vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Quindi adesso ci spostiamo dal mercato al punto di vista del consumatore e iniziamo la
consumatore, per parlare della teoria del consumatore dobbiamo fare una serie di premesse sul
linguaggio tecnico che intendiamo usare di qui in poi.
Finora abbiamo parlato come se nulla fosse di beni o servizi, un bene è un oggetto che possiamo
utilizzare per soddisfare una qualche necessità e il servizio è un’opera che qualcuno presta nei
nostri confronti per soddisfare una nostra necessità. Allora le scelte del consumatore su quali beni
e servizi consumare sono basate sulle necessità dei consumatori hanno.
I consumatori possono essere individui oppure organizzazioni più o meno con scopi di lucro,
però, tutti gli individui e tutte le organizzazioni hanno delle necessità da soddisfare e per questo
motivo consumano beni e servizi. Il punto è, rimaniamo ad un livello individuale perché lo
conoscete meglio, ma lo stesso discorso vale sulle imprese o sulle organizzazioni senza scopo di
lucro, i consumatori sono tutti diversi, perché le esigenze mie non sono le stesse di qualcun altro,
per capire quanto i consumatori vogliono domandare di un bene o di un servizio dobbiamo quindi
entrare nello studio delle necessità del singolo individuo e poi mettere insieme tutti gli individui
che compongono il mercato, e quindi la questione si complica.
Tra l’altro, ciascuno di noi, preso individualmente, non ha solo una necessità noi rivolgiamo la
nostra attenzione quotidianamente su una vastità di beni o di servizi per i quali abbiamo una
richiesta di consumo in base alle nostre necessità, che sono tutte diverse cambiando individuo,
sia come tipologia di necessità sia come importanza di quella necessità.
I consumatori tendono, generalmente, ad organizzare le proprie necessità a piramide (piramide di
Maslow, psicologo) e a considerarle divise in zoccoli in base alla rilevanza che queste necessità
hanno, questa è una teoria che è stata sviluppata nell’ambito degli gli studi psicologici, alla base
della piramide troviamo le necessità più impellenti, quelle più fondamentali per poter vivere che
sono le necessità, per esempio, di nutrirsi, di dormire, di abbigliamento (che sia il minimo
indispensabile per coprirsi non di abbigliamento alla moda o gri ato), quindi i bisogni primari, il
soddisfacimento dei bisogni primari è alla base della piramide, quindi il singolo individuo tenterà
prima di tutto di soddisfare questi bisogni e solo dopo che c’è riuscito passerà soddisfare, a
tentare di soddisfare, i bisogni di ordine superiore. I più fortunati potranno arrivare all’apice della
piramide ed è la zona dei bisogni che veramente sono quasi inesistenti, nel senso che diventa un
consumo di beni e servizi assolutamente voluttuario e di lusso. Ognuno di noi, però, organizza i
propri bisogni secondo questa scala gerarchica, cercando di soddisfare prima quelli primari e poi
via via salendo sulla piramide.
Questo signi ca che a seconda del gradino della piramide nel quale ciascuno di noi è arrivato
personalmente, rivolgerà la propria attenzione a beni e servizi che soddis no determinate
necessità, non siamo tutti allo stesso gradino della piramide. Pertanto, il mercato essendo
composto da tantissimi individui vedrà moltiplicarsi le necessità e l’attenzione sui bene servizi che
esistono. Ciascuno di noi, quindi rivolgerà l’attenzione a una serie di beni e servizi che
considererà non solo nella loro de nizione di tipologia di beni, ma anche rispetto a come quel
bene soddisfa le proprie necessità.
Es. prendiamo un ombrello, che sembrerebbe un oggetto ben de nito poi non è così nella realtà
perché esistono gli ombrelli che ti riparano anche dai raggi del sole, esistono gli ombrelli anti
vento, esistono gli ombrelli che possono essere in lati comodamente nello zaino, quelli grandi,
quelli col manico ricurvo, quelli a scatto, quelli che si chiudono pure con lo scatto e poi ci sono i
colori e poi ci sono altre condizioni piove, siamo ad agosto, siamo nel deserto o siamo in alta
montagna. Il modo in cui lo stesso oggetto soddisfa le necessità cambia a seconda di tutti questi
fattori, quindi in realtà un ombrello non è un oggetto che il consumatore sta valutando, l’oggetto
che il consumatore valuta è l’ombrello con tutte queste caratteristiche e con le condizioni di uso
che se ne fanno, quindi è un oggetto molto più complesso di quello che può sembrare, pertanto
ff fi fi fi ff fi fi ff
un ombrello da zaino non è, per il consumatore, la stessa cosa di un ombrello grande, un ombrello
nel deserto non è la stessa cosa di un ombrello a dicembre in una zona molto piovosa.
Allora come facciamo a studiare questa miriade di beni e servizi che il consumatore prende in
considerazione per sapere quali quantità chiederà di ciascuno di questi? diventa di cile.
La prima cosa che dobbiamo fare è decidere come rappresentare questi beni e servizi, e da qui in
poi indicheremo con una lettera qualsiasi, poniamo la X per comodità, la quantità di un bene o di
un servizio e con il pedice che mettiamo a questa lettera, che potrà essere un numero, e per
indicarlo in maniera generale prendiamo la lettera i, l’oggetto. Quindi i è l’ombrello grande, rosso,
con il manico ricurvo a disposizione quando sono nel deserto, X è la quantità di questi oggetti che
io chiedo. Quindi il pedice indica il tipo di oggetto o di servizio, la lettera indica la quantità di
oggetto o di servizio che il consumatore domanda. In generale, de nendolo così io posso
individuare tantissimi beni o servizi e posso anche de nire un elenco di beni e servizi che il
consumatore guarda.
Può essere utile elencare tutti questi beni e servizi sempre nello stesso ordine, perché così
quando diamo un numero, quando parliamo di X1, sappiamo sempre di quale bene o servizio
parliamo per tutti i consumatori.
Per elencare gli oggetti in un ordine, che è sempre lo stesso, e non metterli a caso usiamo la
parentesi tonda, quando io X1, X2, X3, XN sempre nello stesso ordine, quindi per ogni
consumatore posso dire, per esempio, il primo elemento è zero, il secondo è tre, il quarto è sette,
oppure posso dare altri numeri, cambiando persona. Questo elenco ordinato di beni e servizi
ciascuno con le sue caratteristiche e le proprie condizioni d’uso viene chiamato paniere di
consumo, in generale, è un elenco ordinato (ordinato perché ho messo le parentesi tonde) di beni
e servizi per i quali per ciascuno speci chiamo le caratteristiche e le condizioni d’uso e diamo le
quantità che il consumatore desidera domandare.
Se questo è un paniere di consumo, per ogni consumatore questo è un vettore (un elenco
ordinato di numeri) che dice quante unità vuole di ciascun bene o servizio. Per decidere quali
quantità vuole il consumatore li confronta i beni e servizi, quindi deve poter confrontare i panieri di
consumo.
Potenzialmente quanti elementi ha questo elenco ordinato secondo voi? In niti, e non siamo in
grado di trattare un oggetto con in niti elementi dentro. Per sempli carci la vita possiamo studiare
i panieri di consumo andando a guardare di volta in volta un oggetto che ci interessa, per esempio
X1, e mettendo dentro l’altro oggetto X2 tutto ciò che avanza, sarà rappresentato probabilmente
da una quantità di valuta che serve poi ad acquistare eventualmente tutto ciò che rimane nel
mondo.
Se sto valutando le scarpe, X1 sarà il numero di paia di scarpe con determinate caratteristiche e
di un determinato colore, X2 sarà tutto ciò che resta. Se riusciamo a ridurre il paniere di consumo
a soli due elementi la nostra capacità di trattare gli elementi diventerà molto più sempli cata.
Ma rappresentando così il paniere di consumo come una coppia ordinata (perché ci sono le
parentesi tonde, quindi dirò sempre prima quante unità di scarpe).
Essendo una coppia ordinata (X1, X2) la posso rappresentare su un piano mettendo:
- sulle ascisse X1, ossia il numero di unità che un determinato consumatore desidera di un
determinato bene o servizio che si chiama, non può essere negativo solo maggiore o uguale a 0
- sulle ordinate X2, ossia tutto il resto, non può essere negativo solo maggiore o uguale a 0
Quindi, anche in questo caso, mi serve solo il primo quadrante.
La coppia ordinata X1, X2 rappresenta un punto che indica una speci ca quantità di beni o servizi
richiesti dal consumatore.
fi fi fi fi fi fi fi ffi fi
Partiamo dall’ipotesi che tutti gli agenti economici, anche i consumatori, prendano decisioni che
siano sempre perfettamente razionali, che vuol dire nelle ipotesi prendono sempre la decisione
migliore possibile, ma questo non è possibile nella realtà, infatti, intorno agli anni cinquanta, un
certo Herbert Simon ha inserito l’ipotesi di imperfetta razionalità degli agenti economici (delle
imprese, degli individui, ecc.) dire che noi tutti operiamo sotto le condizioni di imperfetta
razionalità non signi ca che ogni tanto diventiamo matti ma signi ca semplicemente che nel
momento in cui prendiamo le decisioni, potremmo 1. non avere tutte le informazioni che ci
servono per decidere bene e non lo sappiamo 2. sapere di non avere tutte le informazioni che ci
servono per decidere nel modo migliore, ma sapere anche che andarle a reperire ha un costo
talmente elevato che non vale la pena 3. avere a disposizione tutte le informazioni prendere una
decisione ma non essere capace di rispettarla indipendentemente anche dalla propria volontà.
Le condizioni di razionalità perfetta sono delle condizioni ideali che ci servono per studiare un
modello, però dire che gli agenti economici decidono in condizioni di perfetta razionalità signi ca
dire che ogni volta che ne hanno la possibilità faranno la scelta migliore possibile per se stessi.
Allora, nelle condizioni di perfetta razionalità, se io sono chiamato a scegliere tra due panieri, devo
poter e ettuare la scelta migliore per me. Il presupposto è che io debba poter confrontare i tuoi
panieri, perché se non li posso confrontare non posso operare una scelta e quindi inseriamo due
concetti:
La preferenza, le preferenze del consumatore sono una rappresentazione del suo modo di mettere
in graduatoria i panieri, metterà al top quello che preferisce e via via stilerà una graduatoria in
ordine decrescente dal preferito a al meno preferito. Andare a studiare le preferenze signi ca
andare a studiare il meccanismo con il quale ciascun consumatore per se, guardando le proprie
necessità e quello che già ha a disposizione, mette in gradua