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GESTIONE PATRIMONIALE ISTITUTI NO PROFIT

Può essere trascurabile in quanto difficilmente gli INP generano risparmio.

GESTIONE FINANZIARIA ISTITUTI NO PROFIT

Assume caratteri particolari poichè:

- fare previsioni sulle entrate è più difficile rispetto alle imprese dal momento in cui è

più difficile prevedere le donazioni rispetto al volume di vendita di un prodotto. C’è

più incertezza delle entrate.

- L’incertezza dei redditi limita la capacità di contrarre debiti perchè è più difficile

dimostrare le entrate future e quindi ottenere un finanziamento.

- La gestione finanziaria è connessa alla parte della gestione caratteristica che

consiste nel FUND RAISING ossia la raccolta di contributi volti a sostenere l’attività

dell’INP. ASSETTO ISTITUZIONALE

Ogni istituto può essere visto come un insieme di soggetti che offrono dei contributi per il

funzionamento dell’istituto, e in cambio ottengono delle ricompense. Deve esserci un

equilibrio tra i contributi e le ricompense.

Ogni istituto ha delle strutture di governo che hanno il fine di tenere l’equilibrio tra soggetti,

contributi e ricompense.

Ogni istituto vede coinvolti nell’attività molti soggetti che vengono anche chiamati portatori

di interesse o stakeholder perchè hanno interesse rispetto al funzionamento dell’attività.

Possono influenzare ed essere influenzati dal funzionamento dell’istituto. Per ogni soggetto

possiamo pensare al contributo che dà e alla ricompensa che riceve.

Per analizzare l’assetto istituzionale dobbiamo rispondere a due domande:

1) A quali soggetti spetta il diritto di governare inteso come potere di prendere le

decisioni? Si analizza il soggetto d’istituto

2) Quali organi di governo occorre prevedere per far sì che il funzionamento sia

corretto? Si analizza la struttura di governo

Come abbiamo detto in ogni istituto ci sono molti soggetti e quindi molti interessi. Questi

soggetti e interessi possono entrare in conflitto tra di loro. Per esempio consideriamo la

relazione tra datore di lavoro e lavoratore, soggetti che competono per la distribuzione del

valore. Hanno interessi opposti in quanto più è alto lo stipendio del lavoratore, più sarà

basso l’utile. SOGGETTO D’ISTITUTO

Se i portatori d’interesse offrono un contributo per il funzionamento dell’impresa, allora tutti

dovrebbero essere coinvolti nel governare l’istituto, nel prendere decisioni. Tuttavia questo

non è possibile per 2 principali motivi:

1) Il governo d’istituto diventerebbe troppo complesso, con troppe persone e i processi

decisionali sarebbero troppo lenti

2) Non sarebbe giusto perchè vorrebbe dire ignorare il fatto che alcuni contributi sono

più importanti di altri. Tutti i portatori d’interesse verrebbero messi sullo stesso piano

Quindi non tutti i portatori d’interesse sono coinvolti, ma solo i soggetti d’istituto a cui

spettano i diritti di proprietà. I diritti di proprietà, comprendono 2 insiemi di diritti:

- DIRITTO DI GOVERNARE: governare l’istituto e prendere le decisioni più importanti

- DIRITTO DI GODERE DEI RISULTATI RESIDUALI: appropriarsi dei risultati residuali

nel caso in cui questi siano positivi o farsene carico nel caso in cui siano negativi. Il

risultato residuale è il risultato economico dell’impresa, il reddito e viene definito

“residuale” perchè indica ciò che rimane dopo che l’impresa ha sostenuto tutti i costi.

I due diritti sono collegati perchè chi governa l’istituto, è anche il soggetto che subisce le

conseguenze delle sue azioni.

All’interno di ogni istituto possiamo distinguere 4 categorie di interessi:

- INTERESSI ISTITUZIONALI: interessi propri dell’istituto, rappresentano il fine

istituzionale cioè il “bene comune” che sta alla base dell’esistenza dell’istituto. Fanno

capo al soggetto d’istituto.

- INTERESSI NON ISTITUZIONALI: interessi di altri soggetti

- INTERESSI ECONOMICI

- INTERESSI NON ECONOMICI

L’insieme dei portatori d’interesse istituzionale (economico e non), forma il soggetto

d’istituto.

L’insieme dei portatori d’interesse istituzionale economico, forma il soggetto economico.

Quindi il soggetto economico è un sottoinsieme del soggetto d’istituto.

SOGGETTO ECONOMICO NELLE IMPRESE

L’impresa non ha interessi istituzionali non economici perchè il suo fine è la produzione di

remunerazioni, quindi il soggetto economico coincide con il soggetto d’istituto.

ISTITUZION NON

ISTITUZIONALI

ALI

conferenti di fornitori

capitale banche

ECONO lavoratori concorrenti

MICI

NON collettività

ECONOMICI cittadini

Nell’impresa dato che il soggetto economico coincide con il soggetto d’istituto, ha i diritti di

proprietà, quindi governa l’impresa. Governare l’impresa significa:

- prendere le decisioni che riguardano la costituzione dell’istituto, gli investimenti

rilevanti, l’assetto organizzativo, gli accordi e le alleanze, la cessazione dell’attività.

- definire gli obiettivi e le strategie dell’impresa e approvare piani e programmi per il

futuro

- approvare i bilanci e decidere la destinazione degli utili

- nominare i vertici aziendali e definire i compiti e le remunerazioni

Come si governa un’impresa? Quali sono i principi che orientano le scelte di chi governa

l’impresa?

- PRINCIPIO DELL’ECONOMICITA’: l’istituto deve svolgere la propria attività in

autonomia economica, senza il ricorso sistematico a coperture di perdita da parte di

altre economie. Ovviamente un’impresa può avere in un determinato momento uno

squilibrio tra ricavi e costi, ma questo non deve essere sistematico. Non deve avere

sempre bisogno di altri soggetti

- PRINCIPIO DEL CONTEMPERAMENTO DEGLI INTERESSI: chi governa deve

preoccuparsi di soddisfare tutti gli interessi degli stakeholder

Chi fa parte del soggetto economico nelle imprese?

Nei sistemi capitalisti, i conferenti di capitale. In una visione più moderna, anche i

prestatori di lavoro fanno parte del soggetto economico. Nelle grandi imprese infatti, le

decisioni più importanti vengono concordate, spiegate e illustrate dopo essere state

confrontate con i sindacati e i lavoratori. In molti casi, i lavoratori partecipano anche agli utili,

perchè se questi sono più elevati, sarà più elevata anche la remunerazione. In alcuni casi,

nel governo dell’impresa compare anche una rappresentanza dei lavoratori.

IMPRESA CAPITALISTA

Sebbene l’impresa capitalistica sia il modello dominante d’impresa nelle economie

moderne (di solito nella forma di società per azioni), non mancano istituti di

produzione con assetti proprietari differenti:

- Nelle cooperative di consumo i diritti di proprietà sono attribuiti ai clienti

- Nelle cooperative di produttori i proprietari sono i conferenti dei prodotti

agricoli

- Nelle partnership professionali e nelle cooperative di lavoratori i “proprietari”

sono i prestatori di lavoro.

STRUTTURA DI GOVERNO ECONOMICO

In generale gli organi di controllo della struttura economica sono:

ASSEMBLEA DEI

ASSEMBLEA DEI MEMBRI DEL CONFERENTI DI CAPITALE

(assemblea dei soci). Da

SOGGETTO ECONOMICO (SOCI)

questa derivano 2 organi COLLEGIO CONSIGLIO DI

vigila il rispetto è l’organo a cui è

SINDACALE AMMINISTRAZIONE

della legge affidata

ORGANI DI l’organizzazione

ORGANI DI

GOVERNO dell’impresa. E’

controlla come viene

CONTROLLO DIRETTORE un organo

ECONOMICO governato l’istituto GENERALE, ristretto

RESPONSABILI,

LAVORATORI

SOGGETTO ECONOMICO IMPROPRIO

Il soggetto economico è colui a cui spetta il diritto e il dovere di governare l’impresa. In teoria

tutti e solo i membri del soggetto economico possono governare l’impresa. Nella realtà può

accadere però che le persone che governano o prendono decisioni, non siano solo membri

del soggetto economico. Ad esempio se un’impresa è fortemente indebitata con la banca,

può accadere che l’impresa non abbia più un’ autonomia di gestione, ma è molto

condizionata dalla banca. I casi in cui il governo dell’impresa viene esercitato da soggetti

esterni al soggetto economico, si parla di soggetto economico improprio. Il soggetto

economico improprio può essere del tutto esterno all’impresa (quindi non fare parte dei soci)

oppure può essere interno, ma solo una parte (ad esempio i soci di maggioranza che

prendono le decisioni escludendo e non considerando gli interessi dei soci di minoranza). La

situazione pura si ha quando tutti e solo i membri del soggetto economico esercitano il

governo. ASSETTO PROPRIETARIO IMPRESA

Consideriamo il caso dell’impresa capitalistica quindi l’impresa in cui i conferenti di capitale

di rischio possiedono la proprietà. Nell’assetto proprietario, possiamo analizzare 2 aspetti:

- GRADO DI CONCENTRAZIONE DELLA PROPRIETA’ (ownership concentration): la

proprietà dell’impresa è concentrata nelle mani di poche persone o è frammentata tra

tante persone? Per esempio, può esserci l’impresa con un unico proprietario come

Armani oppure le imprese frammentate come le società per azioni. Nelle società per

azioni, la proprietà è divisa tra tutti gli azionisti e anche il primo azionista, non ha una

grande quota di capitale. Un’impresa ha un capitale molto frammentato quando viene

diviso tra tante persone, ha un capitale concentrato quando è diviso tra poche

persone.

- IDENTITA’ DEL CONFERENTE DI CAPITALE DI RISCHIO: può essere sia una

persona fisica che una persona giuridica (un’altra impresa) e può essere sia di natura

pubblica (lo Stato) che di natura privata. Si parla di imprese pubbliche quando il

conferente di capitale di rischio è un soggetto pubblico. Privatizzare un’impresa

significa invece cambiare l’entità del conferente di capitale di rischio, da pubblico a

privato (la TELECOM è stata un esempio di privatizzazione)

Per capire se un’impresa ha un capitale concentrato o frammentato, si vanno a guardare

due cose:

1) Numero degli azionisti

2) Quota di capitale posseduta dal primo azionista o capitale cumulato posseduto dai

primi 3 azionisti.

Agli azionisti spettano i diritti di proprietà che comprendono i diritti di governo e il diritto di

appropriarsi del capitale. Dato che non tutti gli azionisti hanno gli stessi interessi, sono state

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Publisher
A.A. 2023-2024
38 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paolagulino24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale (modulo excel e applicativi di bilancio) e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cerrato Daniele.