FINANZIAMENTO
È considerato come la prima fase della gestione perché senza
adeguati finanziamenti non si può iniziare l'attività aziendale, queste
operazioni avvengono anche in altri momenti della gestione. Esso
prevede la raccolta o dotazione di capitale (denaro o natura)
necessari ad effettuare le altre operazioni di gestione. Raccolta si
prendono dall’esterno, dotare significa dare il capitale all’impresa.
L’impresa ha delle disponibilità monetaria o di altre risorse materiali
che permettono di procedere con altre produzioni. Le modalità per
ottenerli sono 2: fonti interne o proprie (capitale portato dai soci
per esempio. Esso è con capitale di rischio o patrimonio netto, se
avvio un’attività aziendale e sono il primo ad investire nell’attività,
posso farlo apportando il capitale, nel caso dell’azienda individuale
è il singolo imprenditore a portarlo, nel caso di società di persone
sono i soci ad apportare i capitali. Esso non è un prestito. Non c’è
un’aspettativa di ritorno dei soldi, è un investimento, ossia usare del
denaro perché spero che l’attività mi dia un ritorno, è un capitale di
rischio perché chi ha portato il capitale lo sta rischiando, se
l’azienda fallisce il capitale non lo rivedo. Uso il mio capitale perché
mi aspetto di generare una nuova ricchezza.) o fonti esterne o
capitali di terzi (prestito dalla banca per esempio, il denaro
ricevuto è sottoposto ad un vincolo di debito, da restituire in termini
temporali stabiliti da un contratto tra l’impresa e la banca, in cambio
della somma prestata la banca chiede anche gli interessi. Essi sono
il costo che l’impresa sostiene per avere quel prestito, è il
riconoscimento del servizio che offre la banca. I soldi da ridare alla
banca sono predeterminati, si sanno al momento della stipulazione
del contratto).
Fonti Interne
Essa avviene tramite capitale proprio (finanziano i proprietari con
l’obiettivo di vedere la ricchezza aumentare) o capitale sociale (se
ci sono dei soci). La remunerazione nel capitale di rischio avviene
quando sono stati coperti tutti i costi per l'attività dell'azienda, se
rimane qualcosa può essere attribuito ai proprietari; nel capitale di
terzi c’è un contratto che dice quando e quanto devo pagare. Il
rimborso, nel capitale di rischio, avviene solo quando vi è la
rinuncia alla proprietà rinunciando alle sue quote e solo se c’è
qualcuno che ne prende il posto, oppure nella liquidazione (se è
rimasto qualcosa); con i terzi c’è un contratto da rispettare.
L’integrità, nel capitale di rischio, non è garantita, perché l’azienda
può andare male causando perdite; per terzi c’è la garanzia che il
capitale prestato venga ritornato. Il finanziamento con capitale
proprio, da un punto di vista finanziario (effetto visibile) c’è
un’entrata di denaro, ad esempio di 10.000 euro. Sotto l’aspetto
economico c’è un aumento di capitale sociale (proprio). Il capitale
proprio non rappresenta denaro, ma rappresenta l’obbligazione
dell’azienda (ad esempio) nei confronti di Mister X (un socio che ha
dato capitale all’azienda), è il riconoscimento dei suoi investimenti
nell’azienda e che si aspetta di ricevere la sua remunerazione,
ossia un ritorno. La situazione non cambia con una società di
capitali dove, per esempio, vi sono 100 soci dove ognuno ha
versato 200 euro. Il denaro che andrà nelle casse della società
“XYZ” è 20.000, nel capitale proprio si va a segnare l’obbligazione
della società nei confronti dei soci, dove viene ugualmente segnato
20.000 (non Socio 1, Socio 2 ecc), nel momento in cui si
impegnano a versare i 200 euro a testa, non per forza quando i
soldi vengono versati subito. Per esempio, 50 versano subito e gli
altri 50 si impegnano di versare dopo. Sotto un aspetto finanziario si
ha una situazione diversa, in cassa si hanno 10.000 e degli altri
10.000 non versati si ha un credito (si aspetta che vadano in
cassa), il capitale sociale invece è sempre 20.000 perchè c’è un
impegno da parte dei soci a versare i soldi (sia di chi ha versato sia
chi non l’ha ancora fatto).
Fonti Esterne
L’impresa si indebita per ricevere i soldi (la banca presta denaro
ricevendo gli interessi con i soldi che ha prestato, è uno scambio
finanziario), è soggetta da un vincolo di debito con interessi ed una
data per il ritorno della somma prestata. Da un punto di vista
finanziario, per ottenere il finanziamento, da una parte si ha un
incremento della cassa, esempio 5.000 di prestito,
contemporaneamente si ha un’obbligazione a restituire i 5.000 alla
scadenza del prestito (che diventerà un’uscita di cassa), sorge un
debito verso terzi (la banca per guadagnarci impone gli interessi, è
la remunerazione). Prendendo l’esempio precedente, in cassa si ha
25.000, un capitale sociale di 20.000 ed un debito di 5.000 ed
iniziano gli investimenti dell’azienda (si ottiene un finanziamento).
Può iniziare a fare gli acquisti dei fattori produttivi, ve ne sono 2: a
veloce ciclo di utilizzo (dette anche spese correnti, hanno un
utilizzo rapido e si consumano rapidamente, ad esempio le materie
prime, ad esempio la plastica per Dyson; vi sono anche servizi
come il trasporto dei prodotti; vi è anche il personale perché le
persone vanno pagate) a lento ciclo di utilizzo (noti anche come
immobilizzazione, si usano per un periodo più lungo, per più cicli
produttivi; per esempio il macchinario che trasforma la plastica in
contenitori per la Dyson, lo fa più volte; vi sono anche dei fattori
immateriali, comprare per esempio una licenza o un marchio; vi
sono anche le finanziarie). Il primo aspetto finanziario che si vede
quando si fa un acquisto è un’uscita di cassa o debito verso il
fornitore (preview di un’uscita di cassa), l’aspetto economico è un
costo di acquisto per un fattore produttivo. Nel caso di un acquisto
di un fattore a lento ciclo di utilizzo, ossia acquistare una volta un
materiale che ha valenza per un lungo periodo, l’aspetto finanziario
è un’uscita di cassa o debito verso il fornitore, l’aspetto economico
è un costo per un fattore pluriennale, ha un costo nella sua
durata nel tempo.
TRASFORMAZIONE
Essa è una fase della gestione identificata come "interna
gestione”, sono tante operazioni di trasformazione del prodotto che
non hanno nessun scambio con il mercato, tale per cui non si
possono avere misure monetarie. Ciò significa che la materia prima
subisce tante trasformazioni, ma l’aspetto con cui queste
trasformazioni sono misurate sono di natura tecnica (tempi di
lavorazione e quantità prodotte per esempio), ma non c’è possibilità
di misurazione in termini monetari perché non ci sono scambi con
l’esterno. L’aspetto finanziario in questa fase è assente perché non
c’è stata un’uscita di cassa. Da un punto di vista contabile essa non
è considerata.
VENDITA
Considerata l’ultima fase e come obiettivo finale della gestione, si
viene al prodotto finito per metterlo sul mercato e venderlo. Si
chiama anche momento del “realizzo” dove l’azienda va a cedere i
prodotti finiti al mercato in cambio di denaro. Nel momento della
vendita si ha: dall’aspetto finanziario si hanno 2 possibili
configurazione finanziarie, entrata di cassa (se il cliente paga
subito), oppure l’azienda consegna il prodotto finito subito ed il
cliente paga dopo 30 giorni, la vendità è quando vi è la consegna
dei beni da parte dell’impresa e dall’altra parte una promessa di
pagamento, come nel caso di un pagamento dilazionato, quindi
sorge un credito da parte del cliente, il credito è una preview di
un’entrata/uscita di cassa, da un punto di vista economico c’è stato
un ricavo di vendita (non va confuso con guadagno o profitto, il
ricavo è un ammontare di natura lorda, ossia che il ricavo è tutto ciò
che ottengo dalla vendita del prodotto, ossia il prezzo di esso, è
l’intero ricavato dalla vendita che non ha considerato i costi per fare
quel prodotto, quando sottraggo al ricavo i costi sostenuti per il
prodotto finito c’è una differenza che mi mostra il profitto netto).
Credito e debito di regolamento e finanziamento
I crediti verso i clienti sono detti crediti di regolamento, quando vi
sono crediti verso la banca si ha un debito di regolamento (andrà
regolato entro un tot di tempo, mi prevede un’uscita di cassa
futura). Vi sono anche i debiti di finanziamento (quando la banca ci
concede un prestito abbiamo un debito finanziario, si ha un
contratto con la banca che si distingue dal debito di regolamento
perché sorgono per effetto dell’operazione di finanziamento).
L’aspetto economico si occupa dei costi, sono elementi positivi
perché rappresentano l'ottenimento di un ricavo o ottenimento di
capitale. I debiti di finanziamento sono i debiti che l’impresa ha
nei confronti di finanziatori, di soggetti che hanno una
funzione nella fase di finanziamento della gestione (banca per
esempio), lo si distingue da quello di regolamento perché
nascono solo come risultato del regolamento del pagamento
tra l'impresa ed il fornitore o cliente (debiti verso fornitori per
esempio), nascono a motivo di come l’impresa ha regolato con
questi soggetti il pagamento di attività legate all’attività
dell’acquisto dei fattori a veloce o lento ciclo di utilizzo. I
crediti di regolamento nascono per come l’azienda regola i
pagamenti dei clienti, il debito di finanziamento è un debito che
sorge in conseguenza dell’attività di finanziamento
dell’azienda, per effetto del finanziamento che l'impresa ha
ottenuto dalla banca (distinto da quello di regolamento perché
legato ad una funzione diversa, è un debito è sorto per le
attività di finanziamento dell’azienda), il credito di
finanziamento significa che l’impresa ha finanziamento
qualcun’altro, vanta un credito per aver finanziato qualcun
altro.
RILEVAZIONE
Le condizioni di vita dell’impresa devono mantenere condizioni di
equilibrio economico e finanziario, nel controllare la gestione e
tenere traccia delle operazioni di gestione. Così sono in grado di
determinare se mi trovo in equilibrio
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