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GIS.

Root mean square error (RMSE radice errore quadratico medio), lo scopo di questo parametro RMSE è

quello di verificare l’accuratezza della georeferenziazione attraverso l’analisi delle variazioni delle coordinate

dei punti di controllo selezionati.

20) Sto effettuando la georeferenziazione di una mappa in un formato raster con un softwer GIS che

parametro uso per verificare l’accuratezza della georeferenziazione (nome e breve descrizione e

formula) è preferibile un valore più alto o più basso di tale parametro?

Utilizzo il paramentro RMSE (radice dell’errore quadratico medio), ovvero la misura della deviazione

standard della differenza tra il valore delle coordinate dei GCP note e quello stimato nella trasformazione

(modello di trasformazione prevede l’uso di equazioni per stabilire relazione tra le coordinate dei 2 dataset).

Più basso è, più coincide più è preciso. Misura in sostanza l’accuratezza della trasformazione.

21) Definire brevemente il modello TIN e cita almeno 2 vantaggi relativi al suo utilizzo rispetto ad altri

modelli.

Il TIN (triangulated irregular network) o modello per aree è una struttura di dati vettoriali basata su sequenze

di aree triangolari irregolari con vertici in punti di quota nota. Il TIN è un modello di tipo matematico che fa da

base per i modelli digitali del terreno (rappresentano la morfologia del terreno). Più i triangoli sono fitti,

maggiore è la quota e la dimensione è inversamente proporzionale alla variabilità del terreno. Il metodo per

la creazione di un TIN si basa sull’algoritmo di triangolazione di Delaunay il quale prevede che i punti del

triangolo sono contenuti in un cerchio e non ne contiene altri. Per generare un TIN bisogna ottenere i dati e

triangolarli (mass point), aggiungere le linee di rottura (breaklines) e infine ottenere il DEM (clipping).

I vantaggi sono: maggiore efficienza rispetto al raster in aree con grande variabilità, possibilità di

drappeggiare i triangoli con dei layer per migliorarne la comprensibilità, permette di ottenere 3D più

dettagliati grazie alle breaklines, utilizza meno punti rispetto ad un raster, è ideale per aree con improvvisi

cambi di pendenza, occupa meno spazio.

22) Spiegare cosa sono i punti di controllo o punti omologhi, lo scopo per cui sono utilizzati ed

elencare almeno 2 criteri che guidano la loro scelta.

I punti di controllo o ground control point (GCP) sono punti di coordinate note sia sul dato da georiferire sia

sul dato di riferimento. Dai GCP vengono ricavati i coefficienti delle equazioni di trasformazione che

correlano le coordinate dell’immagine a quelle topografiche al fine di eseguire l’operazione di

georeferenziazione. I criteri di scelta dei punti sono: riconoscibilità, non devono essere in linea, la

distribuzione deve essere uniforme, devono essere almeno 3-4 e devono essere facilmente riconoscibili sul

display.

23) Ai fini della gestione dei dati in un database spiega che cosa si intende per join di tabelle e

perché si utilizzano, cita inoltre i prerequisiti ai quali devono rispondere le tabelle per effettuare

l’operazione.

L’operazione di join consiste nel collegare tabelle diverse per poter scambiare dati provenienti da tabelle

diverse. Le tabelle attributo associano la posizione e il dato (record unici, valori del campo riguardano la

stessa variabile, un valore per cella, sequenza di righe e tabelle non significativa). Questo strumento del GIS

permette di agganciare gli attributi della tabella del layer (id univoco che identifica singole geometrie a cui

sono associati diversi attributi) ad attributi delle tabelle esterne al file in modo da ampliare la quantità di

informazioni presente nel file. Alla base delle operazioni di join è necessario avere delle colonne di attributi

della tabella esterna associabili con colonne della tabella di interesse. Deve esserci una chiave, ossia un

campo comune ad entrambe le tabelle. Tabelle di join possono essere del tipo 1 a 1 o 1 a molti. Nel primo

caso ad un record della tabella attributi, contenente una chiave per le geometrie, corrisponde un solo record

della tabella esterna (es.: al nome di un cliente corrisponde un ordine). 1 a molti ad un record della tabella

esterna corrispondono molti record della tabella attributi (che contiene la chiave per la lettura delle

geometrie, es.: al nome di un cliente corrispondono 1 o più ordini). Ci sarebbe anche il tipo molti a molti (es.:

al nome di un cliente è associato uno o più ordini anche comuni ad altri clienti).

24) Volendo produrre un DTM per un area o un parco intercomunale, scegliere 2 tra i sistemi possibili

per produrre dati altimetrici in formato digitale, descrivere brevemente le tecnologie su cui si basano

e motivare la scelta.

Per produrre i dati altimetrici per un DTM (digital terrain model) si ricorre a topografia: rilievo topografico

diretto, usato per DTM di ridotte estensioni; cartografia numerica: tecnica economica, precisione adeguata e

si ricorre a digitalizzazione; fotogrammetria: consente la misura di punti sparsi e a passo costante, consente

di tracciare breaklines, necessità di illuminazione nelle zone scure; scansione laser: alta qualità di rilievo, alta

qualità metrica, alta densità di misura, non è invasiva ed è attiva.

25) Sintetizza i contenuti e le modalità di realizzazione delle carte CORINE LAND COVER.

Il corine land cover è un sistema di classificazione delle entità internazionale che rileva e monitora le

caratteristiche di uso e copertura del suolo. Il CLC prevede una suddivisione del suolo secondo categorie

(uso e copertura) e si basa su telerilevamento. Ci sono 3 livelli principali, fino a 5, al primo livello ci sono aree

artificiali, agricole, boschi e acqua (i sottolivelli sono poi seminativo, irriguo, coltivazioni arboree). Per

classificazione si intende l’insieme delle regole per classificare tutti gli oggetti considerati dalla carta

(database geografico) e ogni oggetto è assegnato ad una specifica classe indipendentemente dallo

strumento usato. In aiuto della classificazione c’è la nomenclatura (nome e descrizione) e la legenda

(applicazione nomenclatura a scopo specifico).

26) Allo scopo di creare un file di proiezione in un GIS per il sistema di coordinate il software mi

richiede di indicare i valori dei seguenti parametri:

Sistema di coordinate o cartografico: Gauss Boaga;

Nome datum: Roma 40;

Parallelo centrale del fuso: equatore 0° latitudine

Meridiano centrale del fuso: est 15° di longitudine da Greenwich, ovest 9° di longitudine da Greenwich;

Fattore di scala: 0,9996 (serve a ridurre l’errore medio in modo che sia minore o uguale all’errore di

graficismo);

Falsa origine coordinate E: 2.520.000 m est (20.000 metri sono servono per coprire la zona di

sovrapposizione, questa zona c’è a causa dell’errore centrale su carta delle coordinate est e ovest) e

1.500.000m ovest (falsa x, easting);

Falsa origine coordinata N: 0 (riferimento è l’equatore, falsa y);

Unità di misura: metri;

Ampiezza fuso: 6°30’ longitudine.

Meridiano di origine: Monte Mario.

27) Operazioni booleani.

Le operazioni booleani sono il ramo dell'algebra in cui le variabili possono assumere solamente i valori vero

e falso (valori di verità), generalmente denotati rispettivamente come 1 e 0. Le operazioni fondamentali non

sono addizione e sottrazione ma gli operatori logici: la congiunzione o prodotto logico indicata con oppure

AND; la disgiunzione o somma logica indicata con oppure OR; la negazione o complementazione indicata

con ¬ oppure NOT. Con tale formalismo si possono descrivere le relazioni logiche in modo simile a quanto fa

l'algebra ordinaria con le relazioni numeriche: la combinazione di AND, OR e NOT permette di sviluppare

qualsiasi funzione booleana e i tre operatori logici formano pertanto un insieme funzionalmente completo.

28) Spiegare il significato di MUC e risoluzione tematica.

La MUC è la minima unità cartografabile, cioè la minima unità rilevabile e cartografabile come elemento a se

stante, sul terreno ed editabile al di sotto del quale non vengono editati oggetti. Questa unità dipende dalla

scala della carta che si vuole ottenere. La risoluzione tematica identifica il raggruppamento di classificazione

più piccolo della mappa. La risoluzione spaziale descrive la più piccola unità dello spazio geografico (nel

sistema vettoriale è la linea, nel raster è la cella).

29) In quale contesto e per cosa viene usato lo snapping?

Lo snapping (aggancio) viene usato durante l’editing nelle operazioni di creazione di un nuovo layer. Questo

strumento viene usato per evitare sovrapposizioni tra diversi layer, incroci tra geometrie, piccoli spazi vuoti

tra geometrie e ha la funzione di agganciare i poligoni in modo che il cursore vada sulla linea già presente e

parta da li, al posto di zoomare e cercare di posizionare le linee a mano.

30) Quali criteri bisogna seguire per individuare la MUC nella costruzione di una carta uso e suolo?

Per individuare la MUC i criteri da seguire sono: scala della carta, scopo della carta tematica, costo,

possibilità di editare poligoni.

31) 1mm di accuratezza (vicinanza al valore reale) come varia in carte 1:10000 1:25000 1:100000.

L’errore di graficismo corrisponde all’ampiezza del tratto di disegno della carta (solitamente 0,2mm). In una

carta di scala 1:10000 si ha un ampiezza del tratto nella realtà di 2000 mm = 2 m quindi i valori delle

distanze sono +/-2 m. 1 millimetro di accuratezza varia in base alla rappresentazione di una scala.

1:10000, 1mm = 10000*1 = 10000mm = 10m.

1:25000, 1 mm = 25000*1 = 25000mm = 25m.

32) Elementi da inserire in una relazione tecnica guida per la redazione carta uso suolo.

Cartografia di riferimento, MUC, scala, scopo, metodo di rilievo, legenda, digitalizzazione e classificazione.

33) Posizione controllata in CTR 1: 5000 metodo e operazioni di rilievo.

Il CTR è il sistema di riferimento terrestre, è una carta 1:5000, devo considerare che 1mm=5m (errore

accettabile su 5 m) utilizzerò un rilievo GPS utilizzando un ricevitore cinematico con posizionamento relativo

(errore 1-3m). Per avere questa precisione uso il sistema cartografico UTM-ED50 e UTM-WGS84.

Nome datum: ED50 (datum locale, ellissoide Hayford, PE Postdam, Greenwich meridiano di origine, RGM);

Meridiana centrale del fuso: 32N 9° di long da Greenwich, 33N 15° di long da Greenwich, 34N 21° di long da

Greenwich;

Fattore di scala: 0,9996;

Falsa origine coordinata E: 500.000 m (falsa x, easting);

Falsa origine coordinate N: emisfero Nord 0 m, emisfero sud 10.000.000 m (falsa y, northing);

Ampiezza: 6° longitudine;

Unità di misura: metri.

Nome datum: WGS84 (ellissoide WGS84, PE geocentrico, rete controllo fissa, ITRS statico

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
10 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/06 Topografia e cartografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DiegoF002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geomatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Sigura Maurizia.