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Il costo del lavoro e la sua gestione
Il costo del personale (subordinato, coordinato e autonomo) rappresenta una delle voci di spesa più significative per un'azienda, corrispondendo al 15% - 20% del fatturato. È un costo fisso che deve essere sostenuto anche in momenti poco positivi.
È fondamentale disporre di strumenti in grado di quantificare e monitorare l'andamento del costo del lavoro, definire strumenti e politiche di contenimento e impostare una politica retributiva e di gestione costi in linea con la strategia aziendale e con l'andamento economico aziendale.
Un'attenta valutazione del costo del lavoro risulta estremamente importante al fine di non falsare il risultato aziendale.
Ma come definiamo il costo del lavoro? È la somma di tutte le voci di spesa sostenute da un datore di lavoro per remunerare i suoi dipendenti. Tuttavia, ci sono anche altri punti di vista, come quello di un fiscalista che considera la retribuzione lorda oltre agli...
oneri a caricoditta (B9 C.E.) COS'È LA RETRIBUZIONE - È il corrispettivo che spetta al lavoratore per l'attività lavorativa svolta - Costituisce la principale obbligazione in capo al datore di lavoro ed essa connota il rapporto di lavoro come un contratto oneroso di scambio (o a prestazioni corrispettive). Art. 2094 c.c. "È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore." Art. 2099 c.c. "La retribuzione del prestatore di lavoro può essere stabilita a tempo o a cottimo e deve essere corrisposta nella misura determinata, con le modalità e nei termini in uso nel luogo in cui il lavoro viene eseguito." 1. RETRIBUZIONE DIRETTA - È la retribuzione che il lavoratore percepisce a scadenze periodiche mensili e che rappresenta il corrispettivo.della prestazione effettuata nel mese.
- Le parti hanno la libertà di pattuirne l'importo, fermo restando che la retribuzione non può essere inferiore a quella prevista per il livello di inquadramento del lavoratore dal c.c.n.l. applicato.
RETRIBUZIONE CONTRATTUALE O MINIMA: È il valore minimo di retribuzione previsto dal contratto collettivo applicato per il livello di inquadramento del lavoratore e per l'anzianità di servizio
- MINIMO TABELLARE O PAGA BASE
- CONTINGENZA
- EDR
- SCATTI DI ANZIANITÀ
RETRIBUZIONE AGGIUNTIVA PATTUITA: È la parte di retribuzione aggiuntiva rispetto alla contrattuale concordata tra azienda e lavoratore al fine di garantire al lavoratore una retribuzione maggiore rispetto a quella contrattuale
- SUPERMINIMO INDIVIDUALI
- ASSEGNO AD PERSONAM
2. RETRIBUZIONE INDIRETTA
È la retribuzione dovuta al lavoratore per legge e per contratto:
- al verificarsi di determinati eventi durante i quali NON VI E' PRESTAZIONE LAVORATIVA (il lavoratore viene retribuito pur non lavorando - es. festività infrasettimanali - malattia - infortunio - ferie e permessi)
- I lavoratori maturano per ogni anno di servizio un periodo di ferie retribuito pari a 4 settimane.
- Ogni settimana di ferie dovrà essere ragguagliata a 5 ovvero a 6 giorni lavorativi a seconda che ladistribuzione del normale orario di lavoro settimanale sia rispettivamente su 5 o 6 giorni.
- Le ferie sono retribuite con la retribuzione in atto al momento del godimento.
- Sono riconosciuti ai lavoratori in ragione di anno di servizio e in misura
- Il loro ammontare è stabilito dal contratto collettivo applicato (in genere sono 104 ore all'anno)
- Alcuni contratti fanno rientrare nei permessi anche le ex festività
- 13° mensilità: 1° gennaio – 31 dicembre
- 14° mensilità (o premio feriale): 1° luglio – 30 giugno (dell'anno successivo)
- Viene determinata sulla base del valore della retribuzione diretta
- Matura in ratei mensili
- debitamente giustificata (DALL'AZIENDA) e rendicontata (DAL LAVORATORE)
- È una forma di retribuzione complementare riconosciuta al lavoratore allo scopo di integrarne la normale retribuzione
- Si tratta di BENI O SERVIZI che attribuiscono al soggetto percettore un vantaggio aggiuntivo e che nelloro ammontare sono determinati convenzionalmente
- Dando un vantaggio aggiuntivo, il vantaggio deve essere convertito in retribuzione imponibile
- Il valore del fringe benefit è determinato convenzionalmente e non tiene conto dell'effettivo beneficio in capo al lavoratore.
- Rappresenta reddito imponibile per il lavoratore e incide sulla sua retribuzione netta in quanto aumenta il reddito tassabile.
- Per l'azienda il valore convenzionale del fringe benefit rappresenta l'imponibile su cui versare
-
AUTOMOBILE A USO PROMISCUO
Imponibile pari al 30% dell'importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle ACI.
Dal valore va decurtato quanto eventualmente trattenuto al dipendente per l'uso del bene
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AUTOMOBILE PER USO LAVORATIVO
Non è fringe benefit ma uno strumento di lavoro
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BENI O SERVIZI CEDUTI GRATIS O A PREZZO AGEVOLATO AI DIPENDENTI
Se beni prodotti dall'azienda è imponibile il prezzo mediamente praticato al grossista dalla stessa azienda, altrimenti il valore normale (in entrambi i casi nulla è imponibile se di valore inferiore a 258,23 euro nel periodo di imposta, altrimenti è completamente imponibile)
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FABBRICATI CONCESSI IN LOCAZIONE, IN USO O IN COMODATO
Differenza tra la rendita catastale del fabbricato aumentata di tutte le spese inerenti il fabbricato stesso, comprese le utenze
- L'Azienda affitta un'abitazione per il proprio collaboratore non per esigenze di servizio a un canone di locazione annuo di € 6.000,00;
- nella lettera di assegnazione dell'alloggio viene stabilita una quota a carico del lavoratore di € 1.200,00 annui
- Retribuzione diretta (le 12 mensilità contrattuali)
- Retribuzione indiretta (malattie, infortuni, festività infrasettimanali e di sabato e domenica)
- Retribuzione differita (13° e 14° mensilità)
- Retribuzione variabile
2. IN AGGIUNTA alla normale retribuzione diretta (es. festività del sabato e/o domenica).
PUO' ESSERE TOTALMENTE O PARZIALMENTE A CARICO DEL DATORE DI LAVORO
AMMONTARE
• Nella sua determinazione tiene conto della retribuzione diretta contrattuale e concordata
• Il suo valore orario/giornaliero si ottiene dividendo la retribuzione mensile lorda per il divisore convenzionale orario o giornaliero
FESTIVITA'
Sono considerati giorni festivi le domeniche. Sono inoltre considerati giorni festivi:
TRATTAMENTO ECONOMICO FESTIVITA'
• La retribuzione delle festività cadenti in giorno infrasettimanale è compresa nella normale retribuzione mensile (FESTIVITA' GODUTA).
• Qualora una delle festività cada di domenica (o anche di sabato per
alcuni contratti), ai lavoratori è dovuto, in aggiunta alla normale retribuzione mensile, l'importo di una quota giornaliera dellaretribuzione di fatto, pari in genere a 1/26 (o diverso divisore stabilito dal contratto) dellaretribuzione mensile fissa (FESTIVITA' NON GODUTA).
FERIE
IL VALORE DI UNA GIORNATA/ORA DI FERIE È DETERMINATO DIVIDENDO LA RETRIBUZIONE LORDA MENSILEPER IL DIVISORE CONTRATTUALE O ORARIO STABILITO DAL CCNL (in genere 26 O 173).
PERMESSI ANNUI RETRIBUITI (R.O.L/P.A.R.)
proporzionale in frazione
IL VALORE DI UN'ORA DI R.O.L./P.A.R. È DETERMINATO DIVIDENDO LA RETRIBUZIONE LORDA MENSILE PER IL DIVISORE CONVENZIONALE ORARIO STABILITO DAL C.C.N.L.
3. RETRIBUZIONE DIFFERITA
Si tratta retribuzione, generalmente previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva, che viene erogata con periodicità annuale
DIRITTO: Il diritto alla corresponsione di tale retribuzione va commisurato al servizio prestato nel periodo;
AMMONTARE
4. RETRIBUZIONE VARIABILE
È la retribuzione
dovuta al lavoratore per legge o per contratto a fronte di determinate situazioni "soggettive" o "oggettive". Esempi: TRASFERTE Il lavoratore inviato in trasferta per conto del datore di lavoro, ha diritto: - alla normale retribuzione oraria/giornaliera - all'eventuale straordinario prestato per le ore che eccedono il limite contrattuale - al rimborso delle spese sostenute secondo quanto previsto dal contratto collettivo o da policy aziendale. Le SPESE SOSTENUTE E RIMBORSATE rientrano nelle spese di gestione e rappresentano un COSTO PER L'AZIENDA. La quantificazione del costo varia a seconda della modalità che si sceglie per il rimborso delle spese. Esistono 3 modalità: 1. rimborso analitico 2. rimborso forfettario 3. rimborso misto A) RIMBORSO ANALITICO: Sono esenti per il lavoratore e non sono soggette a contribuzione a carico azienda, il rimborso delle spese documentate riferite a VITTO, ALLOGGIO, VIAGGIO O TRASPORTO. Ulteriorispese nondocumentate (purché analiticamente attestate dal dipendente) sono esenti fino a un importo giornaliero di € 15,49 (25,82 estero)
B) RIMBORSO FORFETTARIO: Al lavoratore oltre al rimborso delle spese di viaggio, in sostituzione del vitto e alloggio viene riconosciuta una indennità giornaliera omnicomprensiva esente da contributi fino a EURO:46,48 (trasferta ITALIA), 77,47 (trasferta ESTERO)
C) RIMBORSO MISTO: al lavoratore vengono forniti o rimborsati VITTO O ALLOGGIO e posso erogare una indennità di trasferta esente fino a € 30,99 giornalieri Italia e 51,65 estero. Al lavoratore vengono forniti o rimborsati VITTO E ALLOGGIO e posso erogare una indennità di trasferta esente fino a € 15,49 giornalieri Italia e 25,82 estero
ATTENZIONE: per avere l’esenzione CONTRIBUTIVA E FISCALE e pertanto considerare costo puro quanto erogato/rimborsato si deve trattare di TRASFERTA:
• effettuata al di fuori del territorio comunale ove ha la sede di
lavoro il lavoratore, indipendentemente dalla durata della trasferta.
5. RETRIBUZIONE IN NATURA (FRINGE BENEFIT)
QUANTIFICAZIONE
La contribuzione INPS, INAIL e TFR (costo azienda).
non a carico dell'utilizzatore e quanto corrisposto per il godimento del fabbricato stesso
ESEMPIO
Una volta definito il valore della RETRIBUZIONE NETTA per il lavoratore partendo dalla RETRIBUZIONE LORDA, dobbiamo aggiungere alla RETRIBUZIONE LORDA gli ulteriori ONERI A CARICO DEL DATORE DI LAVORO al fine di calcolare il delta del COSTO DEL LAVORO
INFATTI, AL COSTO RETRIBUTIVO AZIENDA DATO DA: