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R.
0
−x, ∈ −1
(A + I)v = 0 ha soluzioni v = (x, z), x, z in particolare l’autospazio corrispondente a λ = ha
R,
dimensione due, dunque tutti gli autovalori sono regolari e la matrice A è diagonalizzabile. Una base in cui
0
L
la matrice rappresentativa di è diagonale è una base di autovettori, ad esempio
k
1 1 0
−1
0 0
v = , v = , v = .
1 2 3
1 0 1
∈
Esercizio 4. (6 punti) Al variare di k discutere la risolubilità del sistema lineare
R, x + 2y + 3z = k
y + 2z + w = 0 2
− −
x z 2w = k .
Soluzione. La matrice associata al sistema è
1 2 3 0
0 1 2 1
A = .
−1 −2
1 0
Il rango della matrice è maggiore o uguale a due, in quanto vi sono sottomatrici 2x2 a determinante non nullo,
ad esempio quella corrispondente alle prime due righe e alle prime due colonne. Orlando tale sottomatrice negli
unici due modi possibili si ottengono le matrici
1 2 3 1 2 0
0 1 2 0 1 1
, .
−1 −2
1 0 1 0
È immediato verificare che entrambe tali matrici hanno determinante nullo. Dunque per il teorema di Kronecker
rk A = 2. Il sistema richiesto ha allora soluzione, per il teorema di Rouché-Capelli, se e solo se rk (A|b) = 2, dove
b è il vettore che compare a secondo membro del sistema. Per calcolare se il rango della matrice orlata è necessario
calcolare il determinante della sola ulteriore sottomatrice che si ottiene orlando la matrice 2x2 precedentemente
individuata con l’ultima riga e con la colonna b. Si ha:
1 2 k 2 −
0 1 0 = k k.
det
2
1 0 k
Tale determinante si annulla se e solo se k = 0 oppure k = 1. In tali casi il rango della matrice orlata è due e il
6 6
corrispondente sistema è risolubile, se invece k = 0, k = 1 non lo è.
Ingegneria Chimica, dei Materiali e delle Nanotecnologie
1 febbraio 2019 - Analisi Matematica I e Geometria (PRIMA PARTE)
Cognome: Nome: Matricola:
Prescritto Teoria Es.1 Es.2 Es.3 Es.4 Totale
LE RISPOSTE VANNO MOTIVATE.
1 1 1
∈ →
1. Date le successioni a = sin + , b = con n mostrare che b = o(a ) per n +∞.
N,
n n n n
2 2
n n n
x
2. Mostrare che i grafici delle funzioni f (x) = e e g(x) = x + 2 si intersecano.
7 5 3
−
3. Stabilire se la funzione f (x) = x x + x è limitata.
x →
ammette o meno un asintoto obliquo per x +∞.
4. Stabilire se la funzione f (x) = log x
100
x t
R dt.
5. Calcolare lim x→+∞ 100
0 +1
t 2 2
∈
6. Determinare le soluzioni z dell’equazione z = z .
C
7. Stabilire se il piano di equazione cartesiana x + 2y + 3z = 0 e la retta di equazioni parametriche
∈
x = t, y = 2t, z = 3t, t si intersecano.
R,
1 1 1
1 1 1 è invertibile.
8. Stabilire se la matrice A =
1 1 1
1 0 è diagonalizzabile.
9. Stabilire se la matrice A = 1 1
10. Stabilire se i vettori v = (1, 0, 0), v = (1, 0, 1), v = (0, 0, 1) sono linearmente indipendenti.
1 2 3
Ingegneria Chimica, dei Materiali e delle Nanotecnologie
1 febbraio 2019
Analisi Matematica I e Geometria (SECONDA PARTE)
Cognome: Nome: Matricola:
Teoria. (3 punti) Enunciare e dimostrare la formula di Taylor con resto di Peano.
3
−9 |1 − |
Esercizio 1. (8 punti) Studiare la funzione f (x) = log x + (log x) e rappresentarne il grafico; è richiesto
anche lo studio della concavità.
SOLUZIONE. Il dominio della funzione è (0, +∞).
3
( −(log − ∈
x) 9 log x + 1 se x (0, e]
f (x) = 3 − − ∈
(log x) 9 log x 1 se x (e, +∞)
Limiti agli estremi del dominio:
lim f (x) = +∞, lim f (x) = +∞, .
x→+∞ +
x→0 →
La retta di equazione x = 0 è asintoto verticale (destro) per f , non esiste asintoto obliquo per x +∞.
∈ ∈
Per lo studio della derivata prima distinguiamo i casi x (0, e) e x (e, +∞). In (0, e) la funzione è
derivabile e vale: 1 9 3
0 2 2
−3(log − −
f (x) = x) = (log x) + 3
x x x
0
Tale espressione mostra che f < 0 in (0, e) ove f risulta decrescente.
In (e, +∞) la funzione è derivabile e vale: 1 9 3
0 2 2
− −
f (x) = 3(log x) = (log x) 3 .
x x x
√ √ √
0 0
3 3 3
Tale espressione mostra che f (x) > 0 sse x > e , f (e ) = 0. f risulta decrescente in (e, e ), cre-
√
√ √ √ 0
3 3 3 −6 3−1. Essendo lim f (x) =
scente in (e , +∞), il punto e è di minimo assoluto e f (e ) = +
x→e
0
−6/e −12/e,
e lim f (x) = la funzione non è derivabile nel punto angoloso x = e.
−
x→e 0
Osserviamo che lim f (x) = 0.
x→+∞ ∈
La derivata seconda per x (0, e) risulta: 3
00 2
−
f (x) = (log x) 2 log x + 3 .
2
x
00 ∈
f (x) > 0 per ogni x (0, e), quindi f è convessa in (0, e).
∈
La derivata seconda per x (e, +∞) risulta:
3
00 2
− − −
f (x) = (log x) 2 log x 3 .
2
x
00 00 00
3 3 3
∈ ∈
f (x) > 0 per ogni x (e, e ), f (x) < 0 per ogni x (e , +∞), f (e ) = 0, quindi f è convessa in
3 3 3 3 −1.
(e, e ), concava in (e , +∞), il punto x = e è di flesso, vale f (e ) =
L’andamento qualitativo della funzione è descritto dal seguente grafico.
y √ 3 3
e
e x
0
Esercizio 2. (6 punti) Calcolare gli integrali √
2 π/4 −
Z Z
x tan x 1
√ dx , dx .
2
3 cos x
−
x 2
1 0 √
3 −
x 2,
SOLUZIONE. Nel primo integrale determiniamo le primitive utilizzando la sostituzione t =
3
da cui x = 2 + t :
Z Z
x 3 3
4 2 5 2/3 5/3
√ − −
dx = 6t + 3t dt = 3t + t + C = 3(x 2) + (x 2) + C = F (x) + C,
3 5 5
−
x 2
quindi 2
Z x 3 12
√ − −3 −
dx = F (2) F (1) = + = .
3 5 5
−
x 2
1
Nel secondo integrale determiniamo le primitive utilizzando la sostituzione t = tan x:
√ √
− Z
Z tan x 1 2 2
3/2 3/2
− −
−
dx = dt = t t + C = (tan x) tan x + C = F (x) + C,
t 1
2
cos x 3 3
quindi √
π/4 −
Z tan x 1 2 1
− − −
dx = F (π/4) F (0) = 1 = .
2
cos x 3 3
0 ∈
Esercizio 3. (6 punti) Al variare del parametro a determinare il nucleo e l’immagine dell’applicazione lineare
R,
3 2
→
L : definita da L (x, y, z) = x + 2y + z, a(x + y) . Ci sono dei valori di a per i quali L è
R R a a
a
biunivoca?
SOLUZIONE. Associamo ad L la matrice rappresentativa
a
1 2 1
A = .
a a a 0
2 1
6
Il rango di A è 2 sse a = 0 (ad esempio la sottomatrice ha determinante non nullo). In tal
a a 0
2
caso l’immagine di L , ImL = , mentre il nucleo si ottiene risolvendo il sistema omogeneo:
R
a a x + 2y + z = 0 ,
ax + ay = 0
quindi x 1
−1 ∈
y
KerL = = t : t .
R
z 1 !
1 , quindi
Se a = 0, l’immagine di L ha dimensione 1 ed è generata dal vettore
0 0
! )
!
( 1
x ∈
: t .
= t
ImL = R
0 0
y
Il nucleo si ottiene risolvendo: x + 2y + z = 0 ,
da cui x 1 0
1 1
− − ∈
y = t
KerL = + s : t, s .
R
2 2
z 0 1
Un’applicazione lineare tra due spazi vettoriali di dimensioni diverse non può essere biunivoca.
∈
Esercizio 4. (4 punti) Si determinino i valori del parametro k per cui i tre piani di equazioni
R
−
x + y + z = k, x y = 0 , x + z = 1 ,
hanno come unica soluzione un punto in cui la terza coordinata è la somma delle prime due.
SOLUZIONE. Risolvendo il sistema x + y + z = k
−
x y =0
x + z =1
− − −
otteniamo come unica intersezione il punto P = (k 1, k 1, 2 k). Imponendo la condizione
− − −
2 k = k 1 + k 1 ricaviamo il valore del parametro richiesto: k = 4/3.
Ingegneria Chimica, dei Materiali e delle Nanotecnologie
14 giugno 2019 - Analisi Matematica I e Geometria (PRIMA PARTE)
Cognome: Nome: Matricola:
Prescritto Teoria Es.1 Es.2 Es.3 Es.4 Totale
LE RISPOSTE VANNO MOTIVATE.
1
1. Discutere l’esistenza del seguente limite: lim sin .
x
+
x→0
r 1 1 1
2 − −
2. Calcolare il limite lim n 1 + cos sin .
n n 2n
n→∞ 1
x
3. Mostrare che i grafici delle funzioni f (x) = e e g(x) = si intersecano.
x
1
Z p 2
−
4. Calcolare l’integrale 1 x dx.
0
| − ≤ |x − ∈
5. Provare che arctan x arctan y| y|, per ogni x, y R.
√ 3
2
6. Determinare le soluzioni dell’equazione z + iz + i = 0.
4 ∈
7. Stabilire se la retta di equazione parametrica x = t, y = t, z = t, t e la retta di equazione carte-
R,
x + y + z =0 , si intersecano.
siana −
y z =0
1 1 1
1 2 2
8. Stabilire se la matrice A = è invertibile.
0 1 1
1 0 0
0 1 1
9. Stabilire se la matrice A = è diagonalizzabile.
0 1 1
10. Calcolare l’angolo tra i vettori v = (1, 0, 1), v = (1, 1, 0).
1 2
Ingegneria Chimica, dei Materiali e delle Nanotecnologie
14 giugno 2019
Analisi Matematica I e Geometria (SECONDA PARTE)
Cognome: Nome: Matricola:
Teoria. (3 punti) Enunciare e dimostrare il teorema fondamentale del calcolo.
Esercizio 1. (9 punti) Studiare la funzione s x
f (x) = arctan −
x 1
e rappresentarne il grafico. Non è richiesta l’analisi della derivata seconda.
∪
SOLUZIONE. Il dominio della funzione è (−∞, 1) (1, +∞).
q
x ∈ ∪
arctan se x (−∞, 0] (1, +∞)
x−1
f (x) = q x ∈
se x (0, 1)
arctan
1−x
f (x) = 0 sse x = 0, altrove è positiva. Il punto x = 0 è di minimo assoluto per f .
<