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DIFFERENZE TRA RICERCA CON INTERVENTO DA UNA OSSERVATIVA:
L’assenza di strumenti di osservazione sistematica
La collaborazione tra ricercatore e insegnante
La presenza di un trattamento di cui si vogliono rilevare gli effetti
La misurazione quantitativa delle variabili
FORME DI RICERCA OSSERVATIVA
Inchiesta o indagine:
Ricerca finalizzata a misurare alcune caratteristiche di una data popolazione e a studiare la
relazione tra le stesse, per esempio l’inchiesta invalsi che analizza il profitto scolastico e lo
mette in relazione con le caratteristiche socio-culturali di provenienza degli alunni. Si usa il
termine inchiesta quando si fa riferimento a grandi campioni, a indagine quando il campione è
numericamente più circoscritto.
Ricerca con osservazione sistematica
Prevede la rilevazione diretta alle condotte dei soggetti presi in considerazione, attraverso
l’utilizzo di strumenti strutturati di annotazione dei comportamenti. Esempio: studio sulla
comunicazione madre bambino in contesto deprivato; vedi foto.
Ricerca valutativa
Volta a osservare e a giudicare un prodotto o un processo, per poi intervenire e migliorare lo
stesso. Prevede un insieme di procedure che permettono di valutare prodotti singoli (es.
curricoli, libri) o strutture complesse come le organizzazioni scolastiche.
Ricerca etnografica
Ha lo scopo di delineare le caratteristiche di una cultura, di comprenderne le credenze e i
significati ad esse attribuite, interpretando il punto di vista dei soggetti, prevede lo studio
approfondito di un gruppo di persone con particolare attenzione al loro cultura; implica che il
ricercatore trascorra un periodo di tempo con i soggetti osservati, condividendo i momenti di
vita significativi nel contesto scelto.
Studio di caso
Indagine empirica che viene svolta su un singolo soggetto; vengono utilizzate molteplici fonti di
informazione, si conduce una osservazione sistematica di casi individuali, si svolge un accurato
lavoro di analisi e di presentazione del materiale che riguarda il soggetto studiato “in
situazione”. 5 LEZIONE
16/03/2022
L’osservazione di un fenomeno esteriore non consiste nel semplice vederlo ma nel guardarlo e
descriverlo in modo fedele allo scopo fi comprenderlo e possederlo
La funzione principale è quella di raccogliere informazioni sull’oggetto preso in considerazione,
essa è un’operazione di prelievo e strutturazione dei dati in modo da fare emergere una rete di
significati
L’osservazione diretta è un mezzo privilegiato che abbiamo per indagare sulla realtà quando ci
interessa non modificarla, per quanto è possibile, ci consente lo svolgimento di una sequenza
di movimenti, i passaggi nella soluzione di un problema e l’acquisizione di un metodo di lavoro
o studio. Inoltre evidenzia le caratteristiche dei diversi stili cognitivi degli alunni e ci porta a
conoscere dimensioni o tratti rilevanti dello sviluppo personale dell’alunno come: l’emotività, la
sicurezza di sé e il suo adattamento. L’osservazione può articolarsi in tre fasi collegate tra loro:
focalizzazione, raccolta dei dati e analisi. La prima fase riguarda la scelta della situazione da
osservare; La fase di raccolta dei dati definisce le azioni da compiere valutando risorse
disponibili e predisponendo le misure necessarie; La fase di analisi è la fase finale che porta
l’osservazione a partorire i suoi esiti conoscitivi.
La conduzione dell'osservazione Prevede due momenti:
a: cogliere l'informazione la selezione da parte dell'osservatore dell'insieme Difatti che egli
reputa significativi ai fini del controllo delle ipotesi di ricerca nel Vasto insieme di fatti osservati
osservabili.
Le interpretazioni dei fatti pur essendo elaborate, contemporaneamente al fatto stesso, devono
essere scisse da questo ed è proprio questa una delle maggiori abilità dell'osservatore, quella
di separare i fatti oggettivamente accaduti dalle possibili interpretazioni che adesso è possibile
attribuire.
b: annodare l'informazione che implica la nota re con carta e matita. La notazione immediata è
sempre da preferire se è possibile all'annotazione differita. Non bisogna dimenticare che
obiettivo della osservazione è comunque analizzare delle sequenze, delle concatenazioni
di comportamenti, opinioni e atteggiamenti più che rilevare delle frequenze degli stessi,
comprendere il percorso che ha portato a un determinato comportamento, opinione o
atteggiamento. Più che rilevare il comportamento, l’opinione in sé, scoprire le intenzioni dei
soggetti, la loro coscienza della situazione.
Osservazione sistematica:
L'osservazione è sistematica quando è organizzata, metodica, ha uno scopo ben determinato e
mezzi adeguati.
Per pianificare L'osservazione sistematica Bisogna capire chi osserva, chi o cosa osservare,
dove condurre L'osservazione, quando osservare, come e in che modo osservare e quali
strumenti adottare.
L'osservazione deve essere diretta da un progetto ossia da un piano razionale che
prevede alcuni passaggi.
FATTORI DI DISTURBO DELL'OSSERVAZIONE
durante il processo con il quale un osservatore Percepisce una situazione la coglie e registra, la
connette con le sue esperienze precedenti per categorizzarla interpretarla e rispondere ad
essa.
Possono agire alcuni fattori che per favorire la conoscenza, l’adattamento, l’autorizzazione e
difesa dell'io possono rendere incomplete, deformate e quindi soggettive le osservazioni.
DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DELL'OSSERVAZIONE SISTEMATICA IN CLASSE
1 Il docente non è solo un osservatore partecipante Ma è uno dei Poli dell'interazione in classe
un elemento chiave della situazione.
2 la seconda difficoltà è legata all'ambiente in cui vengono raccolte le osservazioni,
per l'insegnante è spesso la classe, quasi sempre un locale della scuola.
3 un altro problema è legato all' esigenza di condurre notazioni immediate e complete degli
elementi raccolti. Questo diventa difficile se contemporaneamente si sta interrogando o
spiegando, se non ti dispone di strumenti di registrazione o del Tempo adatto per ritornare sui
fatti.
4 una quarta difficoltà è legata alle differenze che caratterizzano lo
stile dell’osservatore distaccato e obiettivo che ricerca e l'educatore, il quale, mentre osserva
gestisce un rapporto formativo. Il ragazzo che percepisce di essere inibito intimidito comunque
non spontaneo. Sembra quindi che l’osservazione raffreddi l'interazione educativa.
5 un’altra difficoltà viene dai tempi da dedicare L'osservazione, spesso nella ricerca si ricorre al
campionamento dei tempi cioè a una situazione economica che assicura
continuità all'osservazione. l'insegnante non può invece contare su una continuità così stabilità.
Per ovviare a Tali difficoltà gli insegnanti devono ricorrere agli strumenti adeguati:
- liste di controllo o checklist
- questionari
-scale di valutazione
-descrizioni documentarie
-registrazioni di brevi episodi
-racconti di vita
-biografie.
Le tecniche di osservazione sistematica e di annotazione danno la possibilità della
semplice classificazione di comportamenti osservati in due categorie soltanto (presenti e
assenti.)
Fino ad un'analisi articolata delle caratteristiche o costrutto allo studio realizzato con una serie
di tipi di manifestazioni che consentono di classificare e Codificare strutture di comportamenti e
sequenze di condotte.
Caratteristiche comuni degli strumenti di osservazione
validità: la possibilità di raccogliere solo e con completezza dati relativi a una particolare
dimensione che si intende studiare
fedeltà: cioè costanza, stabilità, non estemporaneità raccolta dei fatti
funzionalità: Risparmio di risorse
Norme da seguire nella costruzione di uno strumento di osservazione
- la prima domanda che deve porsi Chi intende costruire uno strumento di osservazione è che
cosa intendo osservare.
-Qualunque sia l'oggetto dell'osservazione è importante che si cerchi di definire accuratamente
il contenuto dell'osservazione.
si tratta di liste di condotte, sono liste promemoria focalizzate su una dimensione da osservare,
caratterizzate da un elenco o lista di comportamenti attesi, che vengono rilevati e annotati.
Bisogna registrare per ogni comportamento se si è manifestato si tratta ogni caratteristica
dell'elenco come se fosse dicotomica.
la checklist è quindi un metodo per controllare se una condotta è presente o assente oppure se
un'azione è stata compiuta o meno.
All'inizio dell'anno sono utili per individuare velocemente i casi per i quali si rende urgente una
programmazione particolarmente individualizzata
le checklist si possono utilizzare anche quando si vuole valutare la corretta esecuzione di
attività pratiche, in cui un ragazzo deve rivolgere una sequenza ordinata di movimenti, ad
esempio Acquisizione di una tecnica pittorica.
Tra gli svantaggi vediamo che rileva solo la presenza di segni o manifestazioni, che gli
elenchi non devono essere troppo lunghi, che si possono annotare solo i comportamenti
previsti in partenza e si può valutare solo la frequenza, non l'intensità di certi comportamenti.
Invece tra i vantaggi vediamo che i dati possono essere letti direttamente dalle griglie e
inoltre è possibile sostituire gli osservatori e comunicare i dati raccolti da un
osservatore all'altro.
Criteri per la costruzione di una checklist
1. Individuare con precisione: il settore o l'area che si intende
approfondire attraverso l'osservazione
2. Identificare ogni azione considerata interessante significativa
nella performance (attività che si vuole osservare)
3. Aggiungere all’elenco le azioni che rappresentano errori comuni.
4. Sistemare le azioni desiderate in un ordine appropriato che ci si aspetta sia seguito
5. Fornire un procedimento per controllare e annotare semplicemente ogni azione quando
questa avvenga.
Criteri per la verifica delle checklist
Validità
Chi utilizza una lista deve inizialmente domandarsi se essa consente di rilevare i segni del
costrutto che si vuol osservare:
dati della lista coprono tutti gli aspetti rilevanti del costrutto?
Fedeltà
Problema di costanza dell’osservatore, dello strumento, dello studente osservato.
LE SCALE DI VALUTAZIONE
• Sono composte da un elenco di comportamenti da
osservare
• per i quali occorre indicare la frequenza attraverso
l'utilizzo di una scala
LE SCALE DI VALUTAZIONE
• Scale numeriche
• Scale grafiche
• Scale descrittive<