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VALUTAZIONE COME APPRENDIMENTO:

Supporto per l’apprendimento e serve all’insegnante per valutare:

- La situazione di partenza

- Capacità di trasformare errori in recupero

- Il suo impegno

- I risultati raggiunti in base al proprio obiettivo personale

Secondo O.M. 4 dimensioni importanti da valutare con prove strutturate

in periodi dell’anno scolastico:

1. Autonomia dell’apprendimento

2. Situazioni in cui si dimostra di aver appreso

3. Risorse mobilitate

4. Continuità/Discontinuità va valutata in tutto l’anno

Oltre al “saper fare”, bisognerebbe però valutare anche in suo “saper

essere” (personalità) oggi competenze trasversali nelle Indicazioni

Nazionali “Soft Skills”

- Nel quadro EU, infatti, sono state aggiunte 8 competenze chiave legate

anche all’ambiente, all’importanza multiculturale, digitale, linguistica

ecc…

- La condotta oggi sostituita con “Competenza di cittadinanza”

- Per esprimere un giudizio globale:

1. Tenere conto delle singole materie non basta, parlare anche della

personalità dell’alunno che prevede

Comportamento sociale Comportamento di

lavoro

- Rapporto con l’insegnante -

Pianificazione delle attività

- Rapporto con gi alunni e

degli strumenti

- Livello di integrazione, - Richiesta di spiegazione

collaborazione, solidarietà… -Curiosità, interesse,

rapidità nell’azione.

2. Linguaggio utilizzato: descrittivo (no verbo essere)

3. Fare un cenno delle cause che hanno favorito o rallentato un

miglioramento.

4. Usare formule “incoraggianti”

5. Nel giudizio finale va tenuto conto di 3 indicatori:

- Aspetto cognitivo-intellettivo (il sapere generale, la cultura);

- Volitivo-morale (personalità e comportamento sociale e di lavoro);

- Il saper fare (competenze acquisite).

Indicatori e descrittori:

- Gli indicatori in tutto sono 8 (usati già prima delle raccomandazioni EU

2006 sulle competenze chiave)

- I descrittori sono gli obiettivi educativi generali, formulati a inizio anno.

In ogni indicatore ci sono più descrittori

- Per valutare l’insegnante deve:

Esplicitare gli obiettivi raggiungibili a tutti;

 Gli stimoli che servono per raggiungere gli obiettivi;

 Esito deve tener conto delle finalità

 

Es: per raggiungere l’obiettivo in italiano è necessario fornire diversi

saggi, interrogazioni, tempi per sondare il livello di ciascuno

Oltre alle prove classiche ci sono le prove oggettive (strutturate o semi-

strutturate).

Strutturate: pongono l’attenzione sulla qualità e struttura

dell’apprendimento individuale.

Semi-strutturate: pongono l’attenzione sugli aspetti sociali

dell’apprendimento.

- Per valutare e confrontare il dato ottenuto con il criterio scelto, per

questo ci sono diversi strumenti:

1. Strumenti tradizionali o non strutturati

2. Strumenti semi-strutturati

3. Strumenti strutturati o oggettivi

4. Strumenti della valutazione autentica “perché valuto” Ha una

funzione orientativa e si serve di più strumenti per giungere alla

valutazione finale= sommativa-certificativa.

La valutazione di attività Neurodidattiche

Anni 90 Brain Based Creare un ponte tra cervello ed educazione, tra

 

mente e apprendimento, ciò grazie a nuovi studi sul cervello che fino agli

anni 70’ non c’erano.

Anni 2000 I neuro-miti Nel mondo scolastico false credenze come:

 

distinzione netta tra “right brain” e “left brain”, apprendimento

individuale secondo un modello standard (uditivo, visivo)

21° secolo 1° generazione dei brain based studies MBE society che

 

si distaccavano dall’esaltazione dei neuromiti del periodo e coniugano

più studi:

teoria educativa + biologia + scienza cognitiva + sviluppo umano.

1

Non c’è esaltazione delle neuroscienze, ma si vuole creare un dialogo tra

più discipline.

Per capirlo bisogna studiare il cervello:

Lobi frontali movimento, pensiero…

 

Lobi occipitali vista

 

cervello

Lobi parietali posizione spaziale e controllo motorio

 

Cervelletto

 Tronco encefalico

 encefalo

Midollo Spinale

Sinaptogenesi:

Il cervello già lavora in gravidanza, cominciano già a formarsi le strutture

cerebrali già a 40 settimane.

I neuroni iniziano a mandare segnali (passaggio di elettricità). Questa

comunicazione è detta SINAPSI e c’è dalla 6° settimana di vita fino alla

pubertà. Si parla di PLASTICITA’ (adattabilità del cervello) a breve

termine e a lungo termine.

LTP 3 proprietà: cooperativa, associativa e specificità

dell’apprendimento.

Man mano che il bambino cresce, il cervello rafforza alcune connessioni e

ne scarta altre:

1. Percepisce informazioni

2. Dà un significato

3. Codifica un ricordo

4. Lo immagazzina

5. Fase di consolidamento

Per rievocare un ricordo, bisogna aver raccolto delle informazioni nelle

reti neuronali attive.

Più è attivo il cervello, meno tempo impiega. relazione tra sinapsi e

apprendimento.

2014 3 forme di plasticità: una indipendente dall’esperienza, una che

guida lo sviluppo del SNC e una dipendente dall’esperienza.

In altri termini, l’apprendimento è in grado di modificare la materia

grigia, cambiamenti nel nostro cervello e ne determina la personalità.

Neuroplasticità: capacità del cervello di formare nuovi neuroni per effetto

dell’apprendimento/ambiente: “usalo o lo perdi”. Anche lo stress lo

influenza.

*2 Intelligenze multiple 9 in tutto: ciascuna si adatta a situazioni

diverse e tiene conto delle varietà individuali (modello classico va in

crisi). Ognuno ha dei personali talenti, abilità. Le intelligenze congenite

sono 7 e poi si aggiungono 2 competenze intellettive in tutto 9.

LE 5 AREE DEL CERVELLO:

1. Area socio-emotiva affettiva : il contesto di appartenenza ne

influenza l’apprendimento le maestre devono agevolare clima

favorevole, anche l’atteggiamento materno è importante. Più

attenzione, migliore apprendimento apprendimento cooperativo

quando socialmente ci sentiamo sostenuti, le nostre funzioni

migliorano. Per diminuire lo stress, una tecnica è la narrazione, la

condivisione di una storia: più senso di controllo e modulazione per

ansia.

Intelligenza emotiva: Oggi la neuroscienza dice di prendere sul serio le

Emozioni che sostengono l’apprendimento. L’intelligenza emotiva è

un’abilità a tutti gli effetti che facilita anche il pensiero, permette di

riconoscere, comprendere e usare informazioni. Emozioni = risorse (se

regolate).

2. Area Cognitiva: Studi sui bambini modello stadiale di Piaget (che

segue 6 tappe) è in crisi: alcune cose che si erano osservate a 12

mesi, in altri bimbi avvengono prima. Bruner parla di “format x” la

modulazione che avviene nel rapporto adulto-bambino che cambia

certi passaggi evolutivi.

Area cognitiva correlata a quella emotiva.

- Attenzione: William James la descrive come “un atto volontario” nel

controllo di un oggetto di cui si impossessa la mente. Attenzione è

debole, però nella prima infanzia, perché aree del cervello matureranno

in seguito (corteccia frontale); però stimolando la percezione si può

stimolare di più l’attenzione. Una maestra es: potrebbe fornire piccole

esperienze di apprendimento per catturare la breve attenzione nel

bambino.

- Memoria: non è un deposito passivo, ma un insieme filtrato e

organizzato di dati e conoscenze. La memoria va allenata e ne esistono

di diverse, correlate tra loro: Memoria autobiografica, memoria

semantica, memoria di lavoro, memoria iconica, memoria fonologica

ecc…

3. Area motoria-prassica: Neuropedagogia insiste sul rapporto mente-

motricità. Sono i motoneuroni a permetterci il movimento, quindi

cervello e movimento sono strettamente connessi.

- Sviluppo motorio è graduale e modulato dall’esperienza; esiste infatti

una memoria motoria dai nostri primi passi: il bambino si muove in

mezzo a stimoli visivi, tattici e acustici e registra. L’educatore deve

favorire il movimento per una maggiore consapevolezza del corpo.

- sviluppo motorio in contesti educativi stravolge l’approccio

tradizionale (area sensibile area motoria). Il corpo non genera

movimenti esecutivi, ma è il mezzo per realizzare esperienze, per

sviluppare l’apprendimento per questo studi dimostrano che è

importante la teatralità per sviluppare il senso motorio.

4. Area linguistica: il nostro cervello è predisposto al linguaggio e

l’ambiente è un fattore importante. Non solo però, bisogna dare

importanza anche alle emozioni: i movimenti del corpo, degli occhi,

della testa comunicano (grazie ai neuroni specchio).

Bruner dice azione, immagine e lingua sono 3 vie per il bambino per

rappresentare la realtà.

Corpo e linguaggio correlati esiste una batteria di esercizi corporei per

stimolare il linguaggio.

Glottodidattica inizio anni 70, stravolge il linguaggio e il suo

apprendimento non qualcosa di isolato ma collegato al corpo, al

movimento.

5. Area trasversale funzioni cerebrali non specifiche in un’area, ma

riguardano il funzionamento in generale. Qui si collocano i neuroni

specchio fondamentali per il processo imitativo del sé, sono

neuroni motori che si attivano involontariamente e non solo in

presenza di un atto, un’azione esplicita studi dimostrano che

riescono a predire un’azione. Influenzati dalle emozioni confermano

apprendimento per imitazione e ruolo dell’empatia.

Apprendimento per imitazione (dall’osservazione all’atto ripetuto) nella

pedagogia Montessoriana non occorre sempre il linguaggio parlato,

basta ad esempio che la maestra mostra il materiale, avendo grazia nei

movimenti per trasmettere e comunicare al bambino.

Per apprendere puntare tutto sul potenziamento dell’empatia umana e

ridimensionare invece i condizionamenti sociali (che inducono stress).

STILI DI APPRENDIMENTO:

*1 Si inizia a parlare di stili diversi. Un esempio è il modello di Kolb dove

l’apprendimento, la conoscenza è mediata da osservazione ed

esperienza. S

Dettagli
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lofaro.alberto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Docimologia e pedagogia sperimentale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Compagno Giuseppa.