale e vengono indagati dalla linguistica, della critica testuale e della critica estetica. I rapporti dell'opera e dei testi dell'opera con il rispettivo autore sono di natura generica. Le varianti dei testi che sono diverse espressioni di un'opera costituiscono vere e proprie famiglie.

L'edizione del testo rappresenta una delle materializzazioni permanenti di un testo.

La sua fisicità è l'insieme delle strutture materiali, supporti di scrittura che costituiscono la realtà materiale di un libro.

Nel REICAT si dice che per le pubblicazioni a stampa di carattere testuale, la descrizione bibliografica normalmente ha per oggetto l'edizione, in quanto insieme degli esemplari prodotti utilizzando la stessa composizione materiale del testo.

Anche in tempi successivi e con correzioni e modifiche. Per le pubblicazioni di altro genere la descrizione bibliografica ha per oggetto l'insieme degli esemplari prodotti utilizzando la stessa realizzazione materiale del contenuto. Tuttavia un'edizione può essere costituita da più serie di esemplari prodotti in tempi successivi o con caratteristiche differenti (diverse impressioni e emissioni) per le quali si presentano variazioni significative nel contenuto o negli elementi di identificazione, è opportuno redigere descrizioni bibliografiche distinte. Gli esemplari della stessa pubblicazione hanno in generale le stesse caratteristiche riguardo sia al contenuto intellettuale o artistico sia dalla forma materiale e presentano gli stessi elementi di identificazione come il titolo, la posizione del nome dell'autore, l'indicazione dell'editore. Però possono presentare differenze che non vengono rilevate perché non incidono.

sulle informazioni comprese nella descrizione bibliografica come varianti all'interno del testo, oppure variazioni minori di elementi compresi nella descrizione bibliografica; tutte queste variazioni vengono riportate in nota. La descrizione bibliografica che troviamo nei cataloghi non è sempre approfondita, è un'informazione che si basa molto su quello che l'editore o l'autore hanno riportato in quei luoghi che sono la carta di identità del libro stesso. La funzione del catalogo è di consentire di localizzare correttamente il libro e non quello di dare tutte le informazioni dell'opera stessa per la quale esistono bibliografie specializzate. Nel corso del Novecento si è sempre più sentita l'esigenza di sviluppare delle regole sempre più globali, nel 1961 a seguito di una conferenza a Parigi sono scaturiti dei principi generali di catalogazione che definiscono quali sono le funzioni irrinunciabili del catalogo,

funzioni da fornire e gli scopi che deve raggiungere, quale libro e in quale edizione di un dato autore ha e deve avere un punto di accesso per ogni libro, e seguito ai quali nel corso degli anni '70 sono stati prodotti degli strumenti di standardizzazione della descrizione bibliografica noti come ISBD Standard Internazionali di Descrizione Bibliografica che hanno disegnato la scheda di descrizione divisa in diverse aree con la stessa sequenza, separate tra loro da un certo tipo di punteggiatura in modo tale che anche se espressi in alfabeti diversi seguendo la sequenza possiamo individuare il titolo, il nome dell'autore principale, il luogo di stampa, l'editore, l'anno e le note tutte esposte nella stessa sequenza divise da punteggiatura. Contestualmente si è anche sviluppata la digitalizzazione ovvero l'elettronica è entrata anche nella catalogazione e si sono sviluppati formati di formato di scheda leggibili dalle macchine, divisi in due parti una

leggibile dall'uomo e uno strutturato in campi della scheda in modo tale che la macchina le potesse gestire. Simultaneamente si è sviluppata la catalogazione elettronica facendo fare grossi passi all'accesso alle risorse informative da una parte con la standardizzazione è più facile scambiare le risorse bibliografiche tra paesi differenti; ogni nuova pubblicazione che nasce in un paese ha una sorta di carta di identità che viene rilasciata dall'agenzia nazionale di catalogazione che normalmente è la biblioteca nazionale di quel paese, in Italia è quella di Firenze che pubblica anche la bibliografia nazionale e italiana, contestualmente i cataloghi elettronici hanno reso possibile la cooperazione e da quel momento si è sviluppata molto la catalogazione partecipata ovvero un catalogo unificato con vantaggi per l'economicità dello sforzo e tutte le biblioteche che possiedono tale risorsa aggiungono delle descrizioni.

relative alle copie di un libro. La descrizione bibliografica viene annotata sull'edizione. Creo un record che descrive l'edizione e, se in biblioteca ci sono ad esempio tre copie, lo indico evidenziando la collocazione in un altro settore della scheda e descrivendo l'esemplare. Quell'esemplare, oltre ad avere informazioni sulla sua disponibilità, dove è conservato e se è disponibile per il prestito, fornisce informazioni legate all'oggetto come bene materiale. La biblioteca ha acquistato questo oggetto per un certo prezzo e ciò ha comportato un'altra procedura amministrativa gestita dagli uffici della biblioteca. L'inventario esiste anche in biblioteca, ma non va confuso con l'inventario archivistico, che rappresenta praticamente il cugino del catalogo in biblioteca. Nei cataloghi partecipati abbiamo la condivisione di informazioni.

Generali valide per tutti riguardanti la notizia bibliografica e informazioni collaterali relative ai nomi degli autori e delle altre persone che intervengono nelle edizioni e poi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lale.bolzoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di archivistica e biblioteconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Panzanelli Fratoni Maria Alessandra.