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Tali leggi prevedono che una particella carica (e ) che si muove di moto non rettilineo e
uniforme, doveva emettere delle onde elettromagnetiche e concludere la propria traiettoria
sul nucleo di un atomo. Onde elettromagnetiche - generalità
= Forma di energia che si propaga nello spazio con una velocità che nel vuoto è di
300 000 km/s e comprendono: la luce visibile, le onde radio, raggi x e tutto ciò che è luce
invisibile.
Alcuni fenomeni provocati dalle OE (riflessione, rifrazione e diffrazione) possono venire
esattamente interpretati ammettendo una natura ondulatoria -> Teoria ondulatoria di
Maxwell.
Altri fenomeni, tra i quali l’emissione di radiazione da parte di un corpo incandescente,
possono essere spiegati solo ammettendo l’ipotesi che le onde elettromagnetiche siano di
natura corpuscolare -> non si riusciva a spiegare con le equazioni di Maxwell -> interviene la
teoria sviluppata da Planck.
-> natura dualistica dell’energia elettromagnetica = quando questa interagisce con la
materia manifesta a seconda dei casi o uno o l’altro carattere.
Tale comportamento viene descritto dalla Teoria ondulatoria di Maxwell (1873) e dalla, più
recente, Teoria corpuscolare di Planck (1901).
Onde elettromagnetiche - teoria ondulatoria di Maxwell
Può essere riassunta nei seguenti punti: 1. Le OE sono caratterizzate da una variazione
periodica sinusoidale (se onde monocromatiche)
di un campo elettrico E e di un campo magnetico
B, tra loro perpendicolari, la cui intersezione
coincide con la direzione di propagazione
dell’onda
2. Le OE si propagano nello spazio circostante in
tutte le direzioni con un movimento ondulatorio
descritto da delle curve sinusoidali
3. I parametri che caratterizzano l’onda sinusoidale sono:
- Ampiezza (E o B ): altezza massima o minima raggiunta dalla
max max
cresta dell’onda, si dimostra che:
2 2
I = k*(E ) oppure I = k*(B )
media max media max
-> densità d’energia trasportata da un’onda elettromagnetica (energia
per unità di volume)
- Periodo (): è il tempo impiegato dall’onda a compiere un’oscillazione
completa
- Frequenza (ⱱ): è l’inverso del periodo
- Lunghezza d’onda (): è lo spazio percorso dall’onda nel tempo di un
periodo
Si ricava da ciò la seguente relazione:
= velocità *
-> con periodo=1/ⱱ -> si ottiene che
à
=
ⱱ()
Le onde elettromagnetiche si distinguono assumendo nomi diversi in base ai loro differenti
valori di o di -> spettro elettromagnetico
ⱱ
Una rad.elettromagnetica caratterizzata:
- da un solo valore di frequenza -> monocromatica
- da più radiazioni monocromatiche (differenti frequenze) -> policromatica
Onde elettromagnetiche - elettroni (Teoria di Lorentz)
Tra i costituenti principali degli atomi erano stati da tempo individuati gli elettroni.
Questi, muovendosi entro gli atomi con un moto non rettilineo e non uniforme determinano
l’emissione di onde elettromagnetiche -> emettitori elementari -> produttori di effetti
macroscopicamente osservabili come onde elettromagnetiche di varia frequenza ed
intensità.
In aggiunta, si possono descrivere come altrettanti oscillatori -> compitori di oscillazioni di
tipo armonico di ben determinata frequenza (caratteristica) attorno a definite posizioni di
equilibrio entro gli atomi.
Le OE emesse sarebbero allora caratterizzate dalla stessa frequenza di questi oscillatori
elementari.
-> Nell’ analisi dello spettro di emissione caratteristico di ogni corpo ogni riga di ben
determinata frequenza è da attribuire a una famiglia di oscillatori elettronici, tutti oscillanti
con la stessa ⱱ
Onde elettromagnetiche - Teoria corpuscolare di Planck (Teoria dei quanti)
Ogni corpo solido a temperatura qualsiasi emette radiazioni che diventano visibili elevando
la temperatura a centinaia di gradi.
L'elettromagnetismo classico riconduceva lo schema interpretativo di un qualunque corpo
caldo agli oscillatori elementari elettronici in esso contenuti, caratterizzati da tutte le
possibili frequenze, che per effetto dell’agitazione termica entrerebbero in vibrazione
ognuno con la propria frequenza emettendo una radiazione ad essa corrispondente.
1901 -> pubblicazione della teoria di Planck, la quale sostiene che:
1. Il corpo caldo è composto di oscillatori armonici; in accordo alla teoria
classica, tali oscillatori dovrebbero emettere con continuità radiazioni di
frequenza uguale alla loro frequenza fondamentale
-> secondo Planck, invece, questa emissione non è continua: le particelle di un
solido incandescente si comportano come dei piccoli oscillatori vibranti per i
quali sono permesse solo ben determinate frequenze di vibrazione.
2. L’energia emessa o assorbita (E) dalla materia è legata alla frequenza di
vibrazione permessa (ⱱ) per questi piccoli oscillatori vibranti dalla relazione:
E = h*ⱱ -27
con h = costante di Planck = 6,62*10 erg*s
Pertanto la materia è in grado di emettere o assorbire l’energia in modo
discontinua (per quantità finite) -> Quanto di energia (quantum).