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Estratto del documento

RISCHIO PUBBLICO

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Pag. 21 di 100

Tassonomia dei mercati finanziari

Presenza di regolamentazione

n mercati regolamentati

¡ mercati over the counter (OTC)

¡

Stadio di vita degli strumenti finanziari

n mercati primari

¡ mercati secondari

¡

Durata degli strumenti finanziari

n mercati monetari

¡ mercati finanziari (o dei capitali)

¡

Rilevanza della forza contrattuale

n mercati diretti

¡ mercati aperti

¡

Tipologia di strumenti finanziari negoziati

n Mercati azionari, obbligazionari, dei derivati, …

¡ 20

TASSONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI:

- PRESENZA DI REGOLAMENTAZIONE: i vari mercati possiamo spacchettarli in due, guardando alla

presenza o meno di regolamentazione:

• MERCATI REGOLAMENTATI= con un basso tasso intuito e fantasia

• MERCATI OTC= OVER THE COUNTER (su un tavolo/bancone) = dovrebbe suggerirti il negozio

dove si fanno affari sul “tavolo”. Viene percepito come tutto ciò che non è regolamentato.

Nella vita reale, però, non è così: i mercati regolamentati, per legge (Testo Unico e regolamenti attuativi

consob) sono mercati che devono avere un preciso elenco di requisiti: se ce li hanno tutti, sono mercati

regolamentati, se ne manca anche solo uno, è un OTC. I mercati regolamentati sono una piccolissima lista di

mercati iscritti in un elenco, che hanno un pedigree perfetto, anche solo una piccola increspatura potrebbe

renderli un OTC. I regolamentati sono un micro-elenco, gli OTC sono migliaia. La PMI sul mercato lavora

tutto su OTC.

- STADIO DI VITA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI:

• MERCATI PRIMARI= è il mercato dei titoli nuovi= dei titoli, degli strumenti appena emessi. Quando

dico che vado sul primario, intendo dire che sto andando sul mercato della roba nuova. Questo va

interpretato bene: possono essere titoli nuovi tout court= se la società prima non esisteva e offre poi in

borsa titoli nuovi; ma se una società quotata da 50 anni e fa un aumento del capitale: ne sto emettendo

à

delle nuove. sono tutti i titoli nuovi: a volte sono nuovi davvero, cioè mai visti, a volte sono nuove

tranche di vecchie emissioni. Sul primario chi produce il titolo, chi lo emette è l’emittente e chi investe,

sottoscrive (sottoscrivere azione= sono sul mercato primario) è il sottoscrittore.

• MERCATI SECONDARI= comprare e vendere sono titoli legati al mercato secondario/ già “usato”.

È più rischioso andare ad operare sul primario o sul secondario? Il più rischioso è il primario

solitamente, perché soprattutto se il titolo è completamente nuovo (mai portato in borsa), bisogna capire se il

prezzo fatto è corretto: se vedo lo storico di quel titolo in borsa capisco fino ad oggi quanto è stato valutato dal

mercato, ma quantificare il valore di una cosa mai esistita, è sempre complicato. Il problema del primario è che

dato che non c’è mai stato un mercato per quel titolo, potrei avere una difficoltà nel capire se sto pagando la

cifra giusta.

- DURATA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI: qui si vede che il mondo è un po’ cambiato. Di solito, a

livello finanziario, si è abituati a tener d’occhio ciò che è liquido, da quello che non lo è, per calcolare il grado

di liquidità dei loro investimenti: per agevolare questa cosa anche i mercati si sono attrezzati, dichiarando se

sono mercati che negoziano strumenti di breve termine, per cui più liquidi, o se investimenti più duraturi.

Sto parlando di LIQUIDITA’ NATURALE= roba che da sola passa a liquida, cioè a denaro contante. Parlo di

strumenti prossimi alla scadenza, che stanno andando a concludersi con un rimborso in contanti (BOT/

à

obbligazioni che stanno terminando la loro esistenza) strumenti che tornano ad essere liquidi. Lo diciamo

perché potrei avere degli strumenti completamente illiquidi (azione: che non ha scadenza), ma che è

à

facilissima da negoziare titoli che non vanno a scadenza, ma se ho bisogno di soldi in qualche minuto li hai

Pag. 22 di 100

à

già venduti NEGOZIABILITA’/ LIQUIDITA’ ARTIFICIALE. La mia, invece, è un riferimento di titoli

che stanno per tornare contanti, stanno per rimborsare.

• MERCATI MONETARI: ti fa negoziare strumenti che entro 12 mesi scadranno, è l’ultimo anno di vita

di questi strumenti. Monetario= tornano moneta entro 12 mesi, vanno a scadenza e vengono rimborsati.

Mercato monetario= tesoreria.

Tutto il resto finisce nel:

• MERCATI FINANZIARI (O DEI CAPITALI): titoli più di lunga durata.

Mercato finanziario= mercati più duraturi.

Prestito decennale che nasce nel finanziario e ci rimane, l’ultimo anno di vita poi passa nel monetario e va a

scadenza: la maggior parte dei titoli nascono nel finanziario e poi l’ultimo anno lo trasferiscono nel monetario,

prima di andare a scadenza. BOT= sono sempre di scadenze molto brevi, quindi sono nel mercato monetario

dall’inizio.

Di base si guarda la data di scadenza ultima, che se è nei prossimi 12 mesi, si parla di mercato monetario,

indipendentemente dalle varie condizioni economiche di tasso.

- RILEVANZA DELLA FORZA CONTRATTUALE:

• MERCATI DIRETTI: la natura della controparte ha un impatto determinante sull’esito del contratto. Un

mercato in cui sapere chi è la tua controparte cambia le caratteristiche del contratto. Nel finanziario questo

accade frequentemente: i finanziamenti non sono fatti in maniera identica per tutti i clienti, ma cambiano

da cliente a cliente. I prestiti sono generalmente mercati diretti= sapere chi è la controparte è importante.

• MERCATI APERTI: sapere chi sei non ha alcun rilievo. Alcuni mercati di borsa (mercati regolamentati)

sono mercati aperti: sono scambi anonimi.

Esempio FIAT: aveva una posizione così dominante, che tutti gli anni pubblicava alle banche il TASSO

à

FIAT: diceva che avrebbe preso prestiti, per esempio, al 4,5%: se vuoi questo, va bene, altrimenti no

à

impresa faceva il tasso e la banca decideva se accettare o no l’icona della rilevanza della forza contrattuale.

- TIPOLOGIA DI STRUMENTI FINANZIARI NEGOZIATI: un altro modo per catalogare i mercati è per

à

classi merceologiche: mercati azionari, mercati derivati ecc. forma più semplice in assoluto per pensare ad

una classificazione dei mercati, perché li divido per merce selezionata. A volte ci sono suddivisioni all’interno:

mercati azioni piccole, mercati azioni più grandi ecc.

Attività finanziarie:

i rapporti giuridici sottostanti

I contratti finanziari (attività finanziarie) hanno la duplice veste di

n attività e passività finanziarie, cioè compaiono nello stato

patrimoniale dei due soggetti coinvolti

Credito: trasferimento di risorse monetarie contro l'impegno alla restituzione

¡ delle somme ricevute ad una data futura. Esempi: prestiti bancari, le

obbligazioni, i certificati di deposito ecc.;

Partecipazione al capitale di rischio: comporta l’acquisizione di diritti

¡ patrimoniali amministrativi nei confronti di una società ed espone il titolare ad

aleatorietà nella remunerazione e nel rimborso del capitale;

Assicurazione: con il versamento di somme (premi) a favore di un

¡ intermediario assicurativo, questi si assume l’obbligo di risarcimento dei danni

subiti dai soggetti assicurati al verificarsi degli eventi contrattualmente previsti;

Strumenti derivati: natura ibrida (credito + assicurazione)

¡ 21

I contratti finanziari hanno duplice veste: sono attività per chi sottoscrive e passività per chi li emette. Hanno poi

alcune differenze sostanziali che ne vanno a contraddistinguere la natura.

- CONTRATTI DI CREDITO= sono prestiti e i prestiti sono una somma che viene trasferita ad un soggetto

che si impegna a restituirla con eventualmente interessi maturati nel tempo. è un trasferimento di denaro, cui

segue l’impegno alla restituzione alle condizioni previste. Per cui generalmente con una certa scadenza e con

un certo tasso di interesse. Generalmente perché troveremo obbligazioni che non esplicitano in maniera

dichiarata il tasso, ma magari derivano da una formula che viene calcolata volta per volta e ci sono prestiti

irredimibili= prestiti senza scadenza. Di regola la natura di un prestito comprende:

• Trasferimenti di somme

• Impegno alla restituzione Pag. 23 di 100

- PARTECIPAZIONE AL CAPITALE DI RISCHIO=

qual è differenza tra prestito e partecipazione al capitale di rischio? Che differenza c’è se divento

azionista società piuttosto che se mi sottoscrivo ad una sua obbligazione?

La differenza chiave sono i rischi: perché potrei perdere tutto il capitale di rischio e la somma che mi rientra

(se mi rientra) non è definita da nessuna parte almeno contrattualmente, perché è quello che avanza. Inoltre, le

azioni non hanno un pagamento predefinito, ma dipende da come sta andando. La differenza, perciò, è brutale

e infatti si chiama partecipazione al rischio di imprese= non sapere se, quando e quanto sarò remunerato.

Questo spiega perché le azioni sono più volatili delle obbligazioni, perché i financial sottostanti quando li

valuto, si muovono, mentre l’obbligazione anche se cambia di prezzo, so quando scade e come viene

à

determinata l’eventuale cedola (pagamento periodico degli interessi) mentre l’obbligazione ha un po’ di

punti fermi, nell’azione è tutto molto più incerto.

Partecipazione al capitale di rischio= trasferimento di risorse, ma senza l’impegno alla restituzione delle

à

somme ad una certa data con un certo interesse. in realtà la remunerazione e il rimborso del capitale sono

aleatori, cio&e

Dettagli
A.A. 2023-2024
100 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federicaalbrizio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Rossi Simone.