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LOGICA: liquidità -> trade off con il costo opportunità di detenere moneta liquida perché rinuncio al costo opportunità cioè gli interessi reali se sono positive o si subisce la perdita si interessi reali sono negativi in caso di inflazione (è una tassa)..

Keynes dice che le famiglie e le imprese domandano moneta per 3 motivi:

  1. Motivo transazionale -> si riferisce agli scambi acquisti e spesa. Più spesa faicioè più transazioni si fanno più moneta viene domandata, il numero di transazioni è legato alla quantità di moneta;
  2. Motivo precauzionale -> gli individui domandano moneta per affrontare una prospettiva temporale incerta;
  3. Motivo speculativo (si riferisce ai mercati finanziari)

I primi due si riferiscono al mercato reale, cioè il ciclo consumo -> produzione -> reddito -> consumo.

Il trade-off è sempre fra liquidità e costo opportunità di detenere moneta.

liquida quindiperdita degli interessi. GRAFICO slide 50 lezione 11: La domanda di moneta graficamente: Sull' asse orizzontale abbiamo il quantitativo di moneta; si hanno degli spostamenti: Lungo la curva (hi)Quando varia il tasso interesse. Il tasso d'interesse sale si domanda meno moneta perché gli individui sono meno propensi a detenere moneta liquida visto che sta perdendo interessi, il costo opportunità sta salendo. Della curva (kY)Si hanno quando cambia il reddito La domanda di moneta è: a) inversamente correlata al tasso di interesse (i), perché il costo opportunità di detenere moneta è dato proprio dalla rinuncia al tasso di interesse di altre attività fruttifere (-h); b) funzione diretta del reddito (Y) perché maggior reddito vuol dire maggiori transazioni e quindi maggior necessità di moneta (k) La domanda di moneta si indica con L -> liquidity, perché la domanda di moneta liquidità, si

domanda per fini transazionali, speculativi e precauzionali.

La DdM aumenta all'aumentare del reddito -> kY -> codesto ci dice che a parità di reddito più è grande K più è grande la domanda di moneta (k -> propensione marginale al consumo)- hi -> propensione a speculare; più è alto il tasso d'interesse più è bassa la domanda di moneta liquida.

5) Descrivete il meccanismo che sta alla base della formazione di una bolla speculativa.

La domanda speculativa -> gli individui detengono moneta in attesa di poter trasferire la ricchezza in titoli con maggiore rendimento e si disfano di moneta quando il rendimento delle altre attività è più appetibile.

Keynes immagina che ogni individuo ha un portafoglio con i risparmi e la moneta ed è come se l'individuo fa surf fra tenere moneta liquida e comprare titoli.

L'individuo ha moneta liquida perché aspetta che ci sia

qualche attività finanziaria con prezzo basso e quindi rendimenti alti per buttarsi; voi perciò comprare un pezzo basso e rivendere a tanto. L'individuo supporta il costo opportunità di non avere una remunerazione immediata dal denaro liquido, ma questo in termini speculativi gli consente di cogliere queste attività finanziarie. Trade-off -> più i tassi di interesse reali sono alti meno l'individuo è incentivato a detenere moneta liquida. Quindi detenere liquidità è facile con tassi di interesse reali vicini allo zero; è difficile con tassi di interesse reali alti perché si rinuncia agli interessi stessi con l'inflazione perché produce una perdita. Keynes dice che la domanda di moneta dipende in modo direttamente proporzionale dal reddito, perché redditi più alti vogliono dire più transazioni. Ed è inversamente proporzionale al tasso di interesse perché più

è alto il tasso diinteresse più alto il costo opportunità di tenere unita liquida;quindi la domanda di moneta dipendedal reddito e dal tasso di interesse, questo nel mercato finanziario; nel mercato reale la domanda di moneta dipende dal risparmio e dagli investimenti.Il risparmio dipende -> dal reddito e dagli investimenti -> essi dipendono daltasso di interesse ecco che Keynes ricollega il mercato reale e quello finanziario sulle 2stesse variazioni reddito e tasso d’interesse.

6) Definite le differenze principali tra titoli azionari e titoli obbligazionari. *Le azioni sono partecipazioni al capitale di rischio di una impresa, le obbligazioni sonoprestiti. Con le azioni si guadagna se l'impresa va bene (ossia se stacca un dividendo e/o ilsuo valore cresce), le obbligazioni garantiscono il rimborso del prestito più un interesse.

7) Definite le classi di strumento delle banche centrali. *Le BC hanno 3 strumenti di controllo:Operazioni di

Mercato Aperto (OMA):
  1. La BC regola l'offerta di moneta acquistando e vendendo titoli al pubblico. Se la BC acquista titoli di stato vuol dire che sta stampando moneta, sono espansioni monetarie, politiche monetarie espansive;
Da un punto di vista tecnico abbiamo che:
  • il ministro del Tesoro ha necessità di finanziare il deficit G > T (fa il deficit) cioè la spesa pubblica > 5 delle tasse il ministero del tesoro prende i soldi -> emettendo i titoli del tesoro che possono essere acquistati:
  • Dai cittadini -> che cedono moneta al tesoro, la moneta acquistata dal tesoro transita presso il suo conto corrente e presso la banca centrale, ma torna al pubblico sotto forma di pagamenti quindi la massa monetaria non è cambiata;
  • Dalla BC -> la banca centrale acquista i titoli con moneta di nuova creazione quindi nel momento in cui il tesoro utilizza questa disponibilità dal conto per effettuare pagamenti aumenta la base monetaria.
Dal punto di vista

economico:

La BC “emette un assegno su sé stessa”, l’assegno viene depositato dal venditore del titolo sulla propria banca -> aumenta l’offerta di base monetaria, perché l’ammontare è garantito dalla BC. È come se la BC avesse stampato banconote, il nuovo deposito innesca, attraverso il moltiplicatore, la creazione di moneta.

I privati scambiano titoli contro moneta, cioè un soggetto emette un assegno a valere sui propri depositi e l’altro lo incassa, quindi non vi è la variazione della moneta totale in circolazione.

Se la BC vende titoli di stato vuol dire che sta togliendo moneta dal circuito monetario, politica monetaria restrittiva; la OMA sono interventi con cui si regola la massa monetaria, grado di liquidità.

Il tasso di sconto;2.Sono gli interessi della BC che riconosce sulle riserve obbligatorie. La BC fissa un tasso al quale concede prestiti alle banche che hanno scarsità di riserve.

Così che la banca centrale scoraggi le banche commerciali ha ricorrere con leggerezza al prestito o operazioni di finanziamento. Infatti, se tutte le banche espandessero i prestiti alla clientela per poi ricorrere al prestito della BC per onorare i depositi si avrebbe: 1) aumento consistente della base monetaria; 2) aumento dell'inflazione; 3) perdita di fiducia nel sistema. Il tasso di sconto viene utilizzato come: - come segnale simbolico che anticipa l'atteggiamento della BC; - come segnale a posteriori di conferma del proprio atteggiamento; - Coefficiente di riserva obbligatoria. La fissazione e modifica del coefficiente di riserva obbligatoria è responsabilità della BC, che esercita un ruolo di controllo sul sistema bancario. Un incremento di questo coefficiente frena l'espansione dell'offerta di moneta e ha quindi un effetto restrittivo. 8) Definite gli obiettivi finali delle banche centrali. *Le BC hanno 2 obiettivi finali: 1. Stabilità.dei prezzi;2. Raggiungimento Pil potenziale cioè la piena occupazione; (obbiettivoche non ha la BC europea)È il trade off (Scelta che è necessario operare quando si devono raggiungere due obiettivitra loro contrastanti o alternativi). Classico esempio di trade-off è quello posto in evidenzadall'originaria curva di Phillips secondo la quale non è possibile avere alti livelli salarialicon bassi tassi di disoccupazione. In seguito tale relazione fu utilizzata per porre inevidenza le variazioni del tasso di disoccupazione e dell'inflazione indicando un trade offtra queste due grandezze: la stabilità dei prezzi (assenza di inflazione) aveva come costo6un certo livello di disoccupazione mentre l'adozione di politiche di piena occupazionecomportava un aumento dei prezzi. La curva di Phillips, rappresenta proprio il modellodegli obiettivi finali della banca centrale…9) Definite gli obiettivi intermedi delle banche centrali. *La

La curva di Phillips rappresenta il modello degli obiettivi finali della banca centrale, ma non sono sotto il diretto controllo della BC, sono correlati con degli obiettivi intermedi e li raggiungono con specifici strumenti che sono 3:

  • OMA
  • Tasso di sconto
  • Riserva obbligatoria

Questi strumenti sono sotto il suo diretto controllo, che utilizza per arrivare agli obiettivi finali, passando da quelli intermedi, che sono 2:

  1. Tasso di interesse
  2. Crescita della massa monetaria

Il tasso d'interesse è quello con cui le banche commerciali prestano i soldi ai cittadini, il tasso di sconto viene utilizzato dalla banca centrale. Il tasso di cambio (quanta moneta straniera viene domandata) non è altro che il corrispettivo del tasso d'interesse (varia a seconda della domanda della moneta da parte di famiglie e imprese), siccome per comprare una valuta straniera bisogna scambiare l'euro questo automaticamente definisce una misura di prezzo di quella valuta.

dalladomanda e offerta del dollaro nel mercato mondiale deriva il tasso di cambio del dollaro. 10) Definite la riserva obbligatoria.

Le banche commerciali per espandere i loro prestiti sono obbligate a versare una quota dei loro depositi presso la banca centrale ciò prende il nome di riserve obbligatoria -> M0 ->moneta ad alto potenziale.

Per un euro di deposito posso espandere più di un euro di prestito, questo meccanismo viene sfruttato da M0 (o moneta ad alto potenziale), le banche commerciali per poter espandere il proprio prestito sono tenute a versare una quota di questi depositi presso la banca centrale, questa quota si chiama riserva obbligatoria dove la banca su un conto corrente apposito versa una certa quantità monetaria, questa è la base monetaria in base

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
36 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BELLONI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Polinori Paolo.