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F

= .

24. Il teorema dell'energia cinetica afferma che il lavoro totale svolto su un oggetto è uguale

alla variazione della sua energia cinetica. In altre parole, il lavoro netto su un oggetto

determina la variazione della sua velocità.

25. Le forze conservative sono forze che non dipendono dal percorso seguito, ma solo dalle

posizioni iniziale e finale. Il lavoro di una forza conservativa lungo un percorso chiuso è

nullo. Le forze non conservative, invece, dipendono dal percorso e possono eseguire lavoro

anche lungo un percorso chiuso.

26. L'energia potenziale è una forma di energia associata alla posizione di un oggetto o al suo

stato interno. Si definisce come il lavoro svolto da una forza conservativa per spostare un

oggetto da una posizione di riferimento a una posizione desiderata. L'energia potenziale

può essere convertita in energia cinetica.

27. Il principio di conservazione dell'energia meccanica afferma che l'energia totale di un

sistema isolato, composta da energia cinetica e energia potenziale, rimane costante nel

tempo, a condizione che non ci siano forze esterne che eseguono lavoro sul sistema.

28. Se si conosce l'energia potenziale di un sistema, la forza agente può essere derivata

calcolando il gradiente negativo dell'energia potenziale rispetto alle coordinate spaziali.

29. Il momento angolare è definito come il prodotto vettoriale del vettore posizione rispetto a

un punto di riferimento e il vettore quantità di moto dell'oggetto. Si denota con la lettera L.

30. Il momento di una forza è definito come il prodotto vettoriale del vettore posizione rispetto

a un punto di riferimento e il vettore forza. Si denota con la lettera τ (tau).

31. Il teorema del momento angolare afferma che il momento angolare di un oggetto si

conserva se la somma dei momenti esterni agenti su di esso è zero. In assenza di momenti

esterni, il momento angolare totale di un sistema rimane costante.

32. Le forze centrali sono forze che agiscono lungo la linea di congiunzione tra due oggetti e

hanno una direzione costante. Ciò significa che il vettore forza è sempre diretto lungo la

linea che congiunge i due oggetti. Sono "speciali" perché il momento angolare è

conservato per un sistema di forze centrali.

33. Le caratteristiche della forza di attrazione gravitazionale includono la sua dipendenza

inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra due oggetti e la sua natura

sempre attrattiva. La forza gravitazionale agisce tra qualsiasi due oggetti con massa.

34. Il fatto che la forza di attrazione gravitazionale sia centrale implica che la sua direzione è

sempre lungo la linea che congiunge i due oggetti. Questo permette la conservazione del

momento angolare.

35. Il centro di massa di un sistema di punti materiali è il punto in cui la massa totale del

sistema può essere considerata concentrata. È il punto in cui l'equilibrio delle forze esterne

sul sistema si verifica come se la massa fosse concentrata in quel punto.

36. Il centro di massa di un sistema di punti materiali si muove seguendo una traiettoria

determinata dalla somma delle forze esterne sul sistema. Se la risultante delle forze esterne

è nulla, il centro di massa si muove con velocità costante o rimane in stato di quiete.

37. Il moto di un sistema di punti materiali viene descritto considerando le equazioni di moto di

ciascun punto e le interazioni tra i punti materiali nel sistema.

38. Il principio della conservazione della quantità di moto per un sistema afferma che, in

assenza di forze esterne, la quantità di moto totale del sistema rimane costante nel tempo.

39. Il momento angolare di un sistema di punti materiali è la somma dei momenti angolari di

ciascun punto materiale nel sistema. Si calcola come il prodotto vettoriale del vettore

posizione e il vettore quantità di moto di ciascun punto materiale nel sistema.

40. Il teorema del momento angolare per un sistema di punti materiali afferma che il momento

angolare totale del sistema rimane costante nel tempo se la somma dei momenti esterni

agenti sul sistema è zero.

41. Il sistema di riferimento del centro di massa è un sistema di riferimento in cui l'origine è

posta nel centro di massa del sistema. È utile perché semplifica l'analisi del moto del

sistema di punti materiali, in quanto le variabili del moto del centro di massa sono

indipendenti dalle variabili relative al moto interno dei punti materiali.

42. I teoremi di König permettono di calcolare il momento d'inerzia di un oggetto rispetto a un

asse parallelo a un asse di riferimento noto. Essi affermano che il momento d'inerzia

rispetto all'asse parallelo è uguale alla somma del momento d'inerzia rispetto all'asse di

riferimento noto e il prodotto tra la massa dell'oggetto e il quadrato della distanza tra gli

[p I

Lim

assi. 1 Er'

2 :: Era

En

: +

= +

=

43. Il teorema dell'energia cinetica per un sistema di punti materiali afferma che il lavoro netto

svolto sul sistema è uguale alla variazione della sua energia cinetica totale.

44. La conservazione dell'energia meccanica per un sistema di punti materiali afferma che, in

assenza di forze esterne non conservative, l'energia meccanica totale del sistema rimane

costante nel tempo.

45. Il moto di un corpo rigido è il movimento di un oggetto rigido, cioè un oggetto che

mantiene la sua forma e le relative distanze tra i punti fissi durante il movimento.

46. La posizione del centro di massa di un corpo rigido si calcola come la media ponderata

delle posizioni dei singoli punti materiali che compongono il corpo, considerando la massa

di ciascun punto. [mixi/Mi

Xcm =

47. La rotazione di un corpo rigido attorno a un asse fisso viene descritta attraverso il concetto

di momento di inerzia e le equazioni del moto rotazionale, come l'equazione del momento

torcente e l'equazione del momento angolare.

48. La velocità angolare e il momento angolare non sono paralleli quando il momento di inerzia

non è costante rispetto all'asse di rotazione. Ciò porta a una variazione nel momento

angolare senza una variazione proporzionale nella velocità angolare.

49. Il momento d'inerzia di un corpo rigido si definisce come la somma dei prodotti tra la

massa di ogni punto materiale nel corpo e il quadrato della sua distanza dall'asse di

rotazione. Il momento d'inerzia determina la resistenza del corpo al cambio di moto

rotazionale.

50. L'energia cinetica di un corpo rigido si descrive come la somma delle energie cinetiche di

tutti i punti materiali nel corpo. È calcolata come metà del prodotto tra il momento di

inerzia e il quadrato della velocità angolare.

51. Le equazioni cardinali per il moto di un corpo rigido includono l'equazione del momento

torcente, l'equazione del momento angolare e l'equazione della conservazione del

momento angolare.

52. I teoremi di König nel caso di un corpo rigido permettono di calcolare il momento d'inerzia

rispetto a un asse parallelo a un asse di riferimento noto. Essi affermano che il momento

d'inerzia rispetto all'asse parallelo è uguale alla somma del momento d'inerzia rispetto

all'asse di riferimento noto e il prodotto tra la massa dell'oggetto e il quadrato della

distanza tra gli assi.

53. Il teorema di Huygens-Steiner afferma che il momento d'inerzia di un corpo rigido rispetto

a un asse parallelo al suo asse di rotazione e distante d da esso è uguale al momento

d'inerzia rispetto all'asse di rotazione parallelo all'asse di riferimento noto, più il prodotto

tra la massa del corpo e il quadrato della distanza d.

54. Il moto di puro rotolamento si verifica quando un oggetto si muove senza slittamento, in

modo che il punto di contatto tra l'oggetto e la superficie su cui rotola sia in quiete

istantanea. Questo avviene quando la velocità del centro di massa e la velocità angolare

sono legate da una relazione specifica.

55. Un pendolo composito è un sistema di pendoli collegati tra loro. Il periodo del pendolo

composito può essere calcolato considerando la lunghezza equivalente del pendolo, che

tiene conto della combinazione delle lunghezze dei singoli pendoli.

56. Per noi, un "urto" è un evento in cui due o più oggetti interagiscono tra loro in modo tale

che vi sia una variazione delle loro velocità e delle loro energie.

57. Un urto elastico è un tipo di urto in cui l'energia cinetica totale del sistema rimane costante

prima e dopo l'urto. Un urto anelastico è un urto in cui l'energia cinetica totale del sistema

non è conservata. Un urto completamente anelastico è un urto in cui gli oggetti si uniscono

dopo l'urto e si muovono insieme come un unico corpo.

58. Le forze impulsive sono forze di breve durata ma di grande intensità che agiscono su un

oggetto durante un urto. Un esempio di forza impulsiva è la forza di reazione che agisce su

un corpo quando colpisce un ostacolo e si ferma bruscamente.

ELETTROMAGNETISMO

59. La legge di Coulomb afferma che la forza elettrostatica tra due cariche puntiformi è direttamente

proporzionale al prodotto delle loro cariche e inversamente proporzionale al quadrato della

nec

distanza tra di esse. F =

60. La carica elettrica si misura in coulomb (C). La "carica elementare" si riferisce alla carica più piccola

che un sistema fisico può avere ed è rappresentata dalla carica di un elettrone o di un protone, che

è approssimativamente di 1,6 x 10^-19 C.

61. Il campo elettrostatico è una regione dello spazio in cui una carica elettrica esercita una forza su

altre cariche. Le linee di forza del campo elettrostatico sono linee immaginarie che rappresentano

la direzione e l'intensità del campo. Le linee di forza si estendono dalle cariche positive verso le

cariche negative e non si incrociano mai.

62. La forza elettromotrice (fem) è definita come la differenza di potenziale elettrico tra due punti di un

circuito elettrico. La sua unità di misura è il volt (V). La fem rappresenta l'energia fornita o assorbita

da una sorgente di alimentazione per spingere una carica attraverso un circuito.

63. Il potenziale elettrostatico è definito come l'energia potenziale per unità di carica

posizionata in un punto nello spazio a causa di altre cariche. L'energia elettrostatica è

l'energia totale di un sistema di cariche a causa delle interazioni elettrostatiche tra di esse.

64. Le superfici equipotenziali sono le superfici in cui il potenziale elettrostatico è costante.

Sono perpendicolari alle linee di forza elettrostatiche. Le linee di forza elettrostatic

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Publisher
A.A. 2022-2023
8 pagine
SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Crive003 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Marson Andrea.