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N K
=
2) ( )
E ε 0 N
σ
=
' 2
3) ( ) ,
E I
εε N
4) matrice non stocastica
X
<
K N
X =
5) ( )
r
Ne discende = +
y X β ε
( , )
N K ( ,1)
N
( ,1) ( ,1)
N K ( )
COMPONENTE VARIABILE
( )
COMPONENTE FISSA
La componente prende il nome di del
componente sistematica
Xβ
modello. L’errore è la componente stocastica
( ) =
E y Xβ σ
= 2
( )= ( ')
V E
y εε I
1
Problemi di stima
Nel modello classico gli elementi incogniti sono:
σ 2
il vettore lo scalare
β,
e
il vettore degli errori .
ε
Con riferimento allo stimatore di β
β̂
ˆ =
β C y
( , )
K N
( ,1) ( ,1)
K N var( ' )
min a Cy
ˆ
min var( ' )
a β C
ˆ
β ,
sotto il vincolo a
, ,
sotto il vincolo a → si
vettore di pe non stocastico
si
vettore di pe non stocastico =
( )
E Cy β
ˆ =
( )
E β β
Lo stimatore efficiente è −
ˆ = = 1
( )
β Cy X'X X'y
e la sua matrice di varianze/covarianze è
σ −
ˆ = 2 1
( ) ( )
V β X'X
2
La stima dei parametri con il metodo dei minimi quadrati
Lo stimatore efficiente di coincide con lo stimatore ottenibile
β
applicando il metodo dei minimi quadrati
La ratio del metodo dei minimi quadrati è di tipo geometrico.
Rappresentiamo il modello
β β β ε ε
= + + + = +
' (1)
...
y x x x x β , t=1,2…N
1 1 2 2
t t t K Kt t t
t
(1,1)
nel piano. Si osservi che la componente sistematica del modello
' assume un valore specifico per ogni valore di t.
x β
t
y °
t
'
x β x
t
ε t 1 2 3 ……………………….N t
I valori campionari dell’endogena (pallini blu) sono stati riportati
'
nel grafico insieme ai valori della parte sistematica (stelle) e
x β
t
dell’errore (frecce). L’errore rappresenta una misura dello
3
scostamento della parte sistematica dai valori osservati per
l’endogena ε = − '
y x β , t=1,2…N
t t t
La parte sistematica è la parte rilevante del modello e dipende dal
vettore incognito Un criterio per la stima di potrebbe essere
β β
.
quello che lo determina in modo da far sì che la parte sistematica
del modello (stelle) colga la meglio i valori campionari
dell’endogena (pallini), ovvero in modo da ridurre al minimo i
valori degli errori (frecce).
Si tratta quindi di determinare quello stimatore di che fa sì che
β̂ β
ˆ
'
i valori della parte sistematica riproducano al meglio i valori
x β
t
campionari della endogena, cioè in modo che minimizzino le N
quantità ˆ
= − '
e y x β , t=1,2…N
t t t che
dette residui o scarti. Abbiamo residui,
N ,
e e e
,…. ,
= = =
1 2
t t t N
possono essere intesi come elementi di un vettore e
4
ˆ
− ' '
y x β x
e y
=
1
t = =
=
1 1
t t
1 1
t
ˆ ˆ
= = = − = −
⋮ ⋮ ⋮ ⋮
e β y Xβ
'
ˆ
−
e y
' x
y x β
=
N t N
= =
t N
t N =
t N
Quello che si vuole è cercare quel valore di che renda prossimo
β̂ β
a zero ogni singolo residuo, cioè che renda il vettore prossimo al
e
vettore nullo
0
≈ =
⋮
e 0
( ,1) ( ,1)
N N
0
o in altre parole che minimizzi la distanza del vettore dal vettore
e
nullo min ( , )
d e 0
ˆ ( ,1) ( ,1)
N N
β
Assumendo come distanza quella euclidea
1/2
N
∑
= = 2
( , )
d e
e 0 e
t
( ,1) ( ,1) ( ,1)
N N N =
1
t
o, più semplicemente
N
∑ ˆ ˆ
= − −
2 ' ( )'( )
e e e y Xβ y Xβ
=
t
=
1
t
Si ricordi 5
e =
1
t
N
∑ [ ]
= =
2 ⋯ ⋮
, '
e e e e e
= =
1
t t t N
=
1
t
e
=
t N
Il problema di minimo si può riformulare come
N
∑ ˆ
ˆ ˆ = −
= = − −
2
min ' min min( )'( )
e e y Xβ
e e y Xβ y Xβ ,
t ( )
ˆ ˆ ˆ ,1
N
β β β
=
1
t
Lo stimatore così ottenuto è quello dei minimi quadrati (OLS),
perché minimizza la somma dei quadrati degli residui o scarti.
ε
La stima degli errori
Alla luce della specificazione degli errori si desume che i residui si
ε e
configurano quali stimatori naturali, in formule
= −
ε y Xβ
↓
ˆ
= − = − ˆ
e y Xβ y y
Si dimostra che è lo stimatore lineare efficiente in senso
e
ε
generalizzato di .
Per capire cosa ciò significhi, bisogna ricordare che quando si stima una v.c,
ε , la nozione di correttezza e di efficienza che si applica ai
come l’errore t
parametri non va più bene. Infatti non ha senso chiedersi se uno stimatore
ε
e di è corretto, cioè se
t t ε
=
( )
E e
t t
.
PARAMETRO V CASUALE
6
La proprietà di correttezza si riformula come
ε
− =
( ) 0
E e (*)
t t
ε
−
e
dove è una v.c i cui valori sono gli errori di stima che si commettono
t t ε e e
quando si stima attraverso lo stimatore . Lo stimatore che soddisfa
t t t
la proprietà (*) si dice corretto in senso generalizzato.
e è anche efficiente in senso generalizzato perchè, nella classe
Lo stimatore t
degli stimatori corretti in senso generalizzato, è quello a varianza minima,
cioè se soddisfa il problema di ottimo ε
−
min var( )
e
t t
e
t
sotto il vincolo
ε
− =
( ) 0
E e
t t
Nel caso multivariato, cioè quando l’oggetto di stima è un vettore
di v.c ed il vettore degli stimatori efficiente in senso
e
ℇ
generalizzato ξ
− ∀ ∈ N
min ( '( ))
var per
a e ε a
e
sotto il vincolo
− =
( )
E quale che sia
ε 0 ε
e N
Si dimostra che il vettore dei residui e è lo stimatore efficiente
in senso generalizzato degli errori.
7
Analisi dei residui
Il vettore dei residui è esprimibile sia in termini del vettore che
e y
in termini del vettore . Inoltre i residui, pur essendo non sistematici
ε
– come gli errori che stimano- non godono della proprietà di
sfericità. In formule − −
= − = − = − =
1 1
( ) [ ( ) ]
e y Xβ y X X'X X'y I X X'X X' y My
N
− = = =
2
= [ ( ) ] ' ,
I X X'X X' M M MX 0
M N simmetrica idempotente ortogonalità
con i regressori
(M)= (M)= -
r tr N K
Si dimostra che
= = =
( ) ( ) ( )
E E E
e Mε M ε 0 N
σ σ σ σ
= = = = =
2 2 2 2 2
( ) ( ' ) ( ) ( ) ( )
E E E E E
ee' Mεε M M IM M M M
I residui sono dunque non sistematici come gli errori che stimano,
ma, a differenza di quest’ultimi non sono sferici.
I residui sono inoltre ortogonali ai regressori
= =
e'X ε'MX 0
anche ai singoli regressori [ ]
= = = =
⋯ ⋯ ⋯
[ , ] [ ' , ' ] 0, , 0
x x x x
e'X e' e e 0
1 1
K K
(1, )
N ( ,1) ( ,1) (1,1) ( ,1)
N N N
8 = è ortogonale
In particolare, il vettore stimato delle endogene ˆ
y Xb
ai residui N
∑
ε β
ˆ
= = → = =
ˆ ˆ
' 0 0
ˆ
e y
e'y MX e'y t t
=
1
t
σ
2
La stima di σ
2
Lo stimatore ottimale di è dato da
1
=
2
s e'e
−
N K
La determinazione di tale stimatore parte dalla considerazione che,
( )
ε' ε
se gli errori fossero noti, si qualificherebbe quale stimatore
N
σ
2
corretto di N N N ( )
E ε'ε
∑ ∑ ∑
ε ε σ σ σ
= = = = → =
2 2 2 2 2
( ) ( ) ( )
E E E N
ε'ε t t N
= = =
1 1 1
t t t
Sostituendo i residui agli errori si ottiene uno stimatore distorto di
σ
2 ( )
E e'e σ
≠ 2
N
Si dimostra infatti che
( )
E e'e = σ 2
−
( )
N K 9 2
Il coefficiente di determinazione R
β β β ε ε
= + + + = +
' (1)
y x x x
... x β , t=1,2…N
t 1 1
t 2 2 t K Kt t t
t
(1,1)
= ˆ
'
ˆ
y x β
t t
Stima
parte sistematica β
ˆ
= + = − '
y y
ˆ e e y x
, t t t t
t t t
Stima Stima rratica
parte sistematica parte e
{ } { }
ˆ
y approssimano y ?
Quanto bene i valori t t
= =
t 1,... N t 1,... N
Un indicatore che ci fornisce una misura di quanto il modello sia in
grado di descrivere adeguatamente i dati osservati è il coefficiente
di determinazione ˆ
dev ( ) dev ( )
y e
2 = −
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