Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 131
Esame di Istologia Pag. 1 Esame di Istologia Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di Istologia Pag. 91
1 su 131
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTESTINO CRASSO

Sotto l’ileo inizia l’intestino crasso con il cieco, che è la prima parte, poi si hanno il colon ed il retto, che

sfocia nell’ano. La mucosa di CIECO, COLON e RETTO ha un epitelio semplice colonnare organizzato in tubuli

diritti a costituire le cripte. Non ci sono villi.

I nuclei delle cellule epiteliali sono più numerosi delle cellule caliciformi perchè sono ancora presenti cellule

di assorbimento (enterociti), eclissate dalle numerose cellule a secreione mucosa. Nel crasso vengono

riassorbiti acqua e sali minerali ed è presente la FLORA INTESTINALE. Qui si trovano sempre enterociti e

cellule calicioformi, in numero maggiore, e vengono assorbiti acqua e sali minerali, è inoltre presente la

FLORA BATTERICA. Se viene riassorbita acqua si ha una concentrazione di chilo meno fluido, prodotto del

mescolamento e della digestione dell’intestino, ed automaticamente è richiesta la presenza di cellule

dell’intestino. Anche a livello

caliciformi che producono muco al fine di limitare danni alle pareti

dell’intestino crasso è possibile individuare noduli linfatici o follicoli linfoidi solitari, e perciò aggregati di

cellule bianche che però, a differenza dell’ileo, non si organizzano a costituire le placche. Anche in questo

caso inoltre le ghiandole sono formate da enterociti e da cellule caliciformi che producendo tanto muco

risultano pas positive; un'altra colorazione è l'alcian-blu. Se noi guardiamo sezioni dell'intestino crasso,

sembra che l'epitelio ghiandolare sia fatto solo da cellule caliciformi. Tuttavia, se si contano il numero di

nuclei presenti alla base dell'epitelio ci si rende conto che il numero dei nuclei è superiore ai calici visti; per

cui ci devono essere intervallate altre cellule, ossia gli enterociti. Quando si parla di follicolo attivato ci si

riferisce ad un aggregato di linfociti che ha contattato un antigene e perciò un agente estraneo; si ha

perciò, data l’esigenza di esplicazione della funzione immunitaria, un’intensa attività di proliferazione dei

linfociti che si manifesta come una zona più chiara (anche nella milza si può individuare questa zona) al

centro del follicolo chiamato anche secondario

GIUNZIONE RETTO-ANALE

Anche in questo caso si assiste ad un cambio repentino dell’epitelio che da ghiandolare diviene

nuovamente di protezione e perciò pluristratificato piatto ed inoltre esso, nell’ultimo tratto dell’ano, risulta

cheratinizzato.

Esistono delle componenti estremamente importanti per realizzare delle battaglie immunitarie e perciò per

ostacolare l’ingresso di agenti estranei attraverso l’apparato gastro-enterico che risulta aperto verso

l’esterno: componente della saliva, enzima che ha un’azione antibatterica;

-lisozima,

-HCL, dello stomaco (c'è il pH acido), che denatura agenti estranei introdotti dalle proteine; rende

attaccabile l'agente estrani agli enzimi presenti nel primo tratto dell’intestino tenue, enzimi del pancreas.

Ha, dunque, un'azione denaturante anche nei confronti delle proteine dei batteri.

-Follicoli linfatici, o noduli linfatici solitari o organizzati a placche, presenti lungo tutto il tratto digerente.

PANCREAS

E’ una ghiandola esocrina

ed endocrina che deriva

dall’epitelio intestinale

associata all’apparato

digerente. Il pancreas ha

un corpo, più vicino

all'intestino; una regione

centrale; c'è una coda,

più lontano dall’intestino.

Il pancreas è una

ghiandola acinosa

composta: tubuli

ramificati che conducono

agli acini pancreatici;

Come tutte le ghiandole

anche il pancreas è

ricoperto da una capsula di connettivo che si approfonda nel parenchima per andare a costituire dei lobuli

pancreatici, i quali sono visibili perché separati da spazi molto grandi dovuti allo scollamento del tessuto in

seguito ai trattamenti istologici. (gli spazi vuoti sono occupate dal tessuto connettivo) Il tessuto connettivo

inoltre si inserisce all’interno dei lobuli andando a sostenere l’unità funzionale del pancreas esocrino

rappresentata dagli acini pancreatici, strutture più o meno tondeggianti; la trama di tessuto connettivo che

li sorregge è di tipo reticolare, perciò piuttosto lasso. Questo tessuto connettivo, denominato stroma, serve

a portare all'interno del pancreas i vasi sanguini, e per accogliere i dotti che devono portare all'intestino il

succo pancreatico, prodotto degli acini pancreatici. Il pancreas, da un punto di vista anatomico si trova

subito al di sotto dello stomaco ed i succhi pancreatici che esso produce, vengono via via convogliati in dotti

più grandi che consentono ad essi di raggiungere il duodeno dopo che si sono uniti, in un dotto comune in

cui si inseriscono i due dotti di trasporto, alla bile prodotta dal fegato. Il pancreas, se colorato con i comuni

metodi istologici, appare come una ghiandola piuttosto scura perciò la sua funzione è permessa per lo più

da cellule di tipo sieroso che

producono enzimi quali l’amilasi,

la lipasi, la tripsina, alcune

nucleasi che permettono la

degradazione delle

macromolecole biologiche. Nel

pancreas, ghiandola piuttosto

complessa, è possibile

distinguere una zona endocrina

da una esocrina (una ghiandola il

cui secreto viene riversato

all'esterno o in dotto). Il pancreas

è una ghiandola acinosa mista e

gli acini producono enzimi

digestivi che poi vanno nel

duodeno, grazie al dotto di

Wirsung.

Il pancreas esocrino è

Pancreas Esocrino:

costituito dagli acini pancreatici e perciò è

quella porzione di ghiandola responsabile della

formazione degli enzimi digestivi mentre quello

endocrino è rappresentano dalle isole di

Langerhans, le cui cellule sono organizzate in

cordoni, che si trovano tra gli acini. Gli ACINI

producono enzimi digestivi (amilasi, lipasi,

tripsinogeno, chimotripsinogeno, chimosina,

ecc.) che verranno convogliati al duodeno. Gli

acini pancreatici sono fatti da cellule che si

collocano attorno ad un canalicolo centrale. A

livello di questo canalicolo secernono il loro

decreto. Alla base c'è il nucleo e, nella porzione

apicale si apre nei canalicololi. I granuli di secreto liberano il loro contenuto nei canalicololi con un

meccanismo di esocitosi (secrezione merocrina). Nella porzione esocrina, dunque, troviamo una ghiandola

acinosa ramificata, la modalità di secrezione è di

tipo merocrino e la tipologia di secreto è sieroso

(secrezione proteiche). Dal canalicolo il prodotto

di secrezione viene convogliato nei dotti

pancreatici. Al suo interno si trovano

Pancreas Endocrino:

isole pancreatiche dette ISOLE DI LANGERANS

le cui cellule sono disposte in cordoni:

Cellule α producono glucagone che

• bersaglia le cellule epatiche per inibire la

glicolisi ed indurrela glicogenesi, aumenta

la glicemia→ effetto IPERGLICENIZZANTE

Cellule β producono insulina, abbassa la

• glicemia effetto IPOGLICCEMIZZANTE

Cellule γ producono il polipetide

• pancreatico (PP) che ha azione sul pancreas

esocrino. La sua produzione è favorita

dall’ipoglicemia e riduce la mobilità

intestinale, oltre a ridurre la secrezione del

pancreas esocrino

Cellule δ producono somatostatina che inibisce la produzione degli ormoni insulina, glucagone e

• gastrina

Cellule ε producono grelina ovvero gli ormoni dell’appetitoù

SECREZIONE DELL’INSULINA (ipotesi)

La secrezione è indotta ed è principalmente

regolata dalla concentrazione di glucosio nel

sangue. Nelle cellule β l’ATP chiude i canali

ionici del potassio ed il potenziale di

membrana diventa positivo. Questo porta

all’apertura dei canali calcio, che

depolarizzano e si aprono, ciò contribuisce

all’esocitosi delle vescicole contenenti

insulina. L’insulina cerca i recettori delle

cellule muscolari-scheletriche e epatiche.

L’insulina porta a un aumento dei

trasportatori di membrana per il glucosio per

entrare nelle cellule. Il glucosio viene

utilizzato di più grazie alla trasduzione del

segnale mediato da proteine G, si attivano le

proteinchinasi che intervengono nel

metabolismo del glucosio.

IL FEGATO Possiamo trovare ghiandole

esocrine ed endocrine ma

l’attività viene svolta dagli

epatociti. Il fegato è avvolto

da tessuto connettivo,

capsula di Glisson, che

penetra nel parenchina

suddividendolo in lobuli e

dove si inspessisce prende il

nome di ILO, che è anche il

punto in cui entrano ed

escono i vasi sanguigni del

dotto biliare. Gli epatociti nel

lobulo epatico sono disposti

in cordoni separati dai

sinusoidi, particolari capillari

fenestrati che hanno come

conseguenza il sangue misto.

Le zone dove 3 o più lobuli

adiacenti vengono a contatto

tra loro assumono un spetto

irregolarmente stellato e

vengono indicate con il termine di spazi portali. La triade portale è solitamente formata da una diramazione

dell’arteria epatica e una diramazione della vena porta e una diramazione del dotto biliare.

CIRCOLAZIONE EPATICA E MOVIMENTO DEI SALI BILIARI

dell’ilo entrano

In corrispondenza

la vena porta e l’arteria epatica ed

escono la vena epatica e il dotto

biliare. Tra le file di epatociti che si

irradiano verso la vena centro-

lobulare ci sono capillari sanguigni

chiamati sinuisoidi. Essi

contengono sangue misto:

ricevono, infatti, sangue

ossigenato da diramazioni

dell’arteria epatica e sangue

povero di ossigeno, ma ricco di

nutrienti, da diramazioni della

vena porta proveniente

dall’intestino. I Sali liberi vanno nei

canalicoli liberi e poi nei dotti

biliari. CELLULE DI KUPFFER

Dopo iniezione con inchiostro, i macrofagi del fegato (cellule di

Kupffer), presenti a livello dei sinusoidi epatici, lo inglobano

per fagocitosi e risultano perciò di colore nero. Queste cellule

possono essere trovate sui sinusoidi.

PRINCIPALI FUNZIONI DEL FEGATO –

1. Formazione e secrezione dei sali biliari (emulsione dei grassi) FUNZIONE ESOCRINA.

2. Metabolismo glucidico (formazione di glicogeno).

3. Metabolismo lipidico (es. sintesi di colesterolo, trigliceridi e lipoproteine).

4. Metabolismo proteico (sintesi e secrezione di numerose proteine plasmatiche, inclusi alcuni fattori della

coagulazione - FUNZIONE ENDOCRINA).

5. Detossificazione da farmaci e veleni.

6. Produzione di ormoni steroidei e vitamina D.

7. Organo di riserva di sangue.

8. Funzione emo

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
131 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher La_Sophy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Della giovampaola Cinzia.