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Modelli di ricarco e di Heckscher-Ohlin

Il modello di ricardo da una centralità al vantaggio comparato, ovvero il vantaggio derivante dai costi opportunità inferiori se comparati ad un altro paese e dalla produttività del lavoro. Il vantaggio comparato è dato sostanzialmente dalla differenza nella produttività del lavoro tra i paesi se ipotizziamo tecnologie di produzione date. La spiegazione del vantaggio è molto semplice, tuttavia il modello non risponde ad alcuni rilevanti problemi: - Dal modello ci si aspetta una forte specializzazione quando nella realtà molti paesi spesso producono gli stessi beni. - La motivazione che sta alla base della differenza di produttività tra i paesi. - La motivazione per cui la produzione mondiale di manufatti si è spostata verso i paesi a bassa produttività. Il modello di Heckscher-Ohlin pone l'attenzione sulla centralità della dotazione di fattori produttivi. In base alla differentedotazione di fattori produttivi si determina prezzi relativi e costi opportunità diversi nell'uso delle risorse disponibili. I paesi perciò optano per la specializzazione nei settori caratterizzati dall'utilizzo del fattore più abbondante nel paese. Il divario nello sviluppo economico è dovuto al diverso sfruttamento delle risorse naturali dei vari paesi. Il modello però è limitato in quanto si fonda su un'abbondanza statica dei fattori produttivi e non considera una loro possibile variazione. Applicandolo ad un caso concreto, andando a confrontare Italia e Regno Unito, che hanno stessa dimensione in termini demografici, negli anni '50 vediamo che: - l'Italia ha abbondanza relativa interna di lavoro ma ha scarsità relativa interna di capitali. - Il Regno Unito ha invece abbondanza relativa interna di capitali e scarsità relativa interna di lavoro. (L/K) > (L/K) Italia UK Pertanto si prevede che l'Italiaopterà per una specializzazione nella produzione di beni che usano intensamente il lavoro (L/K alto), mentre il Regno Unito si sposterà gradualmente verso attività che usano intensivamente il capitale (L/K basso) esempio la finanza. L'Italia si presenta in caratteristiche simili alla Spagna in quanto entrambe hanno abbondanza relativa interna di lavoro, ma il percorso di sviluppo industriale dei due paesi è stato diverso. La motivazione di ciò sta nel fatto che vi sono anche altri fattori influenti sulla tipologia di sviluppo industriale come ad esempio condizioni climatiche, geografiche e soprattutto politiche che danno luogo a performance economiche e specializzazioni profondamente difformi. Altra osservazione riguarda la staticità del modello. I vantaggi non sono forniti esclusivamente dalla natura tramite le dotiazioni di fattori produttivi, ma possono essere acquisiti e cambiano nel corso del tempo per effetto di tecnologia e della relazioni.di scambio con altre aree. Il capitale umano è una fonte di vantaggio competitivo di natura dinamica: il capitale umano può essere acquisito con opportune azioni come l'istruzione. MODELLO DI POSNER (1961) Il modello di Posner si basa sull'analisi del fattore tecnologia come fattore chiave del divario tra i paesi. Secondo Posner i vantaggi comparati di un paese rispetto all'altro non dipendono dalla dotazione dei fattori, bensì dal "vantaggio tecnologico" o gap che determina un vantaggio competitivo favorendo la capacità di esportare. L'innovazione tecnologica porta all'innovazione del prodotto o del processo produttivo, quindi alla produzione di prodotti nuovi. Tale fatto consente l'esportazione in quanto si è unici esportatori del nuovo bene in questione. In una prima fase il paese innovatore gode di un vantaggio monopolistico, ma, in una seconda fase, il vantaggio si diffonde tra i paesi per imitazione.

Per mantenere il vantaggio competitivo, il paese innovatore deve sfruttare il lag temporale per innovare ulteriormente nel mentre che gli altri si dotano di fattori imitativi. Tale vantaggio competitivo dipende dalla capacità di detenere la propria posizione monopolistica, pertanto i due fattori chiave diventano:

  1. Imitation lag: il tempo che un altro paese importatore riesce a copiare l'innovazione (preferibilmente lungo).
  2. Foreign demand lag: il tempo di sviluppo della domanda del nuovo bene in altri paesi (preferibilmente breve).

Minore è il tempo necessario al paese importatore per imitare il bene, minore sarà lo sviluppo del commercio internazionale del paese.

Estensione di Hufbauer: Hufbauer abbandona l'ipotesi di uguale dotazione dei fattori e uguale livello di prezzo. Gli importatori sono coloro che hanno bassi livelli salariali e una relativa abbondanza di fattore lavoro, non avendo avuto i costi di sviluppo della tecnologia, questi attraverso

seconda dello stadio di vita del prodotto. Secondo il modello di Vernon, un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un nuovo prodotto innovativo, in quanto ha la capacità di sviluppare e commercializzare il prodotto iniziale. Questo vantaggio deriva dalla presenza di risorse umane qualificate, infrastrutture tecnologiche avanzate e un ambiente economico favorevole all'innovazione. Tuttavia, man mano che il prodotto si diffonde e diventa più maturo, il vantaggio comparato si sposta verso i paesi con costi di produzione più bassi. Questo perché i paesi con salari più bassi possono produrre il prodotto a un costo inferiore, sfruttando l'imitazione della tecnologia sviluppata dai paesi innovatori. Il modello di Vernon riconosce l'importanza dell'innovazione nel determinare il vantaggio competitivo di un paese, ma non tiene conto di altri fattori che possono influenzare la diffusione dell'innovazione. Ad esempio, non considera l'importanza dei distretti industriali e delle economie esterne di scala, che possono favorire la concentrazione di imprese e la diffusione dell'innovazione in determinate aree geografiche. Inoltre, il modello non considera il ruolo delle multinazionali nel processo di produzione e diffusione dell'innovazione. Le multinazionali possono produrre in diversi paesi, indipendentemente dall'origine dell'innovazione, sfruttando le opportunità offerte dai diversi mercati e costi di produzione. In conclusione, il modello di Vernon fornisce una spiegazione parziale delle determinanti dell'innovazione e del vantaggio comparato nella produzione di beni. Tuttavia, è necessario considerare anche altri fattori, come l'ambiente economico, i distretti industriali e il ruolo delle multinazionali, per ottenere una visione più completa del processo di innovazione e localizzazione della produzione.seconda del ciclo di vita che un prodotto attraversa. Per ipotesi Vernon definisce che nei paesi l'accesso alla tecnologia è aperto, tuttavia necessita di un buon funzionamento del mercato della tecnologia e di una presenza di una classe imprenditoriale in grado di applicare la tecnologia (che sappia formare la domanda). Le ipotesi si realizzano tendenzialmente nei paesi ad alto reddito, ovvero dove si localizza la domanda di nuovi prodotti più sofisticati e più costosi. Il vantaggio competitivo evolve in relazione allo stato di maturità dell'attività: - Fase iniziale: l'innovazione è stimolata dalla presenza di R&S. I mercati con imprese che domandano tecnologia, quindi stimolano all'innovazione, e facendo ciò godono di un vantaggio competitivo. Nonostante i costi di produzione siano elevati e le dimensioni del mercato nascente siano contenute, chi innova si troverà ad operare in una situazione di monopolio quindi i

mercati preferenziali sono quelli ad alto reddito in quanto unici capaci di sostenere tale offerta.

Seconda fase: crescita e produzione di massa è stimolata dai salari. La domanda si allarga e il prodotto si standardizza permettendo di realizzare economie di scala. Il capitale fisico sostituisce il capitale umano, pertanto lo spostamento da una produzione capital-intensive ad una labour-intensive incentiva lo spostamento verso i paesi meno industrializzati. Se il prodotto può essere imitato, la produzione può spostarsi verso l'estero dove il vantaggio competitivo rimane sul labour-intensive.

Terza fase: Maturazione è stimolata dai salari. La tecnologia usata è completamente standardizzata, non serve il lavoro specializzato e l'elasticità della domanda rispetto al prezzo aumenta. Le imprese che avevano innovato hanno ora interesse a delocalizzare la produzione in paesi con bassi salari che permettono una significativa riduzione del

. Qualora la tecnologia sia disponibile, la produzione si localizza nei PVS per imitazione anche in assenza di IDE. I paesi meno sviluppati diventano esportatori netti del prodotto mentre quelli più sviluppati introducono nuovi prodotti.- Quarta fase: Declino.IL "DIAMANTE" DI PORTERIl modello del diamante di Porter è un modello in cui si utilizzano tutti i fattori discussi fin'ora per spiegare la competitività di un paese come interazione sostanziale tra 4 fattori:Condizione dei fattori (modello H-O) che determina un possibile vantaggio in un determinato settore o attività piuttosto che in un altro.In particolare i fattori si dividono in:- Fattori base: ovvero i fattori stock che derivano dal passato: risorse naturali, clima, geografia, competenze del lavoro e disponibilità di capitali. Non sono questi i fattori chiave, possono permettere una vantaggio che però non è sostenibile nel tempo quindi hanno una scarsaimportanzanel competere.- Fattori avanzati: che sono creati dal contesto competitivo e sono fondamentali per generarevantaggio competitivo: infrastrutture tecnologiche, capitale umano etcc… tutti fattori su cui si puòinvestire per rigenerarli e sono sempre frutto di investimento.rispetto i fattori di base sono più scarsi dei precedenti in quanto per rigenerarsi necessitano diinvestimento, inoltre non sono fattori statici.Condizione della domanda che determina la natura della odmanda interna per il settore o attività.Il percorso innovativo dipende da tre caratteristiche fondamentali della domanda:- Composizione: il vantaggio competitivo aumenta se la domanda interna è pronta a recepire i bisogninuovi e li trasmette all’industria domestica prima rispetto a ciò che succede negli altri paesi.- Dimensione della domanda che consente di realizzare economie di scala o di apprendimento.- Internazionalizzazione della domanda domestica che esercitaun ruolo positivo attraverso le multinazionali e altri soggetti che consentono di far conoscere il prodotto nazionale all'estero. Struttura dell'industria e competizione: ovvero le condizioni dell'offerta, analizza il clima industriale di creazione, competizione e management dell'attività. Il contesto nazionale influenza il clima in cui operano le imprese e la loro capacità di competere a livello internazionale. Il clima di competizione nazionale gioca un ruolo fondamentale nello stimolare il comportamento innovativo delle imprese. Strutture di supporto che rileva la presenza assenza di industrie o settori di supporto con capacità competitiva a livello internazionale. I settori produttivi correlati e di supporto rappresentano un elemento di vantaggio competitivo se competono a livello internazionale. Contribuiscono al processo innovativo sia attraverso i legami che hanno i propri partner, sia perché possono offrire prodotti all'avanguardia.ttori tra loro, è possibile ottimizzare i processi produttivi e ridurre i tempi di consegna dei prodotti. Inoltre, l'utilizzo di tag html permette di formattare il testo in modo chiaro e leggibile, facilitando la comprensione delle informazioni da parte dei lettori.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
54 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LP30 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Luppi Barbara.