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AMIDO MODIFICATO

per idrolisi acida e/o enzimatica sciroppi di glucosio, destrosio, fruttosio

 usati come dolcificanti, ingredienti nutritivi, fonte di zuccheri fermentescibili,

nell'industria alimentare e farmaceutica

per trattamento a caldo in acqua + essiccazione amido pregelificato usato nel

 settore alimentare per dare consistenza e viscosità ai preparati istantanei (budini,

salse, minestre) e nel campo industriale come collante e legante per la

fabbricazione della carta, come appretto per tessuti, per la preparazione di forme a

perdere in fonderia, per i fanghi da trivellazione

per riscaldamento a secco pirodestrine = prodotti solubili in acqua che

 formano paste adesive, collanti nell'industria della carta e alimentare

per trattamenti chimici di vario tipo amidi modificati, nei quali sono migliorate

 certe caratteristiche utili (struttura dei granuli di amido, aumento della viscosità,

minore opacità, ecc.) per industrie alimentare, cartaria, tessile

corn steep liquor

Il concentrato delle acque di macerazione ( ) contiene le sostanze

solubili (azotate, glucidiche e saline) rilasciate dalle cariossidi durante la macerazione.

È usato nel settore mangimistico, in miscela con altri composti (crusca, ecc.), e

nell'industria farmaceutica come substrato di fermentazione

RADICI-TUBERI = sono concentrati ENERGETICI

PATATA: SS 20%, amido 60%, PG 10%

 ! attenzione alla solanina, alcaloide glicosidico tossico (nella buccia soprattutto)

MANIOCA: cassava o yuca, tapioca con amido 75-80%

 ! attenzione alla linamarina, glicoside cianogenetico

CARRUBA: amido 2%, zuccheri solubili 45%

I glicosidi cianogenetici sono una classe di sostanze vegetali costituita da una parte

zuccherina (glicoside) e da una parte non zuccherina (aglicone) che per idrolisi

determinano la generazione di acido cianidrico (dose letale 0,5-3,5 mg/kg peso

corporeo)

Fonti alimentari di glicosidi cianogenetici:

SOTTOPRODOTTI delle lavorazioni agro-alimentari

1) sottoprodotti dell’industria molitoria ENERGETICI

crusca (10%)

 cruschello (5%)

 tritello (4%)

 farinetta e farinaccio – “prima” e “seconda” (3%)

 bassa – “terza” (2%)

 FARINA (75%)

Caratteristiche: PG bassa (15-16%), amido in aumento da crusca a farina, NDF in

diminuzione (da 40% a 20%, molto degradabile per molte emicellulose)

2) sottoprodotti dai frutti ENERGETICI

pastazzo d’agrumi = residuo umido della produzione industriale di succo

 d’agrumi, è circa il 50% della frutta processata. PG 7%, UIP 50% PG, NDF 60%,

ADL 15%, zuccheri 5%

marcomele = residuo lavorazione succhi di mela, ha basso valore proteico

3) sottoprodotti dell’industria dello zucchero e dell’alcool ENERGETICI e PROTEICI

trebbie di birra = SS 25%, PG 25% SS, UIP 40-55% PG, NDF 50%, zuccheri 1%

 distillers = derivato dalla produzione di alcool (in genere mais). PG 30%, UIP 35-

 50% PG, NDF 35%, UFL 1,15%

zucchero da barbabietola = grezzo e bianco

 polpe da barbabietola = umide “surpressate” e secche “fettucce”

 melasso da barbabietola = SS 75%, zuccheri 65% metà saccarosio e metà

 zucchero invertito, PG (NPN) 7%. Usato per la distilleria e fermentazione da

lieviti

melasso da canna da zucchero = per uso zootecnico

Canna da zucchero: 5% saccarosio. Maggiori produttori: Brasile, India, Cina, Thailandia

Barbabietola: 15% saccarosio. Maggiori produttori: Russia, Francia, USA, Germania

4) sottoprodotti della caseificazione e macellazione ENERGETICI e PROTEICI (di

origine animale)

siero di latte = contiene lattosio e sieroproteine. Può essere dolce (presamica) o

 acido (lattica). Può essere fresco (6% SS), condensato (30-35% SS) o secco in

polvere (90-95% SS)

sego (bovino) e strutto (suino) = si ottiene dalla lavorazione delle carni al

 macello in particolare dal grasso addominale in prevalenza

OLIO VEGETALE

coltivazioni primarie industriali per molti scopi, non solo alimentari

 per l’alimentazione dei monogastrici è usato come energia ad alta digeribilità

 nei poligastrici, in genere utilizzato protetto dalla degradazione ruminale, per

 aumentare l’energia assorbita a livello intestinale senza creare problemi di

degradazione ruminale

Principali Oleaginose erbacee coltivate nel mondo: crucifere, leguminose, composite,

euforbiacee, pedaliacee, malvacee. Circa una quindicina di piante forniscono più del

90% della produzione mondiale di oli vegetali

- Europa: olivo, girasole, soia, crucifere, canapa e lino

- America settentrionale: soia, cotone, lino e arachide

- America meridionale: soia, cotone, sesamo, arachide, palma da cocco, girasole e

ricino

- Africa: cotone, sesamo, arachide e varie palme

- Asia: soia, cotone, lino, crucifere, olivo, arachide e palme

CONCENTRATI PROTEICI

Necessari per aumentare la quota proteica delle diete tramite l’introduzione di:

foraggi proteici (medica, pisello, fava, favino, altre leguminose)

 concentrati prodotti in azienda come granelle intere proteiche (soia, girasole,

 favino, lino)

sottoprodotti delle coltivazioni oleo-proteaginose (soia, girasole, lino,

 cotone) acquistati spesso dall’estero

Concentrati proteici di origine vegetale:

- semi interi di soia, girasole, arachide, colza, fava, lino, lupino, pisello proteico

- cotone (PG 22%, NDF 44%, EE 20%)

- erba medica disidratata (PG 18-20 % SS)

- sottoprodotti olio farine di estrazione di oleaginose

- sottoprodotti dell’industria del mais

Sottoprodotti dell’industria dell’OLIO:

spremitura meccanica, residuo del 4-6% EE

 – discontinua PANELLO

– continua EXPELLER

farina di estrazione (da solventi), residuo del 0,5-1% EE

 Fasi di estrazione: decorticazione, laminazione, uso di vapore, uso di solvente

Farine di estrazione di oleaginose:

F.E. SOIA = molto usata e cara. PG 44%-48% (UIP 35% delle PG). Ha alto valore

 biologico, non come le farine animali! Trattamenti termici e meccanici successivi

per aumentare le UIP

Esportatori di soia: Argentina, Brasile e USA

Importatori di soia: India e Cina

F.E. ARACHIDE = non usata. Decorticate, PG 50% SS, NDF 15-25%, EE 2%,

 problema aflatossine

F.E. GIRASOLE = decorticate, PG 30-40% SS, NDF 30-45%. Buon valore biologico e

 trattamenti successivi linamarina

panello di lino = elevata appetibilità, PG 35% SS, NDF 25%. Problema

 (glucoside cianogenetico). Grassi altamente insaturi (pericolo di irrancidimento)

Sottoprodotti dell’industria del mais:

Concentrati proteici di origine animale:

Hanno alto contenuto in PG e AA, ma non si possono più utilizzare per i ruminati

dopo la BSE (malattia neurodegenerativa che colpisce il SNC dei bovini causata da un

prione, una proteina anomala) roller – spray

- farina di sangue (PG 97%, UIP 90%)

- farina di carne, ossa

- farina di pesce (PG 65-70%, UIP 50%) si può usare

- farina di aringhe (PG 75%, UIP 60%) si può usare

- penne e piume idrolizzate

- aminoacidi protetti dalla degradazione ruminale Met (sintesi), Lys (da lieviti),

Tre, Trp

- UREA zootecnica (N=46%) elevatissima degradabilità ruminale (uso raro nelle

razioni)

MANGIMI

I mangimi sono fatti da diverse materie prime miscelate in mangimificio. Il mangime

complementare (<20-25% PG) fornisce nutrienti aggiuntivi agli animali integrando la

dieta di base. Il nucleo proteico (>25% PG) è un componente dei mangimi che

fornisce proteine concentrate

pellettati o sfarinati in sacchi o sfusi

I mangimi li troviamo e

RAZIONE

L’ingestione di sostanza secca SS nei ruminanti non è regolata dalla glicemia ma il

limite fisico all’ingestione è l’ingombro della razione, che è legato al volume delle

cellule non ancora degradate, e quindi alla quantità di NDF e alla sua lignificazione

Più sono giovani le cellule vegetali meno parete vegetale hanno, minor ingombro

produrranno, maggiore ingestione permetteranno. Invece le cellule mature sono

lignificate e ricche di fibre quindi permettono minore ingestione

Le primipare (= bovine al loro primo parto)

assumono meno SS perché: sono più piccole

e pesano meno, hanno il rumine meno

sviluppato e non sono ancora abituate ad

ingerire grandi quantità di SS

Per studiare una buona razione per bovine da latte bisogna conoscere i fabbisogni

alimentari (SS, UFL energia, PG, NDF), gli alimenti e usare diversi alimenti che

raggiungano i fabbisogni

Come si effettua il controllo di un buon razionamento delle bovine da latte:

1. Livello produttivo medio individuale (kg latte e % grasso)

2. Peso vivo medio

3. Ripartizione nei gruppi (Lead Factors)

4. Stima dell’ingestione

5. Stima dei Fabbisogni nutritivi

6. Disponibilità e analisi materie prime

7. Ottimizzazione Razione Teorica Razione Reale

 

8. Risposta degli animali cambio della razione

I fabbisogni nutritivi per la bovina da latte cambiano in funzione del livello produttivo

L'ottimizzazione implica la

ricerca della miglior soluzione possibile per un problema dato, in base ai vincoli su

fabbisogni nutrizionali della bovina e sulle materie prime disponibili mentre si cerca di

minimizzare i costi totali Razionamento = garantisce

che le bovine ricevano la giusta quantità di nutrienti per ottimizzare la produzione di

latte e per mantenere un buon stato di salute, minimizzando gli sprechi

Fasi preparazione razione: foraggi + concentrati + sottoprodotti mescolati tramite

(Unifeed)

il carro miscelatore corsia di alimentazione distribuzione ingestione

  

La razione influisce sulla quantità e qualità del latte!

Unifeed:

meccanizzazione completa di tutte le operazioni

 miscelazione intima degli alimenti: alimenti secchi e umidi, grossolani e sfarinati

 le bovine non selezionano

 “piatto unico” = proporzioni rispettate in tutti i nutrienti

 pesatura dei singoli alimenti = controllo

 si può fare anche con alimenti secchi (anche con solo fieno e mangime in area

 Parmigiano Reggiano, o in aree disagiate come la montagna)

Per le bovine che mangerebbero di più esistono gli autoalimentatori: unifeed base +

integrazione calibrata individuale

Primo tipo = meccanico

Ultimo tipo = controllato da computer: riconoscimento bovina, 1-10 somministrazioni

giornaliere, da 1 a 5 alimenti, cambiamenti giornalieri

Criteri per il razionamento:

- strategie dei gruppi

- sistemi di alimentazione: tradizionale (foraggi e concentrati separati) o Unifeed

(razione unica, pesata e controllata)

- 1. Body Condition Score

2. P

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Scienze agrarie e veterinarie AGR/16 Microbiologia agraria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Leti_05 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di biologia e produzioni primarie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Tamburini Alberto.
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