vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
R
due casi: 2
• ∈ −x −
nei punti (x, y) : y > 1:
R 2 −y
x
ove f (x, y) = (1 + x + y)e .
2 2 2
−y −y −y
x x x 2
·
f (x, y) = e + (1 + x + y)e 2x = e (1 + 2x + 2x + 2xy) = 0
x 2 2 2
−y −y −y
x x x
− −
f (x, y) = e (1 + x + y)e = e (−x y) = 0
y 1
−
x =
2
1 + 2x + 2x + 2xy = 0 2
⇔ ⇔ =1
−x − y = 0
y
2
1
1 −x−1
− , si trova nella zona y > e quindi accettabile.
Il punto trovato 2 2
2
• ∈ −x −
nei punti (x, y) : y < 1:
R
ho la stessa funzione cambiata di segno, quindi ottengo le stesse derivate
cambiate di segno. I punti che annullano tali derivate sono gli stessi del
caso precedente che ora non sono accettabili.
1 1
− . Sono poi candidati i punti dell’insieme
Quindi ho un solo punto critico ,
2 2
(ove si annulla il valore assoluto):
2
{(x, ∈ −x −
A = y) : y = 1}.
R
I punti di tale insieme A sono tutti a quota nulla pertanto vado a vedere quali sono
i punti a quota più alta. 2 −y
x 2
≥ ⇔ |1 ≥ ⇔ ∀(x, ∈
f (x, y) 0 + x + y|e 0 y) .
R
Rispetto ai punti candidati a quota nulla si ha la seguente situazione: 3
Quindi i punti dell’insieme A sono di minimo relativo.
Esaminiamo la natura del punto critico con il metodo dell’hessiano. Calcoliamo le
2
∈ −x −
derivate seconde nei punti (x, y) : y > 1, zona in cui si trova il punto
R
critico. 2 2
−y −y
x 2 x
·
f (x, y) = e 2x(1 + 2x + 2x + 2xy) + e (2 + 4x + 2y)
xx 2 2
−y −y
x 2 x
−e
f (x, y) = (1 + 2x + 2x + 2xy) + e (2x)
xy 2 2
−y −y
x x
−
f (x, y) = e (−x y) + e (−1)
yy
Pertanto: 1 1
− −
−e
e 4 4
1
1 1
−
− −2e < 0
H , = = 2
2 2 1
1 −
− −e
−e 4 4
1 1
⇒ − , è di sella.
2 2
Ricerca del massimo e del minimo assoluti nel triangolo T
ove T è il triangolo in figura di vertici A = (−1, 0), C = (1, 0), B = (0, 1). L’insieme
∈
T è compatto e f C(T ) quindi posso applicare il Teorema di Weierstrass e dire
che esistono il massimo e il minimo assoluti nell’insieme. Osservo che T è situato
4
in una zona in cui la funzione è non negativa e vi sono punti ( A = (−1, 0)) a quota
nulla. Pertanto, min f (x, y) = 0.
T
Cerchiamo allora il massimo osservando che internamente non ci sono candidati.
Pertanto studiamo la funzione ristretta ai tre lati, notando che nella zona in cui è
collocato T l’argomento del valore assoluto è non negativo, quindi
2 −y
x
f (x, y) = (1 + x + y)e . 2
x
{(x, ∈ ⇒
AC = 0) : x [−1, 1]} f = (1 + x)e := h(x)
/AC
−1
Oltre ai punti del bordo, x = e x = 1, cerchiamo internamente i punti che
annullano la derivata:
2 2 2
x x x 2
0 ·
in (−1, 1): h (x) = e + (1 + x)e 2x = e (1 + 2x + 2x ) = 0 mai.
2 −x−1
x
{(x, ∈ ⇒
AB = x + 1) : x [−1, 0]} f = (2 + 2x)e := s(x)
/AB
−1
Oltre ai punti del bordo, x = e x = 0, cerchiamo internamente i punti che
annullano la derivata: 2 2
−x−1 −x−1
x x
0 · −
in (−1, 0): s (x) = 2e + (2 + 2x)e (2x 1) = 0
1 1
1
2 −
⇔ ⇔ − a cui corrisponde il punto , .
2x + x = 0 x = 0 e x = 2 2 2
2
x +x−1
{(x, −x ∈ ⇒
BC = + 1) : x [0, 1]} f = 2e := t(x)
/AB
Oltre ai punti del bordo, x = 0 e x = 1, cerchiamo internamente i punti che
annullano la derivata: 1
2
x +x−1
0 · ⇔ −
in (0, 1): t (x) = 2e (2x + 1) = 0 x = che non è accettabile.
2
Quindi i candidati ad essere punti di massimo assoluto sono i due vertici (escluso
1 1
−
A) e il punto , . Quindi
2 2
1
1 1
−
−1 − , = e .
f (1, 0) = 2e, f (0, 1) = 2e e f 4
2 2
Pertanto max f (x, y) = 2e.
T
−1)
Differenziabilità nel punto (0,
−1)
Il punto (0, appartiene alla retta 1 + x + y = 0 ove si annulla l’argomento
del valore assoluto. Pertanto vediamo prima se in tale punto la funzione risulta
derivabile parzialmente: +
→
e se h 0
2
h +1
−1) − −1) |h|e
f (0 + h, f (0,
→
R(h) = = ,
h h −
−e →
se h 0
⇒ −1) ⇒ −1).
(0, la funzione non è differenziabile in (0,
@f x
Piano tangente al grafico nel punto (0, 0, f (0, 0))
Affinchè esista il piano tangente, la funzione deve essere differenziabile in (0, 0).
1
Poichè in tale punto la funzione è di classe C possiamo dire che il piano tangente
esiste. Esso ha equazione: 5
− −
z = f (0, 0) + f (0, 0)(x 0) + f (0, 0)(y 0).
x y
Dal calcolo delle derivate fatte per determinare i punti critici, abbiamo che f (0, 0) =
x
1e f (0, 0) = 0, pertanto, l’equazione del piano cercato è
y z = 1 + x.
6 2) Data la curva di equazione parametrica ∈
φ(t) = (sin 4πt, sin 2πt), t [0, 1],
si chiede di
a): stabilire se è semplice, chiusa, regolare e disegnarne il sostegno γ ;
b): determinare, se esistono, il massimo e il minimo assoluti su γ della funzione
2
f (x, y) = x + 1.
Poniamo: ∈
x(t) = sin 4πt , t [0, 1]
∈
y(t) = sin 2πt , t [0, 1] .
Da cui 0
∈
x (t) = 4π cos 4πt , t (0, 1)
0 ∈
y (t) = 2π cos 2πt , t (0, 1).
Il grafico di x(t) in [0, 1] è
mentre il grafico di y(t) in [0, 1] è 7
pertanto il grafico del sostegno della curva è
Osserviamo che la curva non è semplice , quindi non è regolare ma è chiusa.
Massimo e minimo assoluti: