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– I FATTI INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO:

rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se questi vengono conosciuti dopo la

chiusura. es.causa legale persa nell’2024 anche se nel 2025 si sa quanto si perde, la perdità deve

essere considerata nel bilancio del 2024 cioè quello chiuso

Principio della competenza : significa che si deve tener conto degli eventi che hanno un

➢ impatto economico sull’esercizio appena chiuso, anche se la quantificazione e conferma

avviene dopo la chiusura, tuttavia se l’evento avviene dopo la chiusura del bilancio e riguarda

il nuovo esercizio(es. contratto firmato dopo la chiusura) non deve essere inserito nel bilancio

chiuso. 4

Nb: alcuni fatti successivi devono essere presi in considerazione se mettono a rischio la continuità

aziendale cioè la capacità dell’azienda di rimanere in attività

Quinto comma – VALUTAZIONE SEPARATA DEGLI ELEMENTI ETEROGENEI: quando una voce del

bilancio comprende diversi tipi di elementi che svolgono funzioni differenti, questi elementi devono

essere valutati separatamente.

Se una voce di SP o CE comprende elementi ben diversi quanto a funzione assolta entro l’azienda, i

processi valutativi devono essere separati. Es. nella voce «altre immobilizzazioni materiali» potresti

avere sia computer che mobili d’ufficio. Anche se entrambe sono immobilizzazioni devono essere valutati

separatamente in quando hanno diverse caratteristiche.

Sesto comma – CAMBIAMENTI DI PRINCIPI CONTABILI E CAMBIAMENTI DI STIME:

Non si può passare da un sistema di principi contabili(es.OIC) a un altro (es.IAS) ad eccessione dei

casi previsti, questo per rispettare il principio della comparabilità dei bilanci bisogna mantenere

nel corso di diversi esercizi gli stessi metodi di stima dei dati .

METODO DEL COSTO vs METODO DEL FAIR VALUE

La mia azienda ha comprato , il 31/3/2020, 10 tonnellate di rame a 4300€/ton per produrre cavi per

telecomunicazioni ma non le ha ancora trasformate e sono rimaste in magazzino tutto l’anno! Alla

chiusura del bilancio (31/12/20) il prezzo del rame è 6300€ a tonnellata. Nel bilancio devo inserire il

valore di costo o il valore attuale?

=ci sono 2 metodi di attribuzione di valore ad un bene nel bilancio aziendale.

METODO DEL COSTO: viene attribuito al bene il valore effettivamente sostenuto dall’azienda, cioè

non si tiene conto delle variazioni di mercato → utilizzato tradizionalmente e imposto anche dai

principi OIC

Vantaggi: metodo semplice e facilmente verificabile, poiché il valore del costo è chiaramente

➔ definito inoltre limita la discrezionalità e le interpretazioni soggettive nella valutazione dei beni

vincolando le loro stime ad un preciso valore, riduce la volatilità del bilancio in quanto il valore

dei beni non varia con le fluttuazioni di mercato

METODO DEL FAIR VALUE: viene attribuito al bene il valore corrente del bene/attività, attribuendogli il

prezzo che si potrebbe essere ottenuto per la sua vendita; tale metodo è più moderno e più applicato

dalle normative internazionali IAS,

Vantaggi: riflette meglio la realtà economica, poichè fornisce una stima più aggiornata e

➔ vicina al valore attuale del bene, e inoltre è utile per le aziende quotate in borsa in quanto gli

investitori vogliono sapere il valore aggiornato delle attività

Limiti: nei mercati non molto attivi o liquidi il fair value può essere difficile da determinare, e

➔ si rischia di introdurre incertezze o valutazioni soggettive (vengono utilizzati quindi dei

modelli predittivi per aumentare l’oggettività), aumenta la volatibilità del bilancio,poiche le

fluttuazioni di mercato influiscono sui valori registrati, si hanno maggiori costi amministrativi

(a causa delle continue analisi e misure di modelli, del mercato, …); può limitare la funzione di

rendicontazione del bilancio (es: riduce la possibilità di esprimere l’efficienza dimostrata

dall’agente nell’aver svolto transazioni convenienti, dato che potrebbero apparire come tali

semplicemente grazie alle fluttuazioni dei valori di mercato) 5

Esempio: un materiale comprato a inizio anno, a fine anno potrebbe avere valore diverso sul

mercato → con il metodo del costo, il valore è uguale al prezzo di acquisto del materiale; con il

metodo del fair value il valore è uguale al valore di mercato a fine anno

DOCUMENTI DEL BILANCIO (in generale)

Il bilancio fornisce una visione completa della salute economica, patrimoniale e finanziaria di

un’azienda, valuta 3 aspetti:

Reddituale utilizza il CONTO ECONOMICO: misura i costi e ricavi durante l’esercizio(nome del

 anno), da cui poi si calcola l’utile o la perdità quindi offre una visione di breve termine della

performance economica dell’azienda.

Patrimoniale utilizza lo STATO PATRIMONIALE: misura le attività (cosa l’azienda) e

 passività(cosa deve) , in termini di mezzi propri, debiti e crediti quindi ha una visione

dell’azienda più di lungo termine.

Finanziario utilizza il RENDICONTO FINANZIARIO: misura l’entrata e l’uscita di liquidità

 permettendo di capire come i movimenti finanziari influenzano l’azienda nel tempo, il CE e SP

solo ti dicono sull’utile e la perdità mentre questo sulla liquidità effettiva che ha l’azienda)

Nel CE ci sono:

input = costi e altri componenti negativi del reddito (spese di produzione,salari.ecc)

▪ output = ricavi e altri componenti positivi di reddito (vendite,interessi attivi)

Nel SP ci sono:

attività = ciò che l’azienda possiede(immobili, macchinari)

▪ passività = ciò che l’azienda deve (prestiti bancari ,mutui), all’interno c’è:

▪ patrimonio netto = composto dai capitale che i soci hanno versato (e che devono riavere

+ indietro) + capitale che l’azienda ha prodotto nel tempo (da dividere tra i soci attraverso

la distribuzione dei dividendi)

passività ciò che avevo scritto prima vere e proprie (mezzi di terzi come debiti, quindi

+ passività “negativa”) STATO PATRIMONIALE

Né nei postulati del Codice civile, né nei principi OIC troviamo una definizione di cosa sono le

attività e cosa sono le passività, ma viene dato per scontato; secondo le definizioni IASB (non in

contrasto con Cc o OIC):

ATTIVITÀ = sono le risorse(asset) di cui l’azienda dispone e che possono generare benefici economici

futuri. Non devono per forza essere di proprietà dell’azienda(acquistate), ma devono essere sotto il

suo controllo (questi includono beni acquistati ma anche senza costi di acquisto es. donazioni anche

se non ha speso nulla per acquistarlo, comunque trae benefici e lo controlla allora viene inserito)

inoltre non sono iscrivibili elementi il cui beneficio economico non è misurabile visto che ora è

soggetto a incertezze. (es. acquisto a titolo gratuito)

PASSIVITÀ = sono gli obblighi che l’azienda ha verso terzi, questi impegni derivano da eventi passati e

che darebbero,

comportano future fuoriuscite di risorse economiche se mantenute in azienda, futuri

benefici economici es. debiti verso banche, fornitori

STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE 6

Rigidità degli schemi di bilancio: nel tempo il bilancio è diventato sempre più rigido; il legislatore ha

determinato gli elementi che lo compongono in forma specifica, con l’obiettivo di garantire la

comparabilità del bilancio

ATTIVO PASSIVO

Patrimonio netto

A)

Crediti verso soci per versamenti

A) ancora dovuti, con separata Fondi per rischi e oneri

B)

indicazione della parte già richiamata Trattamento di fine rapporto di

C)

Immobilizzazioni

B) lavoro subordinato

Attivo circolante

C) Debiti

D)

Ratei e risconti (attivi)

D) Ratei e risconti (passivi)

E)

PATRIMONIO NETTO(EQUITY) (sono positivi per l’azienda) – A) passivo

Anche detto capitale netto o mezzi propri, il patrimonio netto rappresenta la ricchezza dell’azienda, è

positivo per l’azienda e si trova nella sezione del passivo del bilancio. Esso è dato dalla differenza tra

le attività e passività e indica il valore che appartiene ai proprietari. Si dividi in due componenti

principali:

CAPITALE D’APPORTO =i mezzi propri apportati dai soci sotto forma di capitale sociale e

▪ riserve

CAPITALE AUTOGENERATO = i mezzi derivanti dai risultati economici della gestione, sotto

▪ forma di reddito dell’esercizio e di accumuli di redditi di precedenti esercizi

Nb: il capitale sociale (capitale d’apporto) che hanno versato i soci a cui si aggiunge quello generato

successivamente, hanno delle funzioni cioè il capitale sociale serve per provare la solidità

dell’azienda: più è alto più mostra quanto l’azienda ha soldi nel modo più basico possibile; tuttavia la

legge permette di versare il capitale sociale fino al 30%, mentre il resto si forma come CREDITI

VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI , che figura fra le attività – A) attivo

IMMOBILIZZAZIONI E ATTIVO CIRCOLANTE – B) e C) attivo

le immobilizzazioni sono elementi patrimoniali(risorse) destinate all’uso a lungo termine, mentre

l’attivo circolante sono elementi patrimoniali ma utilizzati a breve termine, in questo caso a seconda

della durata e non sulla natura fisica del bene questi andranno in B) IMMOBILIZZAZIONI o C) ATTIVO

CIRCOLANTE es: un macchinario che potenzialmente potrebbe produrre per molti anni, ma c’è

l’intenzione di venderlo tra pochi mesi, non verrà inserito in B) ma in C)

Uniche eccezioni alla classificazione di natura temporale:

Crediti verso i clienti (crediti commerciali, derivanti principalmente da ricavi di vendita)

▪ vanno sempre in C), anche avendo la certezza che i clienti pagheranno nel lungo termine, non

si può avere la certezza che pagheranno in quanto sono crediti di solito lunghi.

Crediti di finanziamento (derivanti da prestiti finanziati dall’azienda) devono essere inseriti

▪ sempre in B), anche se hanno scadenza inferiore ai 12 mesi successivi → collegato al principio

della prudenza 7

RATEI E RISCONTI – D) attivo e E) passivo

Questi elementi, pur avendo natura diversa, sono raggruppati per convenzione, servono a rispettare

il principio della competenza economica:

Ratei attivi= ricavi non ancora incassati ma maturati

➢ Risconti passivi=costi anticipati che competono a esercizi futuri

FONDI PER RISCHI E ONERI – B)

passivo

I fondi sono accantonamenti di capitale per spese

future incerte:

FONDI PER RISCHI: rappresentano passività di natura determinata

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A.A. 2024-2025
63 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher leonardowarthon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Naimzada Ahmad Kabir.