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ESERCIZI SUI SISTEMI DI LAVORAZIONE

Esercizio 1

Esercizio sui modelli di trasporto semplici in runner balancing.

Ma che cos’è il runner balancing? Nello stampaggio ad iniezione spesso dobbiamo andare a riempire da un unico punto un certo numero di cavità, quindi di stampi tutti uguali, per aumentare la produttività. Dobbiamo quindi distribuire da un unico punto/canale (carota) il polimero fuso nelle cavità attraverso dei canali di lunghezza diversa e con perdite di carico che incontro nel riempimento diverse.

I runner secondari poi immettono il materiale all’interno delle cavità attraverso una strizione: gate.

La materozza è l’insieme dei runner e dei gate (tutto il sistema di canali).

Perché si parla di runner balancing? Perché il fuso polimero deve colare con la stessa portata e la stessa pressione. Stessa portata perché devo portare stessa quantità di materiale nelle diverse cavità e stessa pressione perché il fluido tenderà a seguire la strada con minor perdite di carico e quindi le voglio tutte uguali per evitare sbilanciamenti. È importante fare un bilanciamento del flusso nei canali sia in termini di pressione che di portata. Per bilanciare questi canali si usano le equazioni per fluidi non newtoniani che abbiamo visto con i nostri modelli di trasporto, anche nelle simulazioni.

Es. di una simulazione numerica per bilanciare i canali: Abbiamo una carota, un runner principale e 3 runner secondari. Se i canali avessero tutti stesso diametro, le perdite di carico per raggiungere la prima cavità sarebbero minori rispetto a quelle per raggiungere le altre, quindi la prima cavità si riempirebbe con più facilità e con una portata maggiore rispetto alle altre due. Risulta quindi che le perdite di carico sono sbilanciate. Cosa posso fare per bilanciare i runner? Restringo il primo runner secondario più degli altri, leggermente più largo il secondo e più largo tra tutti il terzo.

Questo è il concetto di base per risolvere l’esercizio, che risolviamo in modo analitico. Applicheremo quindi per bilanciare i canali le equazioni del trasporto che abbiamo ricavato nel caso di fluido newtoniano e poi faremo considerazioni nel caso di fluidi non newtoniani.

Esercizio: Abbiamo 8 cavità da riempire e dalla carota nel centro, in cui applichiamo una pressione.

P1 facciamo scendere il fluido polimerico. Alla base della carota il flusso si divide in due, verso l’alto e verso il basso. Poi guardando solo sopra una parte del fluido va a sinistra, una a destra e una continua dritta nel runner principale per poi ripartirsi di nuovo. Possiamo sfruttare il fatto che il tutto sia simmetrico facendo considerazioni solo su 1/4 del tutto e quindi considerando il riempimento di 2 cavità.

Dati:

  • Q = 20 cm3/s
  • R1 = 4 mm
  • R = 8 mm
  • Z = ?
  • Portata volumetrica con cui tutte le cavità devono essere riempite.

Aggiungendo che si possa avere bilancio di carico: ΔP5 – ΔP2 Pl – P5 – Pl – P1.

Svolgimento:

Punto del fatto che devo avere continuità e quindi un bilancio di massa. Cioè: se voglio avere Q nelle 2 cavità finali devo garantire che nel tratto 12 io abbia 4Q perché devo alimentare 4 cavità e nel tratto 23 devo avere 2Q perché devo alimentare 2 cavità.

Questo si traduce in: Q12 = 4Q Q23 = 2Q Q34 – Q25 – Q = 20 cm3/s

Tramite la formula del gusuoii di Poiseuille per fluidi newtoniani mi im condotto cilirdamico mi ricavo ge perdite di carico = in ogni tratto:

Q = πΔPR4 / 8ηL

ΔP12 = 8ηL / π(2R)4 4Q

ΔP23 = 8η(2L) / π(2R)4 2Q

ΔP34 = 8η(L) / π R4 Q

ΔP25 = 8η(L) / π R24 Q

Insieme le perdite di canico ΔP15 = ΔP14

Dati:

Vite: D = 45 mm Z = 50 W = 40 mm B = 49,50 => vite guidaMatrice: Dt = 3 cm = 30 mm L = 100 mm Hd = 2 mm

Poiché D esterno > S possiamo in teoria assumere che da gamma siazettongonale, ma quindi Wg = 2πRj1 πDg = πD

Svolgimento:

Usiamo le famose che abbiamo ricavato dalla teoria:H* = (6L * WH3) / (W)1/3Considando una matrice zettongonale => Q = (WH3) /(12 L)d

Quindi H* = [(6 L * WH3) / (12Lw)]1/3H* = [(6 * Wd * Hd3 / 12WL]1/3H* = [(6 * {30} * 2s * 65)1/3= 4,1 mm

Ora ottimizzamo g* considerando H* comoše.

sem l g* = 1 / (2 + π D Da2K)sem l g* = 1 / (2 + π D H3 / 12Ld(2) g 2K (π30)2

sem2 g* = 1 / (2 + tg (Lt)1/3)P45.4,3 * 100sem9* = 0,129, 0,359θ* = arcsen (0,359) =2°

Esercizio 4 - Matrice di estrusione

Abbiamo una matrice di estrusione a coda di pesce e vogliamo sapere come varia il raggiodi base MANIFOL in direzione S.

Dati:E = angio id inclinatione MANIFOL

Facendo il rapporto

M1 = ρT1m-1

M2 = ρT2m-1

M1/M2 = (ρ1V1) / (ρ2V2)

600/200 = (600/900)m-1 => 1,33 = (0,6)m-1

Risvolo calcolatrice

M = 0,33

Ricordando che τ = mˑim

m = 1,6x104 Paˑsm

Quindi ci siamo ricavati i dati che ci servivano m e m.

A questo punto ricaviamo:

Q = (m WD2 / 2 (1 + 2m) ) [ΔP / 2m L]1/m

7,36ˑ10-6 = 0,33ˑ[0,4ˑ2ˑ0,30,33]

2 (1 + 2ˑ0,33)

10 -3 = 2ˑ46(1,7ˑ40ˑ103]

7,36ˑ10-6 = 7,5ˑ10-9ˑ2ˑ88ˑ10-19

ΔP0,33

ΔP = 13 HPa

Abbiamo quindi calcolato tale portata di carico, ma dobbiamo calcolare le gambe sulle zampe di ragno.

La gamba è data detta:

p, superficie => F1 = 13ˑ106ˑπˑ(23ˑ10-3/2)2 suconi

pressione raggio

sue mandrino mandrino

ΔP = 13 HPA

Però abbiamo anche un contributo F2 dato da τsurf

Con τW = ΔPH / 2ˑL = 13ˑ106ˑ40-3 = 1,5ˑ105 Pa => è massima beata parete

Quindi F2 = τWˑSL = 1,5ˑ105ˑ2ˑπˑ11,5ˑ10-3ˑ(40ˑ10-3) = 440N

minore rispetto F1

Quindi FTOT = F1 + F2 = 5400 + 440 = 5820N

b) Dobbiamo assumere che la pasta sotto le puntone mantenga le sue spessore iniziale, quindi le volume sotto le puntone sarà:

V = 160 · 90 · 2 = 29 · 200 mm3

Sotto queste volume sotto le puntone è volume iniziale della

pasta, ottenendo il volume per gare di pareti:

VPARETI = VPUNTONE = 3 · 104 - 2,52 · 104 = 4800 mm3

Ricava APARETI = 2 (150 · 60) + 2 (100 · 50) = 3 · 104

Se divido

VPARETI : APARETI = PRODOTTO = 4800 = 0,16 mm = spessore

FINITO 3 · 104

piccolo,

oltre

che più

uniforme.

Esercizio - Rieticolazione resine termoindurenti

Dobbiamo rieticolare un termoindurente che viene

modellato come segue di Kamal-Sourour con k1 = 0 e

k2 = 2,3 x 106

La cinetica di questo modello è modeled by the Kamal-Sourour equation, where k1 = 0,

k2 = 2,3 x 106

calcolare il tempo di reticolazione per resine che vanno al 99,9%

calculate the cure times for 80%, and 99.9% cure levels in thermoset resin at 100°C and 150°C.

DATI:

k1 = 0

k2 = 2,3 · 106 exp ( - 14800

m = 0

n = 2

Come si vedeva dal grafico di teoria

il tempo di rieticolazione si riduce se

aumento T e dipende anche dal grado

di rieticolazione ovviamente.

Quindi e' equazione che modella la cinetica da:

c / dt = (k1 + k2 αcn (1 - αc))

c / dt = k2 (1 - αc)2

SOLVIMENTO:

È un' equazione differenziale semplice quindi separo e variabili e integro.

1 / (1 - αc) dαc = ∫

k2 / (1 - αc)2c = t

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Publisher
A.A. 2020-2021
17 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/16 Tecnologie e sistemi di lavorazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher manuelaci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie e sistemi di lavorazione dei materiali polimerici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Cara Giovanni.