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LA BATTERIA AL LITIO
Le batterie realmente utilizzate sono quelle agli ioni litio.
È una scoperta recente perchè i metalli alcalini sono molto reattivi, quindi tendenzialmente il litio
sta in fondo alla scala del potenziale di riduzione, vuol dire che l’elettrone lo perde facile e uno
può immaginare che questa cosa possa essere sfruttata.
In acquò però questi metalli alcalini non possono stare, perchè la loro reazione è pericolosissima
perchè si libera idrogeno.

 ff
Pensare di usare il litio per quanto sia attraente perchè sta in basso alla scala, realizzi un
dispositivo che potenzialmente ha una fora elettromotrice notevole, infatti le nostre pile al litio
hanno una forza elettromotrici di circa 3 V anche di più.
Si deve fare qualcosa di particolare: CoO
Ossido di Co 2
Gra te LiCoO
2
CoO
Ci sono 2 elettrodi uno di gra te e uno di ossido di cobalto , molti solidi hanno questa
2
struttura a strati tipo la gra te. Il litio può stare su entrambi questi elettrodi si quello di gra te che
è il polo negativo, sia l’ossido di cobalto che risulta il polo positivo.
La situazione è anomale non c’è una vera e propria reazione chimica ed è questo il motivo per cui
la batteria è così.
C’è poca chimica nelle batterie, non avviene un processo in cui si ha una trasformazione e ettiva
come per il piombo che diventava solfato di piombo, quindi litio rimane sempre litio e viene
ospitato in queste 2 diverse strutture, le quali è come se fossero imbevute di litio solo che qui
quando il litio entra quello è l’ossido, e il cobalto si riduce da cobalto 4 a cobalto 3, la cosa non è
sempre perfetta non c’è una vera e proprio stechiometria corretta, nel senso che la quantità di litio
che viene inglobata non è pari al cobalto presente.
Questa vicenda in cui qualcosa è in grado di entrare in una struttura a strati, questa viene
chiamata intercalazione e s i mettono tra gli strati, qui il litio sarebbe l’intercalante e quando va
nella gra te tende a perdere l’elettrone, viceversa con l’ossido di cobalto è disposto a prenderseli.
A seconda dell’ambiente la situazione cambia e questo processo deve essere spontaneo, come
nel caso della pila Daniell, l’elettrone non vuole più stare insieme ala litio e alla gra te, vuole stare
dall’altro lato.
Gli elettrodi devono essere già carichi per cui man mano quella funziona perfettamente.
Non è che l’elettrodo sia perfetto infatti si sta cercando, la gra te sembra insostituibile mentre per
l’ossido di combatto si stanno cercando sostituti.
Non è un ruolo passivo e dipende da come sono le interazioni quando il litio si mette là in mezzo.
Lì in mezzo c’è sempre la pappa, l’elettrolito non deve assolutamente essere acquoso e anche su
di essa ci sono varie funzioni.
La pappa è un polimero che aiuta la conduzione discretamente, consente il movimento degli ioni
e quindi di fare la pila.
Quando la pila deve essere ricaricata mettiamo dall’esterno la presa nella corrente e gli elettroni
vanno nel verso opposto, la freccia canonica va dall’ossidazione alla riduzione, questa è pila
quando funziona da erogatrice di corrente elettrica.
Questo è un dispositivo reversibile perchè non succede nulla di diverso, non ci sono prodotto
chimici che si mescolano e rendono impossibile la reversibilità, però a furia di entrare e uscire la
gra te si rovina.
L’ingresso e l’uscita creano attrito che rende nel tempo la super cie dell’elettrodo rovinata.
 fi fi fi  fi fi  fi fi fi fi ff
Dato che il litio somiglia tanto al sodio, l’ideale sarebbe fare una batteria a ioni sodio, perchè di
sodio ne abbiamo in abbondanza a di erenza del litio.
Il litio è più piccolo è circa 0.7Å, mentre il sodio è più grande, circa 1Å, questa piccolissima
di erenza conta. L’ELETTROLISI
Elettrolisi signi ca che realizzo la separazione, lo scioglimento attraverso a correnti di elettroni.
L’elettrolisi ha questa caratteristica, si può fare in presenza di acqua o in assenza di acqua, quindi
in soluzioni acquoso oppure in soluzioni non acquosa cioè sali fusi.
Sale fuso signi ca che il sale non è più solido, bisogna stare a temperature molto elevate, ad
esempio NaCl, noi lo vediamo come sale fuso senza nient’altro.
Per fare questo bisogna fonderlo e per fare questo bisogna stare alti di temperatura, l’elettrolisi di
sali fusi è qualcosa che si realizza ad altissime temperature, c’è da spendere un sacco di energia,
non solo per la parte elettrochimica in senso stretto, quanto per tenere fuso il sale, la corrente
deve circolare, dobbiamo avere gli ioni.
Se abbiamo 2 elettrodi, in questo caso + e — sono rovesciati,
+
Na
perchè dobbiamo sempre fare una riduzione, lo ione se spingo
dall’esterno tenderà a ridursi all’elettrodo dove ci sono gli elettroni
quello che ho chiamato —, quindi avviene la riduzione e ottengo il
sodio, dall’altra parte avverrà l’ossidazione.
Ci vuole una pila a nché questo accada, questa dovrà generare una
di erenza di potenziale che farà in modo che questo abbiamo
potenziale positivo e l’altro negativo e la pila (generatore di corrente)
la facciamo funzionare noi e forza gli elettroni e questo consente al
sodio di ridursi e al cloruro di ossidarsi, questa è l’elettrolisi, noi
spendiamo un sacco di energia perchè possiamo prendere la scala
di potenziale di riduzione e leggiamo il potenziale del sodio e quello + −
2Na + e → Na
del cloro e sappiamo qual è la di erenza di potenziale minima che la
mia batteria deve erogare a nché possa avvenire questa reazione
che in realtà è sfavorita.
Il fatto che un processo chimico non sia spontaneo è un fatto, altro fatto è la capacità che
realizzando qualcosa, spendendo lavoro fa avvenire anche un processo non spontaneo. Noi
siamo così capaci di realizzare molte cose non spontanee.
Dato che qui sono le azioni coinvolte dagli elettroni è chiaro che potenzialmente se io inserisco un
generatore di tensione questo farà avvenire la reazione non spontanea che consenta agli elettroni
di fare quello che è necessario.
Alla super cie dell’elettrodo ci sono gli elettroni che quando gli ioni sodio vanno a sbattere si
fregano gli elettroni, lo ione cloruro cede l’elettrone e si libera il gas.
Il sale fuso deve stare a temperature alte 600/700°C.
L’elettrolisi da sali fusi si fa solo quando strettamente necessario, quando non sappiamo fare di
meglio.
Tutta la parte di elettrolisi è tutta industriale. Al O
Noi l’alluminio lo facciamo così, l’ossido di alluminio è tra le sostanze più dure e resistenti,
2 3
in acqua viene chiamata allumina, fonde verso i 2000°C, anche gli allumino silicati sono resistenti
al calore.
L’ossido di alluminio non si riesce a far diventare Al come per l’ossido di ferro perché questo lo
annoveriamo a circa 1000°C, qua bisogna andare al di sopra e questo impossibile con la
metallurgia tradizionale.
ALCOA è la fondazione di colui che per primo riuscì a fondare l’alluminio.
 ff
ff fi fi fi ffi ffi ff ff  
L’alluminio non si scioglie in acqua, non possiamo usare soluzione acquose, questa fondazione
Na AlF
ha scoperto che l’alluminio si fonde in uno strano sale la criolite fuso a circa 100°C, in
3 6
questa pappa se prendiamo l’allumina questa si scioglie. 3+
Al
Abbiamo una soluzione molto calda in cui l’alluminio esiste come e si possono fare delle
cose. Al O
La bauxite è un ossido strano di alluminio che va molto lavorato e diventa , non è proprio
2 3
pura, l’ossido di alluminio viene buttato insieme alla criolite:
3+ −
Al + 3e → Al
2−
O + e → CO
2
acciaio 3+
Al O Al
Abbiamo la criolite, dentro c’è , lo ione reagisce con il polo positivo che è il fondo di
2 3
questa pentola che è un fondo di acciaio, è pendente perchè quando l’alluminio si forma, sul
fondo laddove avviene la reazione di riduzione, l’alluminio metallico è liquido e se è pendente man
mano che si forma fuoriesce.
Viceversa l’ossigeno reagisce con questi elettrodi messi a varie altezze, l’ossigeno sei mangia
CO
perchè sono di gra te, l’ossigeno reagisce con il carbonio e si forma , la quale se ne va,
2
CO
hanno pensato che questa scelta è ottimale, la è un gas non combustibile, la situazioni non è
2
banale e potrebbe succedere qualcosa.
È una scelta per stare tranquilla perchè è una reazione terribile, ma comunque si fa nonostante si
mangia una quantità mostrata di energia elettrica perché l’alluminio ha un potenziale negativo.
L’allumina in acqua non si scioglie, si formano ossi di alluminio che sono poco solubili ma non
servono per fare la reazione, quindi l’alluminio è un metallo prezioso ma siccome si presta a una
reazione spinta. SODA-CLORO
Il processo più leggendario di elettrolisi è quello SODA-CLORO, è un processo molto importante
perchè noi usiamo sia il cloro sia la soda sia qualche altra cosa che si potrebbe ottenere.
Soda-cloro è uno di quei classici processi industriali anche producono più di una cosa che ci
serve. NaOH
Il processo di prima prove solo alluminio, qui voglio sia la soda che è la base per
eccellenza, sia il cloro che si usa per fare un sacco di reazioni.
NaCl
Soda-cloro è un processo che usa in acqua non fuso, in acqua le specie sono 4, abbiamo:
+ + − −
H O , Na , Cl , OH , questo è il problema dell’acqua:
3


 fi         
+ −
H OH
Abbiamo sempre detto che e sono poco poco presenti quando non ci mettiamo la pila,
quando facciamo l’elettrolisi dell’acqua, succede che vale Le Chatelier, se li abbiamo poco in
+ −
H H OH O
acqua e ce li mangiamo perchè diventa e diventa alla ne, facciamo l’elettrolisi,
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spostiamo l’equilibrio verso i prodotti, man mano che mangiamo i reagenti l’acqua continua a
dissociarsi quindi l’elettrolisi non è spontanea, ma io la forzo, perché dall’esterno continuo
+ −
H OH
metterci enervi, il sistema si muove, e vengono continuamente prodotti e io ottengo
idrogeno e ossigeno.
Quan