QUOTATURA
La quotata è costituita da:
LINEA DI RIFERIMENTO: è alla lunghezza da quotare e deve sopravanzare
❶ ⟘
leggermente la linea di misura. Gli assi di simmetria e le linee di contorno possono
essere usati come linee di riferimento.
⫽
LINEA DI MISURA: sono alla lunghezza da quotare e hanno 2 frecce
❷
terminali.
Le tipologie di quotata sono:
① QUOTATURA FUNZIONALE (F): è essenziale per il corretto funzionamento e
non è mai dedotta da altre quote
② QUOTATURA NON FUNZIONALE (NF) : necessaria solo per esigenze di
fabbricazione o controllo
③ QUOTATURA AUSILIARIA (AUX) : serve per facilitare i calcoli all’operatore o
per individuare l’ingombro. Vengono riportate tra parentesi.
Esempi: 6 di 24
Tipologie di quotatura:
- IN SERIE: ogni elemento del pezzo è quotato rispetto all’elemento vicino. Non
essendo assegnato nessun elemento di riferimento, un eventuale errore viene
accumulato nelle successive quindi è opportuno usare questa quotatura quando è
fondamentale sapere la lunghezza di ogni singolo elemento.
- IN PARALLELO (o ad origine comune): costituito da più quote aventi uguale
direzione e origine di riferimento. Questo sistema evita l’accumulo di errori.
- COMBINATA: si utilizzano contemporaneamente quotature in serie ed in
parallelo (o ad origine comune)
- IN COORDINATE CARTESIANE: si utilizzano dei riferimenti indicati sul
disegno e si scrivono i corrispondenti valori numerici in una tabella, individuati
rispetto ad un sistema di riferimento cartesiano. 7 di 24
Alcune regole per la quotatura:
- le linee di misura non devono intersecare altre linee del disegno
- evitare le intersezioni di linee di misura con linee di riferimento
- non si possono utilizzare le linee di contorno e gli assi di simmetria come linee di
misura ma si possono utilizzare come linee di riferimento
- fra linea di misura e linea di contorno e fra linea di misura e linea di misura
bisogna lasciare uno spazio uniforme e costante
- è preferibile mettere in vista gli elementi da quotare mediante una sezione 8 di 24
Altre regole per la quotatura:
- le quote non in scala devono essere sottolineate
- se una quota si trova all’interno di una sezione il tratteggio viene interrotto
- le parti sezionate non si quotano
- l’altezza delle cifre che indicano le quote deve essere proporzionale alle dimensioni
del disegno
- quando ci sono degli elementi ripetuti
- elementi a sezione quadra
- ⫽
gli smussi vengono quotati al piano di simmetria
- i diametri vengono quotati mettendo il φ davanti 9 di 24
Esempi di quotatura 10 di 24
11 di 24
FILETTATURA
Si definisce un risalto a sezione costante (filetto) avvolto ad elica sulla
filettatura
superficie esterna di un elemento cilindrico (vite) o sulla superficie interna di elemento
analogo (madrevite).
Gli per definire una filettatura sono:
elementi fondamentali
- forma del profilo: triangolare, trapezoidale, a dente di sega, rotondo o rettangolare.
- passo: distanza misurata in direzione assiale tra due punti omologhi di un filetto
- diametro nominale: è il diametro esterno della vite ed è quello che viene indicato
nella quotatura con la M davanti (ad esempio M8) 12 di 24
I filettato sono:
tipi di collegamento
- collegamento mediante si usa quando è possibile praticare un foro
vite passante:
passante su entrambi i pezzi da montare.
Si parla in questo caso di bullone (vite + dado).
- collegamento mediante vite che si impegna nel foro filettato
vite mordente:
realizzato in uno dei pezzi da collegare.
- collegamento mediante è una vite che si presenta senza testa e
vite prigioniera:
filettata in ambedue le estremità (lato gambo e lato radice). Il lato gambo viene
normalmente avvitato su di un foro cieco, mentre il lato radice rimane sporgente
consentendo il collegamento attraverso un dado. vite prigioniera 13 di 24
Il collegamento viene effettuato avvitando la vite nella sua sede filettata, detta
madrevite, che può essere il dado (per le viti passanti e per il lato gambo delle viti
prigioniere) o un foro filettato ricavato direttamente nel particolare meccanico da
collegare (per le viti mordenti e per il lato radice delle viti prigioniere).
COMPONENTI MECCANICI: COLLEGAMENTI ALBERO-MOZZO
L’ALBERO è un corpo cilindrico con spallamenti (o gradini) su cui sono montati
organi rotanti, da cui riceve o a cui trasmette il moto di rotazione. Tra i supporti e
l’albero vengono interposti dei cuscinetti.
Per rendere possibile il collegamento con l’albero, gli organi rotanti hanno la parte
centrale forata che prende il nome di MOZZO.
In questo tipo di accoppiamento i movimenti possibili sono due: moto di traslazione
lungo una direzione parallela all’asse dell’albero e moto di rotazione intorno all’asse
dell’albero.
I collegamenti albero-mozzo sono:
1) (no è un organo di collegamento di forma prismatica
Linguette rotazione):
(barretta a sezione rettangolare) che viene inserita in una cava ricavata in parte
sull’albero e in parte nel mozzo. 14 di 24
2) (no è un organo di collegamento di
Chiavette rotazione, no traslazione):
forma prismatica cuneiforme a sezione rettangolare, con la superficie superiore
inclinata.
3) (no sono organi in acciaio, con carico
Spine rotazione, no traslazione):
unitario di rottura a trazione maggiore di 1000 N/mm , da forzare in fori.
Possono essere cilindriche o coniche.
4) (no sono costituiti da un tratto di albero che si accoppia
Scanalati rotazione):
con un mozzo, su cui sono ricavati dei risalti e delle cave in direzione assiale
5) (no sono organi meccanici unificati che risolvono
Anelli elastici traslazione):
il problema del vincolo assiale lungo gli alberi e i fori. Servono per fissare
assialmente cuscinetti, alberi, spinotti. Si possono utilizzare per alberi e per fori.
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COLLEGAMENTI PERMANENTI
I sono collegamenti che, una volta realizzati, non
collegamenti permanenti
consentono più la separazione delle parti.
I di collegamenti permanenti sono:
tipi
- CHIODATURA: è un procedimento tecnologico utilizzato per realizzare dei
collegamenti permanenti tra componenti di una struttura, tramite l'applicazione di
chiodi, ribattini o rivetti (elemento meccanico di fissaggio non smontabile).
Rivetti
Ribattini
- SALDATURE: processo mediante il quale si effettua l’unione di pezzi metallici
sotto l’azione del calore
- CUSCINETTI: servono per limitare le perdite di energia dovute all’attrito. Sono
elementi che si frappongono tra due superfici destinate ad essere a contatto, in
moto relativo l’un l’altra. 16 di 24
ERRORI GEOMETRICI
Gli errori geometrici possono essere:
- MICROGEOMETRICI: ovvero la RUGOSITÀ che è l’insieme delle irregolarità
superficiali, con passo relativamente piccolo, lasciate dal processo di lavorazione.
- MACROGEOMETRICI: sono dovuti ad imperfezioni delle macchine o
attrezzature. Questi errori comprendono errori di forma, di posizione o di
oscillazione e vengono limitati mediante le TOLLERANZE GEOMETRICHE.
RUGOSITÀ
Le rugosità sono le asperità sono le asperità delle superfici ovvero un continuo
susseguirsi di creste e valli. Queste creste e valli danno dei problemi dove abbiamo
degli sfregamenti. Quindi dove due pezzi si vanno a toccare e a sfregare è bene
andare a prevedere lì una rugosità.
Una rugosità di base, se non segnata, è 1,6 μm cioè significa che la media tra le creste
e le valli è alta 1,6 μm. Le rugosità partono da 1,6 e vanno sempre a dimezzare (0,8 -
0,4 - 0,2 - 0,1) o a raddoppiare (3,2 - 6,4).
La rugosità è difficile che sia troppo bassa: a 0,8 l’acciaio diventa uno specchio, a 0,4
ci si lascia l’impronta mentre ancora più bassa costerebbe un’esagerazione.
Se invece la rugosità la andiamo ad aumentare, la lavorazione diventa più grezza. Ad
esempio i pezzi che escono dall’alto forno (come i tombini) hanno rugosità 6,4.
Nelle filettatura non si mettono mai le rugosità. 17 di 24
La è rappresentata in modo convenzionale dal
superficie nominale (ideale)
disegno; essa è la superficie geometrica che delimita idealmente il corpo e lo separa
dall’ambiente.
CALCOLO TEORICO DELLA RUGOSITÀ y , y , . . . , y
La è il valore medio delle ordinate ( ) del profilo rilevato
rugosità Ra 1 2 n
rispetto alla sua linea media m. Si può calcolare (teoricamente) approssimativamente
facendo:
La somma delle ordinate si esegue senza tener conto del segno algebrico.
è il numero delle ordinate.
n
La del profilo è la linea che ha la forma del profilo nominale (ideale)
linea media m
e che divide il profilo rilevato in modo che, entro i limiti di lunghezza di base, la
y , y , . . . , y
somma dei quadrati delle ordinate ( ) dei punti del profilo rilevato rispetto
1 2 n
alla linea media sia minimo. 18 di 24
CALCOLO REALE DELLA RUGOSITÀ
Nella pratica il paramento Ra [μm] viene misurato dallo strumento rugosimetro su
una lunghezza di esplorazione l. Successivamente si calcola il valore medio delle
misure su diverse lunghezze base l, rilevate in successione lungo il profilo.
Si assume come parametro della rugosità di una superficie il massimo valore di Ra tra
quelli rilevati su zone di esplorazione diverse.
OSS: una bassa rugosità riduce l’attrito fra due superfici dotate di moto relativo tra
loro, in quanto si riduce lo sfregamento tra le parti e la loro usura. Inoltre è più facile
mantenere il velo di lubrificazione perchè le sollecitazioni si scaricano su una
superficie di contatto che presenta una maggiore estensione, allontanando anche il
pericolo di rottura del velo di lubrificazione stesso.
SCELTA DELLA RUGOSITÀ
Il tecnico deve dare nel disegno indicazioni sulla rugosità per assicurare la
funzionalità all’impiego delle superfici che lo richiedono. Deve scegliere la giusta
rugosità che non sia ne troppo elevata (non sarebbe funzionale) ne troppo bassa
(causerebbe un costo elevato a causa dell’utilizzo di levigatrici). 19 di 24
TABELLE PER LA SCELTA DELLA RUGOSITÀ 20 di 24
L’indicazione nel disegno implica un controllo della stessa per cui si prescrive solo
quando è veramente necessario per non gravare sui costi di produzione.
La norma UNI EN ISO 1302 stabilisce i segni grafici e le indicazioni complementari
che riguardano lo stato delle superfici da riportare sui disegni.
I SEGNI GRAFICI
a) indica la richiesta di lavorazione con asportazione di truciolo
b) indica che non è consentita una lavoraz
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Disegno assistito dal calcolatore T
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Disegno collegamenti filettati
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Disegno assistito da calcolatore - Appunti
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Disegno - paniere