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Tecnologia + Elementi di Bioclimatica
1. Tra un edificio nuovo costruito in aderenza a uno vecchio che accorgimento devo tener presente? Secondo la Cassazione, per la corretta applicazione della normativa antisismica, non si può edificare innestando il proprio muro in aderenza a quello di una costruzione preesistente. Le due costruzioni devono rimanere separate da un giunto tecnico o da un altro accorgimento per ridurre la rigidità delle strutture e rendere flessibili le due unità in caso di terremoto. Non è importante, hanno sottolineato i giudici, la tecnica costruttiva utilizzata. Quello che rileva è che l'aggancio del nuovo manufatto al muro del preesistente edificio attenui la resistenza sismica creata dall'intervento di sopraelevazione in aderenza, che ha provocato un aumento della rigidità dell'intera struttura. 2. Differenza tra XPS ed EPS e quando si usano? Il polistirene espanso estruso XPS è un materiale isolante.Realizzato a partire da granuli di polistirene inseriti in una macchina di estrusione che lo fonde ed aggiunto a materiale espandente ignifugo di altro tipo, a seconda delle necessità. La massa che ne risulta viene fatta passare attraverso un ugello a pressione che ne determina la forma. Il risultato del processo produttivo è un materiale isolante a struttura cellulare chiusa.
Il polistirene espanso estruso è il materiale isolante fra i più utilizzati in edilizia per l'isolamento termico di coperture in genere, isolamento termico per pareti in intercapedine, isolamento termico di coperture piane o inclinate, isolamento termico di pavimentazioni e solai.
L'Estrusione è un processo continuo nel quale il materiale viene fuso grazie all'azione di una vite all'interno di un cilindro riscaldato e, all'uscita dal cilindro, fatto passare all'interno di una "testa" o una "filiera" (lo stampo) per ottenere la forma.
Desiderata prima del suo raffreddamento. EPS sta per polistirene espanso sinterizzato. Esso è un materiale organico sintetico, ossia un prodotto di origine naturale che viene trattato con processi di produzione di tipo artificiale, con struttura cellulare. Si ottiene immergendo in acqua granuli di polistirene e aggiungendo all'acqua una quantità di pentano solvente dal 2% all'8%. Quindi si comprime il tutto e il pentano (che è insolubile in acqua) si diffonde nei granuli. Si usa in:
- isolamento a cappotto;
- isolamento delle pareti verticali in intercapedine e dall'interno;
- isolamento dei tetti a falde e dei tetti piani;
- isolamento di pavimenti e soffitti.
3. Che cos'è il degrassatore? Il Degrassatore è un impianto che ha la funzione di separare oli e grassi vegetali dall'acqua. Viene detto anche vasca condensagrassi, degrassatore statico o degrassatore biologico. Il degrassatore è un pozzetto in cui confluiscono gli
Scarichi delle acque ricche di grassi, principalmente le acque reflue provenienti dalle cucine. L'utilizzo del degrassatore costituisce un trattamento di fondamentale importanza, per le acque di scarico di origine domestica provenienti da lavelli di cucine, lavastoviglie di abitazioni, mense, ristoranti, convitti, ecc.
4. Sistema costruttivo x-lam. Come è composto un pannello? Il pannello Xlam è composto da strati incrociati incollati tra loro e rende il sistema costruttivo altamente flessibile. Composto al 99,4% da legno e allo 0,6% da colla, l'Xlam è considerato un materiale monolitico in grado di sopportare carichi elevati e resistere alle sollecitazioni esterne e sismiche.
5. Dimensioni mattoni semipieni e forati Dimensioni: (s) x (b) x (l) (s=profondità, b=altezza, l=lunghezza) mattone pieno: 5,5 x 12 x 25 6 x 11 x 22,5 6 x 13,5 x 27,5 mattone semipieno: 12 x 12 x 25 13,5 x 11 x 22,5 13,5 x 13,5 x 27,5 blocco forato per muratura: 12 x 25 x 25 12 x 25 x 38 13,5
x 23,5 x 22,5
13,5 x 23,5 x 35
13,5 x 27,5 x 27,5
13,5 x 27,5 x 42,5
mattone forato:
5,5 x 12 x 25
8 x 12 x 25
8 x 25 x 25
10 x 15 x 30
6. Cosa sono i diaframmi e le palancole?
I diaframmi sono strutture verticali costruite direttamente nel cantiere (diaframmi di pali e micropali), oppure da elementi singoli prefabbricati (palancole). Vengono utilizzati per risolvere problemi di natura idraulica (impermeabilità) e per risolvere problemi di natura statica, generalmente di sostegno del terreno.
7. Quali sono le principali tecnologie a secco?
La tecnologia a secco è un sistema di costruzione ecosostenibile in quanto minimizza l'utilizzo dei materiali (riciclabili) e consente risparmio energetico. La sostenibilità sta nel miglior rapporto costruzione/funzionamento/mantenimento/dismissione/impatto. Vi sono due grandi classi di costruzioni a secco: struttura in acciaio e struttura in legno (anche possibili ibridi con struttura in c.a.).
8. La guaina bituminosa può essere
esposta agli agenti atmosferici? Le guaine bituminose o polimeriche possono essere danneggiate da forti grandinate o perdere la propria azione protettiva più rapidamente a causa di una cattiva messa in posa con giunzioni tra i teli eseguite male. Esistono tuttavia delle guaine autoprotette.
9. Cos'è il legno lamellare? Il legno lamellare è un materiale strutturale prodotto incollando delle tavole di legno a loro volta già classificate per uso strutturale. Le specie più utilizzate sono le conifere: abete rosso, abete bianco, larice, pino e douglasia. Talvolta vengono utilizzate latifoglie come il castagno e il rovere.
10. Che cos'è il sistema Blockbau? Il blockbau, o blockhaus, è uno dei più antichi sistemi costruttivi in legno e ancora molto diffuso nel Nord Europa. Il sistema tradizionale fa uso di tronchi appena sgrossati sovrapposti orizzontalmente, bloccati a incastro negli angoli.
11. Che cos'è il platform
Il balloon frame è il sistema costruttivo consistente nell'impiego di montanti (pilastri) aventi l'altezza di due piani, senza interruzioni dalla piattaforma di base al suolo fino alla trave di gronda sulla quale poggiano i punti del tetto. Il platform frame è il sistema costruttivo che prevede i montanti (pilastri) che si interrompono alla soletta del primo piano, ideale per costruire il piano successivo. Attualmente il sistema più diffuso e utilizzato per la costruzione di edifici di legno è indubbiamente il platform frame, poiché il primo solaio serve come piattaforma per la costruzione del secondo e così via, incrementando il tasso di sicurezza in cantiere. Pertanto, le pareti sono costruite direttamente in opera e fissate sopra il rivestimento del solaio, oppure semplicemente costruite in stabilimento poi trasportate e assemblate in cantiere. 12. Materiali per controsoffitto Le lastre del controsoffitto possono essere a pannelli, doghe,siano realizzati con lastre continue o modulari. I controsoffitti possono essere utilizzati per diversi scopi, come migliorare l'estetica di un ambiente, nascondere impianti elettrici o idraulici, migliorare l'acustica o creare zone separate all'interno di uno spazio. I materiali utilizzati per i controsoffitti possono variare a seconda delle esigenze e delle preferenze estetiche. Il gesso è uno dei materiali più comuni, grazie alla sua versatilità e facilità di lavorazione. Il gesso rivestito o fibrorinforzato offre una maggiore resistenza e durata. La fibra minerale rinforzata è un materiale più resistente al fuoco e all'umidità. I controsoffitti metallici sono spesso utilizzati in ambienti industriali o moderni, mentre quelli in legno possono conferire un'atmosfera più calda e naturale. La scelta tra controsoffitti in aderenza, sospesi o autoportanti dipende dalle caratteristiche strutturali dell'edificio e dalle esigenze specifiche del progetto. I controsoffitti in aderenza sono più semplici da installare e possono essere facilmente rimossi o sostituiti. I controsoffitti sospesi offrono una maggiore flessibilità nella posizione e nell'altezza del controsoffitto. I controsoffitti autoportanti sono più stabili e possono sopportare carichi più pesanti. La scelta della sottostruttura e dei giunti di connessione dipende dalla preferenza estetica e dalla tipologia di lastre utilizzate. La sottostruttura a vista offre un aspetto industriale e moderno, mentre quella nascosta o seminascosta conferisce un aspetto più pulito e uniforme. In conclusione, i controsoffitti sono una soluzione versatile e funzionale per migliorare l'aspetto e le prestazioni di un ambiente. La scelta dei materiali, della struttura e dei giunti dipende dalle esigenze specifiche del progetto e dallo stile desiderato.Siano chiusi, aperti, non ispezionabili o ispezionabili. I controsoffitti possono essere realizzati in cartongesso, materiale dalla grande versatilità, ma anche in lana di roccia o in altri materiali che assicurano una buona acustica degli ambienti.
13. Tipi di aperture per serramenti
Apertura a battente: L'apertura a battente è la più diffusa in Italia. È la classica apertura con le ante incernierate alla parte verticale del telaio. Questo sistema permette di aprire anche una sola anta alla volta, offre una buona ventilazione degli ambienti, non limita la visione esterna ed è facile da pulire. Ma, con le ante aperte, c'è un discreto ingombro all'interno della stanza. L'apertura a battente verso l'esterno viene chiamata all'inglese, ma è poco diffusa da noi, per la difficoltà nella pulizia dei vetri e il problema dell'ingombro quando la finestra si apre al piano terreno su spazi soggetti al passaggio.
Più diffusa è, perciò, l'anta detta alla francese, con l'apertura verso l'interno. L'apertura a battente non è l'ideale per infissi di grandi dimensioni in quanto, a finestra aperta, il peso dell'anta grava tutto sulle cerniere e quindi sul telaio, creando sia problemi strutturali che aumentando il pericolo di rotture. Ugualmente è sconsigliata l'adozione di serramenti a tre o più ante, perché in genere non garantiscono un adeguato livello prestazionale. Apertura a ribalta o vasistas: L'apertura a vasistas consente solo un'apertura parziale della finestra, che ruota sull'asse inferiore e si apre solo con una fessura sulla parte superiore della finestra. Questo sistema è adatto per quei locali, come cantine o lucernari, dove c'è la necessità di aerare il locale ma non c'è bisogno di affaccio. Lo svantaggio dell'apertura a ribalta è che...è difficile da pulire esternamente.
Apertura ad anta e ribalta. Esistono anche finestre che combinano le due soluzioni e sono formate da un’anta a battente e da un’altra, quella ricevente, ossia dov’è posizionata la maniglia, che ha un’apertura a battente unita a una a ribalta. Così c’è poco ingombro nell’apertura ed è possibile ventilare velocemente un ambiente, specialmente in inverno.
Con una finestra ad anta e ribalta, è possibile arrivare ad una superficie massima di 1,50 mt di larghezza, con particolari accorgimenti per l’irrobustimento del telaio. Grazie a questa maggiore larghezza, si ha una migliore incidenza della superficie vetrata e più luminosità, in confronto ad un serramento di pari luce, ma a due ante. Superare questa misura non è consigliabile, per l’eccessivo ingombro prodotto dall’apertura a battente.
Apertura scorrevole. L’apertura scorrevole, sistema di
Origine giapponese, pr