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CAMBIAMENTO CLIMATICO E AGRICOLTURA

Le conseguenze sull'ambiente provocate dal sistema di produzione e consumo sono una problematica rilevante; dipende dalla tipologia, composizione e quantità di cibo prodotto e consumato. Essi sono correlati alla carbon footprint oltre che alle emissioni di gas e al consumo di risorse naturali (footprint ambientale e alimentare).

Esiste una piramide ambientale (opposta a quella alimentare) che indica gli alimenti più impattanti (esempio carne) a quelli meno impattanti (esempio ortaggi).

Importante è anche la sicurezza alimentare, la definizione data dalla FAO evidenzia 4 dimensioni spazio-temporali legate tra loro:

  • Disponibilità di cibo, cioè l'esistenza di cibo in un luogo particolare in un determinato istante di tempo e si occupa di produzione, trasporto, immagazzinamento e commercio.
  • Accesso al cibo, cioè l'abilità di una persona o un gruppo di persone di ottenere cibo;
è un fattore che influisce sulla disponibilità di cibo, in quanto riduce la produzione agricola e la disponibilità di acqua per l'irrigazione. Questo può portare a carenze alimentari e aumentare il rischio di insicurezza alimentare. Inoltre, le fluttuazioni politiche e le crisi economiche possono influire sull'accesso al cibo. Ad esempio, durante periodi di conflitto armato o instabilità politica, le infrastrutture agricole possono essere danneggiate e le rotte di approvvigionamento interrotte, rendendo difficile per le persone ottenere cibo a prezzi accessibili. La sicurezza alimentare è un problema complesso che richiede un approccio multidimensionale. È necessario affrontare non solo la disponibilità di cibo, ma anche l'accesso economico e la redistribuzione equa del cibo all'interno della società. Inoltre, è importante considerare il modo in cui il cibo viene utilizzato e assimilato dall'organismo, tenendo conto del valore nutrizionale del cibo e dei fattori socioculturali legati alla sicurezza e alla preparazione del cibo. Infine, la stabilità dei tre aspetti precedenti è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare. Le fluttuazioni considerevoli nella disponibilità, nell'accesso e nell'utilizzo del cibo possono mettere a rischio la sicurezza alimentare delle persone. Queste fluttuazioni possono essere causate da vari fattori, come il cambiamento climatico, le fluttuazioni politiche e le crisi economiche. In conclusione, la sicurezza alimentare è un problema complesso che richiede un approccio integrato. È necessario affrontare la disponibilità di cibo, l'accesso economico e la redistribuzione equa del cibo, nonché considerare il modo in cui il cibo viene utilizzato e assimilato dall'organismo. Inoltre, è importante garantire la stabilità dei tre aspetti precedenti per garantire la sicurezza alimentare delle persone.

ha importanti impatti sulla territorialità e produzioni agricole; la siccità è un problema emergente e significativo. Gli eventi di siccità influenzano anche la disponibilità e la quantità di prezzi; vengono attuate delle strategie influenzate dalla politica agraria chiamate "greening" cioè di non portare a reddito delle terre di coltivazione; questo può avvenire quando si ha una buona produzione e prezzo.

3 fattori principali che mediano il livello del cambiamento a livello locale; nell'argomento degli agro-ecosistemi vengono trattate specie acquatiche, piante coltivate, bestiame, foreste. Su questi agiscono dei parassiti e malattie, influenzati dai cambiamenti climatici. Tutti i fattori e i relativi vanno a influenzare prezzo, quantità e qualità che automaticamente sono collegati al reddito personale, costi e mezzi di sussistenza. Questi ultimi vanno a influenzare la sicurezza e l'igiene alimentare.

che è legato al packaging. Viene usato anche l'approccio "farm to fork" (= dalla fattoria alla tavola/forchetta), viene utilizzato per stimolare i consorzi a controllare l'intera filiera produttiva. È quindi possibile lavorare meccanismi di adattamento ai cambiamenti climatici come, produzioni animali (associare n°capi con le superfici/dimensioni aziendali, desertificare e complicare modelli di sviluppo, mantenere il controllo di parassiti ed elementi negativi), produzioni vegetali (ottimizzare l'irrigazione, utilizzare il sole e le varietà più produttive) e produzioni ittiche (stimolare/indirizzare verso le piccole produzioni, allevare specie abbondanti, allevare specie erbivore, diminuire la pesca). - Come passare da un fare teoria ad una pratica? Si svolge tramite ricerca scientifica. Lo studio francese definisce che ci sarà un'estinzione di alcune specie e l'evoluzione di altre, oltre che ragionare sulle
  1. Area 1 - aumento sostenibile della produttività, redditività ed efficienza; vengono trattati i temi di ottimizzazione genetica, sostenibilità, sviluppo tecnologico e funzionalità.
  2. Area 2 - cambiamento climatico e biodiversità; vengono trattati i temi di adattamento al cambiamento, risorse genetiche, suolo, servizi ecosistemici e ruolo sociale dell'agricoltura.
  3. Area 3 - coordinamento/integrazione per la filiera; vengono trattati i temi di organizzazione delle filiere produttive, distribuzione/marketing.
  4. Area 4 - qualità, tipicità e sicurezza; vengono trattati i temi di produzione e qualità, tecniche di produzione, nutrizione e qualità.
  5. Area 5 - uso sostenibile delle risorse; vengono trattati i temi di...
e incentivazione produttiva.

Area 6 – sviluppo e riorganizzazione del sistema agricolo, forestale e ambientale; vengono trattati i temi di governance, trasferimento, innovazione, processi di sviluppo.
Viene messo in atto l’orizzonte PNS (piano strategico nazionale) 2023-2027 → Italia.

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lezione #14

CAMBIAMENTO CLIMATICO E AGRICOLTURA pt.2
- Come è possibile modificare sistemi e percezioni che fino a poco tempo fa erano considerati conservativi?
Viene utilizzata l’analisi SWOT (opportunità, minacce, punti di forza e di debolezza), cioè la capacità di analizzare nuove idee.
Il tema fondamentale è associare il sistema produttivo al percorso di adattamento al cambiamento, lo scopo principale è migliorare la sicurezza alimentare; infatti questo richiama le 3 sfere della sostenibilità e vengono prodotti 3 piani cioè sicurezza alimentare, tutela

dell'ambiente e rafforzare il tessuto sociale ed economico. La PAC è la prima politica agraria comune/unitaria. Il principale obiettivo generale è rafforzare la tutela dell'ambiente e l'azione per il clima e contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di ambiente e clima dell'Unione; da questo derivano dei sotto obiettivi che sono tutela dell'ambiente, del paesaggio/biodiversità e cambiamento climatico.

Con l'analisi SWOT vengono studiati i punti di forza e di debolezza (interni) e le opportunità e minacce (esterni); questa analisi viene attuata ad ogni obiettivo per capire e studiarli.

Obiettivi:

  • OS4 = azioni per il cambiamento climatico; riguardano i punti di forza: fonti energetiche rinnovabili, incremento della biomassa agricola, agricoltura conservativa.
  • OS5 = promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso opportunità: agricoltura bio, tecnologie a basso consumo, pianificazione
paesaggistica.
  • OS6 = tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi; usati i punti di forza: aree protette e opportunità: mantenere e sviluppare agricoltura sostenibile.

AGRICOLTURA IMPATTO AMBIENTALE

Riguardo il bestiame e il suo allevamento ci sono numerosi punti di impatto climatico (= aumento CO2, aumento della temperatura che influenza il foraggio, la disponibilità di acqua e variazioni delle precipitazioni).

Il cambiamento climatico presenta un impatto sulla fenologia (= disciplina le successioni e l'evoluzione stagionale degli organismi), con essa cambia la qualità del prodotto a seconda dei cambiamenti della stagione.

Per esempio la fenologia è stata applicata alla vite; il cambiamento climatico ha portato un cambiamento di temperatura e di conseguenza un cambio sulla qualità del prodotto (come il cambiamento del grado alcolico a seconda della radiazione solare e alle

T).__________________________________________________14/11/22AGROECOSISTEMI pt.1 – lezione#15È un ecosistema costituito da 2 componenti, il pedoclima (qualità del suolo) e le comunità biologiche (flora, fauna e microrganismi), le quali interagiscono con loro e con fattori antropici.

In essi l'uomo interviene per gestire gli equilibri per sviluppare poche specie vegetali ed animali di interesse economico.

Strategie dell'agroecosistema (= coltivazione e coltura):

  1. Irrigazione efficiente;
  2. cover Crops = utilizzo di erbe di copertura;
  3. crop diversification and rotation = non lasciare il campo nudo;
  4. preparazione del suolo = aratura limitata/nulla per profondità ridotte;
  5. incentivare gli elementi semi-naturali = inserimento di elementi secondari che arricchiscono la filiera;
  6. l'uso delle produzioni in serra (es. insalata già pronta);
  7. HNV = utilizzo e valorizzazione delle produzioni di valore di naturalità (non impattano
sugli elementi della biodiversità): 8. crop calendars = osservazione di come cambia la produzione; 9. uso di tecniche sofisticate della terra (utilizzo di droni) che portano informazioni importanti sul suolo, vita degli animali etc.. 10. intervenire sul campo solo se c'è necessità, riducendo rischi e costi (costo più significativo è quello umano); 11. miglioramento genetico, con gli organismi geneticamente modificati. Agroecosistemi, strumenti per ottenere obiettivi legati alla sostenibilità; sono diversi dagli ecosistemi naturali e si svolgono secondo 5 modalità: riduzione della complessità biologica, somministrazione di input energetici, asportazione di biomassa, miglioramento produttivo delle parti di piante utili e perturbazioni. Le componenti di questo tipo di ecosistema sono i produttori (culture agrarie), consumatori primari (erbivori), consumatori secondari (carnivori/onnivori) e decompositori (microorganismi del suolo). Se si semplifica,si perde biodiversità nel determinato ecosistema, andando a coltivare l'unicaspecie che mi interessa, vado a diminuire le interazioni biologiche stesse.Asporto di biomasse vegetali/animali = prodotto agricoloUn agroecosistema è la fusione tra agronomia ed ecologia, infatti l'agroecosistema è unasemplificazione dell'ecosistema; questi sistemi dunque sono classificati secondo differenti livellitrofici, andando a definire concetti quali la catena alimentare.Sono presenti dei livelli che sono utilizzate per semplificare le catene trofiche:
1. livello trofico = piante coltivate (ecosistema giovane, presenza di poche specie con unelevato numero di individui per ogni specie; nell'azienda agraria vengono coltivate pochespecie vegetali suddivise in campi e creazione di elementi di stabilità).
2. livello trofico = animali allevati (scopo di trasformare biomassa vegetale in biomassaanimale).
3. unito in parte al 2 = uomo (alimentazione umana,

dispendio di energia). È stata creata una scal

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
38 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/07 Ecologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AriannaFA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ecologia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Bolpagni Rossano.